Museo Civico Archeologico

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Mesolitico da 11.000 anni fa: la vita nel Mesolitico

L’ambiente di pianura, dove oggi sorge Bologna, è caratterizzato da zone paludose, acquitrini, canneti e bassi cespugli. I ripari dell’uomo sono quelli tipici dei popoli nomadi, facili da montare, trasportare e rimontare: si tratta di capanne coperte da pelli o frasche.

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Per pescare gli uomini costruiscono imbarcazioni con grossi tronchi e utilizzano arpioni con cui infilzano la preda; quando il pesce scarseggia si accontentano di risorse più modeste e raccolgono semi, bacche e frutti. L’uso dell’arco rivoluziona la caccia perché permette di attaccare da lontano prede piccole e veloci.


Nel Mesolitico, gli uomini vivono in gruppi poco numerosi perché le prede della caccia sono di minori dimensioni (lepri, uccelli, caprioli). Questi animali forniscono meno carne e li si caccia meglio da soli o in piccoli gruppi. Il clima varia molti a seconda delle stagioni: ogni momento dell’anno ha un ambiente favorevole per la caccia e la raccolta e l’uomo si sposta alla ricerca del cibo. Ad esempio, vicino a Bologna troviamo sia accampamenti in pianura e allo sbocco dei fiumi, sia tracce del passaggio dell’uomo sulle colline più alte dell’Appennino.

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Sale espositive | Sala I - Sezione Preistorica