Museo Civico Archeologico
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Nel corso dell’’VIII sec. a.C. nelle tombe viene deposto un numero di oggetti crescente e si assiste ad una progressiva differenziazione dei corredi, fatto che probabilmente rispecchia una maggiore articolazione della società dei vivi.
Diventa frequente la presenza di vasi in ceramica (piattelli, bicchieri, tazze) e nelle sepolture più ricche si trovano recipienti in lamina di bronzo che fanno esplicito riferimento al consumo del vino. Anche gli oggetti di ornamento personale sono più numerosi e raffinati e aumenta il numero di tombe con morsi da cavallo, sempre deposti in coppia.
Questo eccezionale corredo rispecchia lo status del defunto: un ricco aristocratico.
Anche la struttura della tomba è particolarmente curata: l’ossuario biconico in lamina di bronzo e il ricco corredo erano deposti in una grande fossa quadrata, chiusa da numerosi strati di ciottoli e segnalata in superficie da un masso di pietra.
Si segnalano in particolare alcuni nuclei di oggetti fortemente legati al rango e al prestigio: i vasi in bronzo e ceramica alludono ai banchetti aristocratici, mentre il grande coltello di bronzo è probabilmente legato alla sfera del sacrificio e alla divisione rituale delle carni.
Le armi sono rappresentate dalle asce e dalla spada di bronzo. Ad eccezione dell’ascia con lama più sottile, probabilmente simbolica, tutte le armi sono spezzate ritualmente.
La spada di bronzo è attestata a Bologna in poche tombe maschili, oggetto di particolare prestigio riservato a una piccola cerchia di aristocratici che ebbero in vita un ruolo militare preminente.
I “perni” in bronzo e i “fermamozzi” delle ruote, provengono invece dal carro del defunto, bruciato probabilmente insieme al defunto sulla pira funebre.
Provenienza: Bologna, sepolcreto Benacci Caprara, tomba 39
Datazione: 750-720 a.C.