Vaso – Intorno al 360 a.C.
Alcune incrostazioni superficiali.
Corpo ceramico di colore arancio, vernice nera coprente, lucente. Suddipinture in bianco.
Labbro svasato e revoluto, breve collo concavo e corpo ovoide, piede a disco cavo; coppia di anse a nastro.
Sul collo ramo di alloro tra due filetti a risparmio, in A sottolineato da una fila di punti in giallo. Sotto ciascuna ansa grande palmetta fiancheggiata da girali con lunghe foglie. La decorazione figurata sul corpo è delimitata inferiormente da una fascia ad onde correnti.
Lato A: donna seduta in chitone cinto, volta a sinistra; con la mano si appoggia alla roccia su cui siede e con la destra porge una tenia ad un giovane, nudo, posto di fronte a lei. L'uomo ha il mantello ripiegato sul braccio sinistro e regge un phiale ed una ghirlamda di mirto. Sotto le figure fila di punti bianchi ad indicare il terreno e nel capo due rosette e finestrino.
Lato B: due efebi ammantati affrontati. Nel campo due rosette quadripetale.
Informazioni
Provenienza: Provenienza ignota
Materiale: Argilla, a figure rosse
Dimensioni: Altezza: 30.3 cm - Diametro massimo: 19.8 cm - Diametro orlo: 15.8 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0355
Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 88, n. 540; Laurenzi, Luciano, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 12, Bologna Museo Civico, Fascicolo 3, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, Roma, 1936, IV Dr, tav. 10, 1-2; Cambitoglou, Alexander, The red-figured vases of Apulia. 1. Early and Middle Apulian, Oxford, 1978, n. 13/89, p. 347.