Vaso – Metà del V sec. a.C.
Decorazione della vasca.
Lato A: al centro una giovane seduta tiene in grembo una lira a sette corde e ne prova forse il suono. Davanti a lei due donne in piedi colloquiano, con in mano rispettivamente un doppio flauto e una lira. Entrambe indossano un chitone con maniche e il mantello. Alle spalle della donna seduta altre due donne colloquiano con strumenti musicali in mano. Quella di destra indossa un chitone dorico fermato sulle spalle e tiene in mano la lira a sette corde. Di fronte una donna regge una grande lira di cui sta provando il suono.
Lato B: scena analoga con suonatrici: al centro una fanciulla in piedi, con sakkos, chitone e mantello che tiene la lira sotto il braccio sinistro e con la mano destra tocca le corde. Alla sua sinistra vi sono due donne, di cui una è seduta e suona le doppie tibie con le guance gonfie per lo sforzo. La fanciulla di fronte a lei è in piedi e tiene la lira. All'estrema destra vi è una coppia di fanciulle affrontate, una che suona le doppie tibie, e ha le guance gonfie, l'altra che le tiene in mano.
All'interno della coppa, nel medaglione è raffigurata una donna, seduta su un sedile con spalliera, con i capelli raccolti da una benda, vestita di chitone manicato e mantello avvolto intorno alle gambe, mentre riceve dall'ancella in piedi uno strumento musicale, l'aulos (o doppie tibie). Nell'altra mano l'ancella, che indossa un chitone fermato sulle spalle e il sakkos sul capo, tiene la lira a sette corde. La cassa è formata da un guscio di tartaruga.
Questa bella kylix costituisce un interessante esempio di scena di vita femminile: sia nel tondo centrale e sulla parete esterna della coppa sono infatti raffigurate solo donne, di cui alcune in piedi e altre sedute, intente a preparare gli strumenti o a suonarli.
Gli strumenti raffigurati sono la lyra, il barbitos (simile alla lyra, ma di suono più grave) e l'aulos, uno strumento a fiato ad ancia con doppia canna. Numerose sono le rappresentazioni di questo tipo, che mostrano donne che danzano, suonano, a volte leggendo su rotoli di papiro, e si esibiscono in veri e propri spettacoli o audizioni domestiche.
Informazioni
Provenienza: Italia, Toscana, Vulci, Vulci
Materiale: Argilla, a figure rosse
Dimensioni: Altezza: 10.9 cm - Diametro orlo: 33.3 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0600
Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 38, n. 271; Bermond Montanari, Giovanna, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 33, Bologna Museo Civico, Fascicolo 5, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, Roma, 1960, tavv. 118-119, nn. 1-2, 1-4; Beazley, John Davidson, Attic Red-Figure Vase-Painters (2. ed.), Oxford, 1963 , p. 825, n. 19; Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, p. 253, n. 191; p. 281, fig. 191; Lezzi-Hafter, Adrienne, Der Eretria-Maler. Werke und Weggefahrten, in: Forschungen zur antiken Keramik. Reihe 2, Kerameus, Mainz, 1988, p. 364; Carpenter, Thomas H., Beazley Addenda (2. ed.), Oxford, 1989, p. 294; www.cvaonline.org, 2004 (dal), v.n. 210236.