Museo Civico Archeologico

Vaso – Intorno al 360 a.C. Superficie sbrecciata in alcuni punti. Argilla di colore arancio; vernice nera coprente, lucida. Suddipinture in bianco e giallo.
Sul labbro ramo d'edera fiorito; nella parte superiore delle anse, palmetta fiancheggiata da girali; sui fianchi delle anse palmetta obliqua. Sul risvolto del labbro, ramo d'alloro con bacche. Sul collo fascione a risparmio con ramo d'edera fiorito e sulla spalla, baccellatura. La raffigurazione sul corpo è fiancheggiata in entrambi i lati da fasce d'edera stilizzate e delimitata inferiormente da una fascia a meandro con riquadri a croce obliqua e punti.
Lato A: due coppie di efebi e fanciulle a colloquio. A destra un giovane siede sul suo mantello; ha il petasos buttato dietro le spalle e si appoggia con la sinistra ad una lunga lancia mentre protende la destra verso una fanciulla posta di fronte a lui. La donna veste un lungo chitone manicato e cinto, sostenuto sotto le ascelle da un nastro a punti bianchi e neri; indossa orecchini, collana e armille bianche e porta i capelli legati in un ciuffo sulla nuca. Nella destra regge una phiale e nella sinistra, abbassata, un'oinochoe. Fra i due, in alto metà di uno scudo rotondo, appeso. Alle sue spalle è un giovane nudo, stante, con mantello che gli ricade dalle braccia dietro i fianchi; è armato con una corta lancia e uno scudo rotondo, ha il fodero al fianco sinistra con balteo a tracolla e impugna nella destra alzata una spada. Di fronte a lui è una fanciulla in chitone manicato e cinto, con fascia punteggiata sul capo a trattenere la capigliatura e un velo con frange che le ricade sulla schiena. Fra i due, a terra, un piccolo cespuglio.
Lato B: quattro efebi ammantati a colloquio, dii cui uno si appoggia ad un bastone el'altro impugna uno strigile.