Vaso – 350 - 320 a.C.
Corpo piriforme apodo, con labbro ad imbuto e anse diritte a maniglia trapezoidale impostate sulla spalla; tra le due anse appendici plastiche a forma di mano con dita distinte su ciascuna delle due facce. Labbro ricomposto da due frammenti.
Decorazione bicroma in bruno e rosso cupo, ben conservata: nella parte bassa del corpo fasce orizzontali e parallele, due delle quali inquadrano zone rettangolari campite da puntini alternate a gruppi di quattro fascette verticali; nella parte centrale divisione a metope, dove le metope ai lati delle appendici sono riempite ciascuna da una grande palmetta rovesciata e sono inquadrate lateralmente da zone campite a puntini. Le dita delle mani apotropaiche sono decorate da gruppi di tre trattini orizzontali alternati a motivi triangolari a puntini; sulle anse motivo fitomorfo stilizzato entro linee parallele; la parte superiore del corpo è decorata da linee parallele orizzontali entro cui corre un meandro interrotto. La superficie interna dell'imboccatura ha decorazione a due fasce concentriche bruna e rossa inscritte in un quadrato dai lati concavi.
Attribuibile alla Listata A/Daunio IIIb; fabbrica canosina.
Informazioni
Provenienza: Provenienza ignota
Materiale: Argilla, al tornio
Dimensioni: Altezza: 25.5 cm - Diametro massimo: 26.5 cm - Diametro orlo: 25.5 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0273
Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, 3, n. 5; Laurenzi, Luciano, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 12, Bologna Museo Civico, Fascicolo 3, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, Roma, 1936, IVDf, tav. 1, n. 5.