Da venerdì 10 gennaio anche Bologna ha le sue prime quindici pietre d'inciampo, un progetto ideato e realizzato dall'artista Gunter Demnig, che vuole tenere viva, nel tessuto della città, la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti.
I blocchi di pietra, ricoperti di ottone lucente, sono stati posati dall'artista davanti alle ultime abitazioni di alcune vittime bolognesi della persecuzione fascista e nazista. Un'incisione sulla superficie superiore ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta.
A conclusione l'artista è stato ricevuto dal Sindaco Virginio Merola nella Sala Rossa di Palazzo d'Accursio dove ha firmato il Libro d'Onore degli ospiti illustri del Comune di Bologna.
Dove sono le pietre d'inciampo
Le cinque pietre in via Rimesse 25 ricordano la famiglia Baroncini.
Una pietra in via del Cestello 4 ricorda Mario Finzi.
Sette pietre in strada Maggiore 13 ricordano la famiglia Calò.
Due pietre, in via de' Gombruti 9, ricordano la famiglia Orvieto
Alla posa hanno partecipato, tra gli altri, anche numerosi studenti degli istituti Jacopo della Quercia, Galvani, IC16 e Aldrovandi Rubbiani.