1967 - 1969: la contestazione studentesca e operaia
1967
febbraio A Pisa esce il giornale
Il Potere Operaio, promosso da un gruppo di militanti legato all'esperienza
dei Quaderni Rossi e di alcuni militanti della sezione universitaria del
Pci, che saranno ben presto espulsi. Il gruppo promotore prese il nome
del giornale ed inizia a fare intervento politico prima nell'area pisana;
poi nel resto della Toscana e a La Spezia, assumendo la denominazione di
Potere Operaio Toscano. Significative saranno le lotte soprattutto alla
Olivetti di Massa, alla Saint Gobain di Pisa, alla Piaggio di Pontedera,
all'Italsider di Piombino. Le proposte portate avanti dal gruppo sono egualitarismo
salariale, rifiuto delle qualifiche e delle categorie e aumenti salariali
come obiettivi immediati, per arrivare all'obiettivo generale di contestazione
dell'organizzazione capitalistica del lavoro.
8 febbraio Occupazione dell'Università
di Pisa, che sarà sgombrata dalla polizia 3 giorni dopo. Durante
l'occupazione gli studenti elaborano e diffondono le "Tesi della Sapienza",
che pongono la questione studentesca in termini marxisti. Anche l'università
viene vista come luogo di scontro tra capitale e lavoro, e lo studente
come "figura sociale interna alla classe operaia" e quindi come una figura
sociale "subordinata", appaiata alle altre figure subordinate come gli
operai. Le "Tesi della Sapienza" costituiscono il primo intreccio significativo
tra la sinistra rivoluzionaria e il movimento studentesco.
9 febbraio Occupazione di Palazzo
Campana a Torino per protestare contro il progetto di riforma universitaria
del governo. Dopo 20 giorni il Rettore chiama la polizia che sgombera l'occupazione
e denuncia 200 studenti.
21 aprile Colpo di stato militare
in Grecia, organizzato dalla Cia nell'ambito della propria strategia anticomunista.
maggio Einaudi pubblica "L'uomo
a una dimensione", di H. Marcuse, che critica i meccanismi che portano
all'alienazione e alla passivizzazione dell'uomo nelle società capitaliste.
La critica di Marcuse, ben lungi dall'essere allineata alle tradizionali
critiche comuniste al capitalismo, propone di rompere i meccanismi repressivi
della società, perciò vedrà con favore il movimento
studentesco.
14 maggio L'Espresso pubblica il servizio "14 luglio 1964, Segni e
De Lorenzo preparavano il colpo di Stato", rivelando la vicenda della preparazione
del golpe.
giugno A Trento il movimento studentesco
elabora il "Manifesto per un'Università negativa". L'Università
è vista come funzionale al sistema capitalista, necessaria a soddisfare
i bisogni tecnici del sistema sociale mantenendo e migliorando l'organizzazione
del dominio di una classe sulle altre. E' perciò necessario opporre
"all'uso capitalistico della scienza un uso socialista delle tecniche e
dei metodi". Gli strumenti in cui si sarebbe dovuta articolare l'Università
negativa sono le controrelazioni, le occupazioni bianche, i controcorsi.
26 giugno A Firenze muore Don Milani.
Era da poco uscito il libro da lui curato "Lettera a una professoressa",
un atto di accusa durissimo contro la scuola di classe, che svela i meccanismi
della selezione scolastica basata non sul merito ma sull'appartenenza di
classe. I figli dei borghesi sono più facilitati a scuola per i
contenuti stessi del sapere trasmessi dall'istituzione scolastica, perché
quei contenuti li assorbono in famiglia fin da piccoli. Scritto in un italiano
semplice, che ne risalta la chiarezza e insieme la ricchezza, è
un atto d'accusa non solo contro l'istituzione scolastica, contro una scuola
"tagliata su misura dei ricchi, di quelli che la cultura l'hanno in casa
e vanno a scuola solo per mietere diplomi", ma anche contro l'insensibilità
degli insegnanti e il sapere astratto da loro trasmesso. Il libro è
scritto in forma di lettera, ad una professoressa appunto, iscritta al
Pci ma che non critica minimamente l'organizzazione scolastica e i contenuti
del sapere da essa trasmessi. Il libro diviene un vero e proprio best seller,
vendendo oltre un milione di copie in pochi anni, e le tematiche da esso
sollevate della lotta alla selezione di classe saranno uno dei contenuti
centrali dei dibattiti e delle mobilitazioni degli studenti e degli insegnanti,
fino ad essere estremizzate da gruppi come Potop che vedevano la scuola
come una fabbrica e teorizzavano il "rifiuto della scuola" da parte degli
studenti analogamente al rifiuto del lavoro da parte degli operai, proponendo
la promozione garantita e il 6 politico nelle scuole e il 30 politico nelle
università. Queste posizioni furono talvolta fatte proprie anche
da parti del movimento studentesco come modo di imporre il potere studentesco
sul potere accademico, ma erano ben lontane dalle posizioni di Don Milani,
contrario sì alla selezione di classe, ma che non nega affatto il
valore della cultura e non sostiene certo che non sia necessario studiare.
autunno A Milano si costituisce
Avanguardia Operaia, gruppo nato nell'ambito della Quarta Internazionale
per collegare militanti della Quarta Internazionale stessa con avanguardie
di fabbrica della Sit Siemens, della Pirelli, della Sip e della Borletti.
Nel '68 Ao si rende indipendente dalla Quarta Internazionale, determinandone
la crisi. Rapidamente Ao diviene una delle maggiori organizzazioni della
sinistra rivoluzionaria, radicandosi soprattutto a Milano nelle fabbriche,
nelle facoltà scientifiche e nelle scuole serali. Tra il '68 e il
'69 aderiscono ad Ao alcuni gruppi come il Circolo Rosa Luxemburg di Venezia,
il Collettivo Lenin di Torino, Unità Proletaria di Verona, il Centro
Karl Marx di Perugia e Foligno, ed altri minori, permettendo l'espansione
dell'organizzazione in tutta Italia. I riferimenti ideologici di Ao sono
il marxismo e il leninismo rivoluzionari e la rivoluzione culturale, in
una originale cultura politica che rifiuta sia il dogmatismo che lo spontaneismo.
Ao ha così una singolare caratterizzazione maoista, leninista ed
antistalinista. Particolarmente importante è l'attività operaia,
che si concretizza nella promozione dei Cub, inzialmente visti come strutture
di base dei lavoratori alternative al sindacato, e successivamente, a partire
dal '73-'74, solo come organismi della democrazia operaia, complementari
e non più alternativi al sindacato. Roccaforte del gruppo resteranno
sempre le fabbriche milanesi, e sarà l'organizzazione che più
riscontra successo tra gli operai specializzati ed i tecnici già
sindacalizzati e politicizzati, mentre Lc riscontra maggior successo a
Torino tra i giovani operai comuni immigrati e spoliticizzati. La differente
base sociale operaia differenzia anche la linea politica dei due gruppi:
quella di Lc più spontaneista, più tesa a valorizzare le
fiammate improvvise della rabbia operaia, quella di Ao più attenta
alla preparazione ed alla gestione delle vertenze di fabbrica e a far crescere
la coscienza operaia.
settembre Nell'ambito del Potere
Operaio Toscano si sviluppa un dibattito sull'organizzazione nel corso
del quale si confrontano due posizioni: quella di Luciano Della Mea e Luperini,
che ripropongono il modello leninista di partito, e quelle di Sofri, che
non accetta il ruolo predominante del partito come avanguardia esterna
che dovrebbe portare la coscienza di classe alle masse in lotta, vedendo
invece il partito come strumento di collegamento e di coordinamento delle
avanguardie in lotta all'interno delle singole fabbriche e scuole. Sofri
sosteneva che le lotte operaie sono direttamente politiche e non solo sindacali,
in quanto contestano l'organizzazione capitalistica del lavoro, e perciò
non c'è necessità di un agente esterno che porti agli operai
la coscienza di classe. Il dibattito si conclude con la prevalenza delle
posizioni di Sofri e l'uscita dal gruppo dei neoleninisti, che danno vita
alcuni alla Lega dei Comunisti pisani, altri al Centro Karl Marx. Questo
dibattito all'interno del Potere Operaio Toscano è significativo
perché si confrontano le posizioni fondamentali su cui si confronteranno
e si scontreranno i gruppi della nuova sinistra nel corso del decennio.
8 ottobre In Giappone 3.000 studenti
e 2.000 operai cercano di occupare l'aeroporto di Haneda per tentare di
impedire la partenza del Primo Ministro Sato per il Vietnam del sud. Con
questa azione il movimento studentesco giapponese sale alla ribalta nazionale
ed internazionale, e lo Zengakuren (l'organizzazione deglis tudenti rivoluzionari)
si dimostra una forza di opposizione pericolosa benché minoritaria,
ormai l'unica opposizione in quel paese dove nessun partito protesta veramente
contro la guerra in Vietnam.
9 ottobre In Bolivia viene assassinato
dall'esercito boliviano e dalla Cia Ernesto "Che" Guevara. La sua influenza
sarà profonda nella nuova sinistra italiana. Innanzitutto la sua
figura diviene uno dei miti della nuova sinistra, per l'alone romantico
del "guerrigliero heroico" morto per i suoi ideali. Poi, a livello politico,
la sua esperienza guerrigliera dimostra che è possibile e vincente
(come attesta la vittoria della rivoluzione cubana) la radicalità
di chi vuole combattere contro l'imperialismo senza le esitazioni e gli
attendismi dei partiti comunisti tradizionali, che in America Latina generalmente
collaboravano con la borghesia, nell'ottica terzinternazionalista di creare
un fronte progressista.
novembre Esce il primo numero della rivista La sinistra, diretta da
Lucio Colletti. La rivista, di ispirazione e di simpatie trotskiste, si
propone di sostenere le tesi castriste e guevariste, raccogliendo elementi
dissidenti nel Pci e nel Psiup. Il maggior merito della rivista, che riscuote
un certo successo, sono le analisi sull'antimperialismo e l'attenzione
al nascente movimento studentesco. Dopo un invito all'autodifesa violenta
pubblicato in seguito ai fatti di Valle Giulia, la rivista sarà
incriminata e cesserà le pubblicazioni.
17 novembre A Milano viene occupata
l'Università Cattolica, per protestare contro l'aumento delle tasse
universitarie. Leader della protesta è Mario Capanna, che verrà
presto espulso insieme ad altri studenti protagonisti della protesta; tutti
gli espulsi si trasferiranno all'Università Statale di Milano.
27 novembre A Torino occupazione
di Palazzo Campana, sede delle facoltà umanistiche, per protestare
contro il potere baronale, i metodi didattici e i programmi, giudicati
obsoleti. La gestione della protesta studentesca avviene attraverso il
metodo assembleare, cioè la gestione della lotta viene decisa dall'assemblea
degli studenti. Accanto a questa "scoperta" della democrazia partecipativa,
nasce anche il fenomeno del leaderismo. I due aspetti della democrazia
assembleare e del leaderismo rimarranno una costante del movimento studentesco.
1968
gennaio-febbraio Vengono occupate
praticamente tutte le università italiane. Il detonatore delle proteste
è la proposta di legge n. 2314 del Ministro della Pubblica Istruzione
Gui per la riforma dell'università, che vuole reintrodurre alcuni
limiti di accesso all'università e stabilire tre differenti livelli
di laurea. Ma un altro fattore che accomuna praticamente tutte le proteste,
ma particolarmente importante a Torino e a Trento, è la lotta contro
"l'autoritarismo accademico", cioè contro lo strapotere dei docenti
universitari, i cosiddetti "baroni", e la critica ai metodi di insegnamento
ed ai programmi dei corsi. Ben presto la critica si estende al ruolo dell'università
nella società, ed infine diventa critica della società.
10 gennaio A Tokio scontri durissimi
tra polizia e Zengakuren (l'organizzazione degli studenti rivoluzionari)
che protestano contro l'arrivo della portaerei nucleare statunitense Enterprise.
La polizia carica la manifestazione ma gli studenti vengono protetti dalla
popolazione della zone, che non ascolta le direttive dei partiti di isolare
gli studenti, attorno ai quali si uniscono settori sociali che protestano,
come settori operai o i contadini di Narita che si oppongo alla costruzione
di un nuovo aeroporto, che trovano aiuto solo negli studenti. Gli operai,
la cui passività risale alle pesanti sconfitte degli anni '50, trovano
negli studenti un esempio di radicalizzazione, mentre contadini e studenti
formeranno il Fronte di Liberazione di Narita, che radicalizza le proprie
posizioni passando dalla contestazione dell'esproprio delle terre alla
critica del sistema economico giapponese, a cui necessitano nuovi aeroporti
per internazionalizzarsi e per l'uso militare contro il Vietnam, altra
tematica sempre presente nel movimento giapponese.
31 gennaio In Vietnam i vietcong
scatenano "l'offensiva del Tet", nel giorno del capodanno buddista, mettendo
in seria difficoltà le forze armate Usa. La lotta dei vietnamiti
contro gli americani è uno dei riferimenti principali del nascente
movimento studentesco. In particolare colpisce la sproporzione tra il "Davide"
vietnamita e il "Golia" americano: nonostante gli Usa dispieghino tutta
la propria potenza tecnologica e il proprio potenziale distruttivo (guerra
chimica e napalm per bruciare le foreste, rifugio dei guerriglieri), i
partigiani vietnamiti non solo resistono ma passano all'offensiva.
31 gennaio A Trento una assemblea
studentesca dichiara l'occupazione della facoltà. Gli obiettivi
dell'occupazione sono la lotta contro il d.d.l. 2314 sulla riforma universitaria
e la lotta contro l'autoritarismo accademico e per il potere studentesco,
per la costituzione di un movimento politico degli studenti alternativo
alle istituzioni scolastiche, politiche, economiche. L'occupazione proseguirà
fino al 7 aprile e sarà caratterizzata da due posizioni interne
al movimento studentesco:una che privilegia il collegamento con le lotte
operaie e le attività esterne, ed un'altra più propensa a
rimanere all'interno dell'Università e a gestire gli spazi conquistati.
Viene elaborato il progetto di "Università critica", che, nella
descrizione di Boato, "determinò la convergenza della maggior parte
degli studenti e docenti in uno sforzo per trasformare l'Istituto di Trento
in una università non troppo dissimile dalla Francoforte di Adorno,
Horkheimer, Habermas, con un grandissimo interesse per i più svariati
problemi teorici di impronta marxiana, neo-hegeliana, luxemburghiana, freudiana,
reichiana, lucasciana, ecc". Al progetto di "Università critica"
aderiscono la gran parte degli studenti e dei docenti per alcuni mesi,
fino all'aprile del '69, quando, in seguito all'eccidio poliziesco a Battipaglia,
il movimento studentesco trentino si divide tra una minoranza che vuole
continuare quell'esperienza e la maggioranza che la ritiene un tentativo,
pazialmente riuscito, di isolare gli studenti dalle lotte operaie. La maggioranza
del movimento studentesco trentino sarà poi una delle componenti
che daranno vita a Lotta Continua nei mesi successivi.
29 febbraio A Roma il Rettore fa
sgombrare dalla polizia l'Università. La polizia interviene picchiando
selvaggiamente dentro l'Università e fuori, caricando un corteo
che si avvia a protestare verso il Parlamento.
marzo Il Comitato Centrale dei
Gruppi Comunisti Rivoluzionari (sezione italiana della quarta internazionale)
decide di sciogliersi per dare vita a più vaste aggregazioni rivoluzionarie.
La minoranza rifiuta e mantiene la sigla Gcr, ma nel corso degli anni '70
i Gcr raccoglieranno uno scarso seguito, tranne in alcune città
(Torino, Bari, Taranto). Più rilevante è l'influenza culturale
dei Gcr, esercitata attraverso le riviste Bandiera Rossa e Quarta Internazionale
e la casa editrice Samonà e Savelli. Dalla diaspora dei Gcr nascono
invece vari gruppi: Avanguardia Operaia, Unità Operaia, il Circolo
Rosa Luxemburg di Venezia, il Circolo Lenin di Palermo e diversi altri.
Caratteristica tanto dei Gcr che di questi gruppi sono l'intervento operaio
e il tentativo di riscoprire Lenin e Marx non nel senso settario e dogmatico
dei gruppi m-l, ma cercandone anzi un'interpretazione non scolastica e
antiburocratica.
1 marzo A Roma gli studenti si
raccolgono a piazza di Spagna per riconquistare la facoltà di Architettura
a Villa Borghese. La facoltà è presidiata dalla polizia che
carica, ma gli studenti rispondono picchiando i poliziotti e incendiando
le camionette: è la "battaglia di Valle Giulia", che rappresenta
una svolta perché fino allora il movimento studentesco era stato
abbastanza pacifico. Certo la brutalità della polizia, ed a Roma
in particolare le aggressioni fasciste, hanno giocato un ruolo nel fare
accettare la violenza come uno strumento di lotta, ma non sono le sole
cause: vi sono anche i riferimenti alle lotte del Vietnam, del Che e dei
rivoluzionari del terzo mondo che determinano che il movimento accetti
la "giusta violenza dei rivoluzionari".
5 marzo La protesta si allarga
ad alcuni istituti superiori: la prima scuola ad occupare è il Liceo
Parini a Milano, .il cui preside viene destituito per essersi rifiutato
di chiamare la polizia. Anche le modalità secondo cui fu decisa
l'occupazione sono degne di nota: i 1.100 studenti decidono l'occupazione
in assemblea, votando per appello nominale (usando i registri di classe),
con solo una decina di contrari ed altrettanti astenuti. Una metodo
molto preciso e rigoroso, segno del clima di ordine e disciplina che vigeva
a scuola e a cui gli studenti sono abituati e che applicano anche ad un
atto come l'occupazione. Del resto, nelle prime occupazioni anche le altre
scuole e università decidono con modalità analoghe, ben diverse
dalle più caotiche assemblee della seconda metà degli anni
'70. Oltre al Parini, occupano il D'Azeglio a Torino e il Mamiani a Roma.
Per ora però la partecipazione degli studenti medi è limitata,
diventerà generalizzata solo in autunno.
8 marzo A Varsavia iniziano imponenti
manifestazioni studentesche (i cui leader diverrano i futuri dirigenti
di Solidarnosc), in occasione del processo ad alcuni studenti arrestati
in gennaio per aver protestato contro la decisione del governo di porre
fine alla messa in scena teatrale di un'opera dai marcati accenti anti-russi.
Gli studenti vogliono libertà e democrazia, seppure all'interno
di un sistema socialista. Le mobilitazioni studentesche fanno da detonatore
a quelle operaie che esploderanno due anni dopo chiedendo aumenti salariali
ed il ritiro di aumenti dei prezzi. Le mobilitazione porteranno alle dimissioni
del governo Gomulka.
16 marzo A Roma un gruppo di fascisti,
guidati da Almirante e Caradonna, assalta l'Università picchiando
gli studenti; ferito gravemente Oreste Scalzone.
16 marzo In Vietnam soldati statunitensi
massacarano la popolazione del villaggio di My Lai, uccidendo 500 persone,
tra cui donne, vecchi, bambini. La strage, che non ha nulla da invidiare
a quelle naziste, provoca orrore in tutto il mondo e contribuisce a rendere
ancor più odioso l'impegno degli Usa in Vietnam.
26 marzo A Trento uno studente
di Sociologia chiede di entrare in contraddittorio con il sacerdote che
sta predicando in cattedrale. Riesce solo a dire "Non siamo d'accordo"
che i fedeli lo afferrano, lo malmenano e lo scaraventano in strada. I
giorni seguenti gli studenti, non riuscendo ad entrare in chiesa, si fermano
sul sagrato leggendo passi delle opere di Don Milani.
4 aprile Viene ucciso a Memphis
il leader nero moderato Martin Luther King. Il giorno dopo scoppiano rivolte
nei ghetti neri degli Usa.
11 aprile In Germania viene ferito
il leader del movimento studentesco tedesco Rudi Dutschke, da un fanatico
estremista di destra, esaltato da una campagna condotta dalla stampa di
destra che invitata alla violenza fisica contro gli studenti.
19 aprile A Valdagno scontri tra
la polizia e gli operai della Marzotto in sciopero contro il piano di ristrutturazione
dell'azienda. Gli operai abbattono la statua del conte Marzotto, fondatore
dell'azienda, simbolo del paternalismo aziendale, ed assaltano le ville
dei dirigenti dell'azienda. La giornata si conclude con l'arresto di 47
operai.
3 maggio Il segretario del Pci
Luigi Longo esprime, in un articolo su Rinascita, giudizi positivi sul
movimento studentesco. Anche una delegazione del movimento studentesco
romano, che si incontra con Longo, ne ha una impressione favorevole: Scalzone
lo definisce "un politico fuori dagli schemi preconcetti e con grande sensibilità
per le forze in campo" Il giudizio sul movimento non è però
unanime all'interno del Pci. Sempre su Rinascita, in un articolo pubblicato
il 6 giugno, Giorgio Amendola accusa il movimento studentesco di essere
"un rigurgito di infantilismo estremista e di posizioni anarchiche". Il
rapporto tra Pci e movimento sarà sempre difficile.
13 maggio A Parigi viene occupata
la Sorbona, con scontri violentissimi tra polizia e manifestanti, che dureranno
per tutto il mese, il famoso "maggio francese".
27 maggio In Francia De Gaulle
riprende in mano la situazione: scioglie il Parlamento e indice nuove elezioni,
mette fuorilegge i gruppi rivoluzionari, mentre i sindacati firmano accordi
nelle varie fabbriche in lotta. De Gaulle approfitta dell'impasse che coinvolge
milioni di studenti e lavoratori francesi che hanno partecipato alle mobilitazioni,
e che non sanno quale sbocco dare alle lotte, e alle elezioni del 23 giugno
i francesi che vogliono il ritorno all'ordine gli faranno vincere le elezioni.
Contemporaneamente vengono accolte alcune rirchieste che avevano dato origine
alle lotte (aumenti salariali, democratizzazione della vita universitaria,
aumento dei fondi statali per l'università che permette di migliorare
le strutture e dic rearne di nuove).
estate A Porto Marghera inizia
una lotta operaia che è una delle prime condotte dagli operai autonomamente
dal sindacato. Elemento centrale degli obiettivi operai è l'egualitarismo
(10.000 lire di aumento per tutti in paga base). Da questa lotta si formerà,
l'anno seguente, l'Assemblea Autonoma di Porto Marghera, che pur essendo
indipendente da qualsiasi gruppo, sarà la principale base di Potere
Operaio in Veneto.
estate Nascono molti Comitati Unitari
di base in diverse grandi aziende soprattutto settentrionali. Sono organismi
di base dei lavoratori, iscritti alla Cgil, alla Cisl, alla Uil o non iscritti.
Con l'ondata di lotte del '69 i Cub raccolgono buona parte della sinistra
di fabbrica. Successivamente la maggior parte di essi entra nell'area di
Ao. Nel '74, con l'accettazione da parte di Ao dell'entrismo sindacale,
i militanti dei Cub entrano nel sindacato e spesso sono eletti nei consigli
di fabbrica. I Cub più importanti sono i seguenti:
Il Cub della Pirelli, nato per iniziativa di un gruppo di operai
del Pci e del Psiup. Conosce un rapido successo, poi nel '70 si divide
tra una parte vicina ad Ao ed un'altra vicina a Potere Operaio. La prima
mantiene la sigla Cub e continua le lotte in azienda, la seconda dà
vita all'Assemblea Autonoma, di cui alcuni esponenti passeranno poi alle
Br. Alcuni dei primi attentati delle Br avverrano infatti proprio alla
Pirelli.
Il Cub dell'Atm, nato per iniziativa di un gruppo di autoferrotramvieri
del Pci che passano ad Ao. Il Cub conosce una rapida crescita, testimoniata
dai risultati ottenuti nelle elezioni della commissione interna e dal seguito
in alcuni scioperi, indetti anche contro il parere del sindacato e del
Pci.
Il Cub della Borletti, nato per iniziativa di operai e impiegati
del Pci, tra cui Silvana Barbieri e Emilio Molinari, che passano ad Ao.
Avrà un notevole seguito in azienda, soprattutto nella vertenza
del '70-'71.
giugno La commissione parlamentare
di inchiesta sul tentato golpe del '64 conclude i suoi lavori, con una
relazione di maggioranza maggioranza (Dc, Psi, Psu, Pri) che nega vi sia
stato un tentato golpe e sostiene che De Lorenzo si sarebbe limitato ad
"aver posto in atto misure illegali tese ad assumere il comando nelle grandi
città". I partiti di sinistra elaborano invece una propria relazione
di minoranza. Il presidente del Consiglio Aldo Moro oppone il segreto di
Stato sulle parti più delicate e compromettenti della documentazione
in possesso del governo.
5 giugno Attentato mortale a Bob
Kennedy durante le primarie per la candidatura democratica alle elezioni
presidenziali, alle quali si era candidato. Su di lui si erano riposte
molte speranze di cambiamento (per quanto confuse, erano comunque caratterizzate
dai valori dei diritti civili e del pacifismo, infatti Bob Kennedy si era
pronunciato per la cessazione dei bombardamenti sul Vietnam) che vengono
così definitivamente seppellite. L'ala beat, hippyes della rivolta
americana perde di importanza a favore di posizioni di opposizione armata,
come quelle dei Weathermen.
7 giugno A Milano gli studenti
bloccano con barricate l'uscita dalla tipografia degli automezzi carichi
del Corriere della Sera, per protesta contro la faziosità di quel
giornale nel criticare il movimento studentesco, che definiva sprezzantemente
"cinesi" gli studenti del movimento.
8-9 giugno A Venezia assemblea
nazionale del movimento studentesco, a cui partecipano delegati delle università
italiane in lotta. Al centro del dibattito è il rapporto studenti-operai.
La maggioranza degli studenti cerca un rapporto con gli operai, ma questa
uscita dal "sindacalismo" studentesco segna anche la crisi del movimento
studentesco come movimento di massa, per dare sempre più spazio
all'ideologia ed ai gruppi della sinistra rivoluzionaria. In effetti, il
movimento studentesco vero e proprio dura dall'autunno del '67 alla fine
del '68, dopo le scuole e le università saranno sì egemonizzate
dall'estrema sinistra, ma dai gruppi e non dal movimento in quanto tale,
fino all'esplodere del movimento del '77. Al convegno di Venezia si pongono
le premesse che porteranno alla nascita dei gruppi, con l'inizio della
divaricazione tra le due componenti che daranno vita a Potere Operaio e
Lotta Continua.
11 giugno L'Espresso pubblica una
poesia di Pasolini in cui afferma, a proposito degli scontri di Valle Giulia,
di simpatizzare con i poliziotti, figli di poveri, anzichè con gli
studenti, figli di ricchi.
16 giugno Negli Usa viene condannato
il noto pediatra Benjamin Spock che, contro la guerra in Vietnam, aveva
istigato a violare la legge sulla coscrizione obbligatoria.
14 luglio Il professore di filosofia
Aldo Braibanti viene condananto a nove anni di reclusione perché
avrebbe "plagiato" due giovani, con cui in realtà aveva avuto relazioni
sentimentali omosessuali. La sentenza è stata voluta da magistrati
retrivi per condannare l'omosessualità in quanto tale, ed è
sintomo dell'arretratezza di parte della società italiana; non a
caso ancora negli anni '60 erano state presentate proposte di legge per
introdurre la punibilità penale dell'omosessualità.
21 agosto L'Urss invade la Cecoslavacchia,
ponendo fine alla breve esperienza di socialismo democratico della "primavera
di Praga". Il Pci condanna l'invasione, che non sembra comunque suscitare
molto interesse da parte degli studenti italiani in lotta.
25-29 agosto A Venezia viene contestata
la mostra del cinema.
autunno Esce il libro "L'istituzione negata. Rapporto da un ospedale
psichiatrico" di Franco Basaglia, che non solo rende visibile l'orrore
e l'inutilità dell'istituzione manicomiale, che annulla la persona,
ma va alle radici del ruolo della psichiatria e dello psichiatra.
L'esperienza dello stesso Basaglia nell'ospedale psichiatrico di Gorizia
e l'antipsichiatria da lui praticata, la pubblicazione delle opere di Laing,
Goffmann, Cooper (la cui opera più diffusa, "La morte della famiglia",
accusa la famiglia di essere una struttura repressiva), porteranno ad una
critica radicale della psichiatria e dello psichiatra, visto come "tecnico
del controllo". Questo processo di critica, che coinvolge soprattutto tecnici
quali gli psichiatri e i medici, li porta a mettere in discussione il propio
ruolo e il modo di esercitare la propria professione.
14 settembre A Parma i cattolici
del dissenso occupano il Duomo, che sarà sgombrato dalla polizia
su richiesta del vescovo.
21 settembre Il film "Berretti
verdi", che esalta la guerra nel Vietnam, è contestato in diverse
città italiane; le contestazioni più rilevanti sono a Bologna
e a Viareggio, dove viene ritirato dalla sale.
ottobre Alla Lancia di Torino si apre una vertenza sul cottimo e per
un aumento salariale. Le trattative sono condotte da un comitato operaio,
ma per il protarsi della lotta e la stanchezza degli operai vengono poi
prese in mano dal sindacato, che svolge una classica azione di "pompieraggio",
riportando la pace sociale senza ottenere quasi nulla: gli aumenti sono
solo di un terzo di quanto richiesto dai lavoratori, e la regolamentazione
del cottimo e delle qualifiche non vengono nemmeno prese in considerazione.
La vertenza della Lancia è importante perché emblematica
dello svolgimento di diverse lotte operaie nelle grandi aziende del nord:
un avvio spontaneo, una grande partecipazione operaia, ed un lento lavoro
di "pompieraggio" del sindacato. Questo è particolarmente vero per
l'area torinese, perché non in tutta Italia il sindacato fece da
freno alle lotte, ma in generale da un lato "cavalcò la tigre",
dall'altro si radicalizzò assumendo nelle sue piattaforme istanze
operaie radicali.
2 ottobre A Città del Messico,
il giorno prima dell'inaugurazione delle Olimpiadi, la polizia soffoca
nel sangue le proteste studentesche, uccidendo oltre 300 studenti in piazza
delle Tre Culture. Di quelle Olimpiadi rimarrà celebre anche l'immagine
di due atleti neri sul podio, che levano il pugno chiuso guantato di nero
per solidarizzare con le lotte dei neri americani.
4 ottobre A Roma viene fondata
l'Unione dei Comunisti Italiani marxisti-leninisti, nota anche come Servire
il Popolo, dal nome del suo giornale. Fu, insieme al Pcd'I m-l, la maggiore
organizzazione m-l. Si diffonde rapidamente soprattutto in settori piccolo-borghesi,
in particolare fra gli studenti, attirati dal discorso politico semplice
e schematico, dalla rigida morale imposta ai militanti, dal desiderio di
depurarsi delle origini borghesi, appunto "servendo il popolo". Una rigida
morale e un complesso sistema di rituali governa la vita del gruppo: i
militanti devono donare al partito gli oggetti "di lusso" (compresi giradischi
e tostapane), che li vende per autofinanziarsi; è proibito fumare
hasish, portare capelli lunghi, ed è consigliato cercarsi il coniuge
all'interno dell'organizzazione. La cerimonia nuziale è officiata
dal più anziano della sede, che celebra il "matrimonio rosso", dichiarando
uniti gli sposi con la frase "Vi dichiaro uniti in nome della rivoluzione
socialista, andate e generate una sana razza comunista". Particolarmente
puntigliose sono le norme che regolano la vita sessuale: è proibito
avere rapporti omosessuali, è proibita la masturbazione ed i rapporti
orali e anali, e l'orgasmo deve essere unico e simultaneo, in caso contrario
la coppia dimostrerebbe di avere problemi ideologici e deve parlarne in
cellula per risolverli. Il segretario Aldo Brandirali è oggetto
di un vero culto della personalità, oggetto di lodi e canzoni che
ne magnificano i meriti rivoluzionari. Ma il suo prestigio sarà
scosso quando si saprà che Brandirali vive in una villa e ha abitudini
di vita dispendiose, contrarie allo statuto del partito.
16 ottobre A Roma nuova occupazione
del Liceo Mamiani. Durante l'autunno la mobilitazione studentesca si estende
alle scuole medie. Il movimento degli studenti medi prende avvio da richieste
simili a quelle degli universitari, in particolare per ottenere il diritto
di assemblea e per protestare contro il ritardo nella riforma della scuola
media superiore e degli esami di stato. Similmente al movimento universitario,
anche il movimento dei medi passa presto a criticare l'istituzione scolastica
nel suo complesso e il suo ruolo nella società.
21 ottobre A Tokio manifestazioni
studentesche. Obiettivi degli studenti sono l'ambasciata americana, la
Dieta, la residenza del Primo Minsitro e la stazione di Shinjuku (la più
importante del Giappone, simbolo dell'alienazione di milioni di persone).
E' l'inizio della fase culminante dello scontro tra studenti e governo,
che terminerà con la sconfitta degli studenti dovuta agli arresti
(3.000 in pochi mesi), all'approvazione di una legge ad hoc che permette
alla polizia di entrare nelle università (in pochi mesi ci saranno
oltre 300 interventi della polizia), e a provvedimenti come sostituire
il porfido nelle strade con l'asfalto.
novembre L'esecutivo di Magistratura
Democratica vota un documento di solidarietà al direttore del giornale
Potere Operaio, Tolin, incriminato per reati di opinione. Sul voto a questo
documento Md si spacca: un gruppo più moderato fonda una nuova corrente
di centro-sinistra, Impegno Costituzionale, mentre Md si sposta sempre
più a sinistra, distaccandosi dal Pci e avvicinandosi alla nuova
sinistra.
17 novembre A Roma, il preside
del Liceo "Plinio" vuole espellere tutti i "capelloni"; gli studenti reagiscono
occupando l'istituto.
dicembre A Roma il secondo congresso
nazionale del Psiup discute del movimento studentesco. Paradossalmente
il Psiup non è all'avanguardia delle lotte, non è riuscito
a rinnovarsi nella teoria, nella strategia politica, nell'organizzazione.
2 dicembre Ad Avola la polizia
spara durante lo sciopero dei braccianti agricoli, uccidendone due e ferendone
50.
4 dicembre A Firenze destituito
il parroco del quartiere Isolotto; i fedeli si riuniscono in assemblea
permanente dentro la chiesa.
7 dicembre A Milano gli studenti
lanciano uova e ortaggi contro la borghesia milanese alla prima della Scala.
19 dicembre La Corte Costituzionale
stabilisce che l'adulterio della donna non è più reato.
21 dicembre A Milano, davanti alla
Rinascente, un gruppo di studenti della Statale distribuisce volantini
contro la mercificazione del Natale.
31 dicembre Contestazione del capodanno
davanti al locale La Bussola a Marina di Pietrasanta. La polizia spara
ferendo gravemente lo studente Soriano Ceccanti.
1969
16 gennaio Il ministro dell'Istruzione
riconosce il diritto di assemblea agli studenti delle superiori, accettando
così una delle principali richieste delle mobilitazioni dei mesi
precedenti.
13 febbraio Viene varata la riforma
degli esami di maturità, con una riforma che doveva essere provvisoria
ma che finisce per durare 30 anni. La riforma della maturità e il
riconoscimento del diritto di assemblea pongono fine al movimento degli
studenti medi in quanto tale. A partire dal '69 gli studenti politicizzatisi
nelle lotte entrano massicciamente nei gruppi. Le scuole medie per la prima
metà degli anni '70 saranno un grande serbatoio di militanza per
l'estrema sinistra, ma difficilmente si potrà parlare di un movimento
studentesco in quanto tale, ma le lotte studentesche saranno condotte direttamente
dai gruppi e dalle loro emanazioni studentesche: Collettivi Politici Unitari,
Comitati Unitari di Base e Collettivi Politici Studenteschi, promossi rispettivamente
dal Manifesto, Ao e Lc.
3 marzo All'Università di
Francoforte viene contestato il prof. T.W. Adorno: alcune studentesse a
seno nudo lo abbracciano coprendolo di petali di rose. Adorno, ed insieme
a lui Horkheimer, divaricano definitivamente le proprie posizioni da quelle
di Marcuse: mentre per i primi due la rivolta studentesca era solo un'utopia
irrazionale e spesso violenta e intollerante, per Marcuse era invece un
elemento favorevole per la liberazione. Le posizioni dei tre maestri della
"scuola di Francoforte" non si riconcilieranno mai più.
9 aprile A Battipaglia durante
uno sciopero la polizia spara sui dimostranti: 2 morti e 50 feriti.
25 aprile A Milano alla Fiera campionaria
scoppia una bomba nello stand della Fiat, ferendo 5 persone, ed un'altra
bomba scoppia alla stazione centrale. Degli attentati sono accusati gli
anarchici, che saranno poi scagionati da ogni accusa.
maggio Alla Fiat iniziano una serie
di scioperi condotti autonomanente dagli operai, scavalcando la gestione
sindacale della lotta, prolungando l'astensione dal lavoro. La lotta è
caratterizzata da uno spiccato egualitarismo, sia negli obiettivi (aumenti
salariali uguali per tutti, non legati al cottimo o al premio di produzione,
avanzamenti di categoria uguali per tutti, rifiuto del cottimo in quanto
strumento di differenziazione e di divisione, controllo dei tempi di produzione)
che nelle forme della rappresentanza operaia: l'assemblea diventa il luogo
dove gli operai discutono e decidono la loro lotta ed eleggono i loro rappresentanti,
revocabili in qualsiasi momento. Sia la spinta democratica che porta alla
predominanza dell'assemblea sia l'egualitarismo sono elementi piuttosto
innovativi del movimento operaio, caratteristici delle lotte dell'operaio-massa,
estraneo alla cultura del sacrificio e dell'orgoglio professionale. La
fabbrica non è più luogo dello scontro per affermare la capacità
degli operai di gestirla meglio dei padroni, ma è luogo di scontro
perché vista come un luogo di oppressione, alienante, dove l'operaio
deve compiere dei gesti sempre uguali per un basso salario. Da qui l'egualitarismo
e l'insubordinazione alla disciplina, la rivolta continua che mira ad interrompere
il ciclo produttivo ed i ritmi infernali, più che ad ottenere aumenti
contrattuali; "Cosa vogliamo? Tutto" era lo slogan, coniato a Torino, che
meglio esprimeva la volontà di rivolta totale contro la fabbrica,
al di là di qualsiasi obiettivo contrattuale. Il movimento studentesco
torinese ed i gruppi dell'estrema sinistra (la Lega studenti-operai, il
Potere Operaio Toscano, il Potere Operaio di Torino, il Fronte della Gioventù
Lavoratrice, il settimanale La Classe, ex militanti dei Quaderni Rossi),
insieme ad un centinaio di operai giovani, immigrati, senza esperienze
politiche e sindacali, danno vita all'Assemblea operai-studenti, nata al
fine di fornire la struttura organizzativa e di coordinamento alle lotte.
L'assemblea per tutto il mese si riunisce due volte al giorno alla facoltà
di Medicina alle Molinette, coordina le lotte e informa gli operai con
una produzione giornaliera di volantini, che portano in calce "La lotta
Continua" e la firma "a cura di operai e studenti". L'assemblea funzione
in base al principio di democrazia diretta, rifiutando il concetto di delega
e privilegiando quello della partecipazione.
giugno Esce il primo numero del
Manifesto, a cura di un gruppo di militanti della sinistra ingraiana del
Pci, fortemente critici della linea politica del Pci. Dopo l'XI congresso,
che aveva visto la sconfitta della sinistra ingraiana, Ingrao aveva cessato
di esprimere posizioni di dissenso, mentre molti ingraiani perdevano posti
di responsabilità nel partito. Le divergenze tra una parte degli
ingraiani (Rossanda, Natoli, Pintor, Magri) e la maggioranza del Pci scoppiano
soprattutto a proposito dell'atteggiamento del partito verso il movimento
studentesco, la questione cinese e l'invasione della Cecoslovacchia, così
che questa minoranza decide di uscire allo scoperto promuovendo una rivista
apertamente dissidente nei confronti della linea del Pci.
9 giugno I leaders degli studenti
milanesi Mario Capanna, Salvatore Toscano e Andrea Banfi sono arrestati
per la contestazione al professore di diritto privato Andrea Trimarchi,
assediato per dieci ore nella facoltà dopo essersi rifiutato di
restituire il libretto ad uno studente che non aveva passato l'esame.
15 giugno A Roma muore il segretario
del Msi Arturo Michelini. Gli succede alla guida del partito Giorgio Almirante,
che inaugura la strategia del "doppiopetto e manganello", ovvero da un
lato presentarsi come un partito d'ordine per attrarre i moderati che vogliono
chiudere con l'esperienza del centro-sinistra e reprimere l'estrema sinistra,
e dall'altro organizzare gruppi di picchiatori nelle università
e nelle città, e coprire i gruppi estremisti neofascisti come Avanguardia
Nazionale e il Fronte Nazionale, allo scopo di aumentare il disordine sociale
e far sì che sempre più fosse sentita la necessità
di un ritorno all'ordine, quindi a soluzioni autoritarie o ad un golpe
militare. Il Msi nella sua storia ha sempre avuto una doppia anima di partito
di picchiatori e di partito dei conservatori fedeli ai valori tradizionali
"Dio, patria, famiglia", la segreteria Almirante riesce a combinare i due
aspetti, segnando però nel complesso il ritorno ad un partito più
"duro", come testimonia anche il ritorno nel Msi di Pino Rauti e della
maggioranza di Ordine Nuovo, organizzazione che era stata fondata nel '56
dallo stesso Rauti che criticava il moderatismo del Msi. Rauti rientra
nel Msi il 16 novembre "per non disperdere le forze in una situazione di
emergenza", mentre la minoranza di ordinovisti che non lo segue, ritenenendo
che il Msi rafforzi anzichè abbattere il regime partitocratico,
fonda il Movimento Politico Ordine Nuovo.
3 luglio A Torino, nel corso dello
sciopero generale indetto dai sindacati sul problema della casa, l'Assemblea
operai-studenti decide di organizzare un corteo separato, non attraverso
il centro della città ma dalla periferia al centro per portare visibilità
alle lotte della Fiat. Alcuni nell'Assemblea sono contrari al corteo separato
per timore che possa essere impedito dalla polizia, ma alla fine la decisione
è presa: 3.000 dimostranti si ritrovano alle porte di Mirafiori.
La polizia impedisce di formare il corteo, ed inizia una giornata di guerriglia
urbana, nota come "la battaglia di Corso Traiano". La giornata del 3 luglio
è importante perché attesta una nutrita partecipazione operaia
e studentesca alle lotte autonome alla Fiat, e perché vede un vero
ed ampio coinvolgimento popolare, degli abitanti della popolazione della
periferia sud di Torino. Come scrive La Classe: "I giornali parleranno
di estremisti: sono gli operai di Torino, i ragazzi, le donne. Decine di
migliaia di "estremisti", coscienti che l'unica arma degli sfruttati è
la lotta, e che vincere è possibile".
25-26 luglio A Torino si svolge
il "1° convegno nazionale delle avanguardie operaie e studentesche".
Emerge una contrapposizione tra l'area che poco dopo darà vita a
Potere Operaio e quella che darà vita a Lc. Per la prima, Piperno,
a nome della rivista La Classe, propone di dare vita ad una organizzazione
strutturata, tipicamente leninista, mentre per la seconda Guido Viale,
del movimento studentesco torinese, propone un collegamento e coordinamento
tra le avanguardie delle lotte, riprendendo le tesi avanzate un anno prima
da Sofri nel dibattito interno al Potere Operaio pisano.
9 agosto Una serie di bombe su
8 treni provoca 12 feriti.
26 agosto A Venezia studenti e
registi occupano la mostra del cinema.
autunno Si costituisce Potere Operaio,
dalla confluenza del Potere Operaio Veneto-Emiliano, di una parte del movimento
studentesco romano capeggiata da Piperno e Scalzone, e da alcuni militanti
torinesi e milanesi. Le proposte del gruppo sono sul piano politico la
contestazione all'organizzazione capitalistica del lavoro che si manifesta
con il rifiuto del lavoro, la richiesta della riduzione d'orario a parità
di salario, la conflittualità permanente in fabbrica, il salario
politico generalizzato, e sul piano organizzativo la costruzione di un
partito che organizzi l'insurrezione armata contro lo stato. La linea di
Potop rappresenta l'estremizzazione delle posizioni operaiste per quanto
riguarda gli obiettivi e ultraleniniste, anzi di un leninismo mal inteso,
per quanto riguarda la questione dell'organizzazione.
settembre Alla Fiat riprende la lotta. L'azienda risponde con trentamila
sospensioni dal lavoro. Ma stavolta è cambiato l'atteggiamento del
sindacato: non è più avverso alle lotte degli operai, ma
recepisce sia gli obiettivi delle lotte dei mesi precedenti, sia le forme
di lotta, organizzando scioperi articolati.
8 settembre A Milano viene fondato
il Collettivo Politico Metropolitano, nato dall'unione di gruppi di fabbrica
e studenteschi. Uno degli animatori del collettivo è Renato Curcio,
ex studente di sociologia a Trento. Dopo qualche mese si trasforma in Sinistra
Proletaria, dal nome del giornale pubblicato dal Collettivo, e si fonde
con un gruppo di Reggio Emilia fondato da Alberto Franceschini e Roberto
Ognibene. Alla fine del '70 Sinistra Proletaria dà vita alla Brigate
Rosse.
11 settembre Iniziano gli scioperi
dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto: inizia l'autunno caldo,
la più imponente ondata di lotte operaie del dopoguerra. Oltre ai
metalmeccanici, le categorie interessate al rinnovo del contratto sono
i chimici e gli edili.
novembre Sofri lancia il giornale
Lotta Continua, attorno al quale nasce una organizzazione omonima a cui
partecipano il Potere Operaio pisano, una parte del movimento studentesco
torinese, il movimento studentesco di Trento, parte di quello veneziano
e gruppi di Marghera, Bologna, Napoli. Il giornale ha un rapido successo,
soprattutto sull'onda della campagna contro il commissario Calabresi accusato
dell'assassinio di Pinelli. Anche la nuova organizzazione cresce impetuosamente,
favorita dal rifiuto di creare una organizzazione strutturata come un partito
tradizionale, e da una identità ideologica composita, i cui elementi
più rilevanti sono lo spontaneismo, l'antistalinismo, un generico
operaismo ed un altrettanto generico maoismo.
8 novembre Viene firmato il contratto
degli edili, che prevede aumenti salariali, riduzione d'orario a 40 ore
e alcuni diritti sindacali come il diritto di assemblea in azienda.
19 novembre A Milano, al termine
di un comizio sindacale, la polizia carica i manifestanti che defluiscono
con le camionette; due di esse si scontrano, muore l'agente Antonio Annarumma,
battendo la testa contro la barra che regge il telone. La versione ufficiale
sarà che "sono stati gli studenti", il quotidiano del Msi Il Secolo
d'Italia titola "Lo sciopero rosso si è macchiato di sangue. I comunisti
hanno ammazzato un ragazzo in divisa". Il presidente Saragat avanza la
teoria degli "opposti estremismi".
23 novembre Un sergente dei marines
racconta alla tv americana il massacro di 109 civili a Song My, nel Vietnam
del sud.
25 novembre Ai funerali di Annarumma
i fascisti scatenano una caccia all'uomo per le vie di Milano, inseguendo
e bastonando gli studenti del movimento e alcuni giornalisti. Viene pestato
selvaggiamente anche il leader del movimento studentesco Mario Capanna,
che si era recato ai funerali per testimoniare l'estraneità del
movimento alla morte di Annarumma.
26 novembre Il Comitato Centrale
del Pci decide la radiazione dei redattori della rivista Il Manifesto,
accusati di "frazionismo".
27 novembre La Camera approva la
legge istitutiva del divorzio.
27 novembre A Roma manifestazioni
di protesta contro la visita del presidente Nixon in Italia. Lo studente
Domenico Congedo muore cadendo da una finestra alla facoltà di Magistero,
cercando di sfuggire al lancio di razzi effettuato dai fascisti.
dicembre A Milano si costituisce
formalmente l'Unione Inquilini, che nei mesi precedenti aveva organizzato
con successo la lotta per la casa a Quarto Oggiaro. L'Ui proseguirà
le lotte per la casa negli anni successivi (l'Ui esiste tutt'ora), in particolare
nei primi anni '70, in collaborazione con Ao, Lc, Collettivo Autonomo di
Architettura. L'Ui passerà presto nell'area di Ao e poi di Dp.
7 dicembre Il giornalista inglese
Leslie Finer, in un articolo sull'Observer, crea per la prima volta la
dizione "strategia della tensione", che tanta fortuna incontrerà
poi in Italia nel definire la stagione delle stragi.
7 dicembre Viene firmato il contratto
dei chimici, che stabilisce aumenti salariali, orario ridotto a 40 ore,
alcuni diritti sindacali come il diritto di assemblea in azienda.
11 dicembre Viene promulgata una
legge che consente l'accesso all'università dei diplomati di tutte
le scuole superiori. E' la risposta del governo alle mobilitazioni studentesche,
una risposta demagogica perché apparentemente garantisce a tutti
il diritto allo studio ma in realtà, non creando le condizioni adeguate
per rendere a tutti di frequentare l'università con profitto, crea
una svilimento dell'università rendendola un'area di parcheggio
per milioni di giovani.
12 dicembre A Milano scoppia una
bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura a piazza Fontana, provocando
16 morti. Tre ore dopo la strage, il questore Guida afferma che sono stati
gli anarchici. Questa sarà la versione ufficiale sostenuta dalla
polizia e dai giornali, tranne che da Il Giorno, che titola "Infame provocazione"
e avanza l'ipotesi dell'attentato fascista. La versione ufficiale è
che la rivolta degli operai e degli studenti è sovversione, in questo
clima di sovversione nasce la violenza da parte dei settori più
estremisti come gli anarchici. La polizia milanese perseguirà la
pista rossa per oltre un anno, non prestando attenzione ad elementi che
potrebbero portare sulla pista fascista, come la segnalazione della polizia
di Padova che un commerciante ha riconosciuto la borsa che conteneva la
seconda bomba insesplosa a Milano come venduta nel suo negozio. Il commerciante
afferma di aver venduto due borse di quel tipo e di poter descrivere l'acquirente.
Ma solo un anno dopo il giudice Stiz rintraccerà quella nota, facendo
cambiare il corso delle indagini.
13 dicembre L'anarchico Pietro
Valpreda si reca a palazzo di giustizia per essere interrogato dal giudice
Amati che gli chiede se conosce gli anarchici imputati per le bombe alla
Fiera. Al termine dell'interrogatorio, lungo i corridoi del palazzo, viene
prelevato da alcuni agenti che lo arrestano. Il teorema della "strage rossa"
è così compiuto: ora la strage ha il suo colpevole, il giorno
dopo il Corriere della Sera titola "Arrestato il mostro Valpreda".
Il commisario Calabresi ferma illegalmente l'anarchico Giuseppe
Pinelli, tenendolo nel suo ufficio per 48 ore.
15 dicembre Pinelli muore precipitando
dall'ufficio di Calabresi, al quarto piano della questura. La versione
della polizia, esposta in una conferenza stampa del questore Guida, è
che Pinelli si è gettato dalla finestra gridando "E' la fine dell'anarchia"
quando gli hanno detto che Valpreda ha dichiarato di essere l'autore della
strage. Successivamente si parlerà di un "malore attivo" di Pinelli,
che gli avrebbe fatto perdere l'equilibrio, quando la tesi del suicidio
volontario si sarà dimostrata non reggere per diversi motivi: perché
una scarpa di Pinelli è rimasta in mano ad un poliziotto? Perché
Pinelli ha dei segni sul collo? Perché Pinelli avrebbe dovuto temere
conseguenze giudiziarie, se aveva un alibi per il pomeriggio della strage,
essendo rimasto a giocare a carte in un bar con un pensionato?
17 dicembre Una nota confidenziale
del Sid afferma che "Merlino e Delle Chiaie avrebbero commesso gli attentati
per farne cadere la responsabilità su altri movimenti". Ma la polizia
e i giudici la ignorano, continuando contro tutte le evidenze a perseguire
la pista rossa.
19 dicembre La Corte Costituzionale
stabilisce che l'adulterio della donna non è più reato.
22 dicembre Viene firmato il contratto
tra sindacati metalmeccanici e Confindustria. Il contratto stabilisce aumenti
uguali per tutti, riduzione d'orario a 40 ore e tutela di alcuni diritti
sindacali come il diritto di assemblea in fabbrica.