1970 - 1974: la stagione dei gruppi della sinistra rivoluzionaria


1970

28 gennaio La Camera approva la legge che istituisce le regioni; il Senato la approverà il 15 maggio.
14 maggio La Camera approva lo Statuto dei Lavoratori. Il giudizio dei gruppi della nuova sinistra è di un cauto scetticismo, vedendo nello Statuto dei Lavoratori una concessione solo parziale alle richieste dei lavoratori.
25 aprile A Milano il Movimento Studentesco della Statale, insieme a diversi gruppi della nuova sinistra, organizza una contromanifestazione in occasione dell'anniversario della Liberazione, in opposizione alla manifestazione ufficiale cui partecipano i partiti dell'arco costituzionale. La manifestazione degli studenti ha per slogan "la Resistenza è rossa, non è democristiana", ed esprime l'insofferenza per la retorica celebrativa che caratterizza le celebrazioni della Liberazione. In effetti, mentre negli anni '50 la Resistenza era considerata dalla Dc un affare di comunisti, successivamente la Dc passò a celebrarne l'anniversario insieme agli altri partiti che avevano partecipato alla lotta di liberazione, ma queste celebrazioni scadevano sempre più nella vuota retorica, causando l'insofferenza di molti giovani che criticano il fatto che mentre da un lato si celebra la Resistenza, dall'altro il governo nulla fa per fermare le violenze fasciste.
21 maggio La Camera approva la legge istitutiva del referendum.
giugno Esce il libro "La strage di Stato", la più importante delle controinchieste curate dalla nuova sinistra. Il libro è una vera inchiesta, seria e documentata, sulla strage, quell'inchiesta che i magistrati e la polizia, per incapacità o per complicità, non hanno fatto, ostinandosi, contro tutti gli indizi, a perseguire la pista rossa. Il libro invece, con accuratezza e ricchezza di dettagli, indica la pista nera come quella da seguire. Il lavoro di controinformazione del gruppo di militanti della nuova sinistra e di giornalisti democratici che hanno curato il libro rimarrà esemplare perché dimostra l'inettitudine della magistratura e la capacità della nuova sinistra di capire la realtà e di svelare le trame fasciste e le coperture dello stato. Per questo "La strage di Stato" e il lavoro di controinformazione rimangono una delle attività migliori della nuova sinistra, che dimostrano come, se la magistratura, la polizia e il governo l'avessero voluto, i misteri d'Italia non sarebbero più tali.
14 luglio Inizia la rivolta a Reggio Calabria contro la decisione del governo di assegnare a Catanzaro la sede della Regione. La rivolta è egemonizzata dal Msi e dai gruppi estremisti di destra Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo; scrive un volantino di Ordine Nuovo: "Reggio, la nostra rivolta. Studenti, operai e professionisti sono insieme nella stessa barricata perché uno solo è il movente che li spinge: lottare contro il letamaio partitocratico che cerca di sommergerli. Reggio è il primo passo della rivoluziona nazionale". I gruppi della nuova sinistra non appoggiano la rivolta di Reggio perché egemonizzata dalla destra, tranne Lc che la considera una espressione del malessere del meridione, pur vedendo la necessità di combattere le strumentalizzazioni della destra.
22 luglio A Gioia Tauro, vicino a Reggio Calabria, una bomba esplode sul "treno del sole", causando 6 morti e 50 feriti. La strage viene subito archiviata, e vengono incriminati 4 ferrovieri per il "deragliamento" del treno. Le stesse Fs tengono nascosti i risultati di una inchiesta che conferma l'ipotesi dell'attentato.
autunno Si susseguono, fino all'inizio del '71, una serie di attentati al plastico che la polizia attribuisce alle Br, perché rivendicati da volantini firmati dalle Br. Ma le Br negano di aver organizzati questi attentati e dichiarano in un loro comunicato di ripudiare l'uso dell'esplosivo: "E' facile verificare come l'uso della dinamite generalmente sortisca l'effetto di impaurire le masse indiscriminatamente, non solo il nemico, e si presta alle più disparate interpretazioni da sinistra e da destra, considerando anche l'uso diffuso che ne ha fatto la reazione". Le Br dichiarano quindi essere gli attentati al plastico di chiara impronta fascista e di ispirazione poliziesca.
17 settembre A Milano le Br compiono il loro primo attentato, incendiando l'auto di un dirigente della Sit-Siemens. Precedentemente, in agosto, nella stessa fabbrica, erano stati diffusi volantini firmati dalla Br.
1 dicembre La Camera approva definitivamente la legge istitutiva del divorzio.
7 dicembre Nella notte tentativo di colpo di stato diretto da Junio Valerio Borghese, fascista, ex repubblichino ed ex comandante della X Mas. Per alcune ore i suoi uomini penetrano nel ministero degli interni, tra essi Stefano Delle Chiaie, che pur latitante perché coinvolto nell'inchiesta su piazza Fontana, raggiunge tranquillamente l'armeria del Viminale per farsi consegnare 200 mitra da dare ai militari golpisti. Poi "qualcuno" dà a Borghese l'ordine di sospendere l'operazione, cosi Borghese a sua volta alle 3,30 dirama l'ordine "Tutto rinviato, per sopraggiunte complicazioni". Viene così annullato il golpe, per il quale tutto era pronto, anche il proclama agli italiani da leggere in televisione: "Italiani, l'auspicata svolta politica, il lungamente atteso colpo di stato ha avuto luogo... Le forze armate, le forze dell'ordine, gli uomini più competenti e rappresentativi della nazione sono con noi; mentre, d'altro canto, possiamo assicurarvi che gli avversari più pericolosi, quelli, per intenderci, che volevano asservire la patria allo straniero, sono stati resi inoffensivi...Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso tricolore vi invitiamo a gridare il nostro prorompente inno d'amore: Italia, Italia, Viva l'Italia".
10-11 dicembre A Sesto San Giovanni, la riunione congiunta dei consigli generali di Fiom-Fim-Uilm decide di procedere all'unificazione delle organizzazioni di categoria in un'unica organizzazione, la Federazione Lavoratori Metalmeccanici.
12 dicembre A Milano manifestazione per il primo anniversario della strage di piazza Fontana. La polizia carica e un lacrimogeno uccide un manifestante, Saverio Saltarelli.

1971

gennaio Nasce Lotta Femminista da gruppi di donne di Padova e Ferrara, che entrarono presto in contatto con altri gruppi in varie città centro-settentrionali. Lotta Femminista rivendicava la riduzione d'orario a 20 ore settimanali, in modo da consentire anche agli uomini di occuparsi dei lavori domestici, l'autogestione del corpo, gratuità dell'aborto, asili nido e il salario al lavoro domestico, in quanto produttivo di beni e servizi. Il gruppo sarà vicino a Potere Operaio, a cui lo avvicinava soprattutto la rivendicazione salariale per il lavoro domestico, a cui si opporranno invece altri gruppi femministi, sostenendo che l'obiettivo deve essere la socializzazione del lavoro domestico. Lotta Femminista replicava sostenendo che il salario alle casalinghe sarebbe stato un accrescimento del potere delle donne.
18 gennaio A Trento una pattuglia di polizia scopre un ordigno esplosivo nella piazza del Palazzo di Giustizia, in cui il giorno dopo si sarebbe dovuta svolgere una manifestazione di solidarietà con alcuni militanti della nuova sinistra arrestati. Il giornale Lotta Continua accusa la polizia di aver organizzato la mancata strage per cercare di farne ricadere la colpa sulla sinistra: aveva ragione, infatti nel '77 verranno arrestati il vice questore Molino, il colonnello dei carabinieri Santoro, il colonnello del Sid Pignatelli e due uomini dei servizi, Zani e Widmann.
25 gennaio A Milano, nello stabilimento della Pirelli, le Br incendiano 8 autotreni, acquisendo con questa azione notorietà nazionale. Le Br rivendicano l'attentato lasciando vicino agli autotreni incendiati un foglio di carta con la scritta "Della Torre-contratto-tagli della paga-Mac Mahon-Brigate Rosse", facendo riferimento ad un operaio licenziato della Pirelli, alla lotta per il contratto in quella fabbrica ed alle occupazioni di case in via Mac Mahon. In questa prima fase di vita delle Br, fase che durerà fino al sequestro Sossi nel '74, le Br hanno una linea politica operaista-guerrigliera. L'ispirazione che sta alla base della loro nascita non ha a che fare con la nuova sinistra, ma con l'idea della "resistenza tradita" e di quel filone del Pci a cui appartenevano Secchia e gruppi come la volante rossa, che volevano trasformare la resistenza in uno scontro generalizzato contro non solo i fascisti, ma anche contro i padroni, per arrivare all'instaurazione di uno stato socialista. Questa derivazione é riscontrabile particolarmente nel gruppo di Reggio Emilia, Franceschini, Pelli, Gallinari appartenevano a famiglie storicamente comuniste e avevano vissuto la giovinezza in un ambiente che aveva il mito della lotta partigiana, ed avevano conosciuto alcuni partigiani che avevano nascosto le armi dopo la liberazione, anzi uno di questi aveva dato a Franceschini la sua prima pistola. Questo gruppo di fuoriusciti dal Pci aveva incontrato i militanti di fabbrica di Sinistra Proletaria ed un ex cattolico come Curcio, ne era uscito un mix di operaismo e di richiamo alle origini rivoluzionarie del Pci, in una cornice millenaristica di scontro tra operai e padroni, in cui il senso della storia è che la rivoluzione è il destino dell'umanità ed è alle porte. In questa prima fase il rapporto Pci-Br è la riproposizione del rapporto tra la linea "legalitaria" del Pci e quella "insurrezionalista". Anche il linguggio dell'Unità, nell'articolo di resoconto dell'attentato, è nello stile delle polemiche del Pci con gli ex partigiani ed i gruppi di fabbrica fautori della linea insurrezionalista: Dopo aver definito le azioni delle Br "sparate provocatorie di pretto stile fascista", l'Unità afferma che "Quando questi atti avvengono i lavoratori devono per primi prendere l'iniziativa di toglierli di mezzo con le maniere più idonee corrispondenti alla natura degli atti compiuti". Oltre al richiamo ai miti e ai riti dell'ortodossia comunista e della Terza Internazionale, hanno influito molto nell'ideologia delle Br alcune esperienze estere, come quella dei Tupamaros, da cui derivano le azioni armate, i sabotaggi, i "sequestri proletari" dei capetti di fabbrica, in appoggio alle lotte operaie. Nella prima fase le azioni delle Br saranno infatti soprattutto di questo tipo: il sequestro e il "processo proletario" dell'Ingegner Macchiarini della Sit-Siemens, alla Fiat del sindacalista della Cisnal Labate e del capo del personale Amerio. Sono tutte azioni che avvengono in appoggio a lotte di fabbrica o, nel caso di Amerio ("artefice del terrorismo antioperaio"), per protesta contro la schedatura, il controllo e la repressione organizzata dalla Fiat insieme alla polizia e ai fascisti. Gli operai vedono con favore queste azioni, come dimostra per esempio il fatto che lasceranno Labate legato ad un palo davanti a Mirafiori in attesa che arrivi la polizia a liberarlo. La posizione dei gruppi della nuova sinistra sulle Br è articolata: Potere Operaio, che ha come obiettivo la violenza proletaria generalizzata e l'insurrezione armata contro lo Stato, è il gruppo che vede con maggior favore qualsiasi azione delle Br, mentre in genere gli altri gruppi vedono come provocatorie azioni quali gli attentati agli autotreni della Pirelli perché azioni militari staccate dalle masse, e vedono invece con favore i sequestri, visti come forme di spontaneismo armato e di giustizia proletaria. Con queste azioni attorno alle Br si forma un'aura di simpatia e di romaticismo, ed in effetti fino al '74 le Br non compiranno nessuna azione mortale. Solo dopo le cose cambieranno drammaticamente.
marzo A Bologna si svolge il terzo congresso del Psiup, che si conlude con tesi unitarie molto deboli. Il Psiup è ormai un partito in declino, avviato verso lo scioglimento che avverrà l'anno successivo.
aprile Nasce il F.U.O.R.I. (Fronte Unitario Omosessuali Rivoluzionari Italiani) per rivendicare i diritti degli omosessuali ispirandosi al marxismo. Il Fuori inizierà in Italia una politica di visibilizzazione dei gay e delle lesbiche e di difesa della loro dignità, contribuendo a superare la storica arretratezza culturale e sociale per cui gran parte della società italiana considerava "anormali" gli omosessuali.
13 marzo A Milano prima manifestazione della "maggioranza silenziosa", un movimento conservatore-reazionario che voleva il ritorno all'ordine a la fine dell'instabilità sociale, promosso da Pri, Psdi, dalla destra Dc, dai giovani liberali e appoggiato dal Msi. La borghesia milanese ha il ruolo di punta nella controffensiva moderata, ma non riuscirà a prevalere sullo schieramento democratico composto da studenti, operai, e da una parte della stessa borghesia. Fatto emblematico della frattura tra la parte conservatrice e quella democratica della borghesia milanese è l'uscita di Montanelli dal Corsera, e la fondazione del Giornale Nuovo, espressione della borghesia conservatrice. Parte dello schieramento progressista erano anche alcuni giornalisti democratici, che avevano dato vita al "Bollettino di Controinformazione Democratica", o come Camilla Cederna, che sulle pagine dell'Espresso aveva sostenuto che la strage di piazza Fontana è di Stato. Emblematico dello spostamento verso posizioni democratiche di molti giornalisti è il caso del Corsera, che dopo essere stato ferocemente reazionario e non aver avuto dubbi sulla pista anarchica in occasione della strage di piazza Fontana, arrivò poi a sostenere, nel '72, la legge che permise a Valpreda di essere scarcerato in attesa di giudizio.
13 aprile Vengono arrestati per la strage di piazza Fontana i neofascisti Freda e Ventura.
28 aprile Il Manifesto diventa quotidiano, segno dell'avvenuta affermazione del giornale.
giugno A Milano la polizia sgombera alcune case dello Iacp in via Tibaldi occupate da baraccati. Durante lo sgombero notturno un bambino muore di polmonite. Lc, l'Unione Inquilini e il Collettivo Autonomo di Architettura ne fanno un caso nazionale nell'ambito della campagna di lotta per la casa, ed organizzano una manifestazione di solidarietà ai baraccati, a cui parteciparono 30.000 persone. L'episodio di via Tibaldi segna da un lato un sempre maggiore impegno di alcune organizzazioni dell'estrema sinistra nella lotta per la casa, dall'altro un sempre maggiore disimpegno del Pci, che pure aveva organizzato le lotte per la casa negli anni '60. A partire dal '71 abbandona le lotte per casa, sia perché particolarmente invise ai ceti medi, sia perché le lotte avvengono anche in città con amministrazioni di sinistra.
estate A Roma 3° convegno nazionale di Potere Operaio, che estremizza ancor più la propria linea politica accentuandone i caratteri militari ed insurrezionalisti, dando priorità all'organizzazione dell'insurrezione rispetto alla tradizionale tematica dominante del salarialismo. Viene costituito un settore clandestino dell'organizzazione "lavoro illegale", affidato a Piperno e non noto neppure alla totalità dei militanti.
luglio A Bologna 2° convegno nazionale di Lc, che lancia la parola d'ordine "Prendiamoci la città", vale a dire la strategia di passare dalle lotte di fabbrica e nelle scuole alle lotte nelle città, individuate come punto di concentrazione dei conflitti sociali. In questo contesto Lc inizia un intervento verso i carcerati, con il movimento dei Dannati della Terra, verso i giovani di leva, con i Proletari in Divisa, le occupazioni di case, e la campagna, promossa insiema al Manifesto, contro il "Fanfascismo", cioè contro l'elezione di Fanfani a Presidente della Repubblica, evento considerato il culmine nel processo di involuzione autoritaria dello Stato, che avrebbe accellerato il processo determiandone la fascistizzazione. Accanto a queste lotte sociali, Lc non abbandona certo nè l'intervento di fabbrica nè l'intervento nelle scuole medie, ma abbandona invece l'università per utilizzare i militanti universitari nel "sociale", tanto che si parlò di una "fuga dall'università".
27 luglio Viene approvata la legge sull'obiezione di coscienza, dovuta soprattutto alle proteste individuali di molte persone che negli anni precedenti erano anche finite in carcere per rifiutare il servizio militare e per battersi a favore di una legge sull'obiezione. La spinta finale all'approvazione della legge fu il digiuno di 38 giorni dei radicali Pannella e Gardin, come forma di pressione per accellerare l'iter legislativo.
autunno Viene fondato il Movimento Politico dei Lavoratori per iniziativa dell'ex presidente delle Acli Livio Labor. Il Mpl aveva l'ambizione di divenire il riferimento della sinistra cattolica.
dicembre A Milano nel carcere di San Vittore un gruppo di detenuti di Lc elabora un documento sulla questione carceraria, che sarà pubblicato sul giornale Lotta Continua. Il giornale avrà poi una rubrica fissa, "i dannati della terra", che informerà sulle lotte carcerarie. L'omonimo movimento, che farà sempre riferimento a Lc, sarà costituito dalla commissione carceri di Lc, che si occuperà di propagandare le lotte e le informazioni dall'interno delle carceri, e da detenuti sia di Lc che delinquenti comuni politicizzatisi in carcere. L'obiettivo dei Dannati della Terra è proprio "il recupero del proletariato marginale ad una prospettiva rivoluzionaria", la presa di coscienza che l'essere "delinquente" è determinata dalla società, è una rivolta individuale contro la società. Il carcere deve favorire la presa di coscienza del detenuto di essere privato di ogni diritto, di essere un "dannato della terra".

1972

23 febbraio In occasione del processo Valpreda nasce a Milano il "comitato contro la strage di stato", promosso da Ao, Lc, Potop, Gruppo Gramsci, Collettivo Lenin di Torino, Manifesto, Collettivo Autonomo di Architettura. Pubblicò un giornale intitolato "Processo Valpreda", per sostenere l'innocenza di Valpreda e per fare controinformazione sulle menzogne della polizia e della magistratura. Il comitato si scioglie nel maggio dello stesso anno, per dissensi sulla questione della violenza (vedi sotto a proposito della giornata nazionale di lotta contro la strage di Stato l'11 marzo) che determinarono la dissociazione del comitato prima del Manifesto, poi di Ao, Gruppo Gramsci, Collettivo di Architettura ed infine Lc, lasciando isolata Potop.
11 marzo Il Comitato nazionale contro la strage di Stato, che ha indetto l'11 marzo giornata nazionale di lotta contro la strage di Stato, organizza manifestazioni in tutte le città. Potop, in particolare a Milano e a Padova, organizza deliberatamente scontri con la polizia per trasformare la giornata in una occasione di verifica della propria linea insurrezionalista. In quesi mesi, infatti, Potop aveva quasi abbandonato le proprie proposte politiche come quella del salario politico generalizzato per concentrarsi nella preparazione dell'immediata insurrezione, costituendo a questo fine un settore clandestino di "lavoro illegale" affidato a Piperno.
15 marzo A Segrate, nella periferia milanese, viene ritrovato il cadavere di Giangiacomo Feltrinelli, accanto ad un traliccio elettrico, con alcune cariche esplosive ancora innescate. Non è mai stato chiarito se Feltrinelli fosse morto nell'esplosione di una carica mentre stava preparando un attentato al traliccio, o se invece sia stata una messa in scena dei servizi segreti italiani e stranieri che potevano avere interesse alla sua morte.
21 marzo Il giudice di Treviso Stiz rinvia a giudizio Giuseppe Rauti, Franco Freda e Giovanni Ventura per la strage di piazza Fontana.
1-3 aprile A Rimini 3° convegno nazionale di Lc, che attesta il rapido svilupo dell'organizzazione, testimoniato anche dalla trasformazione del settimanale in quotidiano.
5 maggio A Pisa scontri tra la polizia e i militanti dell'estrema sinistra in occasione di un comizio del Msi. Viene arrestato l'anarchico Franco Serantini, che morirà due giorni dopo in carcere. La nuova sinistra accuserà la polizia di averlo ucciso a botte.
7 maggio Elezioni politiche che vedono l'avanzata del Msi e la tenuta della Dc. Il risultato delle liste presentate dalle organizzazioni dell'estrema sinistra è disastroso. Un milione di voti viene disperso tra Psiup, Manifesto, Mpl, Servire il Popolo, che in un eccesso di ottimismo avevano presentato proprie liste. Le conseguenze del voto sulle organizzazioni della nuova sinistra saranno, a lungo termine una spinta verso il coordinamento e l'unità, per evitare la frammentazione messa in risalto drammaticamente dalle elezioni, e a breve termine sono una serie di scioglimenti, di divisioni e di riaggregazioni. Per il Psiup, il gruppo dirigente propone l'immediato autoscioglimento e la confluenza nel Pci. Una parte significativa del partito, circa il 20%, rifiuta questa proposta, e in novembre a Livorno fonda il Pdup, insieme a quella parte del Mpl che rifiutata la confluenza nel Psi.
17 maggio Il commissario Calabresi viene assassinato a Milano. Il giornale Lotta Continua scrive che si tratta di "un atto di giustizia del proletariato", le altre organizzazioni lo considerano una provocazione.
31 maggio A Peteano, in provincia di Gorizia, una pattuglia di carabinieri si appresta a ispezionare una Fiat 500 con due buchi sul parabrezza parcheggiata nella campagna, quando, appena i militari tentano di aprire il cofano, l'auto salta in aria. Si tratta di una nuova strage della "strategia della tensione", tesa ad accrescere la confusione sociale in un momento politico che vede una ripresa della destra, che ha accresciuto il suo peso elettorale, e vi sono settori della destra che preparano apertamente il colpo di stato. Le indagini saranno dirette da colonnello dei Carabinieri Mingarelli, già braccio destro di De Lorenzo: nell'ambito del "Piano Solo" aveva il compito di predisporre gli elenchi di politici e sindacalisti da arrestare nel nord Italia e da inviare in campi di concentramento in Sardegna. Mingarelli indirizza le indagini verso gli ambienti di Lc a Trento, senza ovviamente ottenere alcun riscontro dei suoi sospetti. La magistratura milanese segnala che la strage sarebbe opera di un gruppo neofascista triestino, ma un ordine del Sid lo invita a sospendere le indagini a destra. Mingarelli prepara allora un castello accusatorio nei confronti di sei giovani con piccoli precedenti penali, che si sarebbero voluti vendicare dei carabinieri. Al processo i sei saranno completamente scagionati, ed anzi denunceranno Mingarelli, che sarà invece condannato per depistaggio. Nello stesso processo sarà anche condannato il segretario del Msi Almirante per favoreggiamento. Quel processo avrà conseguenze di ampia portata: il giudice Casson, approfondendo l'argomento, scoprirà l'esistenza di Gladio e ne troverà i depositi di esplosivo, uguale a quello utilizzato a Peteano. Saranno poi condannati come autori della strage il neofascista triestino Vinciguerra, reo confesso, e Carlo Cicuttini. Vinciguerra, tra l'altro, confessa al giudice: "Automaticamente scattò a mio favore una copertura da parte di tutti i Servizi informativi all'epoca operanti...Poichè l'attentato veniva presentato come attuato da elementi della sinistra...si voleva evitare che la matrice di destra fosse resa nota". Vinciguerra afferma inoltre di aver avuto "chiara consapevolezza dell'esistenza di una vera e propria struttura occulta, capace di porsi come direzione strategica di attentati", una struttura che "per raggiungere i propri scopi politici prevedeva anche l'utilizzo di attentati o facendoli eseguire da autori incolpevoli o eseguendoli direttamente o, comunque, istigando e dando di fatto copertura a coloro che li eseguivano, quando ciò fosse stato funzionale al perseguimento dei fini strategici da essa individuati".
giugno Potop, nel suo 4° convegno nazionale, ribadisce la propria linea insurrezionalista, rafforzando il proprio settore di "lavoro illegale" costituendo il Fronte Armato Rivoluzionario Operaio, affidato a Piperno e Morucci. Ma Potop è una organizzazione ormai in crisi, presa sempre più nei deliri insurrezionalisti (peraltro divisa al suo interno tra la componente romana di Piperno e Morucci, che vedeva Potop come nucleo del partito armato, e quella padovana di Negri, che puntava sullo spontaneismo della rivolta e della violenza operaia) e sempre meno presente nelle lotte. Gli organismi di fabbrica aderenti a Potop si stanno staccando dall'organizzazione, che si avvia ad un rapido declino.
4 giugno In un discorso a Firenze il segretario del Msi Almirante dichiara che il Msi è pronto a "surrogare" lo stato se il governo continua a venir meno alla sua funzione, ed invita i giovani allo "scontro fisico con l'estrema sinistra".
luglio A Roma, mentre è in corso alla facoltà di Magistero una riunione di femministe separatiste, un gruppo di militanti maschi dell'estrema sinistra fa irruzione lanciando preservativi pieni d'acqua. E' un episodio estremo ma emblematico del rapporto tra il movimento delle donne e la nuova sinistra. Solo alcuni partiti, Ao, Manifesto e Pr in primo luogo, avviano una riflessione sul modello di famiglia e sul ruolo della donna nella società.
luglio I neofascisti Freda e Ventura vengono incriminati per la strage di piazza Fontana dal giudice D'Ambrosio.
24 luglio Si forma la federazione unitaria Cgil-Cisl-Uil.
27 agosto A Parma, in seguito all'uccisione di un operaio di Lc da parte di neofascisti, viene devastata la sede del Msi.
ottobre Il Comitato Nazionale di Lc vota un documento che dà inizio alla seconda fase della vita di Lc, una fase meno "estremsitica" della prima. Lc attenua il primitivo antisindacalismo e accetta i delegati di fabbrica, e cerca sempre più un'unità d'azione con le altre organizzazioni della nuova sinistra, concludendo con le altre due maggiori organizzazioni (Pdup-Manifesto e Ao) un informale patto di unità d'azione noto come "la triplice". Per quanto riguarda la vita interna dell'organizzazione, Lc si struttura sempre più come un partito tradizionale, abbandonando l'originario assemblearismo.

1973

marzo A Torino giovani operai di Mirafiori occupano i reparti autonomamente dal sindacato. E' l'espressione della rabbia operaia che si manifesta con la nascita degli "indiani metropolitani": gli operai si mettono una fettuccia rossa sulla fronte, suonano clacson e tamburi ed emettono grida di guerra.
9 marzo Alcuni fascisti, su indicazione di settori delle forze dell'ordine, rapiscono e violentano l'attrice Franca Rame per "punirla" della propria attività a favore del Soccorso Rosso, l'organizzazione che fornisce assistenza legale ai militanti di sinistra arrestati.
23 marzo A Bologna si tiene il primo convegno degli "organismi operai autonomi", che dà vita all'Autonomia Operaia Organizzata. Successivamente, in maggio, verrà pubblicato il "Bollettino degli organismi autonomi operai". Ma il giornale di riferimento dell'autonomia sarà Rosso, espressione soprattutto dei gruppi milanese (ex di Lc e il Gruppo Gramsci) e padovano (Negri ed ex Potop). Questo filone dell'Autonomia è erede dell'operaismo classico, e deriva soprattutto da Potop e Lc. Un secondo filone dell'Autonomia, quello bolognese, che sarà particolarmente vivace nel '77, è caratterizzato da una grande vivacità cul turale e creatività. Il terzo filone, infine, quello romano (il gruppo di Via dei Volsci, poi Scalzone e Piperno), ha una cultura politica più leninista di tipo m-l. e una maggiore propensione per gli aspetti militaristi.
12 aprile A Milano, dopo un comizio del Msi, i neofascisti uccidono con una bomba a mano l'agente Antonio Marino.
17 maggio Attentato alla questura di Milano: quattro morti per una bomba gettata da Gianfranco Bertoli, che si dichiara anarchico, anche se la sua appartenenza al movimento anarchico è stata messa in dubbio e ci sono forti sospetti che sia un uomo legato ai servizi segreti. Il suo nome sarà anche ritrovato sulle liste di Gladio, ma Bertoli continua tuttora a dichiararsi anarchico. Certamente ci sono dubbi sul significato dell'attentato: Bertoli dichiara che si trattava di un attentato contro il ministro degli Interni Rumor, che si trova in Questura per scoprire un busto dedicato al commissario Calabresi, per vendicare gli anarchici perseguitati, me è senz'altro strano che Bertoli abbia lanciato la bomba quando l'auto con Rumor era già lontana.
settembre A Bologna nascono i Cristiani per il Socialismo, con un convegno promosso da una quarantina di organismi e riviste del dissenso cattolico. I CpS si schierano per il no al referendum sul divorzio.
11 settembre Colpo di stato in Cile del generale Pinochet. L'influsso in Italia è fortissimo, dal momento che la situazione italiana è vista avere molte somiglianze con quella cilena: una sinistra maggioritaria va al potere, pressata da una estrema sinistra molto vivace che organizza scioperi, occupazioni, lotte sociali, e la destra compie il colpo di stato contro il disordine sociale. La prospettiva della sinistra al potere e di una forte estrema sinistra è reale anche in Italia. Berlinguer, spaventato dal fatto che anche in Italia possa ripetersi un analogo copione, avanza la proposta del "compromesso storico", cioè una intesa fra i grandi partiti di massa, Pci, Psi e Dc.
autunno A Milano il Gruppo Gramsci con il documento "Una proposta per un diverso modo di fare politica" decide di "sciogliersi dentro il movimento". La decisione anticipa la grande crisi dei partiti della nuova sinistra del '75-'76. Il Gruppo Gramsci, nato nel '71, era una formazione maoista, intermedia tra le classiche posizioni ml e quelle di Ao. Lo scioglimento è giudicato necessario non solo per la constatazione della "crisi del modo di far politica gruppettistico", ma soprattutto per "realizzare il centro della nostra proposta politica: l'organizzazione dell'autonomia operaia".

1974

23 gennaio Si svolge nelle scuole medie lo sciopero nazionale contro l'introduzione dei "decreti delegati", promosso dalle organizzazioni studentesche dei gruppi dell'estrema sinistra (Cpu, Cub, Cps). Si criticano i "decreti delegati" che introducono le rappresentanze elettive nella scuola media, perché a giudizio dell'estrema sinistra il principio della delega porta alla delegittimazione dell'assemblea.
13 febbraio Scoppia lo scandalo dei petroli: 35 avvisi di reato sono inviati a petrolieri, dirigenti Enel, politici (tra cui i segretari amministrativi di Dc, Psi, Psdi, Pri) per fondi versati dalle società petrolifere ai partiti per influenzare la politica energetica del governo in senso antinuclearista. I politici si difendono sostenendo che "la politica costa", e varano in tutta fretta una legge sul finanziamento pubblico ai partiti, che non ha certo risolto il problema del finanziamento dell'attività politica e della corruzione. Tutta la vicenda mostra che è sempre più stretto l'intreccio tra politica e affari, e che il mondo politico dei partiti di governo è sempre più avviluppato in una politica di clientelismo e di gestione dei fondi pubblici per interessi privati.
18 aprile Le Br rapiscono il giudice di Genova Mario Sossi, chiedendo per la sua liberazione la scarcerazione dei membri del gruppo terroristico XXII Ottobre. L'azione è considerata da quasi tutti i gruppi dell'estrema sinistra, tranne Potere Operaio, come una provocazione per danneggiare le sinistre in vista del referendum sul divorzio.
25 aprile In Portogallo "rivoluzione dei garofani" dei militari progressisti contro la dittatura di Caetano. E' la fine del quarantennale regime fascista portoghese. In Portogallo la sinistra diventa egemone. La "rivoluzione dei garofani" avrà notevole influsso sull'estrema sinistra italiana, in particolare su Lc, che segue attentamente la polarizzazione a sinistra ed all'estrema sinistra della società portoghese.
12-13 maggio Referendum sul divorzio. I no all'abrogazione della legge sono il 59,2%. E' una sconfitta storica della Dc e dell'influenza della parte più retriva della Chiesa sulla società, è il segno che la società civile si è in gran parte laicizzata. Il referendum era stato visto come uno scontro frontale sia dalla Dc di Fanfani che dall'estrema sinistra, per dare un colpo mortale alla Dc, mentre il Pci, che aveva appena elaborato la strategia del compromesso storico, lo vede come un fastidioso ostacolo all'incontro con le masse cattoliche, perciò conduce la battaglia referendaria senza convizione e senza grande impegno. Ma, al di là del significato immediatamente politico, che rende visibile l'evoluzione della società italiana, il referendum fa nascere nel paese e in particolare nelle organizzazioni della nuova sinistra un dibattito sulla famiglia e sul ruolo della donna. Soprattutto il Pr, il Manifesto e Ao avviano una riflessione su come superare il modello tradizionale di famiglia e il ruolo subalterno della donna, aprendo così la strada alle tematiche del neo-femminismo, radicalmente differente dal vecchio femminismo del Pci e dell'Udi (l'organizzazione delle donne di area Pci). Il femminismo tradizionale era emancipatorio, si batteva per l'eguaglianza fra uomo e donna, mentre il neofemminismo insiste sul valore della differenza sessuale e sulla necessità del recupero da parte delle donne della propria identità negata da secoli di dominanza maschile. Questa valorizzazione dell'identità femminile ha diversi accenti: l'ala di matrice marxista del movimento delle donne insiste sul rapporto tra lotta di liberazione della donna e lotta di classe, mentre l'ala di matrice radicale e libertaria sminuisce o nega la lotta di classe. Altro elemento di divisione all'interno del movimento femminista è la questione del separatismo: gruppi come Rivolta Femminile e la Nemesiache propugnano un separatismo radicale, gruppi come il Movimento di Liberazione della Donna la negano. La questione del separatismo divide la stessa ala marxista del femminismo tra chi la considera necessaria e chi, come le donne dell'area dell'autonomia, la rifiuta affermando che la lotta di classe è una sola.
23 maggio Le Br liberano Sossi. Le loro richieste sono state accolte solo parzialmente: tre giorni prima la Corte d'appello di Genova aveva concesso la libertà provvisoria agli otto detenuti del XXII ottobre, che però non erano stati scarcerati.
28 maggio A Brescia, durante una manifestazione antifascista, scoppia una bomba in piazza della Loggia: 8 morti. L'inchiesta ben presto approda in un vicolo cieco, sia per i conflitti tra magistrati, sia per incapacità della polizia (un funzionario di polizia un'ora e mezza dopo l'attentato fa spazzare accuratamente la piazza causando, come commenterà un magistrato "la dispersione di preziosi reperti e suscitando inquietanti interrogativi sulla fretta dell'operazione"), sia perché le persone coinvolte nell'inchiesta vengono uccise o fatte sparire. Ermanno Buzzi, terrorista neofascista, coinvolto come testimone (subito dopo la strage aveva commentato "Mi sono goduto lo spettacolo e la soddisfazione di vedere otto porci rossi morti") viene ucciso in carcere dal nazista Mario Tuti, il dirigente di Ordine Nero Giancarlo Esposti, indagato per la strage, viene ucciso al campo paramilitare neofascista di Pian del Rascino due giorni dopo (in strane circostanze: è ucciso da una squadra di carabinieri guidata da una gente dei servizi, viene crivellato di colpi e poi, agonizzante, è finito con un colpo alla testa), Luciano Bernardelli, anch'egli indagato, viene fatto fuggire dal Sid in Grecia.
17 giugno A Padova le Br fanno irruzione in una sede del Msi per rubare documenti  e fare scritte sui muri, pensando che la sede fosse deserta. Trovano invece due militanti; sparano e li uccidono. Sono i primi morti provocati dalle Br e quel duplice omicidio, benchè non programmato, segna una escalation della violenza brigatista.
19 giugno Il giornalista del Corriere della Sera Giorgio Zicari, che all'epoca della strage di piazza Fontana aveva indicato la pista anarchica, afferma di essere stato un collaboratore del Sid. Sarà sospeso dal giornale e poi licenziato.
luglio Il Manifesto e il Pdup si unificano per dare vita al Pdup per il Comunismo, subito dopo i rispettivi congressi che avevano deciso di concludere un processo di avvicinamento cominciato ormai da tempo.
4 agosto Strage del treno Italicus Roma-Monaco a San Benedetto Val di Sambro: 12 morti e 44 feriti. Le indagini non approderanno a nulla e la strage è rimasta senza colpevoli.
29 ottobre A Firenze due militanti dei Nap vengono uccisi dalla polizia durante un tentativo di rapina. Luca Mantini e Sergio Romeo sono stati vittime di un vero e proprio agguato teso loro dai carabinieri all'uscita della banca.
 I Nap si erano formati dalla commissione carceri di Lc e dal movimento dei Dannati della Terra, criticando Lc e volendo continuare la lotta all'istituzione carceraria nel modo più radicale. I Nap sono uno dei gruppi armati più noti dopo le Br e Pl, ma radicalmente diversa è la loro impostazione. Se l'origine delle Br è prevalentemente in un filone del Pci che si richiama alla lotta rivoluzionaria, e quella di Pl nel tormentato processo di scissioni e riaggregazioni dell'area dell'Autonomia, l'origine dei Nap è nella tematica tipica della nuova sinistra della critica alle istituzioni totali quali il carcere. Questo elemento si incontra con la politicizzazione di elementi del sottoproletariato marginale soprattutto nel meridione. Queste classi marginali di "non garantiti" o "proletariato extralegale" avevano condizioni di vita ai margini della malavita, ed il carcere era per loro un percorso obbligato, regolatore delle loro esistenze. Tutto ciò dà vita ad una organizzazione con una ideologia semplicissima, la lotta armata contro l'oppressione dello Stato ed in primo luogo contro strumenti di oppressione quale il carcere, di cui i Nap vogliono semplicemente la distruzione totale: "O ribellarci o morire nelle carceri e nei ghetti", scrivono in un loro volantino. I Nap, la cui esistenza va dalla primavera '74 all'inizio del '77, sono senza dubbio l'organizzazione armata che ha avuto più morti rispetto al totale dei militanti (alcuni morti in conflitti a fuoco, altri nella preparazione di ordigni) e su cui più si è abbattuta la repressione fatta di uccisioni premeditate (come quella di Mantini e di Romeo), carcere durissimo, torture, annientamento psicofisico.
novembre Una ondata di forti aumenti delle tariffe Enel, Sip e dei trasporti pubblici urbani avvia una inedita forma di protesta: l'autoriduzione delle bollette, promossa dai gruppi dell'estrema sinistra e in qualche caso, come a Torino, anche dai sindacati. Questa protesta non ha però grandi risultati.