DECRETO-LEGGE 1 settembre 2008, n. 137

 

Disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita'. (GU n. 204 del 1-9-2008 )

 
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
 
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta�� lastraordinarianecessita'edurgenzadiattivare
percorsidiistruzionedi insegnamenti relativi alla cultura della
legalita' ed al rispetto dei principi costituzionali, disciplinare le
attivita'connesseallavalutazionecomplessiva del comportamento
deglistudentinell'ambito della comunita' scolastica, reintrodurre
lavalutazioneconvotonumericodel rendimento scolastico degli
studenti,�� adeguare�� lanormativaregolamentareall'introduzione
dell'insegnanteuniconellascuola primaria, prolungare i tempi di
utilizzazionedeilibriditesto adottati, ripristinare il valore
abilitantedell'esamefinaledelcorso di laurea in scienze della
formazioneprimariae semplificare e razionalizzare le procedure di
accesso alle scuole di specializzazione medica;
Vistaladeliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 28 agosto 2008;
SullapropostadelPresidentedelConsiglio dei Ministri e del
Ministro�� dell'istruzione,dell'universita'edellaricerca,di
concertoconiMinistridell'economiaedellefinanze e per la
pubblica amministrazione e l'innovazione;
 
�������� ���������������������E m a n a
 
�������������������� il seguente decreto-legge:
 
������������������������������ Art. 1.
�������������������� Cittadinanza e Costituzione
 
1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad
unasperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del decreto
delPresidentedella Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate
azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate
all'acquisizionenelprimoe nel secondo ciclo di istruzione delle
conoscenze�� e�� delle�� competenze�� relative�� a�� �Cittadinanzae
Costituzione�,��� nell'ambito�� delle�� aree�� storico-geografica�� e
storico-socialeedel monte ore complessivo previsto per le stesse.
Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia.
2.All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti
delle�� risorse�� umane,strumentaliefinanziariedisponibilia
legislazione vigente.
 
Art. 2.
����������� Valutazione del comportamento degli studenti
 
1.Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della
Repubblica24 giugno1998,n.249, e successive modificazioni, in
materiadidiritti,doveriesistema disciplinare degli studenti
nellescuolesecondariediprimoedi secondo grado, in sede di
scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni
studente�� durante�� tutto�� ilperiododipermanenzanellasede
scolastica,anche in relazione alla partecipazione alle attivita' ed
agliinterventieducativirealizzati dalle istituzioni scolastiche
anche fuori della propria sede.
2.Adecorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del
comportamento e' espressa in decimi.
3.Lavotazionesulcomportamentodeglistudenti,attribuita
collegialmentedalconsigliodiclasse, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la
non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del
ciclo.Fermal'applicazione della presente disposizione dall'inizio
dell'annoscolasticodicuialcomma 2, con decreto del Ministro
dell'istruzione,dell'universita' e della ricerca sono specificati i
criteripercorrelarelaparticolareeoggettivagravita'del
comportamentoalvotoinsufficiente,nonche'eventuali modalita'
applicative del presente articolo.
 
Art. 3.
������� Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
 
1.�� Dall'annoscolastico2008/2009,nellascuolaprimariala
valutazioneperiodicaed annuale degli apprendimenti degli alunni e
lacertificazionedelle competenze da essi acquisite e' espressa in
decimiedillustratacon giudizio analitico sul livello globale di
maturazione raggiunto dall'alunno.
2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo
gradolavalutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunnielacertificazionedellecompetenze da essi acquisite e'
espressa in decimi.
3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a
conclusionedelciclo,gli studenti che hanno ottenuto un voto non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
4. L'articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 17 ottobre 2005,
n.226,e'abrogatoeall'articolo 177deldecreto legislativo
16 aprile 1994, n. 297, sono apportate le seguenti modificazioni:
��� a) i commi 2, 5, 6 e 7, sono abrogati;
 ���b) al comma 3, dopo le parole: �Per la valutazione� sono inserite
le seguenti: �, espressa in decimi,�;
��� c) alcomma 4,leparole:�giudizi analitici e la valutazione
sul� sono sostituite dalle seguenti: �voti conseguiti e il�;
��� d) l'applicazione dei commi 1 e 8 dello stesso articolo 177 resta
sospesa fino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al
comma 5;
��� e) e' altresi' abrogata ogni altra disposizione incompatibile con
lavalutazionedel rendimento scolastico mediante l'attribuzione di
voto numerico espresso in decimi.
5.Conregolamentoemanatoaisensi dell'articolo 17, comma 2,
dellalegge23 agosto1988,n.400,supropostadelMinistro
dell'istruzione,dell'universita'edellaricerca, si provvede al
coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli studenti e
sono stabilite eventuali ulteriori modalita' applicative del presente
articolo.
 
Omissis artt 4,5,5,7���������..
 
Art. 8.
��������������������������� Norme finali
 
1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
2.Ilpresente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazionenellaGazzettaUfficiale della Repubblica italiana e
sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nellaRaccoltaufficialedegliattinormatividellaRepubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
��� Dato a Roma, addi' 1� settembre 2008
 
���������������������������� NAPOLITANO
 
����������������������������� Berlusconi,PresidentedelConsiglio
��������������������� ��������dei Ministri
����������������������������� Gelmini,��� Ministro�� dell'istruzione,
����������������������������� dell'universita' e della ricerca
����������������������������� Tremonti,�� Ministro�� dell'economiae
����������������������������� delle finanze
����������������������������� Brunetta,�� Ministroperlapubblica
����������������������������� amministrazione e l'innovazione
 
Visto, il Guardasigilli: Alfano