Como , 01/06/2008
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La lettera di �cole di maggio di �cole
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EDIT Non � facile
per niente raccontare la scuola. La macchina burocratica � una macchina
burocratica, difficile darle vita e intensit�. Norme
e leggi definiscono un mondo a parte dove nemmeno il tempo � lo stesso che
fuori, tanto che le ore a scuola non durano un'ora.
Gli adulti che l'abitano sono una sorta di intellettuale
medio, di media et�, mediamente depresso. Un disastro. Che
roba � un intellettuale medio? � mediamente impensabile. E
poi ci sono i giovani. Tanto narrati, prima e dopo le notti
degli esami, da essere ormai codificati in un campionario standard. Ci
sono le bruttine ma buone, le carine ma stronze, i maschi
vittime del gruppo, quelli allineati ma tormentati dentro. Virz� e la
sua Caterina che va in citt� hanno fatto strage e
ormai rimangono in circolazione quasi solo caricature postpolitiche - cio�
apolitiche. Ma ha vinto a Cannes il film di Cantet (quello di Risorse umane e A tempo pieno) interamente girato
all'interno di una scuola francese, di quelle proprio multietniche. Nello stile
di Cantet � restare un po' a met� fra il rigore del documentario e la
struttura della fiction.
Qualcuno lo ha accusato di non schierarsi abbastanza emotivamente; di non
praticare il rischio dello sdegno e dell'invettiva. Per�
sarebbe gi� molto se la realt� frastagliata, polisemantica oltre che
multietnica, della scuola fosse riconosciuta un po'. Sarebbe gi� una
rivoluzione, uno sguardo autentico rispettoso di ci� che non � facile
definire. Perch� quello che accompagna le nostre garbate
commedie caricaturali � poi la tragedia della realt�: quella che i
telegiornali ci restituiscono in forma tragicamente burocratica. Campi
rom distrutti, baracche bruciate, gente disperata
che fugge sui camioncini dei rottami. Alcuni ragazzi in motorino che danno fuoco e la gente perbene intorno che applaude. Se lo stato non ci difende, ci pensiamo da noi o ci pensa
la camorra. Che male c'�. Ci sono dei bambini?, sono futuri delinquenti. Facile fare
gli antirazzisti quando si abita in una villa con le guardie dappertutto.
E cos�, come si diceva una volta, la questione � di
classe - per� non proprio nel senso di una volta. Certo le colpe sono
individuali e non dovrebbero ricadere sulla
collettivit� d'appartenenza, ma ormai quello che accade � il contrario: �
individuale l'innocenza. A scuola i cinesi, gli albanesi, i rumeni, hanno
nome e cognome: in un certo senso sono salvi. Per i compagni non sono l'ombra
oscura del male che ti aspetta dietro l'angolo la sera, appena esci di casa. Tutti gli altri sono invece la minaccia. I senzanome. E se
abbiamo parole per spiegare la storia delle migrazioni che � sempre stata un
discreto casino; se possiamo raccontare che anche gli italiani sono stati
albanesi o rumeni nel mondo; se possiamo sostenere che l'integrazione e la
vita nelle citt�, fuori delle proprie casette, sono la sola sicurezza
possibile di un territorio � non abbiamo per� molte parole per l'emergenza.
Per la paura. Per le ombre nel proprio giardino. Il diritto � sospeso nello
stato di emergenza. E niente � pi� ordinario ormai
dello stato di emergenza. Laboratorio di
postdemocrazia. Allora il
rischio � che a raccontare davvero il presente � e la scuola del presente,
nella sua assenza � sia soprattutto Gomorra:
storia di formazione emotiva, anzi di iniziazione al
mondo, in un'altra megamacchina burocratica, ma del sangue e del denaro. Oppure La Zona:
tutti in fila e ben vestiti gli scolari educati attraversano la strada. Le
auto educate si fermano. Le mamme belle fanno jogging. I figli seguono le
orme dei padri (ma non tutti per fortuna). Le decisioni che uccidono sono
prese democraticamente a maggioranza nell'assemblea. Conta proteggere le
famiglie: che c'� di pi� sacro in fondo? Niente mendicanti,
niente poveri, niente violenza, dentro la Zona. Dentro la cerchia della mura. Alte, certo. Alte le mura. [ANDREA
BAGNI] INTERVENTI L'avremmo volentieri
evitata, ma visto che non � possibile, � bene
conoscerla. Una scheda della Cub scuola. Uno degli
ultimi provvedimenti dell�ex ministro Fioroni (10 marzo 2008) � stato quello
di reiterare l�Ordinanza Ministeriale sull�insegnamento della religione
cattolica e gli esami di stato. Un intervento di Maria Mantello. Scuola o famiglia debole? WIA -
Associazione per il Welfare. Io sto con Brunetta. Cacciamo i fannulloni!
Maria Rosa Pant�. �Per la Scuola
della Repubblica� Si � svolta a
Bologna l�11 maggio 2008 l'assemblea
dell'Associazione. Il verbale. Scuola
e Costituzione Le proposte della CEI sui nuovi
contenuti per l'IRC e sulle modifiche alle Indicazioni nazionali; Il
caos del recupero dei debiti nelle scuole superiori; Le
statistiche sulla scuola di Istat, Ocse, MPI. SEGNALAZIONI Appunti
di scuola � una prova di rivista. Lo spazio mediatico in cui compare e prende vita � quello del Cesp - Centro Studi per la Scuola Pubblica di Bologna (www.cespbo.it/rivista/appunti_di_scuola_0a.htm). Al numero 0 , realizzato a maggio, hanno collaborato: Gianluca Gabrielli, Renata Puleo, Gabriella Tull, Sergio Viti. |