Il Progetto di Legge della Regione Emilia-Romagna sul sistema integrato dell’istruzione, formazione e transizione al lavoro.

Commento e proposte del Comitato Scuola e Costituzione – Bologna – Novembre 2002

Il tentativo di avversare la riforma Moratti e le dichiarazioni di principio alla radice del progetto di legge sono in larga parte condivisibili. Occorre tuttavia valutare il merito della proposta:

E’ estremamente discutibile che per opporsi ad una legge se ne faccia un'altra, per di più dilatando la massimo le competenze assegnate alle Regioni dalla riforma costituzionale del titolo V, poichè tale riforma non può modificare in alcun modo gli art. 3, 33 e 34 della prima parte della Costituzione. Per questo motivo, che non è formalismo ma adesione profonda ai valori fondativi della Repubblica,:

Riteniamo che l’azione degli Enti locali debba essere indirizzata invece sulle seguenti direzioni:

  1. rafforzare la funzione istituzionale della scuola statale come garanzia di un uguale diritto di cittadinanza per tutti (art. 3, Costituzione);
  2. costruire gli strumenti affinché l’obbligo costituzionale della Repubblica di istituire scuole statali per tutti gli ordini e gradi sia assolto;
  3. dare luogo ad una vigorosa iniziativa politica affinché si giunga ad una legge nazionale di riforma e non a tante legge regionali; il carattere nazionale dei contenuti culturali deve restare centrale (art. 33);
  4. operare per il rafforzamento dell’autonomia del sistema scolastico tramite l’autogoverno di organi collegiali territoriali;
  5. estendere l’obbligo scolastico almeno a 16 anni, con un canale professionale post obbligo;
  6. incentivare l’offerta di scuola dell’infanzia statale e comunale.

Comitato bolognese Scuola e Costituzione

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