OGM

La sigla O.G.M. sta ad indicare l’espressione "organismi geneticamente modificati".
I geni contenuti nel DNA sono alla base della sintesi delle proteine, per cui mediante la modificazione del tipo di geni presenti nel DNA di una pianta o di un animale è possibile "programmare" la sintesi proteica, al fine di fare produrre, all’individuo geneticamente modificato, una proteina particolare che viene poi "sfruttata" per scopi diversi: resistenza a specifici diserbanti, resistenza a fattori ambientali avversi, insetticida nei confronti di un insetto che danneggia la coltivazione, ecc.).

riso2.jpg (119011 byte)

In particolare, mediante queste tecniche di "ingegneria genetica", l’uomo può ottenere di tutto: infatti le moderne biotecnologie sono in grado di superare il limite della riproduzione naturale, che non permette lo scambio di geni tra individui appartenenti al regno animale ed individui appartenenti al regno vegetale, consentendo così la "creazione di nuovi individui" aventi caratteristiche particolari, che sotto certi punti di vista sono decisamente diverse da quelle riscontrabili in natura.
Nel caso dei vegetali transgenici il loro genoma può comprendere sia geni provenienti da altre piante, sia geni di origine animale o batterici.

ogm.jpg (227782 byte)
Le domande che sorgono spontanee sono queste: saranno alimenti sicuri da un punto di vista nutrizionale e salutistico?
Abbiamo veramente bisogno di questi alimenti? Possiamo farne a meno o è una scelta obbligata? I rischi che si corrono in relazione ad una loro adozione sono commisurati ai benefici stessi?
Come si può osservare le problematiche sono notevoli e di portata tale da non giustificare decisioni affrettate.
E’ fuori dubbio che questi "elementi" andranno valutati con estrema attenzione, al fine di non dare vita a processi dei quali non comprendiamo ancora la reale portata e dei quali ancora non conosciamo le vere conseguenze sull’uomo e sull’ambiente.
Occorrerà poi valutare attentamente se l’introduzione di organismi geneticamente modificati risponde o meno ad una reale esigenza.

La strategia fondamentale dell’ingegneria genetica ha come scopo principale quello di aumentare il grado di efficienza di una specie: maggiore velocità di crescita, migliore razionalità nella produzione e maggiore convenienza economica.

Che si tratti di una scoperta di grande portata è sicuramente fuori da ogni dubbio. Infatti, mediante le moderne biotecnologie, è possibile produrre a costi decisamente bassi alimenti in grande quantità.

fragole_trasp.gif (170117 byte)

Nei paesi sviluppati si tende, in questo momento, a privilegiare la tipicità, la salubrità, e, più in generale, la naturalezza dei prodotti: si potrebbe affermare che lo sviluppo di organismi transgenici è sicuramente in controtendenza. Nei paesi in via di sviluppo che attendono soluzioni per i gravi problemi alimentari le biotecnologie potrebbero offrire nuove soluzioni.

Questi diversi problemi andranno valutati attentamente, al fine di non impiegare risorse e capacità umane nello sviluppo di produzioni delle quali, forse, non abbiamo un reale bisogno, senza negare prospettive di sviluppo a quelle popolazioni che ne hanno invece necessità.