ALLEGATO 3
IL BUDGET 2000 E IL PIANO POLIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI E DEGLI INVESTIMENTI 2000-2002

La proposta di bilancio/budget per l’anno 2000 e di Piano poliennale dei lavori pubblici e degli investimenti per il triennio 2000-2002 è contenuta in dettaglio nei documenti già presentati al Consiglio.

In questa sede ci limiteremo a richiamare i dati più significativi relativi alle:

-

entrate correnti

-

spese correnti

-

spese di investimento (vedi anche Tavola 1).

1.

Le entrate correnti

Le entrate ordinarie e straordinarie (destinate a spese comprese nel bilancio economico) previste per il 2000 ammontano complessivamente a 831,3 miliardi, con una variazione di 18,2 miliardi (+2,2%) rispetto al dato di budget 1999.

Per una corretta comprensione di questo confronto bisogna rilevare che nel corso del 1999 le entrate previste sono salite da 813,1 miliardi (dato di budget) a 841 (dato di PRC2), per effetto dell’applicazione dell’avanzo di amministrazione 1998 (9,9 miliardi) e di altre maggiori entrate, prevalentemente di carattere straordinario (fra cui un contributo regionale di 6 miliardi legato ad investimenti in campo culturale nell’ambito del programma Bologna 2000 capitale europea della cultura). Relativamente a questo contributo regionale si fa rilevare che nel 1999 sotto la voce di spesa "consumi specifici" del Settore Cultura sono stati contabilizzati 13 miliardi di trasferimenti del Comune a favore del Comitato Bologna 2000, collegati al suddetto contributo e ad un ulteriore contributo regionale di 7 miliardi contabilizzato nel 2000 di cui parleremo in seguito.

Tav. 1 - Comune di Bologna, Sintesi economico-finanziaria (dati in milioni di lire)

 

CONS 98

BDG 99

PRC2 99

BDG 2000

D
BDG 2000 - BDG 1999

PERSONALE

305.188

297.987

298.287

306.087

8.100

ECONOMATO

73.128

77.337

78.600

80.193

2.856

CONSUMI SPECIFICI

220.553

184.550

225.324

192.563

8.013

ALTRE SPESE

215.004

242.696

229.966

236.660

-6.036

FITTI REALI

8.729

10.530

8.839

11.450

920

AMMORTAMENTI

     

4.300

4.300

TOTALE

822.602

813.100

841.016

831.253

18.153

TITOLO II

250

       

TOTALE USCITE

822.852

       
 

ENTRATE ORDINARIE

811.566

791.000

810.766

809.253

18.253

ONERI DI URBANIZZAZIONE

15.986

22.100

24.250

22.000

-100

TITOLO IV (contributo regionale vs comitato Bo2000)

   

6.000

   

TOTALE ENTRATE

827.552

813.100

841.016

831.253

18.153

 

AVANZO ECONOMICO DI COMPETENZA

4.700

0

0

0

 
 

SALDO GESTIONE ANNI PRECEDENTI

6.549

       
 

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

11.249

       
 

ACCANTONAMENTO FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

1.300

       
 

AVANZO DI AMM.NE DISPONIBILE

9.949

       
 

Finanziamenti contro mutuo/altri finanziamenti Comune

131.857

265.732

181.229

168.348

-97.384

Finanziamenti altri Enti

27.451

24.580

6.179

21.328

-3.252

INVESTIMENTI *

159.308

290.312

187.408

189.676

-100.636

 

PERSONALE (n. addetti al 31/12)

5.359

5.543

5.551

5.621

70

 

* Compreso utilizzo residui

Una dettagliata analisi dell'evoluzione prevista per le varie voci di entrata è contenuta nel documento di budget.

In questa sede ci limiteremo a ricordare le tendenze più rilevanti:

-

il consolidamento dei trasferimenti statali correnti (fondi ordinario, consolidato e perequativo fiscale) che nel 2000 dovrebbero ammontare a 144,7 miliardi: l'ipotesi contenuta nel documento di budget è infatti quella di una conferma della dotazione del fondo ordinario sul livello di PRC2 1999 (113,2 miliardi) e di un’invarianza nominale del fondo consolidato (30,1 miliardi) e del fondo perequativo degli squilibri fiscali (1,4 miliardi);

-

l'ulteriore calo del contributo statale per lo sviluppo degli investimenti che, a seguito dell'estinzione di mutui contratti in anni precedenti e assistiti da tale contributo, si riduce da 41,7 miliardi nel 1999 a 33 nel 2000 (-8,7 miliardi);

-

l’iscrizione nel bilancio 2000 della prima annualità del contributo statale di 2 miliardi (concesso per 20 anni) per gli oneri connessi agli interventi realizzati su immobili di interesse storico-artistico nell’ambito del programma Bologna 2000 capitale europea della cultura;

-

la riduzione di altri contributi e trasferimenti dello Stato finalizzati (-1,4 miliardi circa).
Il complesso dei fondi trasferiti dallo Stato a vario titolo dovrebbe quindi ammontare nel 2000 a 187,2 miliardi (a fronte di 213,8 nel 1998 e 192,8 nel budget 1999, assestati in corso d’anno a 197 miliardi) e rappresenta ormai solamente il 22,5% del totale delle entrate comunali;

-

la riduzione dei trasferimenti regionali finalizzati, per la gestione dei servizi e per funzioni delegate (-2,8 miliardi sul budget 1999), che per il solo esercizio 2000 viene più che compensata dal contributo regionale di carattere straordinario di 7 miliardi (di cui abbiamo già parlato in precedenza) legato al programma di interventi in campo culturale per Bologna 2000;

-

la decisione di utilizzare nel 2000 la facoltà concessa ai Comuni di applicare un’addizionale all’IRPEF fino ad un massimo dello 0,2% del reddito imponibile dei cittadini aventi domicilio fiscale nel comune (introito previsto pari a 22 miliardi, corrispondente ad una addizionale IRPEF dello 0,2%);

-

la riduzione del gettito dell'ICI dai 258,6 miliardi del budget 1999 (assestato in corso d’anno a 255,9) a 254,8 miliardi nel budget 2000: questo decremento è dovuto alla decisione di aumentare nel 2000 di 30.000 lire la detrazione per l’abitazione principale (minore entrata prevista 3,4 miliardi) e di collocare al 3,5 per mille l’aliquota per gli immobili locati a canone concordato (minore entrata prevista 1,1 miliardi). In termini di gettito complessivo queste agevolazioni (che si aggiungono alla riduzione dal 6,4 al 5,7 per mille dell’aliquota relativa alle pertinenze dell’abitazione principale già decisa nel 1999) dovrebbero venire parzialmente compensate dallo sviluppo della base imponibile connesso a immobili di nuova costruzione e dalla prosecuzione dell’azione di recupero di fenomeni di evasione/elusione (a questo proposito vedi anche Grafici 1 e 2, che confrontano le aliquote ICI ordinarie e relative alla sola abitazione principale applicate da Bologna negli ultimi tre anni con quelle delle principali città italiane).

-

la sostanziale invarianza nel 2000 del gettito atteso da tutte le altre principali imposte e tasse locali (tassa smaltimento rifiuti solidi la cui trasformazione in tariffa è stata ulteriormente rinviata, imposta sulla pubblicità e diritti pubbliche affissioni, addizionale ENEL e compartecipazione all’IRAP);

-

la riduzione dei proventi tariffari legati al servizio di nido d’infanzia (-1,2 miliardi sul budget 1999) dovuta prevalentemente alla decisione dell’Amministrazione di ridurre mediamente le tariffe del 15%, con incidenza differenziata sui diversi scaglioni reddituali (da -21% per la fascia minima ridotta a 150.000 lire a -13% per la fascia massima ridotta a 700.000 lire);

-

l’incremento di 1,2 miliardi dei proventi relativi alla refezione scolastica dovuto, in presenza di un’invarianza dei livelli tariffari, esclusivamente al recupero di crediti relativi agli esercizi precedenti;

-

la sostanziale invarianza sui livelli di budget 1999 dei proventi dei servizi socio-assistenziali e culturali;

-

l’aumento dei proventi relativi al servizio parcheggi (2,3 miliardi in più sul budget 1999 e 0,5 miliardi in più sulla stima di PRC2 1999), dovuto alla piena attuazione del piano sosta a pagamento, al rinnovo avvenuto nel 1999 delle concessioni per i parcheggi comunali collocati in area fieristica e all’apertura nel giugno 1999 del parcheggio nell’area ex Staveco;

-

la variazione negativa dei proventi relativi alle rimozioni degli autoveicoli (per effetto della riduzione delle tariffe decisa con provvedimento legislativo nel 1999) e delle ammende per contravvenzioni: la previsione di budget 2000 per queste voci tiene conto delle tendenze negative già recepite in sede di assestamento del bilancio 1999 ed è quindi inferiore rispettivamente di 1,8 miliardi e di 3 miliardi rispetto al budget 1999;

-

l’incremento dei fitti attivi relativi agli immobili ad uso abitativo (233 milioni) e agli immobili ad uso commerciale (1,4 miliardi in più sul budget 1999);

-

la previsione di entrata di 10,5 miliardi relativa alla quota di utili di competenza del Comune della società SEABO (esercizio semestrale 1.1.1999-30.6.1999 ed esercizio annuale 1.7.1999-30.6.2000), a cui si associa la riduzione dei proventi relativi alla concessione in uso di beni da parte del Comune a SEABO pari a 0,5 miliardi rispetto al budget 1999 (a questo proposito si ricorda che nel 1999 la previsione sugli utili SEABO di competenza del Comune relativi agli esercizi 1997-1998 era 12,5 miliardi, assestata in corso d’anno a 11,6 miliardi);

-

la previsione di entrata di 1,3 miliardi relativa alla quota di utili di competenza del Comune erogati da società collegate;

-

la previsione di entrata di 4 miliardi a titolo di contributi da parte di Fondazioni bancarie e dell’Università per la gestione di servizi;

-

l’incremento degli interessi su anticipazioni e crediti (+1,4 miliardi sul budget 1999) e la riduzione delle previsioni di entrata relative al rimborso di spese diverse (-2 miliardi);

-

la sostanziale conferma della quota di oneri di urbanizzazione destinata a finanziare le spese di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale (22 miliardi nel 2000), per effetto della norma che consente l’integrale destinazione di questi proventi e sanzioni al finanziamento di spese di tale natura.

Maggiori dettagli sull'evoluzione prevista per le entrate si possono ricavare dai dati esposti nelle Tavole 2 e 3, che organizzano le varie voci di entrata in relazione rispettivamente ai diversi settori previsti dallo schema organizzativo e ai tre titoli delle entrate correnti (entrate tributarie, entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti, entrate extratributarie).

Per quanto riguarda in particolare l’articolazione delle entrate nei tre titoli sopra ricordati appare significativa l’evoluzione registrata nel periodo 1990-2000: il peso relativo delle entrate tributarie si è infatti quasi raddoppiato (dal 26,7% ad oltre il 50%) e anche l’incidenza percentuale delle entrate extratributarie è sensibilmente salita (dal 13,3% al 21,8%).

Il grado di autonomia finanziaria del bilancio comunale si avvicina quindi al 75% (a fronte del 40% del 1990) e l’incidenza relativa dei trasferimenti statali si è drasticamente ridotta (dal 56,2% del 1990 al 22,5% del 2000).

In termini assoluti i trasferimenti statali sono ormai inferiori a 500.000 lire per abitante e si sono praticamente dimezzati nel periodo considerato.

2.

Le spese correnti

Dato il vincolo del pareggio di bilancio anche la previsione complessiva delle uscite per il 2000 è pari a 831,3 miliardi, articolati nelle tradizionali voci di spesa.

Le spese previste per il personale sono pari a 306,1 miliardi, al netto degli oneri connessi all’IRAP compresi nella voce "altre spese" per un importo di 20,5 miliardi. La spesa del personale sale quindi di 8,1 miliardi rispetto al 1999: questo incremento è dovuto in primo luogo al costo ipotizzato per gli aumenti contrattuali e del salario accessorio e alla previsione di una media annua di personale 2000 lievemente superiore a quella prevista nel budget 1999.

La previsione di spesa per l'economato ammonta a 80,2 miliardi (2,9 miliardi in più rispetto al budget 1999): l'aumento è dovuto prevalentemente all'adeguamento al tasso inflativo del costo delle utenze, al maggior costo delle assicurazioni, allo sviluppo ulteriore dei servizi (in particolare quello di produzione pasti) e all’entrata in funzione di nuove sedi in campo culturale e giudiziario. Non vengono invece più previste le spese di carattere straordinario relative alle elezioni amministrative comunali svoltesi nel 1999, che hanno gravato sul bilancio del Comune (analoga riduzione di oneri legati alla consultazione elettorale interessa nel 2000 anche la voce di spesa del personale).

La previsione di spesa relativa ai consumi specifici ammonta nel 2000 a 192,6 miliardi, con un aumento di 8 miliardi rispetto al dato di budget 1999. Per comprendere correttamente tale dato è necessario tenere conto che nell’esercizio 1999 questo aggregato di spesa ha presentato un andamento particolare, passando da un budget di 184,6 miliardi a 225,3 in sede di PRC2 1999. Tale aumento di quasi 41 miliardi (che comprende i 13 miliardi di trasferimenti straordinari a favore del Comitato Bologna 2000 di cui abbiamo già parlato in precedenza) è stato reso possibile dal maturare in corso di esercizio di numerose entrate di carattere straordinario, che hanno consentito di finanziare spese inizialmente non previste.

La previsione 2000 dei consumi specifici si colloca quindi su livelli lievemente superiori a quelli della previsione 1999 e potrà ovviamente essere incrementata nel corso dell’anno in presenza di entrate di carattere straordinario attualmente non prevedibili con esattezza.

La Tavola 4 evidenzia l'evoluzione dei consumi specifici in relazione ai diversi settori previsti dallo schema organizzativo.

La principale voce in significativo aumento rispetto al 1999 appare quella relativa agli interventi delegati ai quartieri (complessivamente 2,4 miliardi in più sul dato di budget 1999 e 3,8 miliardi in più sul dato di PRC2 1999) per assicurare il potenziamento degli interventi socio-assistenziali rivolti agli anziani (in particolare assistenza domiciliare, centri diurni e apertura di 2 residenze sanitarie assistenziali) e per sviluppare ulteriormente gli interventi in materia di diritto allo studio, di assistenza agli alunni con handicap e di gestione degli impianti sportivi e delle biblioteche di quartiere.

In aumento rispetto alle previsioni iniziali del budget 1999 appaiono anche le dotazioni di consumi specifici attribuite ai settori Socio-sanitario (con un significativo potenziamento degli interventi a favore di persone handicappate e degli adulti in difficoltà), Cultura, Lavori Pubblici e Sistemi informativi.

Per tutti gli altri settori comunali nel 2000 si prevede una sostanziale invarianza o un contenimento dei consumi specifici: eventuali integrazioni di tali stanziamenti saranno valutate nel corso del 2000, in relazione all’andamento della gestione e con particolare riferimento all’eventuale manifestarsi di entrate di carattere straordinario.

Per quanto riguarda infine la dotazione di consumi specifici attribuita al settore Lavori pubblici per la manutenzione ordinaria della città (22,4 miliardi come già nel budget 1999 poi assestato in corso d’anno a 31 miliardi) è necessario considerare che nel Piano poliennale degli investimenti e dei lavori pubblici 2000-2002 (che verrà successivamente illustrato) è previsto un significativo incremento nel 2000 e negli anni successivi di tutti gli interventi relativi alla manutenzione straordinaria del patrimonio comunale.

Nell'ambito delle altre spese la voce più significativa si conferma quella legata agli oneri finanziari per il rimborso di mutui stipulati (quota interessi, quota capitale e interessi di preammortamento): nel 2000 si prevede a questo titolo una spesa complessiva di 92,6 miliardi, con una riduzione di oltre 10 miliardi rispetto al budget 1999 (102,9 miliardi assestati in corso d’anno a 92,3, anche grazie all’estinzione anticipata di 50 miliardi di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti resa possibile dalla cessione dell’80% delle azioni di AFM S.p.A.).

Per quanto riguarda infine i fitti reali passivi la previsione di spesa 2000 segnala un incremento di 0,9 miliardi rispetto al dato di budget 1999, dovuto sostanzialmente all’apertura della nuova sede degli uffici giudiziari di piazza Trento e Trieste.

Bisogna infine rilevare che nel budget 2000 è stata inserita per la prima volta la voce degli ammortamenti relativi a beni immobili e mobili (complessivamente 4,3 miliardi), che rappresenta sostanzialmente un accantonamento da destinare negli esercizi successivi al finanziamento di spese di investimento.

3.

Le spese di investimento

L'ammontare degli investimenti finanziati dal 1990 all’ottobre 1999 è sinteticamente indicato, distinto per forma di finanziamento, nella Tavola 5. Nella Tavola 6 viene invece riportata, sempre con riferimento al periodo 1990-1999, la disaggregazione degli investimenti per Settori e Quartieri.

I dati di consuntivo relativi a questi dieci anni evidenziano valori annui di investimenti finanziati compresi fra un massimo di 159,3 miliardi nel 1998 ed un minimo di 80,8 miliardi nel 1995 (con un valore medio annuo pari circa a 120 miliardi di lire correnti).

In particolare, i dati relativi all'anno 1999 (che riguardano i finanziamenti approvati fino al 31 ottobre) indicano in 118,3 miliardi l'ammontare degli investimenti finanziati, di cui 113,7 con ricorso a mezzi di finanziamento comunali (83,9 miliardi contro mutuo compreso il riutilizzo dei residui e 29,8 con proventi da alienazioni e oneri di urbanizzazione). Tenuto conto degli ulteriori progetti esecutivi già approvati dalla Giunta nei mesi di ottobre e novembre (in corso di finanziamento contro mutuo) e di altri progetti da finanziare entro l’anno in modo non oneroso, il dato complessivo dell’anno 1999 dovrebbe attestarsi su un valore largamente superiore alla media annua.

Fra gli interventi finanziati ad oggi, per la rilevanza sociale ed economica vale la pena ricordare:

- nel Settore Socio-sanitario interventi per l’accoglienza della popolazione nomade e per immigrati extracomunitari (complessivamente oltre 2.500 milioni) e interventi manutentivi nel cimitero Certosa (800 milioni);

- nel Settore Istruzione e Sport oltre 5.000 milioni sono stati spesi per manutenzione straordinaria di edifici scolastici, 3.500 milioni per curare l’adeguamento degli edifici comunali alle norme di sicurezza vigenti, oltre 600 milioni per la messa a norma delle cucine nei nidi e altri 1.000 milioni per ulteriori interventi nel Centro Universitario di incontro e servizi di Piazza Verdi;

- nel Settore Cultura ingenti risorse sono state destinate al completamento della Biblioteca Multimediale ex Sala Borsa (oltre 8.000 milioni), all’acquisto di attrezzature e arredi fissi e mobili per la Palazzina ex Manifattura Tabacchi (1.700 milioni); inoltre circa 900 milioni sono stati destinati al completamento della ristrutturazione di Palazzo d’Accursio e oltre 2.700 milioni hanno finanziato l’allestimento dello show-room per Bologna 2000 in Palazzo Re Enzo e la sistemazione del sottopasso di via Rizzoli a servizio delle attività congressuali ed espositive previste in Palazzo Re Enzo; inoltre sono stati finanziati i lavori di ristrutturazione di Palazzo Sanguinetti (8.000 milioni) e dell’ex convento di Santa Cristina (8.500 milioni);

- nel Settore Ambiente e Territorio circa 2.400 milioni sono stati destinati ad interventi sulle fognature in diverse strade cittadine, 3.300 milioni circa per il miglioramento della qualità urbana (Piazza XX Settembre, giardino dei Martiri, il Quadrilatero) e oltre 2.000 milioni per interventi sul parco LungoReno, potature e riqualificazione di parchi e aree verdi;

- nel Settore Traffico e Trasporti segnaliamo quasi 5.000 milioni per l’adeguamento e la manutenzione della rete viaria, 1.000 per interventi inerenti il controllo del traffico e circa 700 milioni per ulteriori interventi nell’ambito della realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano (in particolare la sistemazione della stazione di Borgo Panigale);

- nel Settore Patrimonio più di 8.000 milioni sono stati spesi per interventi sulla casa (reimpiego fondi Legge 560) e circa 4.500 per espropri ed acquisizioni per pubblica utilità;

- nel Settore Affari generali e istituzionali segnaliamo la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale di CAAB per 12,6 miliardi.

Numerosi altri interventi hanno riguardato in maniera più diretta i Quartieri, ed in particolare il loro patrimonio scolastico. Volendo soffermare l’attenzione solo sugli interventi di importo più considerevole possiamo citare a Navile i lavori di manutenzione straordinaria presso le scuole elementari Federzoni, a Porto l’acquisizione degli arredi per la biblioteca del centro civico Saffi e vari interventi di manutenzione straordinaria al plesso scolastico Asiago-Monterumici, a San Donato la manutenzione straordinaria al centro giovanile Casalone e alla scuola elementare Don Minzoni, a Santo Stefano la realizzazione del nuovo complesso scolastico Cremonini-Ongaro e Bacchi-Gabelli (7.500 milioni) e interventi di manutenzione straordinaria alle scuole elementari Don Milani e Marconi, a San Vitale la ristrutturazione e ampliamento del nido e scuola dell’infanzia A.Frank, a Saragozza la messa a norma della scuola elementare Longhena, a Savena interventi vari presso la scuola dell’infanzia ed elementare San Domenico Savio.

Passando ora a quelli che saranno gli impegni futuri dell’Amministrazione Comunale, si osservi la Tavola 7 nella quale è sintetizzato il Piano poliennale dei Lavori Pubblici e degli Investimenti per il periodo 2000-2002 presentato al Consiglio Comunale.

Il volume di investimenti che si ipotizza di finanziare nel 2000 ammonta a 189,7 miliardi di lire, così ripartiti con riferimento alle modalità di finanziamento:
- 88,8 miliardi contro mutuo;
- 79,6 miliardi contro altri finanziamenti del Comune (principalmente proventi da alienazioni e oneri di urbanizzazione);
- 21,3 miliardi con finanziamenti in conto capitale da parte di altri Enti (prevalentemente Stato e Regione).

A questo proposito è opportuno precisare che nella previsione 2000 sono compresi 3,5 miliardi relativi ad investimenti con progetto esecutivo già approvato nel 1999, il cui iter di finanziamento si concluderà nei primi mesi del 2000.

Per quanto riguarda in particolare l’anno 2000 le previsioni di investimento appaiono contenute su valori più vicini alle reali possibilità di finanziamento, anche in considerazione che per il quadriennio 2000-2003 il Comune si è vincolato ad un limite massimo di ricorso al credito (mutui/BOC) di 60 miliardi, in coerenza con l’impegno programmatico di riduzione del rapporto debito/PIL assunto in sede di rimborso anticipato senza penali di mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo di 50 miliardi.

Bisogna inoltre rilevare che nel corso del 2000, nell’ambito delle opere di competenza del Consiglio Comunale, verrà data assoluta priorità agli interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione di:
· cimiteri (4,5 miliardi);
· edifici scolastici (8,8 miliardi);
· impianti sportivi (1 miliardo);
· verde pubblico (3,8 miliardi);
· fognature (2 miliardi);
· aree urbane (1,5 miliardi);
· strade e marciapiedi (6,2 miliardi);
· impianti di illuminazione pubblica (6 miliardi)

per un totale di 33,8 miliardi.

Sempre nel 2000 nell’ambito delle opere relative alle competenze dei Consigli di Quartiere verrà data priorità assoluta agli interventi di ristrutturazione di edifici ad utilizzo educativo e scolastico (4,3 miliardi per nidi d’infanzia, 13 miliardi per scuole dell’infanzia e 5 miliardi per scuole elementari) e di impianti sportivi (4 miliardi).

Per gli anni successivi il volume degli investimenti previsti è il seguente:
- 205,3 miliardi nel 2001, di cui 80,3 contro mutuo e 106,8 contro altri finanziamenti del Comune;
- 250,3 miliardi nel 2002, di cui 73,1 contro mutuo e 128,8 contro altri finanziamenti del Comune.

Il riepilogo delle previsioni di investimento con riferimento ai diversi settori organizzativi e Quartieri e ai principali progetti (vedi Tavole 8 e 9) consente di cogliere immediatamente le principali priorità del piano con riferimento all'intero periodo 2000-2002.

Nel prossimo triennio le previsioni di investimento più significative sono le seguenti:

a) Settore Socio-sanitario

- realizzazione di una R.S.A. riabilitativa per anziani da 30 posti e di una casa protetta da 100 posti per un importo di 11 miliardi;

- realizzazione di appartamenti protetti per persone parzialmente non autosufficienti e di Centri socio-riabilitativi diurni e/o residenziali per handicappati in vari quartieri (Navile, Porto, San Vitale) per un importo complessivo di circa 21 miliardi nel triennio;

- realizzazione di appartamenti di servizio per famiglie (4 miliardi nel triennio);

- realizzazione di alloggi di transizione e ristrutturazione di immobili e centri di prima accoglienza per lavoratori immigrati (12,1 miliardi nel triennio);

- realizzazione di interventi di ampliamento e manutenzione straordinaria nei cimiteri di Borgo Panigale e Certosa e di potenziamento dei servizi connessi (palazzina autorimessa e magazzini, nuovo ingresso e parcheggio nel cimitero di Borgo Panigale; potenziamento polo cremazione e manutenzione straordinaria zona monumentale nel cimitero della Certosa);

- realizzazione di interventi a favore di adulti in difficoltà (Rifugio della solidarietà e Casa del riposo notturno);

- completamento dei lavori di ristrutturazione delle ex scuole Mazzini per sede casa comune del volontariato.

Relativamente alle previsioni di investimento di questo settore bisogna rilevare la sostanziale attuazione nel triennio 2000-2002 degli impegni di investimento in campo sociale assunti dall’Amministrazione in occasione della cessione dell’80% delle azioni di AFM S.p.A.

b) Settore Istruzione e Sport

- interventi di manutenzione straordinaria e altri interventi su edifici scolastici (impianti elettrici e uscite di sicurezza, impianti termici e di condizionamento, eliminazione barriere architettoniche, ristrutturazione coperti) per un importo complessivo di circa 26 miliardi nel triennio;

- interventi su impianti sportivi (ristrutturazione piscina Cavina, realizzazione di una piscina coperta e messa a norma di impianti sportivi);

- ristrutturazione locali da destinare a spazi per i giovani (in particolare il centro Morara di Borgo Panigale);

- realizzazione del III lotto dello studentato di via Larga nel quartiere San Vitale;

- interventi di restauro locali al II piano del Centro universitario di incontro e servizi di Piazza Verdi (ex scuderie Bentivoglio).

c) Settore Cultura

- recupero chiostro Arena del Sole;

- interventi di manutenzione straordinaria e completamento nei teatri Comunale e San Leonardo;

- interventi diversi sul sistema museale e bibliotecario e di conservazione e restauro del patrimonio storico-monumentale (completamento restauro ex Convento di S.Cristina, restauro degli affreschi della Biblioteca dell'Archiginnasio, realizzazione del Museo ‘800 e primi ‘900, interventi su biblioteche di alcuni quartieri, ristrutturazione di un’ala del Baraccano).

Per quanto riguarda in particolare l’anno 2000 da segnalare il completamento del finanziamento di interventi previsti su contenitori destinati ad utilizzo culturale (es.: Palazzo Sanguinetti, Biblioteca della Cineteca presso area ex macello).

d) Settore Ambiente e Territorio

- completamento dei parchi lungo il fiume Reno e lungo il canale Navile;

- ulteriori realizzazioni della fascia di verde boscato, in particolare nella zona del quartiere fieristico (anche utilizzando contributi della Regione Emilia-Romagna e di Fiere Internazionali di Bologna);

- interventi su parchi collinari e altri parchi e giardini (oltre 14 miliardi nel triennio);

- interventi sulla rete fognaria in diversi quartieri (oltre 17 miliardi nel triennio, compreso l’intervento di disinquinamento del torrente Aposa);

- interventi di risparmio energetico e idrico in edifici pubblici;

- interventi di riqualificazione urbana (tra gli altri in Piazza Malpighi, nel Parco della Montagnola, a San Michele in Bosco e iniziativa "Portici illuminati") anche nell’ambito del "Progetto Sicurezza";

- interventi vari (piste ciclabili, parchi, recupero contenitori) nella zona Pescarola nell’ambito dei "Contratti di Quartiere";

- realizzazione di vari interventi in attuazione di piani particolareggiati (realizzazione parchi pubblici e piste ciclabili nelle ZIS Barca e Fossolo, opere di infrastrutture generali nella ZIS Fiera e realizzazione Cunicolo tecnologico).

e) Settore Traffico e Trasporti

- interventi per la realizzazione del sistema tramviario di trasporto pubblico in sede propria (è previsto un finanziamento complessivo di 397,5 miliardi di cui 35,5 a totale carico del Comune già reperiti nel 1999, 238,5 con finanziamenti statali L.211/92, 120 a carico dell'ATC e 3,5 miliardi di finanziamenti regionali L.R. 15/94);

- opere attinenti il Servizio Ferroviario Metropolitano (espropri di aree e dotazioni infrastrutturali diverse nonché interventi sulle stazioni Casteldebole, Zanardi, Mazzini, Aeroporto, Rimesse e Prati di Caprara);

- interventi per il servizio di distribuzione merci con veicoli elettrici e di servizio taxi con veicoli per trasporto disabili;

- prolungamento dell'Asse attrezzato Sud-Ovest e realizzazione del sottopasso su via Emilia Ponente (per complessivi 75 miliardi nel triennio), con un’ipotesi di ricorso al project financing per la realizzazione degli ulteriori lotti;

- completamento dell'Asse attrezzato Lungo Savena (II e III lotto funzionale per complessivi 45,3 miliardi);

- aggiornamento studio di prefattibilità in merito alla realizzazione di un’asse di collegamento stradale rapido a sud della città (1 miliardo previsto nel 2000 contro finanziamento di altri Enti): l’intervento in oggetto dovrebbe essere realizzato secondo la procedura di project financing ai sensi della L. 109/94;

- realizzazione opere accessorie e complementari per Fondovalle Savena e collegamento con via Toscana;

- interventi di adeguamento e manutenzione della rete viaria (9,3 miliardi nel 2000, 11,3 miliardi nel 2001 e 11,8 miliardi nel 2002);

- interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria degli impianti di illuminazione pubblica, anche nell’ambito del "Progetto Sicurezza" (circa 8,5 miliardi nel 2000, 4,7 miliardi nel 2001 e 4,5 miliardi nel 2002);

- ulteriori realizzazioni della rete di piste ciclabili e di corsie riservate autobus;

- riqualificazione della tangenziale: barriere antirumore, interventi per la sicurezza e adeguamento svincoli (con una previsione di una quota a carico del Comune per complessivi 8 miliardi nell’ambito dell’accordo con ANAS, Società Autostrade, Regione e Provincia);

- realizzazione di sistemi di controllo del traffico urbano e interventi di riqualificazione ambientale e di miglioramento della sicurezza sulle strade.

f) Settore Patrimonio

- interventi per la casa (con una previsione complessiva nel triennio di circa 17,3 miliardi per nuove costruzioni e recupero di alloggi), completando in particolare nel 2000 il reimpiego dei fondi della legge 560/93;

- interventi vari di riqualificazione nell’ambito del "PRU Pilastro";

- acquisizioni ed espropri per pubblica utilità.

g) Settore Acquisti

- rinnovo dei contenitori termici nei centri produzione pasti;

- acquisto di arredi, veicoli ed altri beni mobili per i servizi comunali.

h) Settore Affari generali e istituzionali

- sottoscrizione quote inoptate aumento capitale sociale Società CAAB;

- interventi sugli uffici comunali (nuova sede dei vigili di via Fioravanti, ristrutturazione locali per sede Censimenti 2001) e uffici giudiziari, interventi per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

i) Settore Sistemi Informativi

- realizzazione di una carta di identità elettronica in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.

Nell'ambito degli investimenti di competenza dei Quartieri occorre ribadire in primo luogo la priorità agli interventi di ristrutturazione di numerose strutture scolastiche e sportive.

Nel solo anno 2000, con riferimento agli interventi economicamente più significativi, si prevede di finanziare:

- il II lotto del centro polifunzionale Baldini nel quartiere Borgo Panigale;

- la ristrutturazione dei centri sportivi Arcoveggio/Dozza nel quartiere Navile;

- la ristrutturazione della scuola elementare De Amicis nel quartiere Porto;

- interventi di manutenzione straordinaria nella scuola dell'infanzia Don Milani nel quartiere Reno;

- interventi di ristrutturazione e manutenzione nelle ex scuole elementari Rodari per la realizzazione di un nido nel quartiere San Donato;

- la manutenzione straordinaria e messa a norma del centro giovanile Giardini Margherita nel quartiere S. Stefano;

- la ristrutturazione della scuola dell’infanzia ed elementare Don Bosco e la realizzazione della scuola "parcheggio" Scandellara nel quartiere San Vitale;

- l’ampliamento della scuola dell’infanzia Arco Guidi e la manutenzione straordinaria della elementare Bombicci nel quartiere Saragozza;

- la ristrutturazione del nido Mazzoni, la messa a norma della scuola dell'infanzia ed elementare San Domenico Savio e quella della scuola elementare J.Piaget nel quartiere Savena.

Sempre fra le opere di competenza dei Quartieri è inoltre previsto nel triennio 2000-2002 il finanziamento di numerosi interventi sui centri civici e uffici di quartiere, parchi e giardini di quartiere, biblioteche.

4.

Il project financing

Uno degli elementi innovativi e portanti della impostazione di bilancio descritta in precedenza sarà quello di verificare, per i progetti di maggiore rilevanza, la possibilità di realizzarli mediante il project financing, ossia quella tecnica che consente da un lato di individuare fonti finanziarie alternative sulla base dei flussi di cassa generati dal progetto e dall’altro di attribuire correttamente i rischi sostenuti dai diversi soggetti a vario titolo coinvolti nel progetto.

Il ricorso alla finanza di progetto da parte dell’Amministrazione nasce dalla volontà di fondare su basi nuove il rapporto tra pubblico e privato (rapporto fondamentale per poter concretamente realizzare opere e servizi a favore della collettività), favorendo una fattiva collaborazione tra i due soggetti e valorizzandone le reciproche competenze. In particolare, il soggetto pubblico deve sempre più essere in grado di esercitare la propria funzione di indirizzo e di controllo lasciando ai privati il compito di individuare le modalità operative più efficienti ed efficaci per realizzare e gestire opere e servizi a favore della collettività amministrata.

Questa suddivisione di ruoli e di competenze che è alla base di un corretto approccio di project financing per opere pubbliche è un punto importante che vale la pena di essere approfondito. Il project financing relativo alla realizzazione di opere o servizi pubblici non deve limitarsi a considerare il soggetto privato come una mera alternativa al finanziamento del progetto rispetto ai tradizionali canali, ma deve soprattutto considerare il soggetto privato come un partner mediante il quale individuare le soluzioni più efficienti per la realizzazione e gestione dei progetti.

Tale differenziazione può apparire banale ma rileva in realtà un cambiamento culturale e procedurale di grande rilevanza.

Culturale perché si passa da una logica di realizzare opere a realizzare progetti; si deve quindi fondare una logica di progetto ed emerge così la necessità che questa cultura sia estesa su più livelli dell’Amministrazione.

Procedurale perché il passaggio implica modalità di coinvolgimento dei privati diverse da quelle fino a oggi conosciute, anche grazie alle modifiche legislative intervenute. L’esperienza anglosassone (realtà che prima delle altre ha sperimentato con successo questa nuova via) dimostra che entrambe le cose hanno avuto tempi lunghi di realizzazione e soprattutto c’è stato un grande impegno a livello di governo centrale ancora carente in Italia.

In questa direzione il progetto relativo alla realizzazione di un collegamento stradale rapido a sud di Bologna è stato inserito nel Programma triennale come uno degli investimenti da realizzarsi con la partecipazione dei privati. Tale progetto ha l'obiettivo di migliorare sensibilmente la situazione del traffico urbano, specie nella parte di città a sud della via Emilia e nei collegamenti con i comuni dell'hinterland della fascia pedecollinare, senza colpire la mobilità privata. Sensibili i benefici sull'ambiente (inquinamento atmosferico ed acustico) e sulla funzionalità del trasporto urbano.

Il progetto prevede di realizzare un collegamento viario, prevalentemente in galleria, tra i quartieri Savena-S. Ruffillo e la Croce di Casalecchio, in corrispondenza dell'Asse attrezzato, così da by-passare totalmente la viabilità urbana nei collegamenti est-ovest. E' previsto anche un collegamento sotterraneo dal tunnel all'area Staveco per accedere ad un grande parcheggio sotterraneo di corrispondenza che verrebbe realizzato all'interno dell'area stessa, a poche centinaia di metri dal centro storico.

Allo stato attuale esiste uno studio di prefattibilità - datato 1992 - che ha vinto una gara promossa dall’IGI e che è stato elaborato da un gruppo di aziende e sponsorizzato da due banche locali; il livello di dettaglio è tale che il progetto è stato già incluso nel programma triennale degli investimenti previsti dall'Amministrazione sulla base di quanto previsto dalla Legge Merloni. Tuttavia lo studio di prefattibilità necessita di un aggiornamento che tenga conto delle mutate condizioni economiche e delle modificazioni normative avvenute in questi anni. L’aggiornamento di tale studio potrebbe presentare un costo di circa un miliardo di lire. Sulla base di intese di massima intercorse, un istituto bancario si farà carico dei costi di aggiornamento dello studio di prefattibilità.

Oltre al collegamento rapido a sud di Bologna, nel Piano triennale degli investimenti sono stati inseriti anche con ipotesi di ricorso al project financing:

Queste sono solo alcune delle opere che potranno essere realizzate utilizzando strumenti di finanza di progetto e che l’Amministrazione si impegna a valutare nei prossimi mesi.

Al fine di affrontare efficacemente tale scenario il Comune di Bologna nel 1998 ha costituito il Nucleo Valutazione Progetti (NVP), con lo scopo di valutare in via preliminare la sostenibilità economica e finanziaria sia degli interventi proposti dall’Amministrazione sia di quelli proposti dai privati e, in quest’ultimo caso, di individuare una procedura chiara, certa e trasparente di collaborazione tra pubblico e privato definendone ruoli e competenze.

L’obiettivo del NVP è quindi di applicare metodologie di analisi che consentano una valutazione di carattere economico e finanziario dei servizi e dei progetti di investimento sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione comunale al fine di consentire a quest’ultima di operare e decidere secondo criteri oggettivi.

L’aspetto più innovativo offerto dal NVP è rappresentato non solo dalla predisposizione di una valutazione oggettiva della sostenibilità di un progetto, ma anche dalla definizione di modalità di presentazione dei progetti da parte dei soggetti privati. In altri termini, il Comune di Bologna invita i privati, mediante le schede progetto predisposte dal NVP, a presentare le iniziative progettuali che intendono sottoporre all’attenzione del Comune.

Ma per avviare questa nuova stagione di interventi e investimenti sono necessari almeno due prerequisiti: da un lato, la chiarezza delle procedure che verranno adottate e, dall’altro, il commitment da parte del soggetto pubblico, ossia la volontà politica di voler portare a termine un disegno di sviluppo per la città.