Relazione previsionale e programmatica per il periodo 2002-2004

Allegato 3

Indirizzi e orientamenti per gli enti e le società controllate e collegate

1. Indirizzi per il piano triennale 2002-2004 delle Società controllate

1.1 SEABO S.p.A.

I Comuni soci nel 2001 hanno intrapreso la discussione in merito alle modalità dell’apertura al capitale privato pervenendo alla definizione di un percorso che prevede la quotazione della società sul Mercato regolamentato della Borsa Italiana e la parziale dismissione del pacchetto azionario in mano pubblica. Al momento attuale il confronto continua su due fronti: quello della definizione di nuove regole di governance della società in considerazione dell’ingresso di altri soci e la possibile definizione di un progetto industriale e societario in partnership con i Comuni soci delle società, attive nel settore delle utility, dell’area romagnola. La possibilità di valorizzazione che potrebbe derivare dalla creazione di un forte soggetto industriale sta suggerendo, insieme a non positivi andamenti del Mercato borsistico, di posticipare i tempi della quotazione originariamente previsti per l’inizio del 2002.

Nel corso dell’esercizio 2001 si è data una decisa accelerazione ai progetti ed alle iniziative che rappresentano la strategia della Società di consolidare ed allargare il proprio posizionamento sul mercato dei servizi pubblici in via di liberalizzazione attraverso il "varo" di grandi progetti tecnologicamente avanzati nei settori tradizionali, intraprendere nuove iniziative volte ad allargare la sfera dei servizi forniti, costruire alleanze, territoriali e strategiche, con l’obiettivo di rafforzare il presente e rendere più competitivo lo sviluppo futuro, salvaguardando così anche il patrimonio di valore ed esperienza rappresentato dai dipendenti della Società.

In particolare:

I risultati attesi per l’esercizio 2001, indicati periodicamente nel rapporto trimestrale sull’andamento della gestione per Seabo SpA, sono i seguenti:

Per quanto riguarda le strategie industriali per il miglioramento dei servizi tradizionali si è operato come segue.

 

1.1.1 Il settore "dell'acqua"

         

Il progetto derivante dell’accordo di collaborazione con ENEL per l’utilizzo a fini anche idropotabili delle acque dei bacini di Suviana e Brasimone riveste primaria importanza.

In esso è contenuta la concreta possibilità di dare una risposta definitiva ai temi dell’approvvigionamento idrico, della subsidenza in pianura e della qualità dell’acqua, anche in considerazione del crescente livello di inquinamento del sistema acquifero della falda.

Per quanto riguarda il sistema distributivo dell’acqua, in particolare nella città di Bologna e nei comuni dell’hinterland situati a nord della via Emilia, i dati rilevati a seguito dell’esperimento condotto sul distretto della Bolognina (diminuzione del 40% di rotture e perdite a seguito della riduzione della pressione di esercizio della rete) hanno suggerito di estendere tale riduzione di pressione a tutta la rete cittadina; oltre a tale intervento si è programmata una graduale sostituzione degli allacciamenti. L’azione combinata di questi due interventi comporterà una drastica riduzione delle rotture soprattutto nei mesi estivi.

         

1.1.2 Il settore "dell'energia"

         

La liberalizzazione del mercato della vendita di gas metano (totale a partire dall’1/1/2003) e il nuovo sistema tariffario comporteranno la necessità di migliorare l’efficienza e l’economicità delle attuali gestioni.

Sul fronte dell’approvvigionamento della materia prima si è raggiunta una buona massa critica d’acquisto attraverso la costituzione di EOS Energia insieme ad altre aziende del settore. In attuazione delle disposizioni del decreto Letta che impone, dal 1 gennaio 2002, la separazione societaria delle attività di distribuzione e vendita del gas naturale, si sta per procedere alla costituzione di una nuova società (Seabo Energie) attraverso la quale si realizzerà l’attività di vendita.

Nel contempo si è avviato un importante confronto con operatori locali appartenenti alle diverse categorie (CNA, API, etc.) al fine di coagulare interessi e sinergie per lo sviluppo congiunto delle attività cosiddette del "post-contatore"; l’obiettivo è far convergere tali operatori in una partecipazione societaria che potrebbe utilizzare l’attuale Ideametropoli, controllata da Seabo, oggi attiva sostanzialmente nel settore delle letture contatori. Con tale strumento si dovrebbe progressivamente far transitare il rapporto commerciale con la clientela dalla semplice vendita della "commodity", il gas metano, alla fornitura di servizi integrati.

         

1.1.3 Il settore della "materia"

 

In questo settore si sono prodotti nel 2001 importanti investimenti ed innovazioni per migliorare l’affidabilità del sistema di smaltimento dei rifiuti, la qualità dei servizi di raccolta e pulizia delle città, la raccolta differenziata.

Per quanto riguarda il sistema di trattamento-smaltimento dei rifiuti, oltre all’avvio dei lavori per il nuovo termovalorizzatore del Frullo e della trattativa per l’acquisto di Nuova Geovis, si sono quasi completati i lavori di costruzione della nuova discarica controllata di Galliera (le cui prime celle entreranno in esercizio a partire dall’inizio 2002), è stata completata la nuova stazione di stoccaggio provvisorio dei rifiuti (ISP) ed è stato definitivamente messo in produzione l’impianto di trattamento dei fanghi industriali (ITFI). Con questi interventi si è garantito un decennio almeno di più che autosufficienza, per il territorio servito, per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti; ciò in totale compatibilità ambientale (oltre alla certificazione ISO 9000, Seabo sta completando le certificazioni ISO 14000 ed EMAS per i propri impianti più significativi).

Per quanto riguarda le attività di raccolta e pulizia delle aree urbane, oltre all’acquisizione di altri contratti di servizio in comuni della provincia (portando a 18 i comuni complessivamente serviti), sono state introdotte importanti innovazioni soprattutto per migliorare il livello di pulizia della città di Bologna: grazie anche al coinvolgimento di ditte in appalto che impiegano quasi cento addetti, all’inserimento in orario notturno della pulizia di molte strade cittadine sia del centro che della periferia, al lavoro di prevenzione e, talvolta, sanzionatorio degli ispettori ecologici messi in campo, la qualità della pulizia delle strade è sensibilmente migliorata. Vanno citate inoltre le cosiddette "isole interrate" la cui funzione è anche diminuire l’utilizzo dei mezzi di raccolta nelle aree più urbanizzate.

Infine per quanto riguarda la raccolta differenziata, tale servizio (cassonetti verdi e gialli) è stato esteso nei primi mesi del 2001 a due nuovi quartieri (S.Donato e S.Vitale) e sarà completato, a partire dal quartiere Reno, entro il prossimo anno. Inoltre, anche per garantire il raggiungimento delle percentuali previste dal decreto Ronchi, è stato realizzato un nuovo impianto (denominato "Frullino") che già a partire dal mese di dicembre 2001 consentirà di separare la frazione metallica e, soprattutto, la frazione organica dalle 130.000 ton ca. di rifiuti conferiti annualmente alla stazione di stoccaggio provvisoria. Considerando tale quantitativo di materiale recuperabile sarà possibile raggiungere il 35% di materiale differenziato imposto dal Ronchi già a partire dal 2002 (cioè un anno in anticipo).

SINTESI DEI RISULTATI SEABO S.p.A. NEL PERIODO 1998/2001 (Lit/Mld)

 

1998

1999

2000

2001
(preconsuntivo)

Fatturato

601

615

678

782

Risultato
Preimposte

26

32

38

50

Personale
(a fine periodo)

1840

1844

1810

(2) 1760

Investimenti (1)
(contabilizzati)

(3) 68

59

68

76

  1. : non includono gli investimenti fatti dalle partecipate

  2. : include il personale di FEA e Famula on Line

  3. : non include acquisto rete gas San Lazzaro

1.2 ATC S.p.A.

Dal 1 gennaio 2001 ATC ha assunto la natura giuridica di società di capitali per trasformazione diretta del Consorzio tra Comune e Provincia di Bologna. Questo evento rappresenta solo la prima fase del processo di rivisitazione dell’assetto istituzionale del settore del trasporto pubblico locale nell’ambito del quale si dovrà conseguire il risultato della separazione tra funzione di regolazione e controllo e la gestione dei servizi.

Allo scopo le due amministrazioni hanno costituito una Commissione (interistituzionale) di valutazione congiunta che dovrà formulare proposte in ordine al successivo processo di frazionamento societario di ATC che dovrà perfezionarsi in tempo utile a consentire il regolare svolgimento delle procedure concorsuali per l’affidamento dei servizi a far tempo dal 1 gennaio 2004 e conseguendo parallelamente il risultato della massima valorizzazione del patrimonio pubblico e del Knowhow acquisito.

Nel corso dell’esercizio 2001, ATC è impegnata in una rigorosa politica di contenimento dei costi e di salvaguardia degli obiettivi di ricavi, che porterà un sensibile miglioramento nella gestione complessiva. Si ritiene conseguentemente che l’utilizzo del fondo creatosi per effetto della L. 204/95 potrà rendersi necessario in misura inferiore al 2000 (vedi tabella sintetica).

Sintesi dei risultati ATC nel periodo 1999 /2002 (valori/Lit.miliardi)

CONS

CONS

PRECONS

Stima

1999

2000

2001

2002

Valore della produzione al netto ex FNT

111,81

122,70

129,15

137,30

Contributi ex FNT

134,57

134,08

135,20

133,46

Utile/perdita d'esercizio

0,00

0,00

0,00

0,00

 

Personale al 31/12

1.941

1.878

1.789

1.662

Investimenti contabilizzati

73,11

32,57

42,27

59,90

Nel corso del 2001 sono stati adottati provvedimenti di adeguamento della rete tesi fra l’altro a ridurre le emissioni inquinanti e migliorare i livelli di regolarità e accessibilità e a rendere un livello di servizio adeguato anche nelle zone a bassa intensità di domanda. Gli interventi maggiormente significativi, da questo punto di vista, sono stati la nuova rete di Imola, la nuova rete di Bologna e l’istituzione del servizio Prontobus che ha coinvolto ben 11 comuni.

Sono stati acquistati e messi in servizio veicoli elettrici, ibridi e a metano.

Per quanto riguarda l’informazione all’utenza è stato ulteriormente ampliato il piano di informazione alle fermate, mentre è stato esteso Hellobus all’area della Provincia di Bologna.

Sono stati predisposti gli atti di gara di Stimer creando un comitato d’acquisto composto da tutte le aziende emiliane e dalla Fer.

Sono proseguite le attività di progettazione della tramvia avviando le procedure di verifica dell’impatto ambientale previste.

E’ stato avviata la sperimentazione del progetto Car Sharing.

In relazione al nuovo scenario normativo imperniato sui processi di mercato del trasporto pubblico locale ATC ha partecipato a varie gare indette in più regioni, intrecciando accordi formali e di collaborazione su diversi comparti di attività con le maggiori città italiane (Roma, Firenze, Milano).

 

1.2.1 Progetto tram per la città di Bologna

Il progetto tram per la città di Bologna, sviluppato in questi anni, prevede un servizio di linea che collegherà Borgo Panigale con San Lazzaro e la stazione di Bologna. Questo progetto definitivo è stato consegnato al Ministero dei Trasporti, in data 31 ottobre 2000. Il costo complessivo delle opere ammonta a circa 369 miliardi.

Il Comune di San Lazzaro ha richiesto un’estensione del servizio sul suo territorio che colleghi la linea principale, che percorre la via Emilia, con la zona a nord, in pieno sviluppo sia residenziale che artigianale. Il percorso quindi prevederà un ramo che, collegandosi alla linea principale nel centro di San Lazzaro presso l’incrocio via Emilia/Caselle, prosegua verso nord lungo la suddetta via Caselle fino al capolinea che è previsto presso la futura stazione del Servizio Ferroviario Metropolitano denominata "Caselle". Il progetto preliminare relativo a questa estensione è stato consegnato nel novembre 2000 alla Provincia di Bologna e nel gennaio 2001 è stato consegnato il progetto definitivo, per poter accedere ai finanziamenti, per un importo di circa 18 miliardi.

Il Ministero dei Trasporti ha autorizzato in linea tecnica ed economica il progetto nell’aprile 2001.

Inoltre, ai sensi della regionale vigente, il progetto è stato sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale che, a seguito della prevista Conferenza dei Servizi, approverà definitivamente il progetto in parola, presumibilmente entro la metà del 2002.

     

1.2.2 Obiettivi per l’esercizio 2002

 

ATC si ritiene particolarmente impegnata nella concretizzazione delle seguenti azioni:

 

 

1.3 ASAM in liquidazione

Si è concluso, alla fine dell’esercizio 2000, il percorso di liquidazione, iniziato l’1/7/1995, dell’Azienda che in precedenza gestiva il Macello - Mercato Bestiame e il Mercato Ortofrutticolo Comunali.

Il processo di liquidazione ha generato complessivamente (nel periodo 1995-2000) L. 2.414.794.777 di utili.

Nel gennaio 2001 il Comune ha incamerato l’attivo netto di liquidazione (L. 1.461.280.086).

       

1.4 Concessionaria Consortile Autostazione S.p.A.

Nell’estate del 2001 ha preso avvio un intervento di ristrutturazione che concerne principalmente la realizzazione di un impianto antincendio nel garage seminterrato, i servizi igienici del Centro Commerciale nonché nuovi servizi nel piazzale dell’Autostazione (sala d’attesa, servizi igienici, saletta per gli autisti). In particolare questi ultimi interventi, che saranno inaugurati a breve, miglioreranno decisamente l’immagine e soprattutto la funzionalità del Terminale.

Un’indagine condotta sui passeggeri ed i frequentatori dell’Autostazione nonché su un campione di cittadini bolognesi in ordine al loro vissuto di questo luogo, unitamente alle indicazioni raccolte dalla partecipazione ad un Forum-Web (l’Autostazione che vogliamo!) ha consentito di tracciare un significativo identikit del <<popolo dell’autostazione>> dei suoi gusti e dei suoi interessi: Questi dati unitamente a quelli sui flussi di utenza e di traffico rilevati sono stati opportunamente messi a disposizione dell’Amministrazione Comunale e Provinciale che potranno utilizzarli a supporto dell’elaborazione delle loro strategie sui temi della mobilità e della pianificazione urbanistica, e saranno utilizzati dagli amministratori per sviluppare idee per il miglioramento strutturale, informativo e funzionale delle attività dell’Autostazione e cercare di stimolare la risposta di tutti i possibili interlocutori.

L’indagine è stata utile anche per suggerire l’iniziativa di animazione su cui particolarmente quest’anno la società si è concentrata (per continuare il proprio impegno nella rivitalizzazione della zona) : una simpatica festa, che ha concluso gli eventi estivi di <<Viva Bologna>> sul tema Bologna – Marrakech andata e ritorno.

L’attività di accoglienza dei bus turistici si è andata intensificando e porta anche un piccolo contributo in termini di miglioramenti dei ricavi. Continua è l’implementazione delle informazioni e dei servizi forniti attraverso il sito Internet (collegato al Portale del Turismo promosso dall’Amministrazione Comunale) e si sta investendo in tecnologia e procedure che consentiranno di corrispondere alle richieste dei cittadini che chiedono all’Autostazione di rappresentare una postazione informativa efficiente tanto sul sistema dei trasporti quanto della città e del turismo. Essenziale a questo fine è la risposta (in termini di collaborazione) che sarà ottenuta dagli attori principali di questi settori (l’azienda locale di trasporto pubblico, gli altri concessionari di linee nazionali ed internazionali, la società che gestisce l’accoglienza turistica in Bologna, operatori del settore turistico, e, non ultimi, gli Enti locali).

Rimane ancora sospeso il tema del riequilibrio economico della gestione caratteristica, sin qui ottenuto con l’apporto del risultato della gestione immobiliare e finanziaria, ma nel giugno 2001 la Provincia ha approvato l’aumento dei pedaggi per l’utilizzo dei servizi del Terminale, indicando alla società l’obiettivo del progressivo aumento della percentuale di copertura dei costi da realizzarsi anche attraverso ulteriori aumenti nel prossimo triennio.

       

1.5 SO.CE.CO. S.p.A. in liquidazione

La società, posta in liquidazione volontaria all’inizio del 2001, sta procedendo nell’alienazione dei cespiti e nella conclusione degli accordi preliminari alla completa cessazione di attività.

       

1.6 Bologna Turismo S.r.l.

Nel corso del 2001, la società ha proseguito ad impegnarsi nella realizzazione degli obiettivi prioritari definiti dallo statuto: la valorizzazione e promozione turistica del territorio e l’informazione e accoglienza turistica.

Con riferimento al primo punto Bologna Turismo ha partecipato con un proprio stand espositivo alla fiera "Le 100 città d’arte" che si è svolta a Ferrara nel mese di maggio. Inoltre, la società ha svolto negli Stati Uniti e su incarico della Regione un’azione di promozione turistica delle città d’arte dell’Emilia Romagna.

Per adempiere al secondo obiettivo, la società ha potenziato gli orari di apertura e il personale degli uffici IAT, ha continuato ad arricchire i contenuti e a provvedere all’aggiornamento delle "risorse turistiche" inserite nel portale Bologn@Turismo, e ha portato a regime l’attività del call center.

I risultati di queste attività si stanno dimostrando particolarmente positivi. Nei primi otto mesi dell’anno Bologna ha ospitato complessivamente 462.485 turisti, con un incremento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2000. Il periodo di permanenza in città si è allungato e i pernottamenti (presenze) salgono a 1.007.089, con un aumento dell’11,9% rispetto al 2000. Anche l’attività di informazione turistica evidenzia risultati molto confortanti: nel periodo gennaio-agosto il numero di contatti presso gli IAT è aumentato di oltre 44.000 unità rispetto agli stessi mesi del 2000 (+ 30%), passando da 152.717 a 197.306 turisti.

Per il 2002, Bologna Turismo ha in programma di valorizzare il patrimonio gastronomico locale attraverso la realizzazione di una "Scuola Internazionale di Cucina" con la collaborazione dei soggetti istituzionali ed economici. Inoltre, la società gestirà gli itinerari delle vie d’acqua di Bologna e la struttura "Emporio della Cultura" con l’obiettivo di valorizzare il sistema museale cittadino.

 

2 Orientamenti per il piano triennale 2002-2004 delle Società collegate

     

2.1 Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A.

L’anno 2001 si caratterizza da un lato per l’avvio dell’iter procedurale che dovrà portare alla privatizzazione della società, dall’altro per il proseguimento delle iniziative di sviluppo avviate sul versante infrastrutturale e del miglioramento dell’accessibilità aeroportuale. L’ultima parte dell’anno è stata purtroppo segnata dai tragici avvenimenti dell’11 settembre e dall’incidente di Linate dell’8 ottobre, il cui impatto sul settore aeronautico e aeroportuale non è ancora quantificabile appieno, a fronte del continuo evolversi dello scenario di riferimento.

In ogni caso, a fronte della contrazione della domanda di trasporto aereo già in atto (-20% circa di traffico passeggeri al Marconi nel mese di ottobre 2001 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si può ipotizzare una diminuzione di qualche punto percentuale nel traffico complessivamente movimentato dal Marconi nel 2001 rispetto all’anno 2000. Tale congiuntura negativa potrebbe prolungarsi almeno fino al primo trimestre del 2002, seguita da una crescita molto ridotta o vicina allo zero per il restante periodo dell’anno.

Il processo che porterà all’ingresso di azionisti privati nella gestione della società ha visto il suo avvio formale all’inizio dell’anno 2001 con la scelta da parte della CCCIA di Bologna (con il supporto di rappresentanti del Comune e della Provincia di Bologna nonché della Regione Emilia Romagna) dell’ATI formata da Societé Generale e Ernst & Young come advisor finanziario.

Compito dell’advisor era predisporre un progetto di valorizzazione della società Aeroporto G. Marconi alla luce delle linee guida del Piano Industriale predisposto da SAB nel 2000 lungo tre direttrici:

Gli advisor hanno terminato la loro analisi nel luglio 2001, consegnando alla CCIAA un documento contenente le diverse opzioni strategiche di privatizzazione e i consigli all’azionista su come procedere.

La CCIAA si era riservata di decidere in tempi brevi in merito: i tragici avvenimenti dell’11 settembre 2001 e, per l’Italia, l’incidente di Linate dell’8 ottobre successivo hanno comportato un rallentamento del processo, alla luce del quadro di incertezza venutosi a creare.

A fronte dell’evoluzione dello scenario competitivo, la società Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A. ha perseguito nel corso dell’anno la propria strategia di sviluppo basata fondamentalmente su una crescita interna, attraverso il consolidamento del core business e la realizzazione di un Piano di Investimenti che le consentisse di fare fronte alle sfide future, e su una crescita esterna, attraverso l’ingresso in nuove aree di attività sinergiche al primo e che ad esso possono conferire maggiore valore.

Per conseguire tali obiettivi, la Società ha inteso da un lato consolidare il proprio core business tradizionale attraverso la costituzione nel 2000 della società Bologna Airport Services (BAS) in partnership con l’operatore privato ATA per la gestione dei servizi di handling, dall’altro ricercare nuove aree di business che intende valorizzare, sia direttamente sia in partnership con gruppi imprenditoriali di eccellenza. Con questo obiettivo, si è costituita la società Aviogrill insieme con un leader mondiale come Autogrill per le attività di ristorazione. Al tempo stesso, la società ha dato concretezza alla propria strategia di sviluppo di un network di aeroporti regionali entrando in cordata con Edizione Holding (Gruppo Benetton) San Paolo IMI e Aviapartner nella compagine azionaria della SAGAT S.p.A., società di gestione dell’aeroporto di Torino.

Sul fronte interno, è proseguito nel corso dell’anno il progetto di interramento della ferrovia propedeutico all’allungamento della pista di volo, e al tempo stesso si è completato il nuovo piazzale di sosta per gli aeromobili. Si è inoltre realizzata una struttura di collegamento provvisorio fra i Terminal A e B, in attesa del compimento dell’opera definitiva.

Tra gli eventi significativi va citato anche l’inizio della fase attuativa di modifica e miglioramento della viabilità di accesso all’aeroporto, di concerto con società Autostrade, Comune, Provincia, Regione, ANAS e Provveditorato alle Opere Pubbliche. Questo progetto consentirà di migliorare significativamente il livello di servizio ai viaggiatori, migliorando l’accessibilità e riducendo l’impatto del traffico sul sistema viario locale.

Nei rapporti con il territorio, la società ha perseguito una sempre maggiore attenzione alla salvaguardia ambientale in sintonia con tutti gli Enti di Stato e Locali che ne sono interessati: Amministrazioni Locali, E.N.A.C., E.N.A.V., Azienda U.S.L., A.R.P.A., Medicina del Lavoro, Sanità Aerea, Società Ferrovie dello Stato; gli sforzi compiuti hanno permesso una riduzione dell’80% nel triennio 1998-2000 dei decolli rumorosi, che sono passati dal 3,5% allo 0,5% dei decolli totali.

Con deliberazione O.d.G. n. 225 del 25/6/2001, il Consiglio comunale di Bologna, ai sensi degli artt. 49 e seguenti dello statuto comunale, ha approvato i seguenti indirizzi connessi alla designazione, da parte del Sindaco, di due membri del Consiglio di Amministrazione della società:

 

2.1.1 Indirizzi per le nomine di Aeroporto G. Marconi S.p.A.

 

Considerato:

che il Piano Industriale , realizzato con la Società Bechtel e presentato agli azionisti nel Febbraio 2000, ha posto le basi delle azioni future in un ottica di sviluppo di medio-lungo termine e che il Piano ha evidenziato una serie di vincoli allo sviluppo del Marconi , di natura infrastrutturale, ambientale, finanziaria , organizzativa;

che a seguito di tale studio è stato nominato un advisor al fine di identificare il percorso di privatizzazione più opportuno;

che la continua e dinamica evoluzione in materia di trasporti e gestioni aeroportuali ha portato ad individuare nell’aeroporto di Bologna , insieme ad altre infrastrutture di trasporto , una necessaria risorsa per le relazioni della città con l’Europa;

che nel 2000 il traffico internazionale ha rappresentato il 69% del totale, con una crescita dal 1995 al 2000 del 110% in termini assoluti e del 16% medio annuo;

che lo sviluppo dell’Aeroporto è testimoniato , oltre che dai risultati di sviluppo del fatturato , dall’incremento del traffico avvenuto dal 1998 al 2000;

che allo stesso tempo, impulso crescente è stato dato allo sviluppo delle attività extra-aeronautiche ,con l’individuazione di nuovi business e la creazione di partnership con operatori di riferimento nei diversi comparti;

che il Marconi dopo l’acquisizione del pacchetto di maggioranza dell’aeroporto di Forlì ha proseguito nella strategia dell’alleanza acquisendo partecipazioni in altre società di gestione di aeroscali nazionali;

che è stata perseguita una politica tesa alla qualità dei servizi; in questo quadro si colloca sia la Certificazione di Qualità in conformità alla norma UNI EN ISO 9001-94 sia lo sviluppo del Sistema Qualità che nell’Aprile 2001 ha portato alla nuova certificazione secondo i principi "Vision 2000", che pongono maggiore attenzione su un approccio per processi e sull’efficacia degli stessi, in un ottica di miglioramento continuo e che inoltre la carta dei servizi 2000 è stata ulteriore elemento di spicco del Sistema Qualità;

che per quanto riguarda la tutela dell’ambiente si è giunti alla progettazione e alla realizzazione di interventi rilevanti come il prolungamento della via di rullaggio verso testata 30 della pista di volo, di notevole importanza sia per gli aspetti aeronautici che per gli aspetti ambientali , aumentando la possibilità di decolli verso la zona artigianale del Bargellino, anziché verso la zona residenziale del Navile;

che inoltre si è provveduto all’allungamento della pista di volo a seguito di studio d’Impatto ambientale redatto con la consulenza del Battelle Memorial Insistute di Ginevra.Nel corso del 200/2001 hanno avuto avvio i lavori di interramento della linea FS di cintura per consentire appunto la realizzazione dei lavori di prolungamento della pista di volo. Nel 2000 sono stati aperti i cantieri della prima fase dei lavori dell’allungamento della pista al termine dei quali la lunghezza passerà dagli attuali 2.450 metri a 2.800 metri; detto intervento potrà contribuire alla riduzione degli impatti ambientali favorendo il decollo in lato opposto alla Città;

che nel corso del triennio 1998-2000 sono stati sviluppati in particolare i seguenti punti:

 

 

 

 

 

 

 

 

I rappresentanti di nomina comunale dovranno impegnarsi , per quanto di loro competenza , nel rispetto delle politiche e degli obiettivi così definiti dall’Amministrazione comunale anche in relazione al futuro assetto societario di SAB e alle problematiche connesse:

 

 

 

 


Si sottolinea, inoltre, l’esigenza che tutti gli Amministratori designati dal Sindaco assicurino un costante rapporto con l’Amministrazione comunale, al fine di consentire al Comune stesso, per quanto di sua competenza, di assolvere al ruolo di indirizzo assegnatogli dalla legge in piena coerenza con le azioni degli Enti e valorizzando, in questo processo, il ruolo e la competenza degli organi interni al Comune, comprese le Commissioni Consiliari, come delineati dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio Comunale.

 

2.2 Società Interporto S.p.A.

L’esercizio 2001 ha visto un significativo incremento della domanda di magazzini ed uffici da parte di primarie aziende di trasporto. Tale interesse ha indotto la società a procedere tempestivamente con la progettazione esecutiva dell’ampliamento del Centro Direzionale con una previsione di realizzazione di oltre 2.000 mq. di uffici sempre in aree del 1° Piano Particolareggiato di Attuazione, nonché ad attivare le procedure per lo sfruttamento delle aree del 2° PPA, con la presentazione al Comune di Bentivoglio della variante al Primo Stralcio del medesimo e conseguentemente alla progettazione di 1 magazzino ed 1 ribalta di oltre 20.000 mq. complessivi.

Per quanto riguarda l’attività realizzativa, nell’esercizio 2001 sono proseguiti i lavori delle opere previste dall’Atto Aggiuntivo alla L. 240/90, con la realizzazione di un Magazzino di mq. 11.000 circa, che entrerà in esercizio nel gennaio del 2002 e di un Magazzino di mq. 8.000 circa, che come previsto entrerà in esercizio nei primi giorni del secondo semestre 2002.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, il perdurare della stabilità dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla provvista a medio-lungo termine, consentirà alla società di reperire le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione degli investimenti programmati, ad un costo sostanzialmente in linea con la redditività attesa dalla locazione di detti immobili.

Bilancio

Bilancio

Bilancio

Precons.

BDG

Previsioni

1998

1999

2000

2001

2001

2002

2003

2004

Fatturato aggregato

7,8

8,7

9,3

8,8

8,6

10,0

10,5

10,7

Risultato ante imposte

(1,5)

(1,6)

(1,0)

(0,5)

0,0

0,0

0,0

0,0

Investimenti (valori progressivi)

115,8

118,1

119,4

134,5

135,5

141,1

144,6

163,1

Personale in forza al 31/12

10

10

10

10

10

10

10

10

2.3 CAAB S.c.p.A.

All’inizio dell’anno il Comune e la C.C.I.A.A. di Bologna, già soci di riferimento della società, hanno sottoscritto in maniera paritetica un aumento di capitale di circa 7,5 miliardi, portando così a circa il 40% la rispettiva quota di partecipazione. L’aumento di capitale si è reso necessario - in conseguenza della mancata sottoscrizione, da parte degli altri soci, di un aumento precedentemente deliberato – per ridurre la posizione di indebitamento a medio termine della società.

Sono ancora in corso gli approfondimenti giuridici preliminari per affrontare la definizione dell’assetto societario dell’ente gestore dell’area mercatale alla luce delle disposizioni della normativa regionale in materia nonché in ragione delle migliori opportunità di sviluppo e gestionali oggetto di analisi in corso da parte di Nomisma.

Giunta a conclusione la fase di realizzazione del nuovo complesso dei mercati all’ingrosso, la città di Bologna si colloca, grazie alla nuova struttura, all’avanguardia in Europa nel settore del commercio all’ingrosso delle derrate agroalimentari. Attualmente nella nuova sede mercatale operano 35 grossisti, alcune delle più importanti realtà cooperative regionali, un centinaio di piccoli produttori, operatori specializzati nel picking e circa 30 attività di servizi. L’insieme delle attività movimenta ammonta, annualmente, a circa 3,6 milioni di quintali/anno per un volume di affari di circa 700 miliardi. Si prevede per il futuro una implementazione positiva di tali dati in quanto si perverrà, entro il 2001, alla assegnazione dell’85,5% degli spazi realizzati e destinati alla locazione/concessione (57.000 mq c.a.) ed alla assegnazione del 100% entro il 2002.

In merito alle problematiche specifiche dell’attività mercatale, se si tiene conto dell’estrema delicatezza della questione dei controlli sanitarî, alla luce anche e soprattutto delle nuove tecnologie e dell’uso delle sostanze artificiali di difesa e di conservazione delle derrate, è significativo l’ottenimento da parte del Mercato ortofrutticolo, primo in Italia, della certificazione di qualità ISO 9002, che rappresenta un’irrinunciabile base di partenza, a garanzia dei consumatori finali, per procedere alla fase successiva rappresentata dalla "tracciabilità del prodotto", fino a giungere all’auspicato "controllo di filiera".

Sul fronte delle opere dirette al miglioramento ed all'adeguamento funzionale del Centro Agroalimentare, Caab ha già individuato, in collaborazione con gli Operatori, interventi idonei che sono all’origine di una specifica richiesta di finanziamenti già avanzata alla Regione in virtù della L.R. 47/95.

Per quanto riguarda la gestione dell’attività immobiliare della Società, vanno registrati risultati oltremodo importanti. Infatti, alla fine del dicembre 2000, col rilascio delle autorizzazioni previste dalla recente normativa, s’è finalmente concluso positivamente il rapporto attivato nel lontano 1996 con Città Scambi s.r.l. . e s’è pervenuti alla stipula della cessione di aree destinate alla realizzazione di un Business Park. Il perfezionamento delle operazioni immobiliari ricordate, che hanno anticipato di un anno le previsioni contenute nel modello di simulazione economico/finanziaria della Società, oltre ad avere avuto riflessi economici rilevanti sull’esercizio 2000, che si è chiuso con un risultato leggermente positivo, consentirà, nell’immediato futuro, una maggiore visibilità complessiva al comparto e non mancherà d’incentivare l'interesse per nuovi insediamenti rispetto ai quali già sussistono sollecitazioni e significative manifestazioni di gradimento. Al proposito va anche ricordato che si è già attivato il trasferimento, all’interno del Direzionale realizzato da CAAB, della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bologna.

Con l’avvio della nuova struttura mercatale i rapporti con la Società controllata sono stati regolamentati tramite una convenzione transitoria che, scaduta il 31 dicembre 2000, è stata prorogata per il corrente esercizio, in attesa delle decisioni degli Azionisti sui nuovi Assetti Societarî. Il Piano Industriale commissionato a Nomisma, insieme con le altre analisi di natura giuridica già effettuate, fornirà agli Azionisti valide indicazioni per orientare le decisioni sul tema.

Tutti i citati interventi, sia pure fondamentali per assicurare il corretto funzionamento dell’attività mercatale, risultano marginali rispetto al perseguimento, da parte della Società, dell’obiettivo dell’estinzione del debito conseguito per la realizzazione della Struttura. Conseguenza di ciò è la necessità di perseguire la valorizzazione delle "aree annesse" attraverso un’ulteriore caratterizzazione della vocazione immobiliare della Società che, a tal fine, si è già attivata con l’avvio delle specifiche procedure relative sia ad un adeguamento normativo che ad un accordo di programma.

2.4 Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A.

La società sta svolgendo da diversi anni una intensa e qualificata attività di collaborazione a favore dei propri soci e di altri enti pubblici per la realizzazione di importanti insediamenti nel tessuto urbano di Bologna.

Le principali iniziative che la società ha attualmente in corso sono le seguenti:

a) Ex-Manifattura Tabacchi

La società sta realizzando il Programma di Riqualificazione Urbana dell'ex-Manifattura Tabacchi curando, su incarico del Comune di Bologna e dell'Università, la gestione unitaria e coordinata delle attività di progettazione e realizzazione degli interventi.

Nell'area troveranno collocazione:

E’ già stata ultimata la realizzazione dell’asilo nido-scuola materna e degli insediamenti universitari, mentre sono in fase di completamento i lavori per il recupero del Castellaccio e delle case di Via Azzo Gardino, della biblioteca della cineteca e delle sale del cinema Lumière; è in corso inoltre il primo intervento di ristrutturazione dell’ex-Forno del Pane, destinato ad ospitare la Galleria d’Arte Moderna, mentre il secondo è in fase di progettazione, così come le opere di urbanizzazione, il recupero dell’antico porto, la sistemazione del parco Cavaticcio e del giardino dell’ex-Manifattura.

Importo complessivo degli interventi: 37 milioni di Euro.

b) Pilastro

Un analogo Programma di Riqualificazione Urbana è in corso al Pilastro e interessa:

Importo complessivo degli interventi: 3,4 milioni di Euro.

c) Insediamenti universitari

Con l'Università di Bologna sono in corso due ulteriori rapporti di collaborazione che riguardano iniziative di particolare rilevanza per la città:

Importo complessivo degli interventi: 112,5 milioni di Euro.

la zona del Navile limitrofa all'Area di Ricerca del CNR, dove si insedieranno le Facoltà di Chimica Industriale e di Astronomia e l'Osservatorio Astronomico, per la quale è stato affidato l’incarico di progettazione, attraverso un Concorso Internazionale di Progettazione concluso nell’aprile del 2001.

Importo complessivo dell’intervento: 73 milioni di Euro.

d) Bertalia-Lazzaretto

Sempre nella zona del Lazzaretto è da tempo in corso una collaborazione tra Finanziaria Bologna Metropolitana e Comune di Bologna per la definizione del suo assetto urbanistico.

La previsione di insediamento nella zona della seconda sede della Facoltà di Ingegneria, che rientra nel Protocollo di Intesa sottoscritto tra l’Amministrazione municipale e l’Ateneo, ha indotto Comune e Università a promuovere un’ampia partecipazione, a livello internazionale, di architetti e urbanisti per la definizione dell’assetto dell’area. Finanziaria Bologna Metropolitana è stata quindi incaricata di curare un Concorso Internazionale di Progettazione, che si è concluso nel giugno 2001 con l’individuazione del progettista cui è stato affidato l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva degli insediamenti universitari ed una consulenza urbanistica generale sull’assetto dell’intera zona.

e) Quartiere fieristico

All’interno del quartiere fieristico è stata avviata la progettazione di un nuovo padiglione a due piani, di un secondo tratto di percorsi pedonali sopraelevati e meccanizzati, e di altre strutture espositive per Bologna Fiere.

Importo complessivo degli interventi: 45 milioni di Euro.

f) Fiera District

Nel Fiera District sono in corso i lavori di costruzione del terzo edificio ad uso uffici della Regione Emilia-Romagna che si concluderanno nel 2004.

Importo complessivo dell’intervento: 39 milioni di Euro.

g) Centrale elettrotermofrigorifera del Fiera District

Alla fine del 2000 è stato completato l'impianto di cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e calore) nella centrale termofrigorifera a servizio dell'intero comprensorio.

La centrale, alimentata a gas metano, fornisce ora energia termica, frigorifera ed elettrica al quartiere fieristico e a tutti gli altri edifici della zona direzionale, e rappresenta una delle iniziative più rilevanti nel campo del risparmio energetico riunendo nella stessa realtà una rete di teleriscaldamento e telerefrigerazione ed un impianto di cogenerazione.

La gestione della centrale è affidata da oltre 20 anni alla Finanziaria Bologna Metropolitana, che ha curato anche i successivi ampliamenti via via resisi necessari e la realizzazione dell’impianto di cogenerazione.

Importo dell’intervento: 6,5 milioni di Euro.

Nell’ottobre 2001 Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bologna, soci di riferimento in misura paritetica di Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A. hanno deliberato di proporre il conferimento del complesso fieristico di proprietà della società a Fiere Internazionali di Bologna.

Con questa decisione, che rappresenta un passaggio importante nel processo di trasformazione dell’Ente Fiere in società per azioni, i Soci di Finanziaria Bologna Metropolitana hanno inteso dotare la nascente società di una consistente struttura patrimoniale senza privarla di risorse finanziarie indispensabili per gli ambiziosi obiettivi che la nuova Fiera si pone.

Con il conferimento del quartiere fieristico si conclude una fase importante nella vita della Finanziaria Bologna Metropolitana, costituita negli anni ’60 proprio per la sua realizzazione, e viene ulteriormente accentuato il ruolo, che la società è andata via via assumendo negli ultimi anni, di strumento a disposizione degli enti soci per la realizzazione di infrastrutture di interesse generale nel territorio metropolitano.

Con deliberazione O.d.G. n. 104 del 2/4/2001, il Consiglio comunale di Bologna, ai sensi degli artt. 49 e seguenti dello statuto comunale, ha approvato i seguenti indirizzi connessi alla designazione, da parte del Sindaco, di un membro del Consiglio di Amministrazione della società:

2.4.1 Indirizzi per le nomine di Finanziaria Bologna Metropolitana

La società e quindi gli Amministratori designati dal Sindaco che opereranno nel mandato 2001-2004 hanno il prioritario compito di proseguire nell’attività di promozione di nuove iniziative di sviluppo della città ed in parallelo di collaborazione a favore dei soci e di altri enti pubblici.

La compagine azionaria integralmente pubblica (e in cui è entrata nel 1997 anche l’Università di Bologna), gli adeguamenti statutari effettuati negli ultimi anni, hanno consentito alla società, dopo aver conseguito lo scopo originario della realizzazione del quartiere fieristico direzionale di Bologna, di intervenire in programmi di rilevante interesse per la città, quali la realizzazione di infrastrutture e di opere di interesse pubblico, nonché di sviluppare capacità e la conseguente possibilità di effettuare prestazioni tecniche a favore dei soci e di altri enti pubblici, confermandone il ruolo di strumento operativo degli enti locali.

Le principali iniziative che la società ha attualmente in corso, e che i nuovi amministratori saranno chiamati a proseguire e portare a compimento, riguardano in primo luogo l’ex-Manifattura Tabacchi dove la società sta realizzando il Programma di Riqualificazione Urbana curando, su incarico del Comune di Bologna e dell'Università, la gestione unitaria e coordinata delle attività di progettazione e realizzazione degli interventi, che riguardano strutture comunali (cineteca, biblioteca, scuola materna, Galleria d’Arte Moderna, edilizia residenziale pubblica), insediamenti universitari (laboratori del DAMS, dipartimento di Scienza delle Comunicazioni), funzioni di servizio e infrastrutture.

Anche nella zona del Pilastro è in corso di attuazione un analogo Programma di Riqualificazione Urbana, che interessa opere stradali, verde pubblico, edifici pubblici da ristrutturare.

Con l'Università di Bologna la società ha inoltre in corso due ulteriori rapporti di collaborazione che riguardano iniziative di particolare rilevanza per la città, quali l'insediamento della Facoltà di Ingegneria nella zona del Lazzaretto, che verrà realizzato in due lotti successivi, e la zona del Navile limitrofa all'Area di Ricerca del CNR, dove si insedieranno le Facoltà di Chimica Industriale e di Astronomia e l'Osservatorio Astronomico.

Sempre nella zona del Lazzaretto è da tempo in corso una collaborazione tra Finanziaria Bologna Metropolitana e Comune di Bologna per la definizione del suo assetto urbanistico.

La previsione di insediamento nella zona della seconda sede della Facoltà di Ingegneria, che rientra nel Protocollo di Intesa sottoscritto tra l’Amministrazione municipale e l’Ateneo, ha indotto Comune e Università a promuovere un’ampia partecipazione, a livello internazionale, di architetti e urbanisti per la definizione dell’assetto dell’area; Finanziaria Bologna Metropolitana è stata quindi incaricata di curare un Concorso Internazionale di Progettazione, ora in fase di svolgimento, per l’individuazione del progettista cui sarà affidato l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva degli insediamenti universitari ed una consulenza urbanistica generale sull’assetto dell’intera zona.

Nella zona fieristica-direzionale, che rappresenta il comparto di intervento "storico" della società, sono in corso diverse iniziative, che riguardano in particolare la progettazione di un nuovo padiglione e di altre strutture espositive per Bologna Fiere, la costruzione del terzo edificio ad uso uffici della Regione Emilia-Romagna, la gestione dell'impianto di cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e calore) recentemente ultimato nella centrale termofrigorifera a servizio dell'intero comprensorio.

L’attività degli amministratori dovrà garantire che la Società si qualifichi sempre meglio come referente dell’Amministrazione Comunale e degli altri soci pubblici nei programmi e progetti di trasformazione urbana e metropolitana quali, ad esempio, gli interventi sulle aree demaniali e militari e le iniziative connesse al tema della mobilità.

Sotto l’aspetto "istituzionale" gli Amministratori designati dal Sindaco dovranno assicurare una efficace e tempestiva esecuzione delle decisioni che il Comune, in accordo con gli altri soci, prenderà circa la questione della titolarità del quartiere fieristico, nell’ambito del quadro normativo nazionale e regionale.

La configurazione giuridica della società consentirà, in relazione ai programmi attuativi definiti, elasticità operativa e forme di intervento diverso (eventuale allargamento a nuovi soci anche privati, costituzione di nuove società per particolari iniziative con soggetti pubblici e privati, partecipazione a consorzi, società consortili, associazioni temporanee d'impresa, joint-venture) secondo le diverse ipotesi previste anche da normative in materia di realizzazione e gestione di opere di interesse pubblico.

Si sottolinea, inoltre, l’esigenza che tutti gli Amministratori designati dal Sindaco assicurino un costante rapporto con l’Amministrazione Comunale, al fine di consentire al Comune stesso, per quanto di sua competenza, di assolvere al ruolo di indirizzo assegnatogli dalla legge in piena coerenza con le azioni degli Enti e valorizzando, in questo processo, il ruolo e la competenza degli organi interni al Comune, comprese le Commissioni consiliari, come delineati dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio Comunale.

2.5 Fiere Internazionali di Bologna - Ente Autonomo

I risultati attesi per il 2001 e le prospettive delineate per il 2002 consentono di apprezzare gli importanti risultati gestionali raggiunti negli ultimi anni da BolognaFiere. Il valore della produzione atteso per il 2001 supera infatti i 59 milioni di euro, anche per effetto della presenza di alcune grandi rassegne pluriennali. Per il 2002 il valore della produzione stimato sconta sia l’assenza di tali rassegne pluriennali sia una naturale cautela previsionale, effetto delle mutate condizioni di mercato e del possibile andamento dei flussi commerciali internazionali. Il valore della produzione previsto per il 2002 supera comunque i 57 milioni di euro e sono in programma importanti iniziative di investimento tali da portare il valore complessivo dai 14,3 milioni di euro stimati per il 2001 ad oltre 44,4 milioni di euro attesi per il 2002.

Il calendario del prossimo anno prevede la realizzazione di 29 manifestazioni a Bologna a cui si aggiungono le 6 rassegne organizzate all’estero dalla controllata Fairsystem, la cui consolidata attività sul mercato internazionale spazia dal medio oriente alla Russia e dal Brasile alla Cina, nonché le 3 nuove iniziative della joint venture costituita in Grecia con il gruppo multimediale Lambrakis, per un totale di circa 48.000 mq. espositivi venduti complessivamente all’estero.

Negli ultimi due anni è sensibilmente mutato l’assetto normativo dell’attività fieristica sia in campo regionale che in ambito nazionale.

Sono infatti da menzionare la pubblicazione della Legge Regionale dell’Emilia-Romagna 29 febbraio 2000, n° 12 (ordinamento del sistema fieristico regionale) e la pubblicazione della Legge nazionale 11 gennaio 2001, n° 7 (Legge quadro sul settore fieristico).

Le disposizioni legislative citate regolano in misura per molti aspetti innovativi l’attività degli operatori in campo fieristico: espositori, visitatori, organizzatori di manifestazioni ed enti fieristici. In particolare è riconosciuta la rilevanza del sistema fieristico ai fini della promozione delle attività economiche, della valorizzazione dei sistemi produttivi, dello sviluppo delle relazioni commerciali, della cooperazione internazionale e del progresso tecnologico, anche a beneficio del consumatore.

Il 2002 si appresta a rappresentare a tutti gli effetti per la Fiera di Bologna l’anno di inizio di una nuova era, con il realizzarsi del processo di trasformazione da Ente Autonomo fieristico a Società per Azioni nel rispetto di quanto disposto dalle nuove norme regolatrici del settore.

I benefici attesi dalla trasformazione – maggiore agilità delle procedure gestionali, possibilità di ricorso al mercato dei capitali per sostenere i programmi di crescita e sviluppo, disponibilità di strumenti più idonei per dar vita a percorsi di alleanza e collaborazione con partners strategici italiani e internazionali – consentiranno a BolognaFiere di affrontare meglio le sollecitazioni proposte da un mercato sempre più competitivo, internazionalizzato e liberalizzato.

La pressione competitiva è infatti, e sarà nei prossimi anni, sempre più intensa, per il continuo e crescente potenziamento dei centri fieristici voluto e ricercato, in Europa come in Italia, dalle municipalità e dagli Enti pubblici di governo territoriale, a dimostrazione della raggiunta consapevolezza che sempre più in futuro la competizione non si giocherà più solo tra "Quartieri Fieristici" ma tra "Sedi Espositive e Congressuali" e che quindi a giocare un ruolo decisivo saranno anche il prestigio e l’immagine delle città, il complesso dei servizi e delle attrattive che le realtà metropolitane esprimono.

Tra gli obiettivi individuati come prioritari dal Centro Fieristico di Bologna, risultano particolarmente rilevanti le risposte che occorre assicurare alle principali urgenze, strategici in chiave competitiva, per le prospettive di BolognaFiere:

E’ quindi strettamente collegato al tema della competizione tra destinazioni fieristiche, il tema dell’azione di raccordo con gli enti territoriali per il miglioramento della qualità dei servizi esterni e complementari al Quartiere Fieristico: dalla viabilità al sistema dei parcheggi e dei collegamenti, dalla ricettività alberghiera all’arricchimento dell’offerta di servizi e contenuti turistici della città.

Sul piano dell’azione strategica e commerciale in ambito più strettamente fieristico, appaiono premianti – tra l’altro – le dimostrate capacità di BolognaFiere di sviluppare rapporti di partnership con gli organizzatori delle manifestazioni ospitate, sostenendone ed affiancandone le politiche ed i programmi di sviluppo per affermare e consolidarne la leadership delle manifestazioni, detenuta a livello nazionale o internazionale, e mettendo a disposizione servizi, competenze e risorse da impiegare per la crescita del valore delle rassegne.

Ancora sulla proiezione dei rapporti con la città, nell’ambito del completo restyiling grafico realizzato sui siti istituzionali della Fiera, in coerenza con le nuove linee guida di comunicazione adottate da BolognaFiere è stata inaugurata una sezione, dedicata alla città di Bologna e a tutte le opportunità di carattere commerciale e culturale che offre ai visitatori della fiera. La prima versione ha carattere informativo, ma sono di immediata percezione le alte potenzialità per sviluppare servizi di assoluto interesse per i visitatori (percorsi interattivi, servizi di prenotazione online ecc.…) in collaborazione con le istituzioni cittadine per rafforzare il rapporto tra la fiera e la città.

Per tornare al tema delle strutture e dell’assetto del quartiere fieristico, la realizzazione del Piano Particolareggiato previsto dalla variante al Piano Regolatore del Comune di Bologna consentirà al quartiere fieristico bolognese di raggiunge una superficie utile edificatoria pari a 200.000 mq. Parte della edificabilità aggiuntiva così prevista verrà immediatamente utilizzata per la costruzione di un nuovo padiglione espositivo nella zona nord del quartiere, di cui è previsto l’avvio della costruzione nel corso del 2002 ed il completamento entro l’anno successivo. Tale struttura darà una prima risposta alle esigenze di ampliamento della capacità espositiva del quartiere fieristico, ampliamento necessario a numerosi organizzatori per sostituire le attuali strutture provvisorie integrative.

Le problematiche legate all’accesso, viabilità e parcheggi nelle zone circostanti la fiera saranno gli altri argomenti nevralgici sui quali confrontarsi e consolidare gli accordi con la Società Autostrade, il Comune di Bologna, la Provincia di Bologna e l’Anas per la ridefinizione del progetto della viabilità autostradale e tangenziale a servizio della Fiera.

Sul patrimonio esistente proseguiranno gli importanti programmi avviati di mantenimento ed adeguamento delle strutture ed il restyling generale dell’area espositiva, per migliorarne sia l’immagine che la funzionalità complessiva.

Successivamente alla variante urbanistica del quartiere fieristico, si pone l’esigenza di garantire anche nel medio lungo termine la sua possibilità di sviluppo. La valorizzazione delle risorse esistenti e le esigenze commerciali impongono che la possibile crescita debba avvenire in contiguità al quartiere esistente. Sarà quindi opportuno ed auspicabile che il ridisegno, da parte dell’Amministrazione Comunale, delle destinazioni urbanistiche delle aree comprese nella fascia fra la cintura ferroviaria e la sede autostradale, nell’ambito di una nuova variante di PRG elaborata per rendere possibile l’esecuzione della metropolitana, nonché del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, tenga conto delle esigenze di crescita a medio-lungo termine del quartiere fieristico, anche oltre i 200.000 mq. di superficie totale. Anche la Provincia di Bologna che, nell’ambito della nuova normativa regionale, ha specifiche competenze di programmazione territoriale per i poli funzionali, quale il centro fieristico, dovrà intervenire.

Nell’ambito del miglioramento della viabilità limitrofa al Quartiere Fieristico, nonché della capacità di parcamento delle auto, anche in previsione degli interventi prefigurati nella zona circostante il Quartiere stesso, a seguito degli accordi raggiunti con l’Amministrazione Comunale, una delle opere di cui si attende l’avvio entro la fine del prossimo anno, è la realizzazione di una nuova uscita autostradale in fiera, direttamente collegata al parcheggio Michelino opportunamente potenziato.

Il progetto della nuova uscita autostradale è stato realizzato dalla Società Autostrade e dal Comune di Bologna nell’ambito del più generale progetto di rifunzionalizzazione del sistema di viabilità autostradale e tangenziale della città di Bologna; esso tende a favorire il mantenimento del traffico in arrivo in Fiera nell’ambito della rete autostradale fino alla soglia dei parcheggi stessi.

Tale zona è interessata da ulteriori programmi di interventi dell’Amministrazione Comunale la quale, nell’ambito del progetto per la realizzazione della metropolitana, sta ipotizzando una fermata nella zona del parcheggio Michelino, garantendo in tal modo una ulteriore diretta accessibilità alla zona fieristica.

BolognaFiere, inoltre, è fortemente impegnata ad aumentare la ricettività di parcheggi della zona adiacente al quartiere fieristico e a tal fine intende destinare un’area di diretta proprietà in parcheggio multipiano.

Si sta infine studiando, di concerto con l’Amministrazione Comunale, il ridisegno dell’accesso di Piazza Costituzione a seguito dell’introduzione della fermata della metropolitana ed il proseguimento di utilizzo nelle giornate di grande afflusso festive e prefestive, dell’area denominata "Parco Nord" in corrispondenza delle uscite 7 e 7 bis della tangenziale.

2.6 Bologna Congressi S.p.A.

La Società, che come noto gestisce il Palazzo della Cultura e dei Congressi e dal 10 marzo 2001 il Palazzo di Re Enzo e Podestà, entrambi di proprietà comunale, con la chiusura dell’esercizio 2000 ha superato gli obiettivi di pareggio economico raggiungendo un utile di oltre 900 milioni che ha consentito il recupero quasi integrale delle perdite registrate nel triennio precedente.

Considerando l’eccezionalità dell’anno 2000, che ha visto Bologna protagonista europea quale città della cultura e che ha registrato sul bilancio della società l’effetto di tale evento, l’anno 2001 non poteva ripetere un risultato tanto lusinghiero anche se il risultato programmato si mantiene di pareggio economico.

Il programma per il 2002 è quello di consolidare i livelli raggiunti con l’ambizione di migliorare ulteriormente i risultati economici e finanziari conseguiti, contando soprattutto sul rafforzamento della rete degli operatori locali del settore e della convinzione delle istituzioni pubbliche e private del territorio ad investire sul progetto di promozione e affermazione di Bologna quale città d’arte italiana tra le più significative per il turismo d’affari congressuale, fieristico e dell’incentive.

Infatti accanto all’impegno di proseguire sulle linee di sviluppo fino ad ora individuate, i Soci hanno in corso un approfondimento a largo raggio per definire un piano industriale che garantisca ulteriori risultati di crescita.

2.7 Società BOLOGNA 2000 S.r.l. in liquidazione

Il Consiglio Comunale nella deliberazione n. 213 del 12 giugno u.s. ha preso atto dell’avvenuto raggiungimento degli scopi societari della prima fase (definita, nei patti parasociali, di "promozione", e finalizzata alla progettazione e realizzazione del business plan dell'iniziativa) e ritenuto non più necessario avviare la fase della cosiddetta "valorizzazione" attraverso lo strumento societario, in considerazione degli accordi intercorsi tra Amministrazione Comunale e Trenitalia s.p.a. (già F.S.) che ritengono più opportuno, in questa fase preliminare alla conclusione dell’Accordo di programma per la realizzazione del progetto urbanistico di riqualificazione ambientale ed urbana delle aree ferroviarie dismesse e dismettibili, un confronto diretto tra le due Amministrazioni.

L’intesa in tal senso tra i due soci ha condotto alla decisione di sciogliere la società.

2.8 Cup 2000 S.r.l.

Il Consiglio di Amministrazione della società ha avviato un confronto con i soci inerente la possibile trasformazione della natura giuridica in società per azioni, al fine di facilitare l’allargamento della compagine societaria e consentire l’acquisizione di nuovo capitale e sinergie in considerazione dello sviluppo dell’azienda che sviluppa attività diversificate e complesse sul territorio nazionale per un fatturato di dimensioni ragguardevoli nonché in vista di ulteriori sviluppi di attività e business a cui l’attuale posizionamento di mercato consente di ambire.

Le principali attività per l'anno 2001 hanno riguardato:

1 . Gestione del Cup Metropolitano Bolognese: rete di accesso costituita da 137 sportelli sul territorio delle Aziende Usl Bologna Città, Bologna Nord e Bologna Sud di cui 10 c/o i reparti ospedalieri, 192 farmacie collegate al Cup. Estensione del servizio di prenotazione Cup all’Ausl di Imola dal novembre 2000: rete di accesso costituita da 30 sportelli con operatore dedicato, 41 c/o i reparti ospedalieri e 30 farmacie collegate al sistema di prenotazione Cup. Nella provincia di Bologna la rete di accesso è quindi complessivamente costituita da 157 sportelli con operatore dedicato, 51 sportelli c/o reparti e 222 farmacie. Inoltre sono attive presso la sede della società 20 postazioni di call center, che servono per prenotazioni, disdette ed informazioni per oltre 2.000 cittadini al giorno. Si tratta della più grande rete di accesso informatizzato alla sanità d'Europa, che consente annualmente la prenotazione di circa 10 milioni di prestazioni ambulatoriali. Si prevede una prossima attivazione del pagamento del ticket presso le farmacie del Cup metropolitano anche presso le farmacie del territorio dell’Ausl Imola.

2. Gestione per il terzo anno del Servizio di Accettazione utenti ambulatoriali (PdA) e della elaborazione dei dati dell’attività ambulatoriale effettivamente prestata per l'Azienda Ospedaliera S. Orsola Malpighi: 30 sportelli ubicati in 8 punti del Policlinico che forniscono informazione sull'attività specialistica, accettazione ed incasso per un totale di oltre 900.000 operazioni annue.

3. Progettazione del servizio di informatizzazione delle cartelle cliniche ospedaliere per l’Ausl Città di Bologna e l’Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi.

4. Conclusione del progetto ministeriale di telemedicina in collaborazione con e in qualità di outsourcer di Telemedicina Rizzoli S-p-A, commissionato congiuntamente dall’Azienda Usl Città di Bologna e dall’Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi. Sviluppo di nuovi servizi per la telemedicina nell'ambito di un progetto promosso congiuntamente alla società Ervet S.p.a., strumento di attuazione della politica socioeconomica della Regione Emilia Romagna.

5. Progetto di sviluppo di un sistema di gestione delle liste d'attesa per i ricoveri elettivi per interventi chirurgici in regime di degenza ordinaria e di chirurgia di giorno nell'ambito di una convenzione con la Regione Emilia Romagna.

6. Progettazione e avvio del servizio di Call Center informativo sanitario per la Regione Emilia Romagna, da realizzare in collaborazione con l’Ausl di Imola e implementazione nella nuova sede per il Call Center a Castel San Pietro Terme (Bo).

7. Predisposizione dello studio preliminare per il Call Center vocale del Comune di Bologna.

8. "Cup solidarietà": gestione delle informazioni relative al mondo dell’associazionismo e del volontariato operante nei servizi di assistenza, salute e solidarietà, rese accessibili ai cittadini sul sito web http://solidarieta.cup2000.it/ e attraverso le farmacie bolognesi. Realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna

9. Progettazione e avvio del servizio di prenotazione tramite Call center per l’Ausl 10 di Firenze, tramite 8 postazioni che rispondono a circa 900 chiamate al giorno. Prospettiva di attivazione per tutta l’area metropolitana di Firenze il prossimo anno.

10. Gestione per il terzo anno del Cup dell'area metropolitana genovese: 108 sportelli, 245 Farmacie (di cui 195 collegate telefonicamente), e 25 postazioni di call center, che servono circa 4,500 cittadini al giorno.

11. Partecipazione, con un gruppo di imprese liguri leader nell'ICT, alla Implementazione del Piano strategico di informatizzazione dell'Azienda Ospedaliera "S. Martino di Genova".

12. Gestione del sistema Cup per sette Aziende ospedaliere di Milano e avvio del Call Center per il pad. Lamarmora dell’Ospedale Maggiore di Milano.

13. Partecipazione alla progettazione e realizzazione di grandi sistemi metropolitani nelle seguenti città o province:

Cup ospedaliero per il Policlinico "S. Matteo" di Pavia.,

Cup per le Aziende sanitarie della provincia di Pesaro,

SI-CUP di Roma;

Portale e sistema Cup per l'area metropolitana di Napoli;

Piano di informatizzazione per l’Az. Osp. Rummo di Benevento;

Cup per la città di Palermo;

sistema Cup e sistema informativo per la Regione Sardegna.

14. Realizzazione del portale Cup per la sanità su rete Internet, con possibilità per i cittadini di visualizzare le prime disponibilità per la prenotazione di prestazioni sanitarie sull’intera area metropolitana bolognese. Entro la fine dell’anno abilitazione di operatori qualificati alle operazioni di prenotazione via web.

15. Partecipazione a progetti europei:

SWIFT. In partnership con il Comune di Bologna: il progetto èfinalizzato a migliorare la qualità della vita dei "Senior" cioè dei cittadini con più di 60 anni, utilizzando Internet in maniera avanzata come strumento per integrare l'offerta di servizi di salute, benessere e sociali erogati da numerose organizzazioni a livello locale. Il progetto, attualmente in fase di sperimentazione, ha consentito di sviluppare un prodotto software che potrà evolvere in prenotazione Web direttamente utilizzabile dal cittadino.

CHARM. (Cup 2000 è partner e Team leader di un consorzio). Il progetto, avviato nel gennaio 2001 si pone l'obiettivo di espandere ed integrare, tramite web, i servizi nell'area del benessere e socio-sanitari offerti ai cittadini residenti nell'area metropolitana di Bologna ed estenderli, in prospettiva, a tutta l' Emilia Romagna, secondo cinque linee di progetto: sanità, solidarietà, salute e benessere, informazione (newsletter, riviste on-line), prescrizione elettronica. Quest' ultima area, con particolare attenzione ai prodotti/servizi per i Medici di Medicina Generale, costituisce il settore di intervento specifico di CUP 2000. Si prevede la conclusione per il marzo 2003.

Linee di sviluppo per il triennio 2002-2004

L'obiettivo di Cup 2000 per il prossimo triennio consiste nel consolidare la capacità di innovazione della Società, in particolare attraverso un pieno utilizzo delle tecnologie telecomunicative in rete internet (servizi di portale, e-services, cup-web) e aumentare la penetrazione sul mercato nazionale nell'area della distribuzione telematica di servizi alla persona e dell'accesso alla sanità, ai servizi socio-assistenziali e di benessere, realizzando tutte le possibili economia di scala legate alla produzione in modo da garantire competitività dei costi e livelli avanzati di servizio.

Le principali linee di sviluppo per il prossimo triennio sono rappresentate da:

  1. innovazioni di prodotto e riduzione dei prezzi offerti per la gestione di servizi per l'accesso tradizionalmente gestiti;

  2.  

  3. partecipazione allo sviluppo di nuovi prodotti SW per l’utilizzo delle più moderne tecnologie (prenotazione via Web)

  4.  

  5. ampliamento gamma di servizi per l'accesso, anche nei campi dell'assistenza e della salute, sperimentando forme di prenotazione web e di accesso con l’utilizzo di smart card

  6.  

  7. espansione del core business su scala nazionale con il rafforzamento dell'attuale posizione nei mercati nei quali la Società è già presente - con particolare riferimento a quello emiliano-romagnolo - e penetrazione in nuove regioni italiane, anche attraverso la costituzione di un network nazionale in un rapporto di collaborazione imprenditoriale con aziende pubbliche e private del settore.

  8.  

  9. espansione delle attività di Call Center in termini quanti-qualitativi: realizzazione di nuovi servizi di informazione agli utenti di servizi oltre che sanitari e socio assistenziali anche sociali in genere (es. settore lavoro a livello provinciale);

  10.  

  11. definizione di una linea di prodotto legata al trasferimento su supporto informatico delle cartelle cliniche ospedaliere attualmente disponibili su supporto cartaceo, gestione e stoccaggio del cartaceo, loro messa a disposizione c/o i reparti ospedalieri mediante dotazione di appositi strumenti informatici.

  12.  

  13. consolidamento ed espansione delle nuove linee di business: servizi per la telemedicina, informatizzazione dei grandi policlinici, e-services (nell'ambito di portali verticali specializzati per la sanità, la salute e il benessere.) e forme di e-commerce per le aziende sanitarie pubbliche e private (e-procurement, logistica on line, etc.).

  14.  

  15. distribuzione on line di prodotti sanità, salute e assistenza attraverso la rete delle farmacie locali, regionali e nazionali.

2.9 AFM S.p.A.

Il 2001 è stato il secondo anno della partnership tra i Comuni soci e GEHE Italia, società responsabile per lo sviluppo in Italia della capogruppo GEHE AG, in AFM S.p.A..

Nel corso dell’anno, peraltro, GEHE Italia, perseguendo gli obiettivi indicati nel piano di sviluppo aziendale presentato in sede di gara per l’acquisizione della partecipazione in AFM S.p.A., ha acquisito partecipazioni di controllo nelle società di gestione delle farmacie comunali di Milano, Lissone, Prato e Parma. Il che, dopo l’acquisizione di Cremona nel 2000, porta a 160 le farmacie complessivamente gestite dal Gruppo che in Italia conta quindi 7 società per un totale di oltre 700 dipendenti.

Il progetto imprenditoriale, promosso inizialmente dai comuni di Bologna e Rimini, si sta diffondendo (anche Lucca, Cesena, Grosseto, Pontedera, Firenze hanno coinvolto partner privati nella gestione delle farmacie, e numerosi altri comuni hanno in corso le procedure di aggiudicazione). Questa situazione, che favorisce il clima di concorrenza e competizione, rappresenta motivo di stimolo per un continuo miglioramento delle performance.

Nuovi servizi introdotti in Farmacia (TENS per la gravidanza, come riduzione del dolore nel travaglio, check up nutrizionale, verifiche audiometriche), gli investimenti di ristrutturazioni in 3 Farmacie Comunali (Farmacia Arno, De Nicola, Marconi) il completamento della gestione degli assortimenti (prodotti più utili in ciascuna Farmacia per la sua posizione geografica), l’educazione sanitaria sul territorio ed in Farmacia con 80 incontri nell’anno sono alcuni esempi di realizzazioni.

Il 2001 è stato anche l’anno del pieno successo del servizio Pronto Salute: consiglio e consegna dei farmaci e dei prodotti dell’area sanitaria e salutare 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno per gli anziani oltre 65 anni in assistenza domiciliare ed i disabili, attivo al momento attuale in 5 Comuni. Con questo progetto il personale di AFM S.p.A. Bologna ha vinto il 1° premio nella "Haniel competition 2001" che premiava il miglior progetto fra tutti quelli realizzati a livello europeo nel gruppo Haniel, che è l’azionista di riferimento di GEHE.

AFM S.p.A. sta contribuendo con convinzione all’introduzione in città dei generici forti del fatto che il nostro gruppo già aveva questa esperienza in altri paesi europei.

Per ultimo, ma non meno importante, l’utile prima delle imposte atteso per il 2001 sarà più alto del 2000 (anno nel quale si è registrato un risultato di oltre 3,7 miliardi di lire).

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