Relazione previsionale e programmatica 2003-2005

Allegato 2

Indirizzi generali di governo per il triennio 2003 – 2005

novembre 2002

indice

1. introduzione

1.1 Premessa

1.2 Le politiche di bilancio 2003

2. le entrate

2.1 Premessa

2.2 Le entrate da trasferimenti

2.3 Le tariffe dei servizi offerti

2.4 Le entrate tributarie

3. Le uscite

3.1 Premessa

3.2 Il piano strategico dell’Area Comunicazione

3.2.1 L’offerta attuale dei servizi e la sua evoluzione

3.2.1.1 Il Settore Sportello dei cittadini

3.2.1.2 Il Settore Sportello per Edilizia ed Imprese

3.2.1.3 Il Settore Sicurezza

3.3 Il piano strategico dell’Area Famiglia

3.3.1 Premessa

3.3.1.1 Il Settore Salute e Qualità della Vita

3.3.1.2 Il Settore Coordinamento dei Servizi Sociali

3.3.1.3 Il Settore Istruzione

3.3.2 Gli obiettivi dell’Area

3.3.3 I servizi sociali

3.3.3.1 Area Disabili

3.3.3.2 Area Adulti

3.3.3.3 Area Immigrazione

3.3.3.4 Area Diritti Infanzia e Adolescenza

3.3.3.5 Area Anziani

3.3.4 L’istruzione

3.3.5 Salute e Qualità della Vita

3.4 Il piano strategico dell’Area Opere pubbliche

3.4.1 Premessa

3.4.1.1 Il Settore Ingegneria Civile e Infrastrutture

3.4.1.2 Il Settore Patrimonio

3.4.2 Gli obiettivi dell’Area

3.4.3 L’ottimizzazione del patrimonio

3.4.4 La messa a norma degli edifici

3.4.5 Gli edifici di prima accoglienza

3.4.6 La realizzazione dei Progetti Prioritari

3.4.6.1 La realizzazione della Metropolitana

3.4.6.2 La realizzazione della Sede Unica

3.4.6.3 La realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia

3.4.6.4 La realizzazione del Tram

3.4.6.5 Il riassetto della Stazione FS e di Piazza Medaglie d’Oro

3.4.6.6 Il miglioramento dell’illuminazione urbana

3.4.7 Gli strumenti per la realizzazione dei progetti

3.4.8 Il piano degli investimenti

3.5 Il piano strategico dell’Area Qualità urbana

3.5.1 Premessa

3.5.1.1 Il Settore Territorio e Riqualificazione Urbana

3.5.1.2 Il Settore Mobilità Urbana

3.5.1.3 Il Settore Manutenzioni e Conduzioni

3.5.2 Gli obiettivi dell’Area

3.5.3 Gli obiettivi del Settore Territorio e Riqualificazione Urbana

3.5.3.1 La realizzazione del progetto di riqualificazione del sistema urbano

3.5.3.2 La realizzazione dei progetti prioritari

3.5.3.2.1 Attuazione di misure utili all’incremento della pulizia della città

3.5.3.2.2 Riqualificazione della aree militari

3.5.3.2.3 Riqualificazione dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Via Fioravanti

3.5.3.2.4 Riqualificazione dell’area Bertalia – Lazzaretto

3.5.3.2.5 Definizione del nuovo Piano Strutturale

3.5.3.3 L’attività edilizia

3.5.3.4 Il miglioramento della logistica urbana

3.5.4 Gli obiettivi del Settore Mobilità Urbana

3.5.4.1 Premessa

3.5.4.2 I progetti prioritari

3.5.5 Gli Obiettivi del Settore Manutenzioni e Conduzioni

3.5.5.1 Il Contratto di Servizio "Global Service"

3.5.5.2 Gli appalti aperti di manutenzione

3.5.5.3 Attività di verifica e controllo degli scavi effettuati da terzi

3.6 Il piano strategico dell’Area Sviluppo socio-economico

3.6.1 Premessa

3.6.1.1 Il Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali

3.6.1.2 Il Settore Cultura

3.6.1.3 Il Settore Sport e Giovani

3.6.2 Gli obiettivi dell’Area

3.6.3 Gli obiettivi del Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali

3.6.3.1 Definizione di un piano di sostegno allo sviluppo turistico

3.6.3.2 Miglioramento dell’efficienza dell’attività direzionale

3.6.3.3 Miglioramento delle modalità di gestione degli Istituti Aldini Valeriani

3.6.3.4 Incentivazione della creazione di imprese nelle aree di degrado urbano e sostegno allo sviluppo industriale e artigianale

3.6.3.5 Interventi di miglioramento di organizzazione e gestione delle relazioni internazionali

3.6.3.6 Interventi di riqualificazione e valorizzazione commerciale

3.6.4 Gli obiettivi del Settore Cultura

3.6.5 Gli obiettivi del Settore Sport e Giovani

3.7 Il piano strategico del Settore Polizia Municipale

3.7.1 Gli obiettivi Strategici

3.7.2 La riorganizzazione del corpo

3.7.2.1 Il vigile di quartiere

3.7.2.2 La riorganizzazione del parco veicoli

3.7.2.3 La realizzazione della sede del quartiere Porto

3.7.2.4 L’incremento del personale

3.7.3 La realizzazione della Sede Unica

3.7.4 Effetti dell’incremento del personale

3.8 Le spese di personale

3.8.1 L’andamento della spesa

3.8.2 La ripartizione del personale

3.9 Le spese di economato

3.10 Il servizio del debito

3.11 I fitti passivi

 

 

1. introduzione

1.1 Premessa

Nel presentare il Bilancio di previsione 2003 e il Piano poliennale dei lavori pubblici e degli investimenti 2003 – 2005 appare opportuno sottolineare brevemente alcuni aspetti che ne caratterizzano l’iter di formazione, la struttura ed il contenuto.

  1. Il Bilancio di previsione è redatto facendo riferimento alle novità legislative introdotte dalla legge finanziaria nella versione presentata dal Governo ma non ancora approvata in via definitiva dal Parlamento.
  2. Anche il Bilancio di previsione 2003 viene approvato entro i termini di legge (31 dicembre); si evita così il ricorso all’esercizio provvisorio, che inevitabilmente avrebbe ripercussioni negative sulla erogazione dei servizi, e si consente all’Amministrazione di poter esercitare una piena capacità di spesa a partire dall’1 gennaio.
  3. Il Bilancio 2003 risente positivamente di scelte strutturali compiute negli anni precedenti; in particolare appare opportuno evidenziare le politiche intraprese in merito all’ esternalizzazione di alcuni servizi, alle ristrutturazioni ed alle valorizzazioni delle partecipazioni societarie ed al recupero dell’evasione fiscale.        

1. 2 Le politiche di bilancio 2003

Nelle pagine che seguono sono riportati in termini numerici e di confronto i principali obiettivi che l’Amministrazione municipale si prefigge nel 2003 nell’ambito della propria strategia amministrativa. In particolare, si rafforzano le politiche per gli anziani e per l’infanzia, che possono essere sintetizzate dagli elementi di seguito riportati:

La politica di bilancio utilizzata per conseguire tali risultati ha privilegiato gli strumenti del recupero di efficienza piuttosto che un aumento della pressione fiscale o dei prezzi dei servizi offerti, mantenendo invariate le aliquote ICI, l’addizionale IRPEF e le tariffe, ad eccezione della TARSU e della tariffa della refezione scolastica che registrano un adeguamento alla dinamica inflazionistica. Appare opportuno evidenziare almeno 4 elementi principali:

  1. recuperi di efficienza sono conseguiti mediante le esternalizzazioni realizzate negli anni precedenti – illuminazione pubblica, fognature, Iperbole e call center, e il più recente affidamento a Seabo della gestione dei servizi funerari e cimiteriali.
  2. a partire dal 2003 si otterrà una diminuzione degli oneri finanziari sostenuti dall’Amministrazione grazie all’estinzione anticipata di alcuni mutui utilizzando i proventi che deriveranno dal collocamento in borsa di Hera S.p.A.
  3. nel 2003 si sviluppano ulteriormente la lotta all’evasione fiscale, che consentirà un recupero di tributi arretrati pari a 10,5 milioni di euro;
  4. la ristrutturazione delle partecipazioni societarie del Comune consentirà di aumentare gli utili derivanti da Hera, ATC e AFM e l’estinzione di flussi in uscita derivanti dalle perdite di società liquidate o in corso di liquidazione.
2.  le entrate

2.1 Premessa

I principali indirizzi del budget 2003 con riferimento alle entrate sono condizionati in misura significativa dalla politica fiscale imposta dalla proposta di legge finanziaria 2003 presentata dal governo. In particolare, appare rilevante segnalare che per il prossimo anno è prevista una ulteriore riduzione dei trasferimenti statali, risultante da un azzeramento dei fondi ordinario, consolidato e perequativo e da una riduzione del fondo statale per concorso mutui di 2,1 milioni di euro; tale riduzione dei trasferimenti è parzialmente compensata dall’aumento della compartecipazione al gettito IRPEF ed il saldo delle variazioni di queste due voci di entrata è per il Comune di Bologna negativo, rispetto al 2002, e pari a circa 3 milioni di euro.

Per quanto riguarda le entrate tributarie, oltre all’aumento della compartecipazione al gettito IRPEF sopra ricordato, appare significativo evidenziare che l’Amministrazione ha ritenuto opportuno mantenere invariate le aliquote ICI ed aumentare, seppure in misura inferiore alla dinamica inflazionistica degli ultimi due anni, la TARSU, il cui incremento è stabilito pari al 4,9%. Sembra inoltre utile segnalare che per il 2003 è previsto un ulteriore recupero dell’evasione arretrata della TARSU in misura pari a 4,7 milioni di euro ed un recupero arretrati relativo all’ICI pari a 5,8 milioni di euro. Rimane infine invariata, come stabilito dalla proposta di legge finanziaria 2003, l’addizionale IRPEF.

Con riferimento alle entrate extra-tributarie, sembra opportuno rilevare tre elementi principali:

  1. si mantengono invariate le tariffe dei servizi offerti dal Comune, fatta eccezione per le tariffe della refezione scolastica, che subiscono un adeguamento pari al 4,9% necessario a sostenere l’aumento dei costi di produzione e distribuzione del pasto;
  2. si estinguono le voci in entrata – e le corrispondenti voci in uscita - afferenti alla gestione dei servizi funerari e cimiteriali a seguito del suo affidamento a Seabo S.p.A.;
  3. sembra utile evidenziare l’aumento per il 2003 delle entrate derivanti da maggiori utili di alcune società partecipate ed in particolare HERA, per cui l’aumento è pari a 4,7 milioni di euro, ATC, in misura pari a 450 mila euro, e AFM, per 113 mila euro.

Nelle figure seguenti si confrontano le entrate previste nel budget 2002 riclassificato e nel budget 2003 suddivise tra le loro voci principali.

Figura 1

la composizione delle entrate – budget 2002 riclassificato

in percentuale

 

Figura 2

la composizione delle entrate – budget 2003

in percentuale

Appare importante evidenziare come la riduzione dei trasferimenti statali, parzialmente sostituiti dalla compartecipazione al gettito IRPEF, ha elevato il grado di autonomia finanziaria del Comune dal 73,3% al 90,2%, accentuando in misura particolarmente significativa l’andamento rilevato negli ultimi 10 anni.

Figura 3

l’autonomia finanziaria

in percentuale

 

2.2 Le entrate da trasferimenti

Come anticipato sopra, anche per il 2003 viene confermata la tendenza manifestatasi negli ultimi anni di una progressiva diminuzione dei trasferimenti, ed in particolare dei trasferimenti statali, come previsto dalla proposta di legge finanziaria per il 2003; tale riduzione, che genera una contrazione complessiva, rispetto al 2002, delle entrate derivanti da trasferimenti pari al 69% ed una riduzione della stessa percentuale dei trasferimenti per abitante, conduce ad una incidenza dei trasferimenti statali sulle entrate ordinarie pari al 7% e dei trasferimenti e contributi complessivi pari al 9,8%.

L’ammontare complessivo della voce in esame per il 2003 è pari a 33,1 milioni di euro. Nelle tabelle che seguono si riporta l’andamento dei trasferimenti statali e dei trasferimenti statali per abitante negli ultimi anni. Appare opportuno evidenziare che tale voce di entrata ha registrato una diminuzione complessiva pari a circa l’83% negli ultimi 11 anni.

Figura 4

i trasferimenti statali

in migliaia di euro

Figura 5

i trasferimenti statali per abitante

in euro

Il grafico seguente e il successivo evidenziano rispettivamente il totale dei trasferimenti statali divisi per tipologia e, più in dettaglio, l’andamento dei fondi ordinario, consolidato, perequativo e concorso mutui e della compartecipazione al gettito IRPEF.

Figura 6

i trasferimenti statali per tipologia

in migliaia di euro

In particolare, nel grafico che segue si evidenzia la sostituzione della compartecipazione al gettito IRPEF ai fondi ordinario, consolidato e perequativo, che comporta per il Comune un saldo negativo pari a circa 1 milione di euro, che sale a 3 milioni di euro se si tiene conto anche della riduzione di 2,1 milioni di euro del contributo statale per concorso mutui.

Figura 7

i trasferimenti statali e la compartecipazione IRPEF

in migliaia di euro

2.3 Le tariffe dei servizi offerti

Le tariffe relative ai servizi offerti dal Comune, riportate nelle tabelle che seguono, fanno riferimento principalmente ai nidi d’infanzia e alla refezione scolastica. Per quanto riguarda i nidi, la struttura tariffaria rimane anche per il prossimo anno invariata, nonostante l’eccesso di domanda del servizio registrato nell’anno in corso. Con riferimento alla refezione scolastica, l’Amministrazione ha invece ritenuto opportuno adeguare parzialmente la tariffa del servizio all’inflazione accumulata negli ultimi anni in misura pari al 4,9%.

Tabella 1

LE TARIFFE DEI NIDI

in euro

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

bdg 2002

bdg 2003

Tariffa massima

232

255

413

413

413

362

362

362

362

Tariffa media

145

204

232

232

232

198

198

198

198

Nota: il valore della tariffa media riportato a partire dal 2000 è una stima, in quanto l’introduzione dell’ISEE non ne consente il calcolo.2

Tabella 2

LE TARIFFE DELLA REFEZIONE SCOLASTICA

in euro

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

bdg 2002

bdg 2003

Tariffa media

73

80

88

88

88

88

88

88

92

 

2.4 Le entrate tributarie

La politica tributaria del Comune di Bologna fa riferimento, principalmente, alla definizione delle aliquote dell’ICI e dell’addizionale IRPEF, nei limiti stabiliti dalla legge, ed alla individuazione della tariffa sui rifiuti solidi urbani (TARSU).

Per quanto riguarda l’addizionale IRPEF, come ricordato in precedenza, la legge finanziaria ha stabilito che per il 2003 l’aliquota non possa essere aumentata e rimane pertanto fissata pari allo 0,4%. L’Amministrazione ha inoltre ritenuto opportuno mantenere invariate anche per il prossimo anno le aliquote ICI, il cui andamento storico è riportato nella figura che segue.

Figura 8

LE ALIQUOTE DELL’ICI

in percentuale

Anche il gettito complessivo di competenza, riportato nel grafico successivo, rimane pressochè invariato; tuttavia, appare significativo evidenziare che il progetto perseguito dall’Amministrazione di recupero dei tributi arretrati condurrà ad entrate ulteriori relative all’ICI pari a 5,8 milioni di euro.

Figura 9

IL GETTITO DELL’ICI

in migliaia di euro

Appare inoltre utile riportare di seguito i risultati di un esercizio che evidenzia come il gettito reale dell’ICI sia tra il 1998 e il 2003 diminuito in misura pari al 12% a causa dell’erosione inflazionistica. Tale risultato è l’effetto della politica di mantenimento delle aliquote ad un valore costante nel corso degli anni e della concessione di una serie di agevolazioni. Nel grafico sotto riportato si illustrano l’andamento dell’inflazione, del gettito nominale e del gettito reale dell’ICI, espressi in numeri indice.

Figura 10

il gettito dell’ici e l’inflazione

in numeri indice

Nella tabella successiva, infine, si riporta l’andamento delle detrazioni ICI sulla prima casa.

Tabella 3

LE DETRAZIONI SULLA PRIMA CASA

in euro

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

bdg 2002

bdg 2003

detrazione

93

93

93

93

103

103

103

119

119

119

119

 

Per quanto riguarda la TARSU, nel 2003 l’Amministrazione ha ritenuto opportuno aumentare la tariffa in misura pari al 4,9%; tale aumento è infatti necessario a recuperare, almeno parzialmente, l’erosione inflazionistica subita negli ultimi due anni ed a coprire i costi dell’incremento dei servizi di pulizia della città.

Tabella 4

LA TASSA SUI RIFIUTI

in euro al m2, con riferimento alle abitazioni private

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

bdg 2002

bdg 2003

TARSU

1,59

1,59

1,66

1,74

1,74

1,74

1,78

1,78

1,87

 

Nel grafico che segue si riporta l’andamento del gettito complessivo della TARSU a partire dal 1997.

Figura 11

il gettito della tarsu

in migliaia di euro

 

Complessivamente, le entrate tributarie nel 2003 sono pari a 314 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2002 pari al 44%; tale aumento è l’effetto principalmente della sostituzione di parte dei trasferimenti statali con la compartecipazione al gettito IRPEF, pari a 85,1 milioni di euro, che è classificata come una entrata di natura tributaria.

Figura 12

le entrate tributarie

in migliaia di euro

Infine, appare utile riportare di seguito l’andamento storico del grado di autonomia tributaria, vale a dire il rapporto tra le entrate tributarie e il totale delle entrate ordinarie. Tale indice, positivamente correlato con il tasso di autonomia finanziaria, registra nel 2003 un aumento di quasi 20 punti percentuali, sempre dovuto all’introduzione della compartecipazione IRPEF.

Figura 13

l’autonomia tributaria

valori in percentuale

 

3. Le uscite

3.1 Premessa

Oggetto di questo capitolo è l’illustrazione delle uscite finanziarie sostenute dall’Amministrazione comunale nell’anno 2003. L’impostazione metodologica adottata suggerisce una suddivisione delle spese tra le voci gestite a livello centralizzato – personale, economato, servizio del debito e fitti passivi – e le risorse sia di natura corrente sia in conto capitale riferibili alla competenza dei singoli settori. In particolare, di seguito si riportano i cosiddetti "piani strategici d’Area", ossia le linee di indirizzo strategico assunte per i prossimi anni dalle cinque aree di line del Comune di Bologna e dal Settore Polizia Municipale; i "piani strategici" descrivono, in sintesi, le previsioni relative alle attività svolte ed ai servizi offerti dall’Amministrazione ed alle risorse in termini di spesa corrente e di spesa per investimenti necessarie per la loro attuazione.

Nei grafici che seguono si illustra in sintesi la distribuzione della spesa tra le diverse tipologie che la descrivono ed in particolare l’allocazione delle risorse classificate come consumi specifici tra le aree di line del Comune.

Figura 14

la distribuzione della spesa per tipologia

in percentuale con riferimento al budget normalizzato

Figura 15

la distribuzione dei consumi specifici tra le aree

in percentuale con riferimento al budget normalizzato

3.2 Il piano strategico dell’Area Comunicazione

La costituzione dell’Area Comunicazione e Rapporto con la Cittadinanza, articolata nei settori Sportello dei Cittadini, Sportello per Edilizia ed Imprese e Sicurezza, risponde alla finalità di assicurare la trasparenza e la congruità dell’azione istituzionale nel rapporto tra istituzione e cittadinanza.

Gli obiettivi principali dell’Area per gli anni 2003-2004 possono essere sintetizzati in tre linee di interventi finalizzati.

  1. La prima tipologia di interventi è volta ad avvicinare l’Amministrazione ai cittadini e alle imprese, semplificando l’accesso e migliorando l’interazione comune-utente, con l’obiettivo di:
  1. La seconda linea d’intervento fa riferimento invece all’insieme delle soluzioni attraverso le quali il Comune si attiva per interpretare ed anticipare le molteplici categorie di utenza, per progettare risposte tempestive, efficaci, personalizzate attraverso la personalizzazione dei servizi, i servizi on-line e il Customer Relationship Management.
  2. L’ultima tipologia di interventi si propone lo scopo di migliorare la trasparenza dell’Amministrazione, progettando e realizzando iniziative che rendano l’ente capace di rispettare gli impegni assunti nei confronti della collettività amministrata.
3.2.1 L’offerta attuale dei servizi e la sua evoluzione

3.2.1.1 Il Settore Sportello dei cittadini

L’attività dello Sportello dei cittadini è finalizzata allo svolgimento delle funzioni riportate di seguito:

Gli sviluppi dell’attività del Settore ipotizzati nel 2003 prevedono una serie di azioni volte al miglioramento dell’accessibilità tramite l’erogazione di servizi di informazione o di tipo transattivo in una logica multi-canale e di ascolto. A tale proposito, appare opportuno evidenziare di seguito alcuni degli interventi più significativi migliorativi dei servizi offerti:

3.2.1.2 Il Settore Sportello per Edilizia ed Imprese

Lo sportello per edilizia e imprese svolge principalmente le funzioni che seguono:

L’attività del settore, in termini quantitativi, può essere descritta dai dati riportati nella tabella che segue.

Tabella 5

RISULTATI RELATIVI ALLO SPORTELLO PER EDILIZIA ED IMPRESE

procedimenti avviati e tempo medio di rilascio (espresso in giorni)

Linee di attività

Misure di attività

2002

Sportello Edilizia

Autorizzazioni edilizie

n. procedimenti avviati

253

tempo medio di rilascio

25

Concessioni edilizie

n. procedimenti avviati

508

tempo medio di rilascio (esclusa telefonia)

34

Denunce inizio attività (DIA)

n. procedimenti avviati

3690

Sportello Imprese

Attività artigianali

n. procedimenti avviati

166

tempo medio di rilascio

42

Impianti

n. procedimenti avviati

101

tempo medio di rilascio

28

Telefonia

n. procedimenti avviati

583

tempo medio di rilascio

61

Commercio fisso

n. procedimenti avviati

675

tempo medio di rilascio

62

Commercio su area pubblica

n. procedimenti avviati

406

tempo medio di rilascio

26

Pubblici esercizi

n. procedimenti avviati

254

tempo medio di rilascio

28

Attività ricettive

n. procedimenti avviati

88

tempo medio di rilascio

44

Altri procedimenti

n. procedimenti avviati

497

tempo medio di rilascio

non rilevato

 

Nel 2003 sarà sviluppata ulteriormente l’attività di semplificazione dei procedimenti relativi allo Sportello Imprese attuata nel 2002, che ha conseguito una riduzione del 10% del numero dei procedimenti amministrativi necessari ed una riduzione del 25% dei provvedimenti emanati annualmente, ottenendo quindi una significativa diminuzione del carico di lavoro degli uffici; si presume che, con l’introduzione della DIA (denuncia di inizio attività) tale semplificazione condurrà nel 2003 ad una ulteriore riduzione del numero di tali procedimenti e ad una conseguente riduzione dei tempi medi di rilascio. Tale attività di semplificazione è uno degli elementi, insieme all’aumento della capacità di informazione in materia urbanistico-edilizia e di acquisizione delle pratiche edilizie, del progetto prioritario "Miglioramento dei servizi di sportello per edilizia e imprese", in corso di realizzazione da parte del Settore. In parallelo a tale attività di semplificazione, si sta provvedendo all’introduzione di controlli a campione sulle denunce di inizio attività; tali controlli dovrebbero portare ad una maggiore trasparenza dei criteri dell’attività amministrativa, e quindi ad una maggiore affidabilità dell’Amministrazione. Al fine di mantenere ed aggiornare la professionalità degli operatori comunali si intende infine migliorare la circolazione interna di informazioni ed ampliare gli ambiti di collaborazione reciproca fra Settori.

Si sta predisponendo il progetto per lo sviluppo dei servizi on-line, ivi compreso l’inoltro delle pratiche mediante l’uso della firma digitale.

Il progetto "Miglioramento dei servizi di sportello per edilizia e imprese" terminerà nel 2004.

3.2.1.3 Il Settore Sicurezza

Il Settore Sicurezza, fra le principali attività in essere:

Il Settore Sicurezza ha iniziato ad effettuare nel 2002 un’azione di riposizionamento delle proprie attività, contenendo le azioni a pioggia, orientando le proprie competenze prioritariamente all’analisi e valutazione preventiva dell’impatto sulla sicurezza della collettività locale delle proposte elaborate da altri Settori (deroghe orari esercizi pubblici). Tale azione si articolerà e svilupperà durante tutto il 2003. Le attività principali, attraverso le quali opera il Settore, sono le seguenti:

1. Assistenti civici

Gli assistenti civici sono volontari che rappresentano per i cittadini una presenza "amica" e rassicurante; svolgono un lavoro prevalentemente di prevenzione e deterrenza contro il degrado e la microcriminalità. Le aree d’intervento a loro assegnate sono classificate secondo tre tipologie:

Attualmente aderiscono al progetto 15 Associazioni con circa 420 volontari e si riscontra una presenza media di circa 85 Assistenti Civici ogni giorno impegnati presso 27 istituti scolastici, 51 giardini della città e 15 aree ad elevato affollamento. E’ previsto per il prossimo futuro un elevato incremento sia di Associazioni che di volontari aderenti.

2. Sportelli di sicurezza

L’Amministrazione Comunale è presente in più punti della città per ricevere i cittadini e ascoltare loro segnalazioni e suggerimenti; presso tali sportelli il cittadino trova una risposta ai propri problemi ed un intervento compatibile con le risorse disponibili. Mediamente gli sportelli di sicurezza attivano, su richiesta dei cittadini, più di 7 interventi al giorno, che riguardano principalmente problemi di degrado urbano (15%), sporcizia e rifiuti (13%), microcriminalità e vandalismo (12%), traffico (11%), degrado del verde (10%), senza fissa dimora (6%), tossicodipendenza e spaccio (6%), etc.

3. Sistema Rete di protezione sicurezza

E’ un progetto di prevenzione situazionale che prevede l’installazione di telecamere ad elevata definizione lungo alcuni percorsi pedonali ad alta frequenza di persone, presso alcune fermate di mezzi pubblici e nei principali giardini della città. Nel 2002 sono già state installate 44 telecamere, mentre nel corso del prossimo anno saranno attivate ulteriori 221 con un totale di 265. Parallelamente si sta lavorando ad un accordo con la Società Grandi Stazioni S.p.A. per televigilare la zona circostante la stazione centrale successivamente all’intervento di restyling nei prossimi mesi.

4. Scuole e bambini sicuri

Progetto di prevenzione situazionale a carattere sperimentale finalizzato a ripristinare condizioni di sicurezza presso 5 scuole e aree circostanti nel quartiere Navile. Si prevede la manutenzione e risistemazione delle aree verdi delle scuole, l’installazione di impianti antintrusione e videosorveglianza, e il potenziamento di illuminazione l’adeguamento delle recinzioni e dei giochi per bambini, la rivitalizzazione mediante manifestazioni socio-culturali e interetniche.

Questa tipologia di intervento verrà realizzata nel 2003 anche nel quartiere S. Donato al Polo Saffi.

5. Punkabestia

Il centro di accoglienza per punkabestia è un luogo in cui circa 40 di essi possono trovare un riparo notturno, disincentivando così la loro presenza in particolare nella zona universitaria e per diminuire l’impatto sui cittadini residenti. Si opera inoltre per avviare un graduale percorso di inserimento sociale e di recupero di queste persone.

6. Deroghe orari esercizi pubblici

Prima del rilascio da parte dei quartieri delle autorizzazioni di deroga-proroga degli orari di apertura degli esercizi commerciali, viene effettuata un’attenta analisi delle condizioni di esercizio e delle ripercussioni esterne sulla cittadinanza in termini di impatto sociale relativamente a rumori, degrado, parcheggio selvaggio, ecc.. Parimenti all’insorgere di questi ultimi problemi può essere causa di sospensione o variazione delle condizioni di deroga già attribuite.

7. Mediazione di comunità

Tale servizio è svolto da operatori esperti nei quartieri con lo scopo di intervenire e prevenire le conflittualità che insorgono tra gruppi e aggregati sociali vari di cittadini, aiutandoli ad acquisire e sviluppare capacità di gestione delle problematiche stesse, favorendo il dialogo con le istituzioni e limitando il processo di delega delle soluzioni alle stesse.

8. Prevenzione rischi

Vengono realizzati presso centri civici, sociali e parrocchie della città incontri con la cittadinanza in cui vengono illustrati da esperti del Settore, Polizia e con testimonianze dirette degli Assistenti Civici accorgimenti e comportamenti utili a carattere di prevenzione per non restare vittime di azioni criminose quali furti, borseggi, scippi, rapine, truffe, raggiri, ecc… Durante gli incontri viene distribuito anche un utile vademecum di prevenzione "La sicurezza in tasca".

Va infine rilevato che il settore ha effettuato nel 2002 1 400 pratiche (segnalazioni sulla base delle quali si attivano interventi). Per il 2003 se ne prevedono dalle 1 600 alle 1 700.

3.3 Il piano strategico dell’Area Famiglia

3.3.1 Premessa

Nel contesto amministrativo comunale, una delle Aree di maggiore rilevanza è l’Area Famiglia che ha la finalità di accompagnare la vita della famiglia nei momenti cruciali del suo ciclo vitale, fornendo un sostegno al livello di benessere della comunità.

L’Area osserva le dinamiche sociali e demografiche del Comune di Bologna ed è impegnata a sviluppare soluzioni al fine di incencentivare l’innovazione delle attività e dei servizi e per adeguare tempestivamente la risposta ai cambiamenti che caratterizzano la realtà sociale della comunità cittadina. Le politiche dell’Area privilegiano l’investimento sociale piuttosto che l’intervento riparatore, aumentando l’autonomia delle persone, la capacità di cura della famiglia, la sussidiarietà. L’evoluzione delle politiche si fonda su una reale possibilità di scelta dei cittadini tra le diverse opportunità, sul coordinamento delle politiche settoriali nella logica dell’integrazione dei programmi che riguardano la singola famiglia o persona, sul contenimento delle attività gestionali del Comune, a favore di una maggiore capacità di governo e regolazione dei sistemi istituzionali e di offerta autonoma.

L’Area Famiglia si articola in tre settori, qui di seguito elencati, ognuno dei quali dotato di competenze diverse ma caratterizzati dalle stesse finalità di base.

3.3.1.1 Il Settore Salute e Qualità della Vita

Il Settore Salute e Qualità della Vita coordina le attività relative ai problemi legati alle condizioni di salute dei cittadini offrendo alcuni servizi utili al miglioramento della qualità della vita. Qui di seguito si riportano i principali servizi di competenza del Settore:

3.3.1.2 Il Settore Coordinamento dei Servizi Sociali

Nell’ambito dell’elaborazione degli orientamenti e delle linee guida in materia sociale, comprendenti la stesura degli atti e dei regolamenti in materia, e della conseguente gestione delle problematiche relative, il Settore Coordinamento dei Servizi Sociali propone alcuni servizi definibili come segue:

3.3.1.3 Il Settore Istruzione

Il Settore Istruzione rappresenta l’organo preposto dall’Amministrazione comunale alla promozione e successiva gestione di tutte le attività riconducibili al tema della scuola e alle relative problematiche. In particolare, il Settore focalizza il proprio intervento verso attività di:

3.3.2 Gli obiettivi dell’Area

L’obiettivo principale dell’Area Famiglia consiste nella volontà di sviluppare i servizi per il sostegno della famiglia e più in generale per migliorare la qualità della vita dei bolognesi mediante il miglioramento continuo e la personalizzazione degli interventi rispetto alla pluralità e alla evoluzione delle esigenze degli utenti. L’evoluzione delle politiche deve fondarsi su una reale possibilità di scelta dei cittadini tra le diverse opportunità, sul coordinamento delle politiche settoriali nella logica dell’integrazione dei programmi che riguardano la singola famiglia o persona, sul contenimento delle attività gestionali del Comune, a favore di una maggiore capacità di governo e regolazione dei sistemi istituzionali e di offerta autonoma, nella logica della sussidiarietà.

Questa scelta è giustificata dalla consapevolezza che l’Area in questione, per quanto riguarda i servizi a gestione diretta dell'Amministrazione, ha attualmente raggiunto buoni standard qualitativi e una sufficiente copertura della domanda dei cittadini, soprattutto nei servizi a favore degli anziani e delle persone adulte handicappate; in termini economici tale area è caratterizzata da un’alta concentrazione di spesa corrente e da un basso livello di assorbimento degli investimenti. Resta quindi da sviluppare la rete integrata di servizi alla persona e di sostegno alle famiglie che trova come punti di forza fondamentali il rapporto con il terzo settore, il coinvolgimento delle Ipab e delle Fondazioni Bancarie, puntando sul sostegno alla famiglia piuttosto che alla sua sostituzione nell'erogazione dei servizi. La componente relativa agli investimenti, pertanto, raggiunge livelli modesti rispetto al passato poiché l'offerta di strutture in questa prospettiva è ritenuta ormai "matura".

3.3.3 I servizi sociali

Relativamente al settore Servizi Sociali, l’Area Famiglia si propone di raggiungere una serie di obiettivi strategici volti ad incrementare l’offerta dei servizi e a riorganizzare in modo più efficiente le attività di competenza.

Le priorità strategiche si articolano come segue:

  1. incremento nei prossimi 3 anni del 10% della spesa corrente per attività di supporto alle famiglie, per lo svolgimento dei compiti di cura, attraverso la promozione di reti solidali di auto aiuto e attivazione dei legami parentali;
  2. incremento dei servizi di intervento domiciliare piuttosto che interventi di istituzionalizzazione o rivolti alla sostituzione delle famiglia. La domiciliarietà è intesa come vicinanza fisica e psicologica ai bisogni dei cittadini, allargando il tradizionale concetto di assistenza domiciliare;
  3. strategie di integrazione sociale delle persone che per condizioni fisiche, economiche, culturali e lavorative rischiano l’esclusione o l’ emarginazione sociale;
  4. confronto collaborativo con tutte le istituzioni, le parti sociali, il terzo settore, i cittadini nella programmazione, gestione e valutazione dei servizi, al fine di promuovere l’innovazione, il miglioramento e la sinergia delle risorse;
  5. costituzione di un Consorzio tra Comune e AUSL per la gestione integrata dei Servizi Sociali al quale affidare tutte le competenze relative alle problematiche della famiglia, minori, disabili, anziani e adulti al fine di generare un valore aggiunto in termini di efficienza nel rapporto con i cittadini.
3.3.3.1 Area Disabili

La maturità del settore viene confermata dal fatto che nel 2002 si è completato un ciclo di investimenti durato 12 anni; per questo gli obiettivi dell’Amministrazione mirano ad un incremento dei servizi offerti a scapito di nuove attività di investimento. In particolare si segnalano i seguenti progetti principali:

3.3.3.2 Area Adulti

Gli obiettivi relativi alla tematica degli adulti sono rivolti alla soluzione delle problematiche che caratterizzano soprattutto i disagi a cui sono sottoposti i "senza tetto". In particolare è prevista la realizzazione di misure volte ad incentivare l’integrazione sociale di questa categoria di cittadini. I principali indirizzi strategici sono:

3.3.3.3 Area Immigrazione

Al fine di migliorare l’accoglienza e l’inserimento nella società degli immigrati, il Comune di Bologna ha definito per l’anno 2003 alcuni progetti che vengono qui di seguito riportati:

3.3.3.4 Area Diritti Infanzia e Adolescenza

Gli obiettivi strategici per il 2003 sono soprattutto rivolti alla gestione delle problematiche degli adolescenti lasciati soli dalle famiglie; questo fenomeno ha registrato un incremento di circa il 50% per effetto dell’aumento di adolescenti immigrati, trovati in città nel corso del 2002 e privi di sostegni parentali . In particolare i principali indirizzi strategici prevedono la realizzazione dei progetti qui di seguito riportati:

In riferimento ai problemi legati all’infanzia uno degli obiettivi principali consiste nel potenziamento del progetto "Un Anno in Famiglia" volto a erogare sussidi alle madri che hanno terminato il periodo di maternità previsto per legge; la bontà dell’iniziativa è confermata dal numero di adesioni registrato nel primo semestre del 2002 che rappresenta il 93% del totale del 2001.

3.3.3.5 Area Anziani

Il settore è caratterizzato dal completamento di un ciclo di investimenti iniziato all’inizio degli anni ’90 e da un piano strategico volto al consolidamento e miglioramento dei servizi proposti alla collettività.

Le linee guida di intervento in relazione alle problematiche legate agli anziani rivolgono particolare attenzione alla necessità di consolidare i servizi di assistenza domiciliare (si prevede che nel 2003 saranno circa 2000 le persone assistite presso le proprie abitazioni) e di promuovere le RSA e le case protette per le persone non autosufficienti. Di contro si programma una riduzione degli assistiti in casa di riposo ai quali si proporranno interventi domiciliari, al fine di prevenire l’istituzionalizzazione.

Nel corso dell’anno 2002 si è verificato un decremento numerico degli anziani, dato questo in controtendenza rispetto all’andamento registrato degli ultimi anni. Poiché si valuta che il numero complessivo di anziani continuerà a decrescere lentamente, lo standard raggiunto dai servizi può ormai ritenersi maturo e quindi l’attenzione va posta al miglioramento continuativo, piuttosto che all’incremento quantitativo.

In uno scenario caratterizzato dal cambiamento strutturale sopra indicato i principali obiettivi dell’Amministrazione Comunale si articolano come segue:

Figura 16

L’ASSISTENZA DOMICILIARE

in migliaia di ore

 

Figura 17

ANZIANI assistiti IN STRUTTURE RESIDENZIALI

n. medio di utenti

 

Figura 18

OFFERTA DI POSTI IN STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI

n. totale posti disponibili in case protette e RSA

Figura 19

i posti offerti nei centri diurni per anziani

n. medio di posti

 

3.3.4 L’istruzione

Il settore Istruzione si propone per il 2003 di realizzare tre priorità così definite:

  1. riprogettazione dell’offerta dei servizi educativi per la prima infanzia e della scuola dell’infanzia;
  2. ridefinizione delle attività a sostegno del diritto allo studio, alla luce delle innovazioni legislative;
  3. riprogettazione dei servizi per l’integrazione scuola-territorio.

L’esigenza di riorganizzare il sistema dell’offerta educativa nasce dalla necessità di affrontare in modo consapevole una serie di cambiamenti strutturali come l’aumento delle nascite e le conseguenze della prevista Riforma Moratti, che abbassando l’età di iscrizione alle scuole dell’infanzia ed elementari, libererà risorse utilizzabili per ridefinire le politiche complessive del Comune a favore dell’infanzia.

Relativamente agli asili nido si è registrato un notevole aumento della domanda (le richieste dei genitori si assestano ora al 40% dei bambini nella fascia di età 0 – 2 anni) che, nonostante un progressivo aumento del tasso percentuale di copertura del servizio negli ultimi anni, ha condotto a sensibili allungamenti nelle liste d’attesa con conseguenti disagi per la collettività interessata (allo stato attuale dei fatti, novembre 2002, sono circa 570 i bambini in attesa di ammissione al servizio).

Tale allungamento delle liste d’attesa, pertanto, trae origine non dall’incremento demografico, cui si è fatto fronte con un aumento del numero di posti più che proporzionale all’aumento del numero dei nati, bensì da un aumento della propensione delle famiglie ad utilizzare il servizio del nido. Poiché la gestione del servizio nidi è caratterizzato da un lato da una domanda che varia con estrema rapidità e dall’altro da un offerta rigida (legata alla disponibilità nelle strutture), l’Amministrazione Comunale ha deciso di incentivare l’iscrizione dei bambini nei nidi convenzionati o in strutture alternative, rispondendo in tempi più rapidi all’aumento della domanda e assicurando una maggiore flessibilità nella programmazione dell’offerta di servizi.

 

Figura 20

I SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

n. bambini ammessi ai servizi

 

Tabella 6

i Servizi e le opportunità per la prima infanzia

n. di posti per tipologia di struttura/servizi

 

2000 - 01

2001 - 02

2002 - 03

2003 - 04

posti nido tradizionale

1 983

2 060

2 104

2 106

posti nido part-time

181

176

207

207

totale posti nido

2 164

2 236

2 311

2 313

progetto educatrici famigliari

0

3

27

27

altri posti in strutture convenzionate

30

52

178

208

nidi aziendali autorizzati

0

0

5

15

centri per bambini e genitori

245

245

245

245

assegni ex Legge 1204/71

175

245

245

270

offerta totale servizi e opportunità

2 614

2 781

3 011

3 078

popolazione in età 0-2 anni

7 945

8 153

8 288

8 388

tasso di copertura servizi e opportunità per la prima infanzia (in %)

32,90

34,11

36,33

36,70

Nota: il tasso di copertura è definito come il rapporto tra il numero dei servizi e opportunità disponibili e la popolazione da 0 a 2 anni; i dati riportati fanno riferimento al 31/12 per gli anni 2000 – 01 e 2001 – 02 e al 30/6 per gli anni 2002 – 2003 e 2003 – 2004.

Figura 21

IL SISTEMA DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA

n. di iscritti

 

In riferimento alle attività a sostegno del diritto allo studio si segnalano le seguenti misure:

In riferimento alla riprogettazione dei servizi per l’integrazione scuola-territorio si segnala che tale misura mira ad un miglioramento del sistema delle aule didattiche e alla creazione di un Centro Risorse, a disposizione della rete cittadina delle scuole e dei servizi educativi, in grado di offrire opportunità di formazione, documentazione didattica, iniziative di innovazione e di sperimentazione, impiego didattico delle nuove tecnologie.

3.3.5 Salute e Qualità della Vita

I principali obiettivi del settore Salute e Qualità della Vita riguardano la necessità di risolvere le problematiche legate alle condizioni di salute dei cittadini offrendo alcuni servizi utili al miglioramento della qualità della vita. In particolare l’attenzione del Settore è rivolta ad operare mediante le seguenti modalità di intervento:

Di particolare rilevanza appare la concessione a SEABO della gestione dei servizi cimiteriali. Tale affidamento della gestione ad una società a prevalente capitale pubblico dovrebbe consentire di raggiungere i risultati sinteticamente riportati di seguito:

 

3.4 Il piano strategico dell’Area Opere pubbliche

3.4.1 Premessa

L’Area Opere Pubbliche si occupa principalmente della realizzazione di opere di interesse pubblico e della valorizzazione del patrimonio immobiliare; essa si articola in due Settori, dotati di competenze differenti:

  1. il Settore Ingegneria Civile e Infrastrutture;
  2. il Settore Gestione del Patrimonio.
3.4.1.1 Il Settore Ingegneria Civile e Infrastrutture

Il Settore Ingegneria Civile e Infrastrutture è responsabile delle decisioni di carattere tecnico collegate alla progettazione, realizzazione e controllo di opere pubbliche; qui di seguito si riporta il dettaglio delle attività di competenza del Settore:

3.4.1.2 Il Settore Patrimonio

Il Settore Patrimonio è preposto all’attività di gestione del patrimonio immobiliare (acquisizioni, dismissioni, espropri) e dei proventi da esso generati, anche in relazione alla formulazione del piano di investimenti. Nell’ambito delle attività di competenza del settore si segnalano i seguenti principali compiti:

3.4.2 Gli obiettivi dell’Area

In previsione dell’anno 2003 l’Area Opere Pubbliche si è proposta di raggiungere alcuni obiettivi principali al fine di migliorare la propria operatività sul territorio, tali obiettivi si articolano come segue:

3.4.3 L’ottimizzazione del patrimonio

Nell’ambito delle competenze assegnate il Settore incaricato della gestione patrimoniale ha come obiettivo principale quello di aumentare la redditività del patrimonio senza, tuttavia, diminuire i servizi fino ad oggi garantiti alla collettività amministrata. Le linee strategiche che l’Area intende perseguire fanno riferimento in larga parte alla stipula di contratti di permuta, con altri enti pubblici o soggetti privati, al fine di ottenere la proprietà di beni che comportano un valore aggiunto in termini di utilità e rilevanza strategica.

Tabella 7

valore del patrimonio immobiliare

dati per anno in milioni di euro

anno

importo

1997

1 117,81

1998

1 118,56

1999

1 104,46

2000

1 101,56

2001

1 122,88

Nota: il valore del patrimonio fa riferimento al valore catastale iscritto a bilancio e non a valori di mercato.

Come si nota dai grafici, per il 2003, a fronte di un calo delle entrate correnti rispetto al 2002 si prevede un sensibile aumento delle entrate derivanti da operazioni di alienazione e permuta di immobili.

Figura 22

Entrate derivanti da alienazioni e permute

in milioni di euro

Figura 23

Entrate correnti patrimoniali

in milioni di euro

 

3.4.4 La messa a norma degli edifici

Uno dei principali obiettivi dell’Area Opere Pubbliche consiste nella realizzazione di lavori finalizzati alla messa a norma di legge di alcuni edifici, in particolare quelli destinati ad uso scolastico. La gran parte degli edifici scolastici della città è stata costruita in epoche differenti secondo criteri e modalità disomogenee. Per tale ragione la necessità di apportare modifiche e miglioramenti all’edilizia scolastica risulta sempre più stringente. E’ per questo che nel biennio 2003 e 2004 verrà dato un particolare impulso agli adempimenti legati all’attuazione della Legge 206 sulla sicurezza, alla prevenzione degli incendi e al superamento delle barriere architettoniche. L’obiettivo è di concludere nel biennio tutte le istruttorie, sia negli edifici scolastici gestiti dal Comune, sia negli edifici gestiti dalle Direzioni statali, attraverso il potenziamento delle risorse disponibili nel Settore Ingegneria Civile.

Il piano degli investimenti, per attività di sviluppo e messa a norma dell’edilizia scolastica. prevede una spesa tra il 2003 e il 2005 di oltre 22 milioni di euro.

3.4.5 Gli edifici di prima accoglienza

Al fine di riorganizzare in maniera più efficiente il sistema dell’edilizia per l’accoglienza di adulti senza tetto, immigrati e profughi, l’Area Opere Pubbliche si prefigge per il 2003 un programma straordinario per lo sviluppo delle strutture di accoglienza e di intervenire in alcune zone della città (come ad esempio la zona fiera) caratterizzate dalla presenza di centri di prima accoglienza con lo scopo di trasferire gli stessi in aree urbane maggiormente adeguate. Tale programma d’interventi comporta di conseguenza il cambiamento della destinazione d’uso degli edifici interessati da tale iniziativa.

L’impegno di spesa per la realizzazione di queste operazioni è pari a un milione di euro.

3.4.6 La realizzazione dei Progetti Prioritari

Nel Piano degli Investimenti 2003-2005 è prevista la realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturali che assumono particolare rilevanza, sia per l’importanza strategica sia per l’entità dei costi che comportano. Il finanziamento di tali opere, la cui realizzazione può estendersi oltre il triennio considerato nel presente documento, prevede il coinvolgimento sia di soggetti pubblici locali e nazionali sia di soggetti privati. In particolare i Progetti Prioritari riguardano:

3.4.6.1 La realizzazione della Metropolitana

Al fine di potenziare il sistema di trasporto pubblico nei collegamenti tra i principali poli di attrazione della città è in programma la realizzazione della metropolitana leggera automatica (MAB).

Il progetto prevede la realizzazione di una metropolitana - composta da due linee automatiche con convogli leggeri per complessivi 9 km (linea 1 composta da due tratte: Fiera - Stazione FS e Stazione FS – Staveco e linea 2: Piazza dell’Unità-Aeroporto) - e la realizzazione di tre parcheggi per complessivi 5 000 posti auto.

I costi di costruzione per le due linee della metropolitana sono pari complessivamente a 677 milioni di euro, di cui 392 per la linea 1 e 285 per la linea 2. Il progetto è stato inserito nella cosiddetta "Legge Obiettivo" tra le infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale; tale legge prevede un finanziamento per la completa realizzazione della rete di metropolitana e delle infrastrutture di supporto accessorie.

I costi di investimento complessivi previsti per la realizzazione dell’iniziativa progettuale comprendono, oltre ai costi di costruzione della metropolitana, anche i costi di realizzazione dei parcheggi previsti e degli interventi per l’adeguamento di uno svincolo della tangenziale e ammontano a circa 775 milioni di euro.

L’inizio dei lavori di cantiere è previsto per il 2004.

I tempi previsti per la realizzazione indicano la messa in funzione della linea 1 per il 2008 e la messa a regime con linea 1+linea 2 a partire dal 2011.

3.4.6.2 La realizzazione della Sede Unica

La realizzazione della Sede Unica mira a razionalizzare la distribuzione degli uffici del Comune di Bologna e a migliorare l’accesso ai servizi comunali centrali con conseguente riduzione dei costi generali di gestione.

La nuova sede degli uffici comunali verrà realizzata in regime di concessione ex art. 19, L. 109/94 e suc. mod. e ospiterà i servizi funzionali ed amministrativi centrali del Comune di Bologna attualmente sistemati in 21 diverse sedi delle quali 6 di proprietà comunale. Il nuovo complesso immobiliare sarà inoltre dotato di spazi per servizi alla collettività (bar, ristoranti, sala fitness, etc.), e di un parcheggio multipiano di 900 posti auto (suddivisi in posti pubblici e pertinenziali).

I costi di costruzione dell’opera e di gestione tecnica sono stimati pari a 54,3 milioni di euro (oltre IVA e imprevisti).

Il contributo che l’Amministrazione riconosce al concessionario per il perseguimento dell’equilibrio economico e finanziario dell’investimento e della connessa gestione (il cosiddetto prezzo massimo ex art.19 comma 2, 2 bis e ss. L. 109/94 e suc. mod.) è pari a 12 milioni di euro (IVA inclusa) da versare a completamento dell’opera, previsto per il 2006.

Il canone annuo corrisposto dall’Amministrazione al concessionario per la locazione, la conduzione tecnica e la gestione economica e funzionale del complesso immobiliare, nonché i servizi richiesti dall’amministrazione (quali ad esempio, vigilanza, pulizie, giardinaggio, etc.) è pari a 6,37 milioni di euro; tale canone verrà corrisposto per 27 anni, a partire dal primo anno di gestione effettiva della Sede Unica.

Gli importi del prezzo e del canone costituiscono le variabili economiche che l’Amministrazione pone a base d’asta nella gara per la selezione del concessionario e saranno oggetto di ribasso in sede di offerta dei concorrenti. Il bando di gara è in corso di realizzazione e sarà emanato entro la fine dell’anno. L’inizio dei lavori è previsto per il 2003.

3.4.6.3 La realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia

La realizzazione degli uffici giudiziari è finalizzata al completamento della "Cittadella Giudiziaria". Il complesso si colloca all’interno del Centro Storico della città, nell’isolato delimitato da via D’Azeglio, via delle Tovaglie e via De’ Mattuiani.

L’intero complesso dell’ex Convento è costituito da un nucleo di edifici inserito in una vasta area cortiliva di 5 443 m2.

Le opere per la realizzazione del progetto comporteranno una spesa di 27,4 milioni di euro, di cui 24,8 milioni finanziati mediante un mutuo assistito da contributo statale in attesa di finanziamento da parte del Ministero di Grazia e Giustizia.

3.4.6.4 La realizzazione del Tram

Al fine di potenziare il trasporto pubblico nei collegamenti Est – Centro - Ovest un obiettivo dell’Amministrazione Comunale riguarda la costruzione della tratta funzionale del tram Borgo Panigale - Centro-Stazione FS – San Lazzaro e contestuale realizzazione di interventi sulle sedi stradali, propedeutici al transito del tram.

La realizzazione della tramvia prevede una spesa di circa 190 milioni di euro; la gara è in fase di avvio ed i cantieri apriranno nel 2004.

3.4.6.5 Il riassetto della Stazione FS e di Piazza Medaglie d’Oro

Un costante aumento dei passeggeri relativi alla stazione di Bologna ha spinto le Ferrovie dello Stato a pianificare la riorganizzazione della Stazione Centrale e dell’attigua Piazza Medaglie D’Oro. Gli interventi mirano a rivalutare Bologna come polo di scambio, riformulando gli spazi e le reti di percorrenza secondo nuove esigenze di funzionalità, sicurezza, comfort e qualità fisica dei luoghi. È prevista a tal fine l’ottimizzazione dell’integrazione tra Ferrovia, Metropolitana, Tram, Bus, Taxi e mobilità privata mediante la riorganizzazione degli spazi disponibili e la modernizzazione dei servizi della Stazione.

3.4.6.6 Il miglioramento dell’illuminazione urbana

Al fine di migliorare la sicurezza di piazze e strade è previsto il compimento di interventi volti a raddoppiare il livello dei lux di illuminazione pubblica su tutto il territorio. Si prevede di raggiungere tale obiettivo mediante la realizzazione di opere di ristrutturazione, potenziamento e incremento degli impianti di illuminazione pubblica esistenti.

Tali opere comporteranno una spesa quantificabile, tra il 2003 e il 2005, in circa 7 milioni di euro.

3.4.7 Gli strumenti per la realizzazione dei progetti

Un’innovazione utile nella procedura di realizzazione dei progetti consiste nell’attuazione di una diversa modalità di organizzazione delle attività in outsourcing. In particolare si segnala il passaggio da un sistema di finanziamento dei lavori pubblici basato sulla Cassa depositi e prestiti, utilizzato in larga misura negli anni passati, ad un approccio di tipo facility management. Questo diverso approccio consente una più attiva partecipazione dei soggetti privati nella realizzazione dei progetti di costruzione di opere pubbliche.

Il principio che caratterizza la realizzazione di un’opera secondo le metodologie proprie del project finance è semplice: il soggetto pubblico individua i propri desiderata, definisce gli indirizzi dell’Amministrazione e infine esercita un’attività di controllo su come vengono realizzati e gestiti i beni e i servizi da parte dei soggetti privati. Questi ultimi non sono più considerati meri esecutori dell’opera, ma veri e propri partner del soggetto pubblico. Il ricorso al mercato, e quindi ai privati, consente di individuare le soluzioni più efficienti ed efficaci per realizzare e gestire beni e servizi a favore della collettività.

L’aspetto innovativo della procedura è costituito da due elementi principali: la figura del privato come promoter dell’iniziativa, il quale predispone il progetto preliminare coerentemente con i desiderata dell’Amministrazione espressi nel Piano triennale, e la scelta della soluzione progettuale più efficiente e più efficace mediante una procedura negoziata che consente all’Amministrazione di fornire ai soggetti privati le indicazioni in grado di rispecchiare i propri desiderata, rispetto alle proposte progettuali presentate. La nuova procedura implica pertanto un coinvolgimento del privato di più ampia rilevanza rispetto alla procedura tradizionale. Lo schema proprio del project financing permette al soggetto privato di mettere a disposizione il suo know-how per individuare le migliori modalità di soluzione di un’esigenza espressa dall’Amministrazione.

3.4.8 Il piano degli investimenti

Gli investimenti che le Amministrazioni comunali decidono di intraprendere vengono realizzati mediante l’utilizzo di diversi canali di finanziamento. In particolare tali fonti di finanziamento si articolano come segue:

  1. ricorso al credito tramite soprattutto l’accensione di mutui o di B.O.C. (Buoni Obbligazionari Comunali);
  2. utilizzo di residui, economie o altri finanziamenti (oneri di urbanizzazione, vendita di immobili, entrate correnti, avanzo di amministrazione etc.).
  3. ricorso al finanziamento di altri enti (contributi regionali, statali, di privati etc.);

In particolare, per quanto riguarda il 2003, la spesa complessiva finanziata mediante il ricorso al credito ammonta a 427 milioni di euro, di cui 47 milioni fanno riferimento agli investimenti ordinari, mentre la spesa finanziata con residui, economie o altri finanziamenti è pari a 156 milioni di euro, di cui 81 milioni relativi agli investimenti ordinari.

Figura 24

la spesa per investimenti

in migliaia di euro

Figura 25

la spesa per investimenti pro capite

in euro

Sulla base delle tabelle riportate qui sopra si nota che la spesa per investimenti prevista per il 2003 ammonta a circa 600 milioni di euro a fronte dei 335 previsti per l’anno 2002 e che la spesa pro capite ha accentuato la tendenza all’aumento iniziata nel 2002. Appare opportuno evidenziare che l’eccezionale incremento della spesa per investimenti che si registra nel 2003 è dovuto al finanziamento previsto per il progetto di metropolitana leggera, che ammonta a 433 milioni di euro.

Nella tabella che segue si riportano in sintesi le aree di intervento più rilevanti e gli importi dei finanziamenti ad esse destinate.

Tabella 8

gli investimenti per area d’intervento

in milioni di euro

Investimento

importo del finanziamento

Strade

23 milioni di euro

Cura e riqualificazione della città

13 milioni di euro

Viabilità ordinaria

13 milioni di euro

Manutenzione del patrimonio pubblico

12 milioni di euro

Scuole

9 milioni di euro

Cultura

6 milioni di euro

Sport e giovani

5 milioni di euro

Verde

4 milioni di euro

Servizi socio-assistenziali

3 milioni di euro

Illuminazione e fognature

3 milioni di euro

 

3.5 Il piano strategico dell’Area Qualità urbana

3.5.1 Premessa

L’Area Qualità Urbana è preposta dall’Amministrazione Comunale a esercitare attività rivolte ad aumentare il livello di vivibilità dello spazio pubblico, al fine di consentire al cittadino un progressivo miglioramento della qualità della propria vita.

Al fine di svolgere al meglio le funzioni alle quali è preposta, l’Area Qualità Urbana si avvale dell’operatività di tre Settori, qui di seguito riportati in dettaglio:

  1. Settore Territorio e Riqualificazione Urbana;
  2. Settore Mobilità Urbana;
  3. Settore Manutenzioni e Conduzioni;
  4. Progetto Qualità Urbana.
3.5.1.1 Il Settore Territorio e Riqualificazione Urbana

Nell’ambito dei compiti affidati dall’Amministrazione all’Area Qualità Urbana, le principali competenze del Settore Territorio e Riqualificazione Urbana sono le seguenti:

3.5.1.2 Il Settore Mobilità Urbana

Le competenze assegnate al Settore Mobilità Urbana si inseriscono nel quadro delle attività di pianificazione e progettazione dei provvedimenti volti al miglioramento della mobilità urbana. Qui di seguito si riportano i principali compiti del Settore:

3.5.1.3 Il Settore Manutenzioni e Conduzioni

Il Settore Manutenzioni e Conduzioni, di nuova istituzione, si colloca principalmente come supporto alla Direzione Generale per le attività di programmazione degli interventi di manutenzione, in rapporto con gli altri settori interessati. Nell’ambito della funzione generale assegnata, il Settore provvede a realizzare le attività riportate di seguito:

3.5.2 Gli obiettivi dell’Area

Gli obiettivi dell’Area Qualità Urbana si concentrano sulla necessità di adottare misure volte sia alla risoluzione di problematiche tipiche della mobilità urbana sia alla realizzazione di un processo riorganizzativo di ampio respiro volto a migliorare il grado di vivibilità dell’area urbana della città e l’efficienza dell’intero territorio comunale. In particolare le principali linee strategiche dell’Area si articolano come segue:

  1. realizzazione di progetti di riqualificazione del sistema urbano tramite l’attuazione di alcuni importanti interventi urbanistici;
  2. adozione di provvedimenti migliorativi della logistica urbana;
  3. adozione di misure volte a colmare il deficit infrastrutturale della città;
  4. adozione di misure per migliorare la qualità dei servizi di manutenzione.
3.5.3 Gli obiettivi del Settore Territorio e Riqualificazione Urbana

3.5.3.1 La realizzazione del progetto di riqualificazione del sistema urbano

Nell’ambito delle competenze assegnate al Settore Territorio e Riqualificazione Urbana rientrano, oltre all’attività di elaborazione dei provvedimenti volti a definire i nuovi strumenti di pianificazione comunale previsti dalla nuova legge urbanistica regionale, L.R. n. 20/00 (progetto prioritario), le attività dirette a confermare gli obiettivi di riqualificazione del territorio urbano, attraverso la partecipazione dei cittadini e degli operatori economici privati.

Per la realizzazione di tale obiettivo il Settore Territorio e Riqualificazione Urbana, anche in attuazione delle disposizioni del PRG ‘85 o con specifiche varianti alle medesime che incentivino un percorso concreto di riqualificazione, interviene per la realizzazione di progetti sui quali fare convergere, ove possibile, forme di concertazione, concorrenzialità, trasparenza ed efficacia nella collaborazione tra pubblico e privato.

Il coordinamento degli strumenti di pianificazione sovracomunali e comunale viene perseguito attraverso la sottoscrizione di specifici Accordi Territoriali o Accordi di Programma.

Le linee operative individuate più significative appaiono le seguenti:

Al fine di organizzare in maniera efficace ed efficiente gli interventi volti al miglioramento e alla riqualificazione dell’area urbana sono stati individuati dal Consiglio Comunale, su proposta del Settore, gli ambiti di intervento di interesse prioritario. Tali ambiti corrispondono alle "zone d’ombra" della città, a quelle realtà, cioè, che risultano ancora inespresse e bisognose di interventi specifici. In particolare si evidenziano i seguenti ambiti relativi a zone critiche.

3.5.3.2 La realizzazione dei progetti prioritari

L’obiettivo principale dell’Area Qualità Urbana consiste nella realizzazione dei progetti prioritari che assumono particolare rilevanza, sia per l’importanza strategica sia per l’entità dei costi che comportano. In particolare, progetti prioritari dell’Area Qualità Urbana di competenza del Settore Territorio e Riqualificazione Urbana fanno riferimento a:

3.5.3.2.1 Attuazione di misure utili all’incremento della pulizia della città

Il progetto in esame, nell’ambito della collaborazione con HERA, intende condurre ad un miglioramento significativo della qualità e della quantità del servizio di pulizia cittadina, incrementando l’attività di spazzamento sia manuale sia meccanizzato, aumentando le frequenze diurne e notturne dei lavaggi stradali mediante l’utilizzazione di getti d'acqua, sviluppando ulteriormente gli spazzamenti manuali nei siti di interesse artistico, potenziando i servizi accessori, quali le pulizie dei portici, la raccolta delle deiezioni canine, la cancellazione delle scritte murali e i lavaggi e gli interventi eccezionali in aree di interesse artistico.

3.5.3.2.2 Riqualificazione della aree militari

L’Amministrazione comunale intende attuare un processo di riqualificazione dei beni immobili della Difesa dismessi e/o dismettibili. Tale progetto verrà realizzato tramite le procedure tipiche della partnership pubblico - privato.

Nell’ambito di un preventivo accordo tra il Ministero della Difesa e il Comune di Bologna, è infatti prevista la costituzione di una società con il compito di realizzare gli interventi di trasformazione urbana individuati dall’Amministrazione Comunale sulle aree militari. Il partner privato sarà selezionato mediante gara ad evidenza pubblica.

3.5.3.2.3 Riqualificazione dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Via Fioravanti

L’Amministrazione comunale intende attuare un processo di riqualificazione dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo definendo un nuovo disegno urbano, mediante elaborazione del piano particolareggiato, che tenga conto delle mutate condizioni interne ed esterne all’area. Tale progetto si integra con il progetto relativo alla realizzazione delle Sede Unica degli uffici comunali e delle opere infrastrutturali previste nel protocollo d’intesa con Ferrovie dello Stato e con la Cassa di Risparmio.

3.5.3.2.4 Riqualificazione dell’area Bertalia – Lazzaretto

L’Amministrazione comunale intende attuare un processo di riqualificazione dell’area Bertalia - Lazzaretto definendo l’assetto urbanistico dell’area a seguito del concorso internazionale di progettazione. Tale progetto di miglioramento dell’assetto urbanistico comporterà benefici logistici anche alla nuova Facoltà di Ingegneria che sarà localizzata in questo comparto.

3.5.3.2.6 Definizione del nuovo Piano Strutturale

Il Comune di Bologna è attualmente impegnato nella redazione del Piano Strutturale Strategico che si sostituisce al tradizionale Piano Regolatore, ex art. 4 della legge regionale n. 20/2000.

Le principali funzioni del Piano Strutturale si articolano come segue:

Propedeutica alla stesura del Piano Strutturale Comunale è la redazione di un Quadro Conoscitivo e del Documento preliminare da condividere in sede di conferenza di pianificazione.

Il SIT contribuirà a più livelli nel processo di pianificazione per la realizzazione del PSC e nel dare supporto alla creazione di un efficace GIS del piano.

In particolare la gestione cartografica del PRG vigente, delle varianti in iter e della cartografia digitale risulta essere la base di riferimento sulla quale progettare un GIS per la realizzazione del piano; è inoltre prevista una specifica linea di attività orientata a fornire applicativi dedicati al monitoraggio dello stato di attuazione degli strumenti urbanistici.

La nuova cartografia numerica del Comune di Bologna a scala 1:2000 e la messa a sistema della stessa, integrata con la toponomastica ufficiale ed i riferimenti catastali, sarà disponibile dagli inizi del 2003 e garantirà una maggiore ricchezza di dettagli in termini di livelli informativi gestiti (quote degli edifici, morfologia del territorio, copertura vegetale, altezze degli edifici, ecc.) e di precisione di restituzione; sarà quindi strumento indispensabile come base per le analisi e per la delineazione del nuovo piano.

Grazie alla restituzione in cartografia digitale, delle quote degli edifici e del modello digitale del terreno legato all’ortofotopiano, risulta possibile la modellazione tridimensionale della città e del territorio per consentire lo svolgimento di analisi evolute del tessuto urbano, collinare e rurale. Inoltre sono allo studio modalità di consultazione via web di tali modellazioni.

3.5.3.3 L’attività edilizia

Al fine di illustrare in termini quantitativi lo sviluppo dell’attività edilizia negli ultimi anni appare utile riportare di seguito il dettaglio dei procedimenti edilizi conclusi nel periodo 1996-2001:

Tabella 9

I procedimenti edilizi

n. di procedimenti per tipologia

tipo di procedimento

1996

1997

1998

1999

2000

2001

concessioni

750

712

931

929

1 023

1 065

autorizzazioni

35

667

833

900

621

488

DIA

4 569

2 529

2 797

3 115

4 422

4 733

comunicazioni

179

1 072

1 159

1 151

-

-

totale

5 533

4 980

5 720

6 095

6 066

6 286

Per quanto riguarda invece l’anno corrente, si segnala che al 30 settembre 2002 si sono registrate 580 concessioni, 289 autorizzazioni e 3 690 DIA. I dati indicati in tabella comprendono sia i procedimenti gestiti dall’U.I. Edilizia che quelli gestiti dall’U.I. Urbanistica.

Le proiezioni dell’andamento dei procedimenti edilizi al 31 dicembre 2002 prevedono il rilascio di circa 800 concessioni, 400 autorizzazioni, e 5 000 DIA; il numero complessivo di procedimenti si assesta, pertanto, intorno ai valori registrati nel 2001.

Relativamente all’attuazione dei piani particolareggiati, si segnala che nel 2002 si sono registrate 71 concessioni edilizie, 15 delle quali relative a opere di urbanizzazione.

Sempre con riferimento ai piani particolareggiati, qui di seguito si riportano i dati relativi alla consistenza della superficie utile autorizzata in attuazione di piani particolareggiati approvati nel corso del 2002 e la previsione per il 2003.

Tabella 10

Superficie UTILE NETTA AUTORIZZATA IN ATTUAZIONE DI PIANI PARTICOLAREGGIATI

in metri quadri

destinazione

2002

2003

abitazioni

37 083

41 620

attività commerciali

46 934

-

direzionale e uffici

15 999

10 490

produttiva e commerciale all’ingrosso

1 291

25 000

fieristica

25 000

-

attrezzature ricettive

-

19 830

attrezzature culturali e ricreative

-

7 400

usi pubblici

-

1 100

altri usi

-

3 505

totale

126 307

108 945

Le quantità riportate in tabella comprendono anche i Programmi di riqualificazione urbana ex OdG 70/97. Si segnala inoltre che le concessioni edilizie rilasciate per la realizzazione di opere di urbanizzazione interessano complessivamente 51 554 metri quadri di parcheggi pubblici e verde pubblico per il 2002 e circa 175 000 metri quadri di parcheggi pubblici e verde pubblico per il 2003.

Relativamente ai soli programmi di riqualificazione urbana si segnala che nel 2002 sono state rilasciate concessioni edilizie, comprese quelle relative alle opere di urbanizzazione, per un totale di 28 028 metri quadri di superficie utile netta e per 15 073 metri quadri complessivi di parcheggi pubblici e verde pubblico. Per l’anno 2003 si prevede che le concessioni per la realizzazione di opere di urbanizzazione potranno comprendere complessivamente circa 25 000 metri quadri di parcheggi pubblici e verde pubblico, mentre potranno essere rilasciate concessioni per circa 14 000 metri quadri di superficie utile netta.

Appare utile riportare, nelle tabelle che seguono, gli importi relativi alle opere di urbanizzazione primaria realizzate da privati previste sia dai piani particolareggiati sia da Programmi di Riqualificazione Urbana, facendo riferimento all’anno in cui è stata stipulata la convenzione urbanistica.

Tabella 11

le opere di urbanizzazione – i piani particolareggiati

in euro

anno di riferimento

importo totale delle opere di urbanizzazione

importo per la realizzazione di verde pubblico

importo per la realizzazione di altre opere

1992

13 233 800

2 256 900

10 976 900

1993

2 369 880

536 130

1 833 750

1994

4 869 215

1 211 145

3 658 070

1995

3 887 470

681 670

3 205 800

1996

4 664 850

917 500

3 747 350

1997

14 693 840

1 583 060

13 110 780

1998

5 596 100

1 054 024

4 542 076

1999

9 088 320

934 120

8 154 200

2000

9 252 460

1 070 760

8 181 700

2001

2 752 300

725 300

2 027 000

2002

2 579 600

493 800

2 085 800

totale

72 987 835

11 464 409

61 523 426

Nota: i dati relativi al 2002 sono provvisori.

Tabella 12

le opere di urbanizzazione – i programmi di riqualificazione urbana

in euro

anno di riferimento

importo totale delle opere di urbanizzazione

importo per la realizzazione di verde pubblico

importo per la realizzazione di altre opere

2000

12 050 400

2 193 700

9 856 700

2001

2 803 500

823 700

1 979 800

2002

-

-

-

totale

14 853 900

3 017 400

11 836 500

Nota: i dati relativi al 2002 sono provvisori.

Nell’ambito del processo edilizio, al fine di accelerare e semplificare i procedimenti e migliorare il rapporto tra la pubblica amministrazione e i professionisti entrerà in vigore il nuovo Regolamento Edilizio.

3.5.3.4 Il miglioramento della logistica urbana

In collaborazione con il Settore Mobilità Urbana, il Settore Territorio e Riqualificazione Urbana mira a proseguire un processo di miglioramento della logistica urbana in atto da alcuni anni.

Con il termine logistica urbana si vuole comprendere quel complesso di rapporti che devono necessariamente intercorrere tra la piattaforma infrastrutturale della città e il sistema della mobilità. In particolare, i principali obiettivi riguardano la realizzazione di interventi nelle zone cruciali e più congestionate della città come l’aeroporto, la stazione FS e il quartiere fieristico.

In tale contesto si inserisce la collaborazione sugli aspetti territoriali e urbanistici per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione delle grandi infrastrutture (metrò, tram, riqualificazione del sistema autostrada – tangenziale, SFM., ecc.).

3.5.4 Gli obiettivi del Settore Mobilità Urbana

3.5.4.1 Premessa

Il Settore Mobilità Urbana opera in stretta connessione con l’Area Opere Pubbliche sia per la realizzazione di grandi opere volte al miglioramento della mobilità urbana e alla contestuale disincentivazione dell’utilizzo del mezzo individuale (privato) e al potenziamento del sistema di trasporto collettivo (pubblico) nei collegamenti tra i principali poli di attrazione della città sia nella realizzazione degli interventi di attuazione del PGTU; tali obiettivi hanno condotto alla definizione dei progetti prioritari del Settore – revisione dei permessi per la ZTL, miglioramento della segnaletica stradale, turistica e viaria e alla individuazione delle seguenti opere infrastrutturali:

3.5.4.2 I progetti prioritari

Nell’ambito dell’attuazione del Piano Generale del Traffico Urbano (il PGTU) il Settore Mobilità Urbana ha definito il raggiungimento dei propri obiettivi sulla base della realizzazione di determinati progetti prioritari quali:

3.5.5 Gli Obiettivi del Settore Manutenzioni e Conduzioni

Il Settore Manutenzioni e Conduzioni collabora strettamente con il Settore Ingegneria e Infrastrutture per la definizione e programmazione degli interventi necessari al mantenimento del patrimonio comunale, valutando e catalogando le richieste relative alle necessità manutentive dei beni comunali provenienti dai quartieri, dagli altri Settori, dagli utenti, oltre che da valutazioni dei propri tecnici.

3.5.5.1 Il Contratto di Servizio "Global Service"

Con il nuovo contratto di servizio denominato "Global Service" ci si pone l’obiettivo, attraverso un unico strumento, di migliorare la manutenzione dei beni comunali (patrimonio immobiliare, impianti tecnologici, impianti speciali, strade e relativa segnaletica, verde) attivando sinergie tra le varie attività fino ad oggi gestite separatamente, al fine di fornire una risposta più efficace alle esigenze degli utenti e degli stessi beni patrimoniali.

Il contratto prevede anche la gestione di attività di servizio, quali l’esercizio e la conduzione degli impianti termici degli edifici (con l’obiettivo di contenere i consumi energetici), e le pulizie dei locali in cui si svolgono le varie attività.

Il nuovo contratto, attraverso l’utilizzo di uno specifico sistema informativo, permetterà inoltre di:

3.5.5.2 Gli appalti aperti di manutenzione

Poiché il nuovo Global Service copre solamente una parte delle esigenze di manutenzione del patrimonio comunale, si rende necessario affiancare il contratto di servizio con specifici appalti aperti di manutenzione (Merloni) ad integrazione dei servizi previsti nel Global Service, inseriti nel piano investimenti straordinari del Settore Lavori Pubblici, con l’obiettivo di fornire risposte in tempi brevi alle diverse esigenze, intermedie tra la manutenzione ordinaria e quella straordinaria su progetto, che si presentano nel corso di ogni esercizio.

Utilizzando uno strumento complementare alla manutenzione ordinaria, di grande flessibilità e rapida attuazione, l’obiettivo è quello di riuscire a soddisfare almeno una parte delle esigenze di varia natura collocate a cavallo tra manutenzione ordinaria e straordinaria e che non necessitano di un progetto specifico.

Si rende inoltre necessaria una stretta collaborazione con il Settore Ingegneria e Infrastrutture che dispone di analoghi strumenti, ad integrazione di appalti tradizionali (Merloni) su specifico progetto.

3.5.5.3 Attività di verifica e controllo degli scavi effettuati da terzi

L’obiettivo principale di questa attività è quello di migliorare la collaborazione già in essere con il Settore Mobilità, attivando un iter procedurale che preveda una preventiva valutazione tecnica, da parte del Settore Manutenzioni e Conduzioni, degli interventi di scavo sulle strade richiesti dai vari Enti – Aziende per la posa di sottoservizi, prima della successiva valutazione di impatto sui flussi di traffico da parte del Settore Mobilità e del conseguente rilascio dell’autorizzazione di occupazione del suolo pubblico.

Questo al fine di rendere operativa (nei limiti del possibile vista l’imprevedibilità del cosidetto "pronto intervento", sempre comunque presente) una programmazione degli interventi da parte di chiunque intervenga sul suolo stradale, riducendo al minimo gli interventi nelle stesse zone ed evitando di intervenire su strade da poco pavimentate.

Altro importante obiettivo è quello di intensificare l’attività di controllo degli scavi effettuati da terzi, ricorrendo, quando necessario, anche ad attività di repressione amministrativa degli abusi e delle difformità dai regolamenti comunali.

3.6 Il piano strategico dell’Area Sviluppo socio-economico

3.6.1 Premessa

L’Area Sviluppo Socio – Economico si occupa principalmente delle attività volte alla promozione e all’assistenza della realtà economica, sociale e culturale della città; essa si articola nei seguenti tre Settori:

  1. Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali;
  2. Settore Cultura;
  3. Settore Sport e Giovani.
3.6.1.1 Il Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali

Il Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali si inquadra, nell’ambito dell’Amministrazione comunale, come il punto di riferimento per le attività di sviluppo economico del "sistema città", principalmente in riferimento all’innovazione tecnologica e alle iniziative imprenditoriali. Qui di seguito si riporta l’elenco delle principali attività di competenza del Settore:

3.6.1.2 Il Settore Cultura

Il Settore Cultura è responsabile dell’elaborazione e del coordinamento degli indirizzi di politica culturale; in particolare le attività di competenza del Settore si articolano come segue:

3.6.1.3 Il Settore Sport e Giovani

Il Settore Sport e Giovani è preposto alla programmazione e organizzazione di avvenimenti sportivi e iniziative culturali al fine di incrementare e promuovere i rapporti sociali tra i giovani. Qui di seguito si riportano i principali servizi di competenza del Settore:

3.6.2 Gli obiettivi dell’Area

In previsione dell’anno 2003 l’Area Sviluppo Socio – Economico si è proposta di raggiungere alcuni obiettivi principali al fine di migliorare la propria presenza sul territorio; tali obiettivi si articolano come segue:

Sulla base delle precedenti tematiche appare evidente che l’Area Sviluppo Socio - Economico rappresenta le "risorse vive" della città.

3.6.3 Gli obiettivi del Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali

Il Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali si propone, per il 2003, di raggiungere alcuni importanti obiettivi tramite la realizzazione dei seguenti progetti:

3.6.3.1 Definizione di un piano di sostegno allo sviluppo turistico

Gli interventi per la definizione di un piano di sostegno allo sviluppo turistico costituiscono un progetto prioritario del Settore Economia, Formazione e Relazioni internazionali.

Per la realizzazione di tale progetto sono state individuate le seguenti macro - aree di intervento:

La realizzazione di tale progetto dovrebbe concludersi entro la fine del 2003 e comportare un impegno di spesa pari a un milione di euro.

3.6.3.2 Miglioramento dell’efficienza dell’attività direzionale

Il progetto di miglioramento dell’efficienza dell’attività direzionale prevede la realizzazione di alcuni interventi volti a consentire un incremento delle attività di controllo sia di gestione sia del personale, un miglioramento del processo di comunicazione interna, del sistema informatico e delle procedure amministrative.

3.6.3.3 Miglioramento delle modalità di gestione degli Istituti Aldini Valeriani

La realizzazione del presente progetto prevede, in particolare, l’attuazione di alcune misure volte a promuovere il rapporto tra scuola e mondo del lavoro e a concedere agevolazioni e aiuti a studenti bisognosi.

3.6.3.4 Incentivazione della creazione di imprese nelle aree di degrado urbano e sostegno allo sviluppo industriale e artigianale

Al fine di incentivare la creazione di imprese nelle aree di degrado l’Amministrazione realizzerà la quarta edizione del cosiddetto progetto Mambo, che prevede l’erogazione di contributi alle imprese vincitrici della gara e la promozione di attività formative per le imprese e la realizzazione di un centro servizi virtuale.

Al fine di sostenere lo sviluppo industriale e artigianale sarà completata la realizzazione del progetto Fondo di Garanzia e, al fine di integrare il mondo del lavoro con l’istruzione, si prevede l’attivazione di partnership con Università, le istituzioni locali e soggetti privati per la promozione di impresa nel campo dell’ICT.

Per la realizzazione di tali obiettivi l’Amministrazione comunale ha impegnato risorse pari a 2,8 milioni di euro.

3.6.3.5 Interventi di miglioramento di organizzazione e gestione delle relazioni internazionali

Un importante obiettivo dell’Amministrazione comunale consiste nell’intraprendere attività mirate al miglioramento del sistema organizzativo e gestionale relativamente ai rapporti con soggetti internazionali e alla promozione di progetti coofinanziati da enti e istituzioni internazionali, comunitarie, nazionali.

Per la realizzazione degli interventi previsti il Comune di Bologna prevede una spesa pari a 1,9 milioni di euro.

3.6.3.6 Interventi di riqualificazione e valorizzazione commerciale

Gli interventi previsti dall’Amministrazione per il raggiungimento dell’obiettivo di riqualificazione e valorizzazione della realtà commerciale bolognese si articolano come segue:

3.6.4 Gli obiettivi del Settore Cultura

Qui di seguito si riportano i principali obiettivi del Settore Cultura per l’anno 2003:

3.6.5 Gli obiettivi del Settore Sport e Giovani

Il principale obiettivo del Settore Sport e Giovani consiste nella realizzazione del progetto "Impianti Sportivi", che prevede l’acquisizione dell’impianto sportivo dello Sterlino e l’attuazione di interventi di manutenzione straordinaria per le piscine e per gli impianti sportivi comunali. Tra gli interventi individuati particolare rilevanza assume la copertura della piscina olimpionica dello Stadio, che consentirà di ospitare in un unico impianto tutta l’attività natatoria agonistica attualmente svolta a Bologna.

L’Amministrazione ha previsto per la realizzazione di tali progetti un costo pari a 5,6 milioni di euro tra il 2003 e il 2005.

 3.7 Il piano strategico del Settore Polizia Municipale

3.7.1 Gli obiettivi Strategici

In riferimento all’anno 2003, i principali obiettivi strategici del settore Polizia Municipale sono rappresentati da una radicale riorganizzazione del corpo e dalla realizzazione del progetto di trasferimento del corpo nella nuova sede unica.

3.7.2 La riorganizzazione del corpo

L’attuazione del progetto relativo alla realizzazione del nuovo assetto organizzativo del corpo di Polizia Municipale si basa su alcune specifiche modalità di intervento indirizzate a incrementare il livello di efficienza del corpo e la presenza degli agenti sul territorio. In particolare appare opportuno evidenziare gli interventi mirati alla creazione della figura del vigile di quartiere, la riorganizzazione del parco veicoli, la realizzazione della nuova sede del quartiere Porto e l’incremento dell’organico.

3.7.2.1 Il vigile di quartiere

Nel contesto della riorganizzazione del corpo si pone l’obiettivo di istituire una figura professionale nuova, il vigile di quartiere. Il vigile di quartiere avrà, oltre ai tipici incarichi di competenza della Polizia Municipale, anche un ruolo legato al territorio al quale sarà assegnato e in particolare avrà la possibilità di conoscere in modo accurato le esigenze degli abitanti del quartiere.

3.7.2.2 La riorganizzazione del parco veicoli

In riferimento alle modalità attuative di riorganizzazione del parco veicoli si segnala la volontà di completare la sostituzione delle auto e dei motoveicoli obsoleti con mezzi nuovi e di incrementarne il numero complessivo. La spesa prevista a tale scopo nel 2003 è pari a 600 mila euro.

3.7.2.3 La realizzazione della sede del quartiere Porto

Relativamente alla volontà di incrementare e migliorare la presenza sul territorio è prevista la realizzazione di una nuova sede della Polizia Municipale nel quartiere Porto presso le ex scuole Dozza. L’importo dei lavori per la messa a norma dell’edificio ammonta a 210 mila euro.

3.7.2.4 L’incremento del personale

Uno dei principali aspetti collegati alla riorganizzazione del corpo, nell’ambito della volontà di aumentare la presenza sul territorio, consiste nell’impegno ad incrementare il personale di 150 unità aggiuntive che, si prevede, svolgeranno attività esterna. Questa decisione deriva dalla volontà di incrementare il numero di vigili operanti in zone scoperte continuando a garantire alle zone a rischio, come il centro storico, l’attuale stato di copertura. L’assunzione dei nuovi agenti, che sarà completata entro la fine del 2002, conduce ad un aumento dell’organico pari al 27% e comporterà un costo annuo pari a 4,5 milioni di euro.

3.7.3 La realizzazione della Sede Unica

Tra gli elementi che costituiscono il progetto di riorganizzazione del corpo di Polizia Municipale si colloca il completamento della struttura per la nuova Sede Unica del corpo. Il completamento del progetto prevede la realizzazione, nell’area comunale contigua all’edificio in oggetto, di un parcheggio recintato e l’acquisto di arredi e accessori insieme alla realizzazione di tutti gli impianti tecnologici necessari all’effettivo funzionamento della centrale tra i quali si segnalano:

Per la nuova sede, in locazione, l’Amministrazione sosterrà un canone d’affitto di importo pari a oltre 700 000 euro annui.

3.7.4 Effetti dell’incremento del personale

Nei primi mesi dell’anno 2003 la Polizia Municipale porterà a regime l’entrata in servizio attivo di 150 nuovi agenti ai quali verranno assegnati principalmente compiti di attività esterna.

La nuova organizzazione e l’incremento di personale consentiranno di aumentare la presenza sul territorio degli operatori e di incentivare un loro più razionale e qualificato utilizzo anche mediante l’istituzione del nuovo nucleo centro storico che provvederà a determinare un’azione più coordinata sul centro urbano, consentendo, al contempo, ai nuclei territoriali di sviluppare maggiormente la loro azione sul territorio di quartiere.

Il consolidamento del nucleo di sicurezza, raddoppiando il proprio organico ed estendendo il raggio d’azione su tutto il territorio comunale, consentirà il raggiungimento di alcuni importanti miglioramenti quali:

 3.8 Le spese di personale

3.8.1 L’andamento della spesa

Le spese di personale, il cui andamento è stato caratterizzato negli ultimi anni da una tendenza crescente, subiranno un ulteriore aumento nel 2003, come rappresentato nella figura che segue.

Figura 26

LE SPESE DI PERSONALE

in migliaia di euro

Nota: i dati relativi al 2002 e al 2003 fanno riferimento al budget normalizzato.

Tale incremento di spesa è il risultato della combinazione di due fattori principali.

Il primo fattore è costituito da una variazione del numero dei dipendenti dell’Amministrazione. In particolare, appare opportuno evidenziare che:

  1. nel 2003 entrerà a regime l’aumento dell’organico della Polizia Municipale, che prevede l’assunzione entro la fine dell’anno in corso di 150 agenti per una spesa annua pari a circa 4,5 milioni di euro;
  2. dal prossimo anno viene trasferito a Seabo S.p.A. il personale impiegato nella gestione dei servizi cimiteriali.

Il secondo elemento fa invece riferimento agli incrementi retributivi previsti dalla contrattazione collettiva a livello nazionale. In particolare, si prevede che tali aumenti conducano per il 2003 una maggiore spesa per il personale pari a circa 7,4 milioni di euro.

Figura 27

COSTO MEDIO DEL PERSONALE

in migliaia di euro

 

3.8.2 La ripartizione del personale

Appare infine utile illustrare di seguito la ripartizione del personale nelle varie linee di attività, stimata al 31/12/2002.

Tabella 13

RIPARTIZIONE DEL PERSONALE NELLE linee DI ATTIVITA’

in percentuale

Attività

Personale assegnato

Istruzione e servizi educativi

38,78%

Polizia Municipale

11,90%

Servizi sociali

8,94%

Servizi generali

8,60%

Servizi culturali e ricreativi

8,29%

Staff istituzionali

7,98%

Gestione del territorio

5,16%

Servizi anagrafici e Informazioni al cittadino

4,38%

Opere pubbliche

4,30%

Servizi alle imprese e sviluppo economico

1,67%

totale

100%

 

3.9 Le spese di economato

L’andamento delle spese economali subisce nel 2003 un aumento pari al 6,3%. Tale aumento riflette sia un aumento dei prezzi d’acquisto dei beni economali, dovuto all’andamento inflazionistico, sia un aumento delle quantità acquistate necessario a sostenere l’incremento dei servizi offerti dall’Amministrazione. In particolare, le voci che subiscono degli incrementi sono le assicurazioni, l’acquisto viveri per il Servizio Produzione Pasti, le spese postali, il riscaldamento e la telefonia, mentre vi è una riduzione di costi legato all’affidamento a Seabo S.p.A. della gestione dei servizi cimiteriali.

Figura 28

l’andamento delle spese economali

in migliaia di euro

Nota: i dati relativi al 2002 e al 2003 fanno riferimento al budget normalizzato.

3.10 Il servizio del debito

Con riferimento al servizio del debito, l’elemento più rilevante che appare opportuno evidenziare è l’estinzione nel 2003 di un insieme di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti per 109 milioni di euro mediante l’utilizzazione dei proventi della collocazione in borsa di HERA.

L’effetto dell’operazione sugli oneri finanziari a regime nel 2004 è, ovviamente, negativo e pari a 13,6 milioni di euro, al netto dei nuovi mutui.

Nella tabella e nei grafici che seguono si riporta l’andamento del servizio del debito, suddiviso nelle sue diverse componenti, previsto fino al 2004, nell’ipotesi di estinzione anticipata.

Tabella 14

il debito e gli oneri finanziari

in milioni di euro

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

debito iniziale

365,8

378,8

369,2

380,2

388,9

404,7

319,1

nuovo debito

32,7

35,2

30,1

30,9

41,1

50,0

60,0

quota capitale

19,7

44,7

19,2

22,2

25,3

135,6

26,2

debito finale

378,8

369,2

380,2

388,9

404,7

319,1

352,9

quota interessi

31,2

26,8

25,4

24,6

23,4

23,7

17,1

totale servizio del debito

51,0

71,5

44,6

46,8

48,7

159,3

43,3

 

Figura 29

lo stock del debito

in milioni di euro

 

Figura 30

il servizio del debito

in milioni di euro

 

3.11 I fitti passivi

Le spese relative ai fitti confermano anche per il 2003 l’andamento crescente registrato negli ultimi 3 anni. L’aumento relativo al 2003 è dovuto a tre cause principali:

  1. l’adeguamento contrattuale all’inflazione dei canoni d’affitto;
  2. l’entrata a regime della locazione della nuova sede unica della Polizia Municipale;
  3. l’affitto di nuovi depositi da adibire ad archivio.

Figura 31

i fitti passivi

in migliaia di euro