Relazione previsionale e programmatica 2003-2005 | |
Allegato 3
Le attività delle società controllate e collegate
novembre 2002
indice
1. HERA s.p.a. (gia’ seabo
s.p.a.) 1.1 Il Progetto Hera 1.2 I principali risultati attesi
per il 2002 1.3 La strategia industriale 2.1 Una rete rinnovata per il
servizio urbano e suburbano 2.2 I servizi innovativi 2.2.1 Hellobus 2.2.2 Pronto bus at’c la "Pianura in linea" 2.2.3 Caratc 2.3 ATC nel territorio 2.3.1 Le linee 2.3.2 Le fermate 2.4 ATC e l’ambiente 2.4.1 Ulteriore inserimento degli autobus a metano 2.4.2 Aumento dei veicoli ibridi elettrici/gasolio 2.4.3 Filoviarizzazione di linee 2.4.4 Impiego di carburanti alternativi 2.4.5 Studi di impatto ambientale per il sistema di trasporto pubblico a
guida vincolata (tram su gomma) 2.5 ATC per il cliente 2.5.1 La rete di vendita ed i servizi al cittadino 2.5.2 L’informazione e la comunicazione 2.6 Ulteriori progetti in corso 3.1 Le attività svolte nel 2002 3.2 Il progetto per il 2003 4. CONCESSIONARIA
CONSORTILE AUTOSTAZIONE s.p.a. 5. SOCIETA’ CENTRI COMMERCIALI
s.p.a. in liquidazione 6. AEROPORTO G. MARCONI
s.p.a. 7. FIERE
INTERNAZIONALI DI BOLOGNA
s.p.a. – BOLOGNA FIERE 8. FINANZIARIA BOLOGNA
METROPOLITANA s.p.a. 8.1 Ex-Manifattura Tabacchi 8.2 Pilastro 8.3 Insediamenti universitari 8.4 Bertalia – Lazzaretto 8.5 Quartiere fieristico 8.6 Fiera District 8.7 Centrale
elettrotermofrigorifera del Fiera District 9. SOCIETA’ INTERPORTO BOLOGNA
s.p.a. 10.1 Progetti realizzati nel corso
del 2002 10.2 Obiettivi per il prossimo
triennio 14. SOCIETA’ BOLOGNA 2000
s.r.l.
in liquidazione
1. HERA
s.p.a. (gia’ seabo s.p.a.)
1.1 Il Progetto Hera
Nell’autunno 2001 gli enti locali azionisti di Seabo e di
AMI, AMIA, AMIR, AMF, AREA, ASC, SIS, TAULARIA, TEAM, UNICA - società di
gestione di servizi pubblici operanti nei Comuni di Cesena, Forlì, Imola,
Faenza, Ravenna, Rimini ed in altri Comuni limitrofi delle relative Province -
hanno avviato trattative che hanno portato alla creazione di uno dei principali
operatori del settore in Italia attraverso l’integrazione delle rispettive
attività e la realizzazione della più significativa operazione di
consolidamento nel settore delle local utilities in Italia, storicamente
caratterizzato da un elevato livello di frammentazione. Nel mese di settembre 2002 le Assemblee degli azionisti di
AMI, AMIA, AMF, AREA, ASC, TAULARIA, TEAM e UNICA hanno approvato un unitario
progetto di fusione per incorporazione di AMI e TAULARIA in Seabo e di scissione
dei rami di azienda relativi alla gestione dei servizi pubblici di AMIA, AMF,
AREA, ASC, TEAM e UNICA a favore di Seabo. Sempre in settembre, l’Assemblea degli azionisti di Seabo
ha approvato tale progetto unitario ed ha deliberato un aumento di capitale
sociale al servizio della fusione e scissione; nel mese di ottobre é stato
stipulato l’atto di fusione e scissione e Seabo ha assunto a far data dal 1
novembre 2002 la denominazione sociale di HERA S.p.A. (Holding Energia Risorse
Ambiente). HERA nel mese di novembre ha stipulato con AMIA, AMF, AREA,
TEAM e UNICA contratti di affitto dei rami di azienda per la gestione delle
reti, degli impianti e delle dotazioni patrimoniali rimaste in proprietà di
tali società (le "Società Asset") e funzionali alla gestione del
servizio di distribuzione del gas, dei servizi di acquedotto, fognatura e
depurazione nonché contratti di comodato e di locazione delle isole ecologiche. Nel corso del 2002, in conformità agli accordi intervenuti
tra i soci, anche le Assemblee degli azionisti di AMIR e di SIS hanno approvato
la scissione dei rami di azienda relativi alla gestione del servizio idrico
integrato con beneficiaria HERA e la stipula dell’atto di scissione è
prevista entro la fine dell’anno 2002. A seguito dell’Integrazione, il Gruppo HERA (Hera S.p.A.,
unitamente alle propie controllate e collegate) rappresenta una delle maggiori
multiutility operanti in Italia, con una presenza capillare nelle Province di
Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, un territorio con un prodotto interno
lordo pro-capite tra i più elevati in Italia ed un bacino di circa due milioni
di abitanti serviti. La seguente tabella illustra le aree di attività delle
società partecipanti all’Integrazione Tabella 1 Società Gas Energia Elettrica Acqua Ambiente Altri servizi HERA (già SEABO S.p.A.) Ö Ö Ö Ö AMI Ö Ö Ö Ö Ö TAULARIA Ö AMF Ö Ö Ö AREA Ö Ö Ö Ö TEAM Ö Ö Ö Ö UNICA Ö Ö Ö Ö ASC Ö Ö AMIA Ö Ö AMIR Ö Ö SIS Ö La seguente tabella illustra alcuni dati di confronto tra il
gruppo facente capo al Gruppo Seabo ed il Gruppo HERA Tabella 2 Gruppo Seabo Gruppo Hera Valore della produzione (euro mii) 455 1.098 Volumi gas venduti (milioni di mc) 773 1.439 Volumi acqua distribuita (milioni di mc) 69 180 Volumi rifiuti trattati (migliaia di tonnellate) 764 2.252 Energia elettrica venduta (Gwh) 41 621 Numero utenti gas 354.677 638.734 Numero utenti acqua 133.433 599.033 L’Integrazione riveste una elevata valenza industriale,
consentendo al Gruppo HERA di cogliere le opportunità di crescita e di
competere con un ruolo di primo piano in un mercato in progressiva
liberalizzazione. Inoltre, l’integrazione consente di realizzare, attraverso
una gestione unitaria ed integrata, significative sinergie in termini di
razionalizzazione e di economie di scala, nonché di acquisire rilevanti risorse
sotto il profilo gestionale, progettuale e commerciale maturate dalle società
partecipanti all’integrazione. Al fine di mantenere il presidio del territorio, il Consiglio
di Amministrazione di HERA ha deliberato di costituire cinque società
("Società Operative Territoriali’). Le Società Operative Territoriali,
ciascuna nelle aree geografiche di propria competenza, avranno il compito di
eseguire le attività operative connesse alla (i) distribuzione del gas, (ii)
distribuzione di energia elettrica, (iii) distribuzione di acqua, (iv)
collettamento e depurazione delle acque, (v) raccolta di rifiuti e (vi) altri
servizi (ad esempio, gestione di illuminazione pubblica e impianti semaforici,
teleriscaldamento, gestione calore) secondo modalità operative in corso di
definizione. Le Società Operative Territoriali avranno, inoltre, l’obiettivo
di sviluppare l’efficienza e la qualità dei servizi prestati ai clienti
nonché l’obiettivo della efficiente gestione delle reti di distribuzione
attraverso l’attività di manutenzione delle stesse. Le Società Operative
Territoriali svolgeranno le loro attività a livello locale con la supervisione
ed il coordinamento di HERA. Il modello organizzativo adottato coniuga da un lato una
gestione unitaria ed integrata attraverso la quale perseguire le sinergie
derivanti dalla razionalizzazione e dall’ottenimento di economie di scala e di
scopo, e dall’altro il mantenimento del presidio e del forte radicamento
locale attraverso la costituzione delle Società Operative Territoriali. Il
modello, così strutturato, si presta ad accogliere anche altre società del
settore operanti in Italia. 1.2 I principali risultati attesi per il 2002
I dati di preconsuntivo 2002 del gruppo Hera sono i seguenti: Tabella 3 2001 Prec. 2002 Var % 02-01 Valore della produzione 1.098 1.123 +2,3% Margine operativo lordo 178,6 194,3 +8,8% Margine operativo netto 75,7 87,7 +15,9% Utile ante imposte 71,5 78,3 +9,5% (Valori in Mln di euro) 1.3 La strategia industriale
La strategia di HERA è riconducibile alle due seguenti
principali linee d’azione: 1. una strategia operativa da realizzarsi attraverso
il proseguimento ed il completamento del percorso di razionalizzazione ed
ottimizzazione dei processi operativi, al fine di trarre pienamente vantaggio
dal processo di integrazione realizzato tra le diverse realtà industriali. In particolare, si ipotizza una crescita della Società
legata all’allargamento del portafoglio di servizi attualmente esistenti ed
all’estensione degli stessi ai comuni limitrofi, ed il conseguimento di
importanti economie di scala principalmente attraverso: la riduzione del costo di approvvigionamento delle materie prime, dei
materiali e dei servizi di terzi, resi possibili dall’accresciuto potere
contrattuale di HERA e dalla ricerca della diversificazione delle fonti di
approvvigionamento; l’accentramento di alcuni servizi generali (tra cui la gestione
finanziaria, la gestione del personale, i sistemi informativi, gli affari
legali e societari, le relazioni esterne ed il servizio di fatturazione),
nonché di talune funzioni operative (la vendita di gas e di energia
elettrica, la gestione degli impianti); la razionalizzazione ed il contenimento dei costi del personale
attraverso: un piano di valorizzazione e di riconversione delle risorse umane a
disposizione; la gestione in outsourcing di attività in precedenza svolte direttamente
da Seabo, sia attraverso società di scopo appositamente costituite con
primari partner operanti in settori specialistici sia mediante l’esternalizzazione
a terzi di attività a limitato valore aggiunto, quali ad esempio le
attività di spazzamento e raccolta di rifiuti; la diffusione interna delle best practice evidenziate attraverso un’analisi
dei principali processi operativi comuni alle varie società che compongono
HERA. 2. una strategia di sviluppo perseguibile con l’ulteriore
sviluppo di specifiche attività nei principali settori di riferimento (gas,
energia elettrica, ciclo idrico ed ambiente) e realizzabile facendo leva sul
nuovo posizionamento competitivo ottenibile attraverso il gruppo aggregato. In particolare, HERA intende trarre vantaggio dalle
opportunità derivanti dal processo di liberalizzazione e di graduale
consolidamento in atto nel settore dei servizi pubblici locali principalmente
attraverso: Area Energia: sviluppo delle attività di vendita di gas ed energia elettrica a clienti
idonei in regioni ove oggi la Società non è presente; ulteriore diversificazione delle fonti di approvigionamento del gas e
conseguente riduzione del grado di dipendenza dai fornitori attuali; sviluppo delle attività di generazione di energia elettrica attraverso la
realizzazione di nuovi impianti (in particolare waste-to-energy e
CCGT) e la partecipazione alla gara per l’assegnazione di Interpower
(terza Genco ENEL), all’interno del consorzio "Energia
Italiana"; estensione della distribuzione di gas in Comuni non ancora serviti. Servizio Idrico: ampliamento dell’offerta di servizi idrici tramite l’acquisizione
della gestione del servizio di ciclo idrico integrato in ATO attualmente non
serviti. Area materia: ulteriore sviluppo delle attività di recupero energetico e riduzione
della quantità di rifiuti smaltiti in discarica; acquisizione dei servizi operativi ambientali in Comuni attualmente non
serviti appartenenti agli ATO di riferimento; acquisizione di nuovi clienti per la gestione dei servizi di raccolta e di
smaltimento di rifiuti speciali/industriali ad alto valore aggiunto. Altri servizi: ampliamento dell’offerta tramite erogazione di servizi complementari al
core business aziendale.
31.12.2001
31.12.2001 (pro forma)
2. ATC s.p.a.
Queste le iniziative ed i progetti sui quali la Società, al
fine di consolidare ed allargare il proprio posizionamento sul mercato, si è
impegnata nel corso del 2002: 2.1 Una rete rinnovata per il servizio urbano
e suburbano
A partire dal mese di settembre 2001 la rete ATC è stata
rinnovata al fine di ridurre l’impatto ambientale del servizio attraverso un
contenimento dei passaggi nel centro storico dei mezzi più pesanti: un sistema
di navette serve ora l’area del centro storico, mentre alcune linee di nuova
istituzione si attestano nei punti di interscambio centrali. La rete di navette
rende possibili spostamenti diretti e veloci all’interno del centro storico e,
al tempo stesso, fa’ sì che venga valorizzata la funzione di interscambio fra
mezzo privato e mezzo pubblico dei parcheggi Staveco (verso il centro della
città e verso il Poliambulatorio Rizzoli) e Tanari (verso la Stazione e verso
il centro della città). 2.2 I servizi innovativi
Negli ultimi anni ATC ha attivato alcuni servizi innovativi,
progettati e realizzati anche con l’utilizzo di tecnologie evolute applicate
al sistema di mobilità. 2.2.1 Hellobus
Grazie alle informazioni messe a disposizione dal sistema
satellitare di controllo dei mezzi, ATC ha sviluppato un servizio per i propri
clienti che permette di conoscere in tempo reale l’orario di transito dell’autobus
ad una determinata fermata. Per utilizzare questo servizio è possibile
utilizzare il telefonino portatile GSM ottenendo informazioni tramite SMS,
oppure chiamare il call center ATC anche da un telefono di rete fissa per avere
informazioni per via vocale. Il servizio ha fatto registrare, nel periodo maggio
2001/maggio 2002, una media di circa 1800 chiamate al mese, con un picco
significativo nel mese di dicembre. Il punto di maggiore richiesta è la fermata
C della stazione FS, in Piazza Medaglie d’oro. 2.2.2 Pronto bus at’c la "Pianura in
linea"
Il servizio, costituito da sette linee a chiamata (le
"400") nel territorio dei comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio,
Castello d’Argile, Castelmaggiore, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Minerbio,
Pieve di Cento, S. Giorgio di Piano e S. Pietro in Casale, è stato progettato
con l’obiettivo di flessibilizzare e personalizzare l’offerta di trasporto
rispetto alle reali esigenze di mobilità dei cittadini dell’area di pianura.
Dall’inaugurazione del servizio, avvenuta nel maggio 2001, al maggio 2002 sono
state trasportate 53.200 persone, con una media di circa 5.000 prenotazioni dal
periodo invernale in avanti ed un elevato livello di soddisfazione dei clienti
per questa proposta innovativa di mobilità. Il servizio viene effettuato con
minibus da 15 posti su prenotazione, che può essere comunicata telefonicamente
oppure tramite il sito web ATC.
2.2.3 Caratc
Il "Car sharing" è una soluzione di
mobilità già ampiamente adottata nei paesi del Nord Europa, che permette di
disporre (tramite prenotazione) di un veicolo da utilizzare all’occorrenza,
"dividendolo" con altre persone. Viene effettuato con City Car, scelte
per le loro caratteristiche "ecologiche", i bassi consumi e le
dimensioni; la prima fase di sperimentazione è partita nella primavera del 2001
con il coinvolgimento di oltre cento cittadini che hanno aderito alla proposta.
Le vetture, dislocate in quattro parcheggi della città, sono a disposizione, su
prenotazione, a condizioni vantaggiose con tariffe basate sul chilometraggio
realmente percorso e sul tempo di utilizzo della City Car. Con le Caratc è
possibile accedere al centro storico e sostare gratuitamente nelle aree
riservate normalmente alla sosta a pagamento. Si sta realizzando il
potenziamento dell’offerta con la diversificazione della tipologia dei veicoli
impiegati e l’incremento del numero di cittadini che possono usufruire del
servizio. 2.3 ATC nel territorio
ATC vuole offrire un servizio moderno che fornisca risposte
integrate alle esigenze di mobilità dei clienti: le coincidenze fra linee
diverse, lo sviluppo dell’interscambio fra diversi mezzi di trasporto (treno,
auto, bus, filobus), la gestione dei parcheggi ed il controllo della sosta e
delle corsie riservate sono, oggi, appunto ambiti di intervento strettamente
connessi per favorire in modo adeguato lo spostamento dei cittadini nel
territorio. 2.3.1 Le linee
La rete del servizio ATC si estende in maniera capillare nel
territorio (211 linee urbane, suburbane ed extraurbane per circa 3.700 km) ed in
questo ambito l’azienda è impegnata a garantire la migliore regolarità e
puntualità del servizio, pur tenendo conto che questi elementi possono essere
condizionati da fattori esterni legati all’ambiente in cui viene svolto il
servizio stesso. 2.3.2 Le fermate
ATC, nell’intento di favorire l’accessibilità al proprio
servizio, garantisce oggi una distanza media fra le fermate che va dai 330 metri
per quelle urbane, agli 830 metri per quelle extraurbane. Il numero di fermate
coperte da pensiline è pari, in area urbana, a 445, con una percentuale del 35%
rispetto al totale delle fermate stesse. In area extraurbana sono state
trasferite ai Comuni 243 pensiline. 2.4 ATC e l’ambiente
ATC, consapevole della propria responsabilità nel campo
della tutela dell’ambiente, affronta gli aspetti e le problematiche legate
alla salvaguardia del territorio in un’ottica globale e dinamica attraverso un
apposito sistema di gestione certificato secondo le normative UNI EN ISO 14001. Gli impegni ambientali di ATC possono essere sintetizzati
come segue: rispetto dei principi sanciti dalle norme nazionali e comunitarie di
riferimento, anche attraverso azioni di orientamento e sensibilizzazione dei
lavoratori, dei partner e dei fornitori; riduzione delle cause di inquinamento ambientale, privilegiando l’impiego
di mezzi, tecnologie e carburanti meno inquinanti; collaborazione con le istituzioni per l'individuazione di politiche e
soluzioni di mobilità integrata e sostenibile che migliorino la qualità
dell'ambiente; promozione di iniziative di comunicazione esterna ed interna, finalizzate
alla sensibilizzazione ed al coinvolgimento delle istituzioni e dei
cittadini sulle problematiche ambientali e sulle scelte e gli interventi
effettuati da ATC in questo ambito. Nel 2002 è stato ulteriormente sviluppato il piano di
acquisto di mezzi ecocompatibili iniziato negli anni precedenti, con il
consistente ingresso nel parco di mezzi che utilizzano combustibili meno
inquinanti (veicoli a metano) e tecnologie adeguate agli standard previsti dalle
direttive europee (scarico Euro 3, veicoli ibridi), da cui deriverà una
progressiva riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dai mezzi ATC
(monossido di carbonio, ossido di azoto, idrocarburi incombusti, particolato). L'impegno ambientale di ATC sul fronte del parco mezzi,
dunque, non si limita al ricambio degli autobus con motore a gasolio, ma si
traduce nell'individuazione e nell'adozione di soluzioni con utilizzo di energia
alternativa, con emissioni in atmosfera ridotte o nulle. Questi i progetti di maggior rilievo nel 2002: 2.4.1 Ulteriore inserimento degli autobus a
metano
In aggiunta ai dieci mezzi già utilizzati dal 2001, nel
mese di marzo scorso sono stati immessi in servizio altri 21 veicoli a
metano; è inoltre previsto l’acquisto di 14 bus snodati a metano, che
entreranno a far parte del parco mezzi fra il 2002 ed il 2003. Per una migliore organizzazione riguardante l’utilizzo
dei veicoli a metano, ATC nel corso del 2002 ha avviato la realizzazione di
una propria stazione di rifornimento all’interno di un deposito aziendale,
con l’impiego di tecnologie all’avanguardia. 2.4.2 Aumento dei veicoli ibridi
elettrici/gasolio
Conclusa la fase di esercizio sperimentale di 4 mezzi
ibridi effettuata nel 2001, nel corso di quest’anno sono entrati in
servizio altri veicoli ibridi diesel elettrici, modello CITO di 9 e 10
metri, con previsione di un totale di 18 ibridi in servizio entro la fine
dell’anno. I veicoli ibridi sono autobus la cui trazione avviene
tramite un motore elettrico che riceve l’energia necessaria da un
generatore endotermico montato a bordo: il sistema consente di ridurre
notevolmente le emissioni acustiche nell’atmosfera rispetto agli autobus
con alimentazione tradizionale a gasolio, garantendo pari autonomia e
flessibilità di servizio.
2.4.3 Filoviarizzazione di linee
E’ stata realizzata la filoviarizzazione delle linee 32
e 33. Proseguiranno inoltre i lavori per l’elettrificazione della linea
14, il cui completamento è previsto nel corso del 2003.
2.4.4 Impiego di carburanti alternativi
Nel corso del 2001 ATC ha realizzato, in collaborazione
con diversi enti locali, test sperimentali per l’utilizzo di carburanti
alternativi sui propri mezzi (metano, emulsioni acqua-gasolio e biodiesel).
Dallo scorso anno 8 veicoli della rete urbana vengono alimentati anche con
biodiesel. Nel 2002 sono proseguite le sperimentazioni per l’individuazione
delle soluzioni più efficaci in relazione agli effetti sull’ambiente.
2.4.5 Studi di impatto ambientale per il
sistema di trasporto pubblico a guida vincolata (tram su gomma)
Nel corso del 2001 hanno avuto inizio le prime attività
relative al progetto per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico a
guida vincolata. In particolare, nel corso del è prevista la presentazione
dello studio di impatto ambientale (S.I.A.) realizzato da ATC, al fine di dare
informazione e coinvolgere le amministrazioni, le associazioni ed i cittadini su
questo intervento di portata rilevante per la mobilità bolognese.
2.5.1 La rete di vendita ed i servizi al cittadino
ATC è impegnata ad incrementare sia la rete dei punti
vendita dei titoli di viaggio, sia gli sportelli di ascolto ed informazione,
per i clienti. Attualmente il numero complessivo dei punti vendita -
edicole, bar, tabacchi - è di 1277 (circa 1,4 ogni 1000 residenti). A
questi si aggiungono i Centri Servizi di via IV Novembre, Autostazione,
Stazione FS, via Lame angolo Marconi, via Rizzoli, Fiera, Imola e Silla;
sono inoltre attive 30 emettitrici automatiche. In totale, rispetto all'area
servita, le rivendite sono 0,34 per Kmq. Infine, nelle aree Persicetana,
Porrettana e della val di Setta è stato attivato il servizio di emissione
dei biglietti a bordo dei mezzi. Anche con riguardo al servizio di gestione della sosta,
la migliore accessibilità al servizio è ottenuta grazie ad una capillare
diffusione della rete di vendita ed in particolare dei parcometri (1
parcometro ogni 45 stalli). L’integrazione sosta e servizio di trasporto pubblico
è favorita dalla gestione di alcuni parcheggi di interscambio con navetta o
mezzo pubblico a disposizione, da una mirata integrazione tariffaria e dall’installazione
di 340 parcometri che emettono anche titoli per il trasporto pubblico. Dal
gennaio 2002 tutti i parcometri consentono l’acquisto del titolo di sosta.
2.5.2 L’informazione e la comunicazione
ATC ha attivato vari canali di comunicazione con la clientela
ai quali il cittadino può accedere in relazione alle proprie esigenze
specifiche: numero verde e news tramite SMS per abbonati annuali; un call center attivo tutti i giorni dalle 7 alle 20 (gli abbonati annuali
possono utilizzare un numero gratuito); il nuovissimo servizio Direttatc, sistema interattivo di informazione ed
assistenza al cliente, installato presso cinque fermate importanti di
Bologna ed attivo tutti i giorni dalle 6 all’1,30 di notte: premendo un
pulsante permette di contattare in diretta audio-video un operatore del call
center ATC per comunicare richieste di informazioni o fornire ogni tipo di
segnalazione; i Centri servizi per la mobilità ATCittà di via IV Novembre, via Rizzoli,
via Marconi, Piazzale Medaglie d'oro lato est, Autostazione di Bologna,
Fiera - Piazza Costituzione, Autostazione di Imola, ed uffici della sede
Silla. Attraverso questi canali il cittadino può ricevere
informazioni su orari, linee, tariffe, regolamenti, abbonamenti, sanzioni,
modalità e costi della sosta in area urbana, informarsi sulle varie attività
dell’azienda, presentare reclami, segnalazioni e suggerimenti, sia
telefonicamente che in forma scritta tramite lettera da indirizzare ad ATC o sui
moduli reperibili presso i Centri ATCittà. E' inoltre disponibile un indirizzo
e-m@il: atcitta@atc.bo.it. Le informazioni sui servizi ATC si trovano inoltre: a tutte le paline di fermata del servizio urbano e suburbano ed a circa la
metà di quelle del servizio extraurbano, dove sono affisse le tabelle con i
percorsi delle linee, le fermate lungo il percorso e gli orari di passaggio
dei mezzi relativi ai servizi base (invernale pieno, invernale ridotto,
estivo, estivo ridotto); in Internet, all'indirizzo http:\\www.atc.bo.it. Nel 2002 è stato aumentato significativamente il numero
delle fermate dotate di pannelli informativi che indicano i tempi di attesa dei
mezzi sulla base dei dati forniti in tempo reale dal sistema satellitare di
controllo della flotta: i display installati alle pensiline ed alle
paline sono attualmente 110, rispetto ai 38 attivati nell’anno precedente.
2. 6 Ulteriori progetti in corso
ATC intende realizzare alcuni progetti per incrementare la
gamma dei servizi offerti ai propri clienti a "corredo" del servizio
di trasporto, al fine di favorirne l’utilizzo e l’accessibilità; in
particolare sono previsti interventi di: sviluppo del sistema di video-informazione a bordo dei bus; ampliamento del servizio di bigliettazione in vettura; ulteriore aumento delle fermate dotate di display. Da ultimo si evidenzia che la Società si appresta ad
ottemperare alle prescrizioni dell’art. 35 della legge 28 dicembre 2001, n.
448.
Tabella 4
SINTESI DEI RISULTATI ATC NEL PERIODO 1999/2002 (Valori in euro)
|
CONS |
CONS |
CONS |
PRECONS |
|
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
Valore della produzione al netto ex FNT |
57.745.045,89 |
63.368.745,06 |
68.723.886,65 |
70.908.324,00 |
Contributi ex FNT |
69.499.604,91 |
69.248.090,40 |
69.633.367,25 |
68.924.082,00 |
Rislutato preimposte Utile/perdita d’esercizio |
2.705.201,24
N.B.(1) 0 |
2.917.981,48
N.B.(2) 0 |
3.619.329,95
776.234,72 N.B.(3) |
4.792.921,00
1.948.142,00 N.B.(4) |
Personale al 31/12 |
1.941,00 |
1.878,00 |
1.811,00 |
1.865,00 |
Investimenti contabilizzati |
37.758.163,89 |
16.822.034,12 |
15.143.549,20 |
26.855.758,75 |
N.B.(1) Il pareggio d’esercizio è stato ottenuto con l’utilizzo per euro 4,8 milioni attinti dal fondo creatosi per effetto della legge 204/95.
N.B.(2) Il pareggio d’esercizio è stato ottenuto con l’utilizzo per euro 2,8 milioni attinti dal fondo creatosi per effetto della legge 204/95.
N.B.(3) Il risultato d’esercizio tiene conto nella gestione straordinaria del computo di euro 5,6 milioni quale quota derivante dai benefici della legge 204/95 e nei costi di un accantonamento di euro 5,681 milioni per Fondo di Riconversione Industriale.
N.B.(4) Il risultato di esercizio tiene conto nella gestione straordinaria del computo di euro 5,6 milioni quale quota derivante dai benefici della legge 204/95 e nei costi di un accantonamento di euro 2,324 milioni per Fondo di Riconversione Industriale.
3. Bologna turismo s.r.l.
3.1 Le attività svolte nel 2002
Nel 2002 Bologna Turismo si è adoperata al fine di
supportare sia l’azione internazionale sia l’accoglienza mirata di tour
operator, agenti di viaggio e giornalisti della carta stampata, della
radiofonia e del settore televisivo, il tutto in sintonia con il lavoro di
comunicazione e di marketing della Città e del territorio. La Società ha sviluppato singole azioni suddivise per ambiti
di attività. Eccone di seguito un elenco sintetico: Informazione, Promozione,
Accoglienza, Comunicazione, Telematica, Progetto Bologna Welcome, Analisi e
ricerca territoriale, Collaborazioni con l’Ufficio Rapporti Internazionali –
Comune di Bologna, Collaborazioni con l’Unione di Prodotto Città d’Arte
Cultura ed Affari e partecipazione al Circuito Città d’Arte della Pianura
Padana. 3.2 Il progetto per il 2003
Il veicolo promozionale offerto da "Bologna 2000"
alla Città ed al territorio provinciale ha dato la possibilità di dialogare
con mercati turistici più ampi e variegati. Nuove forme di turismo urbano,
culturale e giovanile, si stanno progressivamente affiancando alle attività di
accoglienza già consolidate. Fra le diverse forme di turismo "leisure"
che la Società intende continuare a promuovere va sottolineata l’importanza: del turismo culturale in senso stretto; del turismo enogastronomico; del turismo scolastico; del turismo religioso. In questo quadro, la Società ritiene fondamentale
valorizzare le sinergie offerte dai collegamenti con la rete dei soggetti
interessati a promuovere il turismo d’affari e del tempo libero, ed in
particolare con: i Tour Operator, le Agenzie ricettiviste ed i Club di Prodotto; l’Unione di Prodotto Città d’Arte, Cultura ed Affari; l’APT Servizi regionale; l’ENIT; il Centro Estero del Sistema Camerale; gli Istituti del Commercio Estero; gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero; i circuiti delle Città d’Arte e Cultura. A livello regionale la Società Bologna Turismo opererà nel
quadro della Legge Regionale n. 7 del 1998, che affida un compito promozionale e
cruciale alle "Unioni di Prodotto" e destina le funzioni commerciali
agli operatori privati ed ai "Club di Prodotto". In questo contesto
Bologna Turismo ha ricevuto richiesta di collaborazione dall’Associazione
degli Industriali della Provincia di Bologna – Settore Turismo e dalla
"Vecchia Scuola di Cucina Bolognese", con cui ha costituito, con una
partecipazione di minoranza, l’A.T.I. Bologna Business & Leisure. Nuove
realtà associative prefigurano ulteriori collaborazioni con A.T.I., che
iniziano ora la propria attività operativa.
4. Concessionaria consortile autostazione
s.p.a.
Dal giugno del 2002 si è insediato il nuovo organo
amministrativo della società, che si trova ad affrontare, insieme all’Amministrazione
Comunale, il tema relativo all’utilizzo dell’immobile a fronte della
scadenza del diritto di superficie prevista per il 2003. Tra i motivi che spingono la Società Concessionaria
Consortile Autostazione a richiedere il rinnovo di tale diritto c’è
soprattutto la posizione strategica dell’area, che offre grandi vantaggi sia
al pubblico che utilizza il Terminale sia ai pullman turistici che possono
usufruire dei servizi di parcheggio (dei 2332 pullman ospitati nel 2001, 1739
hanno utilizzato tale servizio effettuando una sosta media di h. 5,40). Il
Terminale, infatti, unisce direttamente la tangenziale, passando per via
Stalingrado, sia al centro storico della città sia alla Stazione Ferroviaria,
senza congestionare il traffico cittadino. Il trend previsto nei prossimi anni indica poi un incremento
esponenziale delle linee a percorrenza nazionale ed internazionale, incremento
dovuto in parte a fattori socio/economici ed in parte alla favorevole posizione
logistica. Il parcheggio situato sui viali di circonvallazione, dotato
di 360 posti auto, permette poi di evitare che le autovetture superino la
cerchia dei viali, riducendo in tal modo il traffico cittadino nel centro
storico. L’attuale posizionamento del Terminale è inoltre
propedeutico per le "navette" che transitano in centro, in quanto
situato all’inizio di via Indipendenza, zona da cui passano moltissime linee
di autobus urbani. Un altro motivo che induce la Società Concessionaria
Consortile Autostazione a richiedere il rinnovo del diritto di superficie è che
i contratti di locazione in essere dei locali siti nell’immobile hanno una
scadenza posteriore al 2003. La società intende proseguire nell’opera di
riqualificazione della struttura, conformandosi alla politica di
riqualificazione delle aree urbane già intrapresa dall’Amministrazione
Comunale. Tali lavori, iniziati nel 2001, risultano in corso di ultimazione. Continua l’informazione, che la Società cerca di rendere
sempre più adeguata apportando miglioramenti al suo attuale sito-web sulla base
delle esigenze operative proprie e di coloro che usufruiscono del Terminale. L’attività di accoglienza dei bus turistici sta
continuando a dare risultati positivi, oltre che da un punto di vista economico
anche dal punto di vista del traffico cittadino, per il fatto che sottrae buona
parte del movimento degli automezzi pesanti al centro storico della Città. Nel
periodo gennaio/settembre 2002 sono complessivamente transitati dal Terminale
dell’Autostazione 2848 pullman, di cui 1706 hanno usufruito della sosta a
pagamento. I pullman turistici in arrivo a Bologna sono stati 2437 e quelli in
partenza 411. Dal punto di vista dell’equilibrio economico della gestione
ha forte incidenza l’ammortamento relativo ai lavori di riqualificazione della
struttura che, per effetto della predetta scadenza del diritto di superficie
prevista per il 2003, comporterà bilanci 2002 e 2003 in forte perdita,
nonostante la Provincia abbia approvato nel giugno 2001 l’aumento dei pedaggi
per l’utilizzo dei servizi del Terminale.
5. SOCIETA’ CENTRI COMMERCIALI
s.p.a.
in liquidazione
E’ proseguita la procedura di liquidazione della Società,
posta in liquidazione in data 19 febbraio 2001. Sono in fase di ultimazione l’alienazione dei cespiti
residui e la conclusione di accordi in previsione della chiusura della procedura
nei primi mesi del 2003.
6. Aeroporto G. MARCONI
s.p.a.
L’anno 2002 vede l’Aeroporto di Bologna proseguire nelle
sue iniziative di sviluppo, in un quadro competitivo profondamente mutato nel
corso dell’ultimo anno e tuttora in via di trasformazione. A seguito dei fatti dell’11 settembre 2001 e del successivo
incidente di Linate, il settore aeroportuale nazionale è stato attraversato da
una profonda crisi, con una perdita a livello di sistema nei primi 8 mesi dell’anno
di oltre 3,2 milioni di passeggeri (-4,6%), equivalenti alla scomparsa di un
aeroporto regionale delle dimensioni di quello di Bologna. Tale impatto è stato
naturalmente differenziato per i diversi scali, con particolare incidenza per
gli hub di Roma Fiumicino e Milano Malpensa ed inferiore per gli scali minori. L’Aeroporto di Bologna, dopo un avvio nella prima parte
dell’anno particolarmente critico (-13,9% nei primi quattro mesi), ha
sperimentato una ripresa significativa trainata in particolare dal segmento
charter. Il traffico di linea internazionale, invece, risente tutt’oggi
della crisi dei vettori, mentre quello nazionale si mantiene stabile, con una
ridefinizione dei flussi da e per Bologna dagli hub di Malpensa e Fiumicino alle
destinazioni del Sud Italia. Nei primi 10 mesi del 2002 il traffico ha complessivamente
subito una variazione negativa di poco superiore al 4% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, e si prevede per l’intero 2002 una flessione
intorno al punto percentuale, con un risultato decisamente migliore rispetto
alle previsioni di inizio anno. Sul fronte dell’iter procedurale propedeutico al processo
di privatizzazione della società, il 2002 ha visto l’aggiornamento da parte
degli advisor della Camera di Commercio di Bologna dell’analisi completata
nell’estate del 2001, resosi necessario in relazione al mutato scenario di
settore. Il nuovo rapporto dovrebbe essere consegnato agli Azionisti entro la
fine dell’anno in corso, per consentire loro di trarre le necessarie
indicazioni sulle successive modalità per procedere. Sul fronte dello sviluppo infrastrutturale, nel gennaio 2002
il Consiglio di Amministrazione ha approvato un piano di investimenti la cui
consistenza supera quelli effettuati in passato, a conferma, da un lato, del suo
fermo impegno a promuovere lo sviluppo del Marconi, e dall’altro delle ingenti
risorse finanziarie necessarie per il suo sviluppo. Il Piano 2002-2006 prevede,
infatti, un impegno per circa 212 milioni di euro (di cui 134 milioni residuali
dal precedente Piano), dei quali oltre un terzo saranno destinati al progetto di
allungamento della pista di volo che dovrà, una volta ultimato, consentire di
collegare Bologna attraverso voli diretti con le principali destinazioni
intercontinentali. La Società ha inoltre proseguito nella sua strategia di
crescita per linee esterne, valorizzando le sue partecipazioni nella società di
handling Bologna Airport Services (BAS) in partnership con l’operatore privato
ATA, e nella società Aviogrill, insieme con Autogrill, leader mondiale nelle
attività di ristorazione. L’obiettivo di creare attività sinergiche al tradizionale
business aeronautico è stato perseguito sviluppando servizi innovativi per i
passeggeri del segmento aviazione commerciale, e servizi nel segmento aviazione
generale. Per quanto concerne i primi, si è costituito appositamente
un nuovo veicolo societario, Sab Innovazione s.r.l., attraverso il quale si è
realizzata una partnership con Welcome Travel Group (Gruppo IFIL) per la
costituzione di Airports & Travel s.r.l. (51% Sab Innovazione – 49%
Welcome Travel Group), allo scopo di fornire – prima esperienza in un
aeroporto nazionale – ai propri clienti proposte di viaggio last minute nell’ambito
di una più completa attività di tour operating ed agenzia viaggi. Tale servizio, avviato nell’ultima parte del 2001, ha
rappresentato una chiara risposta del Marconi alla crisi del settore aereo ed ha
dimostrato la volontà di ricercare nuovi servizi di qualità che favoriscano l’accesso
al viaggio ed il maggiore utilizzo dello scalo bolognese per il proprio bacino
di traffico, soprattutto per il segmento giovani. Per quanto riguarda l’aviazione generale, è stata
costituita alla fine del 2001 la società Terminal Aviazione Generale (T.A.G.)
s.r.l., in partnership con gli operatori privati B-Group S.p.A. (partner
finanziario) e Sirio S.p.A. (partner tecnico), con l’obiettivo di realizzare e
gestire le infrastrutture necessarie e fornire servizi ai vettori. L’Aeroporto
G. Marconi di Bologna detiene il 51% della società, mentre il restante 49% è
diviso in parti uguali fra i due partner. Anche questa iniziativa si incardina nella più ampia
strategia del Marconi di allargare la gamma dei servizi offerti, al fine di
rafforzare il posizionamento competitivo della società nel panorama nazionale. Si sono poi individuate aree di miglioramento nei servizi
diretti agli utenti del Marconi. Sono stati oggetto di particolare attenzione
segmenti di utenza quali famiglia e passeggeri a ridotta mobilità, con la
realizzazione di aree ad essi dedicate e di ausili che favoriscono la piena
autonomia dei disabili grazie alla rimozione delle barriere architettoniche. Fra le iniziative più significative si segnala la creazione
di Spazi nursery, di un Bimbo Club, un’area giochi riservata ai bambini, la
realizzazione della Sala Amica, un’area riservata ai Passeggeri a ridotta
mobilità per un’attesa maggiormente confortevole dell’imbarco e l’installazione
di Segnalatori acustici di piano per favorire gli ipovedenti negli ascensori
riservati ai passeggeri.
7. Fiere internazionali di
Bologna s.p.a. – Bologna fiere
BolognaFiere affronta la conclusione dell’esercizio 2002 e
la programmazione delle attività per il 2003 e per gli anni successivi sulla
base di un risultato acquisito con successo da tutti i soci e rappresentato dal
completamento dell’iter di trasformazione di Fiere Internazionali di Bologna
– Ente Autonomo in Società per Azioni. Il progetto di trasformazione, deliberato dal Consiglio
Generale dell’Ente il 7 marzo 2002, è stato approvato dalla Giunta della
Regione Emilia-Romagna con delibera n° 2002/983 del 10 giugno 2002. A seguito
di tale approvazione, il Consiglio Generale ha infine deliberato il 19 settembre
2002 la trasformazione in Società per Azioni per atto pubblico, con la
contestuale accettazione del conferimento degli immobili strumentali fieristici
da parte di Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A. La società risultante, con
un capitale sociale di complessivi 65 milioni e 650 mila euro, si appresta a
deliberare entro i prossimi dodici mesi un ulteriore ampliamento della compagine
sociale, con sovrapprezzo, al fine di: iniziare il percorso di effettiva privatizzazione della società
riservando l’ingresso a nuovi soci privati, sempre garantendo l’importante
partecipazione dei soci pubblici; consolidare ulteriormente la patrimonializzazione della società
assicurando l’afflusso di nuove risorse finanziarie da destinare a
supportare in modo equilibrato il piano di investimenti e lo sviluppo delle
attività caratteristiche ed istituzionali; aumentare la dimensione della società nella prospettiva della successiva
quotazione in borsa, consentendo la liberazione di un flottante maggiormente
significativo ed in grado di aiutare anche la sostenibilità del titolo; beneficiare dell’ingresso di nuovi soci industriali e/o finanziari, la
cui entrata sarà finalizzata ad assicurare anche importanti sinergie
strategiche, operative e commerciali e ad aprire alleanze e cooperazioni per
consolidare il profilo internazionale dell’attività fieristica. I risultati attesi per il 2002 e le prospettive delineate per
il 2003 consentono di apprezzare gli importanti risultati gestionali raggiunti
negli ultimi anni da BolognaFiere. Il valore della produzione atteso per il 2002
supera infatti i 56 milioni di euro, confermando sostanzialmente le previsioni
iniziali e superando l’effetto delle mutate condizioni di mercato e dell’andamento
congiunturale che riflette i flussi commerciali internazionali. Il valore della
produzione atteso per il 2003 sfiora i 58 milioni di euro, mentre prosegue l’importante
programma di investimenti strutturali il cui valore complessivo, dopo i 18,5
milioni di euro stimati per il 2002, si attesta ad oltre 10,4 milioni di euro
per il 2003. Il calendario del prossimo anno prevede la realizzazione di
25 manifestazioni a Bologna a cui si aggiungono le 7 rassegne organizzate all’estero
dalla controllata Fairsystem. Tra gli obiettivi individuati come prioritari per il Centro
Fieristico di Bologna risultano particolarmente rilevanti le risposte che
occorre assicurare alle principali urgenze, strategiche in chiave competitiva
per le prospettive di BolognaFiere, in ordine a: viabilità, con particolare riferimento alla tangenziale ed all’autostrada; parcheggi; sviluppo dimensionale del quartiere fieristico. Strettamente collegato è dunque il tema dell’azione di
confronto e di raccordo con gli Enti Territoriali, Società Autostrade ed Anas
ai fini del miglioramento della qualità dei servizi esterni e complementari
al quartiere fieristico: dalla viabilità al sistema dei parcheggi e dei
collegamenti, dalla ricettività alberghiera all’arricchimento dell’offerta
di servizi e contenuti turistici della città. Va ricordato che, unitamente alla Società Autostrade, nel
2002 BolognaFiere ha effettuato una proposta di "Project Financing"
per la realizzazione del potenziamento del parcheggio Michelino, ed il 2003
vedrà la definizione degli aspetti tecnici del progetto, anche in rapporto
alle variazioni che si renderanno necessarie in vista delle modifiche alla
grande viabilità infrastrutturale del nodo bolognese. Una delle opere infatti di cui si attende l’avvio entro
la fine del prossimo anno è la realizzazione di una nuova uscita autostradale
in fiera, direttamente collegata al parcheggio Michelino opportunamente
potenziato. La zona di Michelino sarà altresì oggetto di ulteriori
interventi da parte dell’Amministrazione Comunale la quale, nell’ambito
del progetto per la realizzazione della metropolitana, sta ipotizzando la
definizione di una fermata appunto in tale zona. In tal modo l’accessibilità
alla zona fieristica verrebbe garantita anche da questo importante mezzo di
trasporto cittadino. BolognaFiere, inoltre, è fortemente impegnata ad aumentare
la ricettività di parcheggi della zona adiacente al quartiere fieristico ed a
tal fine ha destinato un’area, di cui è direttamente proprietaria, alla
realizzazione di un parcheggio multipiano. Si sta infine studiando, di concerto con l’Amministrazione
Comunale, il ridisegno dell’accesso di Piazza Costituzione a seguito dell’introduzione
della fermata della metropolitana ed il proseguimento di utilizzo, nelle
giornate di grande afflusso festive e prefestive, dell’area denominata
"Parco Nord" in corrispondenza delle uscite 7 e 7 bis della
tangenziale. Sul piano dell’azione strategica e commerciale in ambito
più strettamente fieristico, appaiono premiati – tra l’altro – l’innovazione
ed il lancio di nuove manifestazioni fieristiche e le dimostrate capacità di
BolognaFiere di sviluppare rapporti di partenrship con gli organizzatori delle
manifestazioni ospitate, sostenendone ed affiancandone le politiche ed i
programmi di sviluppo per affermare e consolidarne la leadership delle
manifestazioni, detenuta a livello nazionale o internazionale, e mettendo a
disposizione servizi, competenze e risorse da impiegare per la crescita del
valore delle rassegne. Ancora sulla proiezione dei rapporti con la città, nell’ambito
del completo restyling grafico realizzato sui siti istituzionali della Fiera,
in coerenza con le nuove linee guida di comunicazione adottate da BolognaFiere
è stata attivata una sezione, dedicata alla città di Bologna e a tutte le
opportunità di carattere commerciale e culturale che offre ai visitatori
della fiera, con forti potenzialità per sviluppare servizi di assoluto
interesse per i visitatori (percorsi interattivi, servizi di prenotazione on
line ecc.) in collaborazione con le istituzioni cittadine per rafforzare il
rapporto tra la fiera e la città. Per quanto riguardo il tema della struttura e dell’assetto
del quartiere fieristico, nel 2002 è iniziata la costruzione di un nuovo
padiglione espositivo nella zona nord del quartiere il cui completamento è
previsto per le grandi manifestazioni del 2004. Tale struttura darà una prima
risposta alle esigenze di ampliamento della capacità espositiva del quartiere
fieristico, ampliamento necessario a numerosi organizzatori per sostituire le
attuali strutture provvisorie integrative. Sul patrimonio esistente proseguiranno gli importanti
programmi avviati di mantenimento ed adeguamento delle strutture ed il
restyling generale dell’area espositiva, per migliorarne sia l’immagine
che la funzionalità complessiva. Successivamente alla variante urbanistica del quartiere
fieristico, si pone l’esigenza di garantire anche nel medio lungo termine la
sua possibilità di sviluppo. La valorizzazione delle risorse esistenti e le esigenze
commerciali impongono che la possibile crescita debba avvenire in contiguità
al quartiere esistente. Sarà quindi opportuno ed auspicabile che il
ridisegno, da parte dell’Amministrazione Comunale, delle destinazioni
urbanistiche delle aree comprese nella fascia fra le cintura ferroviaria e la
sede autostradale, nell’ambito di una nuova variante di PRG elaborata per
rendere possibile l’esecuzione della metropolitana, nonché del Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale, tenga conto delle esigenze di
crescita a medio-lungo termine del quartiere fieristico, anche oltre i 200.000
mq. di superficie totale già previsti. Per favorire questa operazione, oltre
ad incontri con l’Amministrazione Comunale, si sono già attivati e
proseguiranno nel 2003 i necessari confronti con la Provincia di Bologna che,
nell’ambito della nuova normativa regionale, ha specifiche competenze di
programmazione territoriale per i poli funzionali, quale il centro fieristico.
8. FINANZIARIA BOLOGNA METROPOLITANA
s.p.a.
Nel settembre 2002, con la deliberazione da parte del
Consiglio Generale dell’Ente, si è conclusa la trasformazione in società per
azioni dell’Ente Autonomo Fiere Internazionali di Bologna, con il contestuale
conferimento nella società da parte di Finanziaria Bologna Metropolitana degli
immobili costituenti il complesso fieristico. Si è così concluso un lungo e complesso iter che, in
esecuzione degli indirizzi unanimemente espressi dai soci, ha visto protagonista
anche la società Finanziaria, e che ha consentito a Fiere Internazionali di
Bologna di conseguire una struttura giuridica ed una patrimonializzazione
adeguate agli importanti obiettivi di sviluppo che la Fiera si pone per i
prossimi anni. Con il trasferimento del complesso fieristico si chiude una
fase della vita della società Finanziaria, iniziata negli anni ’60 con la
realizzazione dei primi padiglioni, e viene ulteriormente messa in risalto la
funzione che la società è andata sempre più svolgendo negli ultimi anni,
cioè quella di strumento a disposizione dei soci per la realizzazione di opere
ed infrastrutture di interesse generale nel territorio metropolitano. Lungo questa direttrice sono proseguite anche nel corso del
2002 le attività della Finanziaria inerenti la realizzazione di diversi
importanti insediamenti nel tessuto urbano di Bologna. Queste le principali iniziative che la società ha in corso: 8.1 Ex-Manifattura Tabacchi
La società sta realizzando il Programma di Riqualificazione
Urbana dell'ex-Manifattura Tabacchi curando, su incarico del Comune di Bologna e
dell'Università, la gestione unitaria e coordinata delle attività di
progettazione e di realizzazione degli interventi. Nell’area troveranno collocazione: strutture comunali: cineteca, biblioteca, scuola materna, Galleria d’Arte
Moderna, edilizia residenziale pubblica; insediamenti universitari: laboratori del DAMS, dipartimento di Scienza
delle Comunicazioni; funzioni di servizio ed infrastrutture. E’ già stata ultimata la realizzazione dell’asilo
nido-scuola materna, degli insediamenti universitari, della biblioteca, della
cineteca e delle sale del cinema Lumière, del recupero del Castellaccio e delle
case di via Azzo Gardino. Sono invece in corso di realizzazione il primo
intervento di ristrutturazione dell’ex-Forno del Pane, destinato ad ospitare
la Galleria d’Arte Moderna, le opere stradali e di urbanizzazione di via Azzo
Gardino, nonché l’intervento di completamento del Castellaccio (ex-Pasi). E’
stata ultimata la progettazione del secondo intervento nel Forno del Pane, così
come sono in fase di completamento gli studi sulle ulteriori opere di
urbanizzazione, del recupero dell’antico porto, della sistemazione del parco
Cavaticcio e del giardino dell’ex-Manifattura. Importo complessivo degli interventi: 37 milioni di euro. 8.2 Pilastro
Analogo Programma di Riqualificazione Urbana è in corso al
Pilastro ed interessa: opere stradali: sistemazione di Via Pirandello (già ultimata) e
riqualificazione di Piazza Lipparini (in corso di progettazione); verde pubblico: parco Pasolini (in fase di ultimazione); edifici pubblici da ristrutturare: scuola media Saffi (già ultimato il
1° intervento, il 2° è in fase di esecuzione ed il 3° in fase di
appalto). Importo complessivo degli interventi: 3,4 milioni di euro. 8.3 Insediamenti universitari
Con l’Università di Bologna sono in corso due ulteriori
rapporti di collaborazione che riguardano iniziative di particolare rilevanza
per la città: l’insediamento della Facoltà di Ingegneria nella zona del Lazzaretto,
dove sono già operanti i relativi laboratori. L’insediamento verrà
realizzato in due interventi successivi: per il primo è in fase di
conclusione la gara d’appalto, mentre per il secondo, conclusa la
progettazione preliminare da parte del progettista individuato con un
concorso internazionale, è già in corso la progettazione definitiva. Importo complessivo degli interventi: 122,5 milioni di euro. l’insediamento della Facoltà di Chimica Industriale e di Astronomia e l’Osservatorio
Astronomico nella zona del Navile limitrofa all’Area di Ricerca del CNR,
per la quale è in corso l’attività di progettazione definitiva. Importo complessivo dell’intervento: 89 milioni di euro. 8.4 Bertalia – Lazzaretto
Sempre nella zona del Lazzaretto, prosegue la
collaborazione tra Finanziaria Bologna Metropolitana e Comune di Bologna per
la definizione del suo assetto urbanistico. La previsione di insediamento nella zona della seconda sede
della Facoltà di Ingegneria, che rientra nel Protocollo di Intesa
sottoscritto tra l’Amministrazione comunale e l’Ateneo, ha indotto il
Comune e l’Università a promuovere un’ampia partecipazione, a livello
internazionale, di architetti ed urbanisti per la definizione dell’assetto
dell’area. Finanziaria Bologna Metropolitana ha quindi curato un Concorso
Internazionale di Progettazione che si è concluso con l’individuazione del
progettista cui è stato affidato l’incarico della progettazione definitiva
ed esecutiva degli insediamenti universitari ed una consulenza urbanistica
generale sull’assetto dell’intera zona, la cui trasformazione sarà
oggetto di uno specifico Piano di Riqualificazione Urbana (PRU). 8.5 Quartiere fieristico
All’interno del quartiere fieristico è stata avviata la
realizzazione di un nuovo padiglione a due piani, di un secondo tratto di
percorsi pedonali sopraelevati e meccanizzati, e di altre strutture espositive
per Bologna Fiere. Importo complessivo degli interventi: 45 milioni di euro. 8.6 Fiera District
Nel Fiera District sono in corso i lavori di costruzione
del terzo edificio ad uso uffici della Regione Emilia-Romagna, la cui
conclusione è prevista nel 2004. Importo complessivo dell’intervento: 39 milioni di euro. E’ altresì in corso di progettazione la ristrutturazione
del primo edificio regionale. 8.7 Centrale elettrotermofrigorifera del
Fiera District
Nel 2000 è stato completato l'impianto di cogenerazione
(produzione combinata di energia elettrica e calore) nella centrale
termofrigorifera a servizio dell'intero comprensorio. La centrale, alimentata a gas metano, fornisce ora energia
termica, frigorifera ed elettrica al quartiere fieristico ed a tutti gli altri
edifici della zona direzionale, e rappresenta una delle iniziative più
rilevanti nel campo del risparmio energetico, dal momento che riunisce nella
stessa realtà una rete di teleriscaldamento e telerefrigerazione ed un impianto
di cogenerazione. La gestione della centrale è affidata da oltre 20 anni alla
Finanziaria Bologna Metropolitana, che ha curato anche i successivi ampliamenti
via via resisi necessari e la realizzazione dell’impianto di cogenerazione. Importo dell’intervento: 6,5 milioni di euro.
9. SOCIETA’ INTERPORTO BOLOGNA
s.pa.
A fronte della crescente domanda di magazzini e ribalte
verificatasi nel corso del 2002, come già nell’esercizio precedente, la
Società Interporto Bologna S.p.A. ha provveduto alla progettazione esecutiva
del magazzino 8.1 e della ribalta 8.0, per complessivi mq. 19.113, nonché alla
progressiva acquisizione di terreni per il completamento del 2° piano
particolareggiato di esecuzione. Per quanto riguarda l’attività realizzativa, l’esercizio
2002 ha visto il completamento delle opere previste dall’Atto Aggiuntivo alla
legge n. 240/ 1990, che prevedeva la realizzazione del magazzino 5.1 di mq.
11.000 circa a completamento del 1° Piano Particolareggiato, e del magazzino
8.2 di mq. 7.650 circa rientrante nel 2° Piano particolareggiato. Il Piano complessivo degli investimenti del secondo PPE
prevede la realizzazione di mq. 286.098 circa di magazzini per un investimento
stimato in circa euro 148.742.012, di cui quelli facenti parte del 1° stralcio
sono di mq. 98.023 circa, per un ammontare di euro 48.344.335. La tempistica di esecuzione è sostanzialmente in linea con
le realizzazioni precedenti (circa 1,5 - 2 anni), mentre l’avvio della
realizzazione nasce da una valutazione commerciale sul potenziale del mercato di
saturare le offerte di spazi proposti. Parallelamente alla prosecuzione delle opere, è stata
prevista anche l’acquisizione delle aree, per circa 52 ettari, necessarie al
completamento del 2° PPE che è di circa 103 ettari. In questo caso, essendo la tempistica subordinata anche all’accettazione
delle proposte di vendita da parte dei proprietari dei terreni, tale previsione
potrà subire modifiche anche significative sia in termini di quantità che di
periodo di perfezionamento. Il piano complessivo degli investimenti relativo al primo
stralcio, pertanto, prevede per gli anni 2003-2005 la realizzazione di un
magazzino per mq. 12.678 circa e di una ribalta per mq. 6.435 circa da destinare
alla locazione, nonché l’avvio dei lavori di realizzazione di un magazzino di
mq. 21.000 circa da destinare alla vendita. Il Piano prevede, inoltre, l’acquisizione
di terreni per 15 ettari circa. Al 2005, quindi, l’ammontare complessivo degli immobili,
compresi anche gli investimenti al 2001, destinati alla locazione ammonterà ad
oltre mq. 117.112, di cui mq. 98.000 realizzati con le provvidenze della legge
n. 240/1990, oltre a mq. 2.097 di uffici del centro direzionale. I risultati economici che scaturiscono dalla valutazione del
presente piano evidenziano bilanci in perdita per gli esercizi 2003 e 2004 per
complessivi euro 1.391 ed a partire dal 2005, periodo di entrata in esercizio
degli immobili realizzati, un risultato in sostanziale pareggio. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, il perdurare
della stabilità dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla provvista
a medio-lungo termine, consentirà alla Società di reperire le risorse
finanziarie necessarie per la realizzazione degli investimenti programmati ad un
costo sostanzialmente in linea con la redditività attesa dalla locazione di
detti immobili. Infine, per quanto riguarda gli aspetti ambientali, la
Società fin dalla sua costituzione, nel 1971, ha posto lo sviluppo dell’Intermodalità
fra i suoi obiettivi principali, tanto da essere considerato oggi un importante
punto di riferimento. Tale approccio è diventato uno degli aspetti decisivi e
caratterizzanti dell’operare dell’Interporto di Bologna nell’attività di
costruzione delle infrastrutture interportuali e nell’affrontare le connesse
problematiche ambientali. L’utilizzo di materiale di riciclo per la costruzione di
opere stradali, il ricorso a tecnologie eco-compatibili per la costruzione di
edifici, la regolamentazione delle acque piovane, la ricostituzione dei boschi
tipici della pianura bolognese del ‘500 (con la messa a dimora di oltre 20 ha
di essenze arboree autoctone), la realizzazione di barriere antirumore per
prevenire l’inquinamento acustico, l’elevato standard quantitativo e
qualitativo delle zone a verde: sono questi alcuni degli obiettivi che l’Interporto
di Bologna ha realizzato per la salvaguardia dell’ambiente e per il rispetto
della collettività. Questa attenzione, che da sempre accompagna l’attività
Interportuale, è stata ufficialmente riconosciuta nell’anno 2002 con l’ottenimento
della certificazione ISO 14001. Tabella 5 sintesi risultati societa’ interporto bologna s.p.a.
(vaLori in euro/000) Programmatica 2002-2005 Bilancio Bilancio Precons. BDG Previsioni 2000 2001 2002 2002 2003 2004 2005 Fatturato aggregato 4.803,0 5.051,0 6.300,0 5.164,0 5.088,0 5.958,0 6.158,0 Risultato ante imposte (516,0) 120,0 100,0 0,0 (465,0) (926,0) 0,0 Investimenti (valori progressivi) 61.665,0 70.753,0 72.484,0 73.232,0 77.081,0 85.298,0 88.350,0 Personale in forza al 31/12 10 10 11 10 11 11 11
10. CUP 2000
s.p.a.
Nel corso del 2002 l’Assemblea dei soci ha provveduto alla
trasformazione della natura giuridica della Società in società per azioni. Il
processo di trasformazione era stato avviato dal Consiglio di Amministrazione
già nel corso del 2001, attraverso un confronto con i soci al fine di
facilitare l’allargamento della compagine societaria e consentire un’ulteriore
espansione dell’azienda, che già sviluppa attività diversificate e complesse
in tutto il territorio nazionale per un fatturato di dimensioni ragguardevoli
che nell’anno 2002 si stima superi i 15 milioni di euro. La Società ha confermato, nell’anno 2002, i notevoli tassi
di espansione già registrati negli anni passati. Di tale sviluppo sono
indicatori significativi non solo i risultati economici – il fatturato passa
da euro 13 milioni del 2001 ad euro 15 milioni stimati per l’anno 2002 – ma
anche il conseguimento di ulteriori risultati nell'ambito dei servizi forniti
nell'area metropolitana bolognese, il consolidamento di nuove linee di prodotto
quali i Call Center, l’acquisizione di nuove aree di mercato e lo
sviluppo di nuovi prodotti, con particolare riferimento all’Information
Communication Technology ed ai servizi di informazione e monitoraggio
socio-sanitario per gli Enti Locali. 10.1 Progetti realizzati nel corso del 2002
Questi i principali progetti realizzati dalla Società nel
corso dell’anno 2002: Cup Metropolitano bolognese: rete di accesso di 137 sportelli sul
territorio delle Aziende USL Città di Bologna, Bologna Nord, Bologna Sud,
di cui 10 presso i reparti ospedalieri, 192 farmacie collegate al Cup.
Consolidamento di nuovi servizi (quali la prenotazione web dai raparti
ospedalieri e dagli ambulatori, l’incasso ticket in farmacia, l’invio
dei referti a domicilio, il servizio Day Service); riduzione dei
costi di gestione del sistema; consolidamento gestione Cup per la Ausl di
Imola; attivazione della prenotazione web per la sanità privata ed
accreditata e per l’INAIL; progettazione del sistema e-Care; sviluppo del portale della Società con l’attivazione dei servizi on
line Prima Disponibilità, Call Me Web e della prenotazione domestica
per il Cup Metropolitano di Bologna; creazione del nuovo Centro di Ascolto di Castel San Pietro destinato all’erogazione
in remoto di servizi di Call/Contact Center; avvio del progetto "Cartelle Cliniche informatizzate" per l’Azienda
Ospedaliera S. Orsola-Malpighi; gestione del Servizio di Accettazione utenti ambulatoriali (P.d.A.) e
compensazione della mobilità sanitaria per l'Azienda Ospedaliera S.
Orsola-Malpighi; sperimentazione congiunta, con gli Istituti Ortopedici Rizzoli, dell’e-Procurement
per l’acquisizione di beni e servizi per un valore al di sotto della
soglia di euro 200 mila; progettazione del Sistema Informativo Socio-Sanitario (SISM) per il Comune
di Bologna; gestione del Call Center informativo della città per il Comune di
Bologna; progettazione del Cup provinciale di Ferrara; avvio e gestione del servizio informativo via Call Center per la sanità
della Regione Emilia Romagna; acquisizione dell’incarico per la realizzazione, nell’ambito del Piano
Telematico Regionale della Regione Emilia-Romagna, della rete integrata
ospedale-territorio nelle Aziende Sanitarie della Regione; conclusione del progetto sulle liste d’attesa ricoveri per la Regione
Emilia-Romagna; progettazione e gestione del sistema SIACOP (Sistema di Accettazione,
Compensazione Prestazioni Ospedaliere) all’interno del progetto regionale
HITS (Hospital Information Technology Services) e servizio di
prenotazione, gestione e rendicontazione per l’attività libero
professionale per l’Azienda Ospedaliera S. Martino di Genova; potenziamento della gestione del Cup di Genova con l’entrata a regime
nel sistema Cup degli Ospedali Galliera ed Evangelico e Istituto Scientifico
Tumori; avviamento e gestione del servizio Cup per l’ASL 5 "Spezzino"
di La Spezia; avvio della gestione sperimentale del Cup Metropolitano di Firenze; gestione del Call Center per l’Asl 10 di Firenze, e per l’AOSP "Careggi"
di Firenze; consolidamento della gestione del Cup per i sette grandi Ospedali di
Milano (Servizio Sanità Milano); Call Center per la prenotazione delle prestazioni ambulatoriali del
Policlinico di Milano; gestione della prenotazione telefonica per l’Istituto "C. Besta"
di Milano; gestione degli sportelli di prenotazione al pubblico per l’Azienda
Ospedaliera "C. Poma" di Mantova; avvio del sistema Cup aziendale e progettazione del sistema informativo
ospedaliero per l’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento; progettazione ed avvio del sistema Cup aziendale ospedaliero per l’Azienda
Ospedaliera Santobono-Pausillipon di Napoli; partecipazione alla realizzazione del nuovo sistema informativo del
Ministero della Sanità; avanzamento del progetto CHARM "Comprehensive Health Assistance
and Resource Management" finanziato dalla Comunità Europea.
Progetto di dissemination per integrare in una interfaccia web user-friendly
i diversi servizi esistenti ed in corso di sviluppo sia ai cittadini che
agli operatori professionali. 10.2 Obiettivi per il prossimo triennio
Gli obiettivi che Cup 2000 si pone per il prossimo triennio
consistono: nell’espansione del proprio Core Business in altre realtà locali,
nazionali ed internazionali, mediante la progettazione e la gestione di reti
di e-Care su differenti ambiti territoriali, applicando le più
innovative tecnologie comunicative ed informatiche per l’integrazione di
servizi Cup, telemedicina, teleconsulto e home care, nonché nell’attuazione
di una sperimentazione del progetto e-Care (assistenza elettronica al
cittadino e alle famiglie) nelle Province di Bologna e Ferrara; nel consolidamento della propria capacità di creare innovazione
attraverso soluzioni che utilizzino l'Information & Communication
Technology, con particolare riferimento ai progetti di e-Sanità
della Regione Emilia-Romagna; nello sviluppo dell’area dei progetti di e-Hospital attraverso
applicazioni integrate all’interno delle grandi realtà ospedaliere (dalla
gestione della Cartella Clinica informatizzata alla gestione di soluzioni
per la presa in carico complessiva del paziente); nell’aumentare la propria presenza sul mercato nazionale nell'area della
distribuzione telematica di servizi alla persona e dell'accesso alla
sanità, ai servizi socio-assistenziali e di benessere, realizzando livelli
avanzati di servizio, competitività e riduzione nei costi di gestione; nell’espansione delle attività di Call Center grazie alla progettazione
ed alla gestione di soluzioni avanzate di CRM e di interfacciamento
telefonico all'utenza attraverso sistemi di Call/Contact Center; nel consolidamento della propria posizione di soggetto innovatore nella
realizzazione e nella gestione di processi di e-Government su reti
multicanale per amministrazioni centrali ed enti locali; nello sviluppo di e-Services per la modernizzazione dei processi di
acquisto nelle P.A., attraverso i progetti di e-Commerce ed e-Procurement.
11. CAAB
s.c.p.a.
Con l'inizio dell'attività del Centro Agroalimentare,
avvenuta il 20 marzo 2000, si è positivamente perseguito uno degli obiettivi
primari per cui la Società è stata costituita e, al tempo stesso, si sono
liberate le aree strategiche, site in prossimità della Stazione Centrale,
occupate dall’ormai obsoleto mercato ortofrutticolo, rendendole così
utilizzabili per nuovi interventi congeniali allo sviluppo della Città. La città di Bologna si colloca ora, grazie alla nuova
struttura mercatale, all’avanguardia in Europa nel settore del commercio all’ingrosso
delle derrate agroalimentari. Attualmente nella nuova sede mercatale, relativamente al
settore ortofrutticolo, operano circa 40 grossisti, alcune delle più importanti
realtà cooperative regionali, un centinaio di piccoli produttori, nonché
operatori specializzati nel picking. All’interno del Centro Agroalimentare, oltre al mercato
ortofrutticolo, si trova anche un Centro Servizi - con circa trenta diverse
realtà insediate (banche, ufficio postale, AUSL, bar/self - service, uffici di
autotrasportatori, buyer, ecc.) - un magazzino surgelati, nonché altri spazi
destinati alla logistica ed alla commercializzazione di prodotti del settore
alimentare. Nel 2001 vi sono stati commercializzati circa 3,5 milioni di
quintali di prodotti ortofrutticoli per un volume di affari di circa 400 milioni
di euro. Per il futuro si prevede un incremento di tali valori, anche per
effetto di una prossima completa occupazione degli spazi rispetto alla
situazione corrente (80% degli spazi realizzati sui 60.000 mq. circa destinati
alla locazione/concessione). Il mercato ortofrutticolo ha ottenuto, primo in Italia, la
certificazione di qualità ISO 9002, che rappresenta un’irrinunciabile base di
partenza per procedere, a garanzia dei consumatori finali, non solo agli
indispensabili controlli sanitari, alla luce delle nuove tecnologie e dell’uso
delle sostanze di conservazione dei prodotti, ma anche alle fasi successive
rappresentate dalla "tracciabilità del prodotto", ed all’auspicato
"controllo di filiera". Come per ogni grande opera, anche per il Centro
Agroalimentare è tutt’ora in corso un periodo di "rodaggio"
finalizzato all’individuazione degli indispensabili interventi volti al
miglioramento ed all’adeguamento funzionale del Centro, interventi dettati
dall’esperienza pratica acquisita nel corso del funzionamento. Su tale fronte
CAAB continua ad intervenire avvalendosi, in parte, anche dei finanziamenti
erogati dalla Regione in virtù della L. R. 47/95 (lire 300.000.000 nell’esercizio
2001). Per quanto riguarda la gestione dell’attività immobiliare
della Società, va sottolineato che il comparto, attualmente in corso e di
prossima realizzazione, grazie alle infrastrutture già realizzate ed alla
maggiore visibilità complessiva acquisita attraverso gli interventi già
realizzati, non mancherà di incentivare l’interesse per nuovi insediamenti. La Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di
Bologna si è già insediata con laboratori, didattica ed uffici, unitamente ad
un incubatore economico (Almacube) e ad un'organizzazione parallela di
collegamento tra Università e mondo del lavoro (Almaweb). E’ in fase di avanzata realizzazione il Retail Park/Parco
Commerciale Città Scambi, insieme di grandi strutture distributive
specializzate nel commercio per una superficie di oltre 44.000 mq., mentre è di
prossima cantierizzazione il Business Park, complesso integrato di 30.000 mq. di
sedi direzionali che rispondono ad una logica insediativa di alto profilo
ambientale e di dotazione di servizi. Tali interventi costituiscono passi significativi per la
costruzione di una identità "forte" del polo CAAB, a cui la Società
ha dato il proprio apporto attraverso un ruolo attivo di analisi delle
opportunità e della loro fattibilità. Per questo la Società ha da tempo auspicato una ulteriore
caratterizzazione della propria vocazione immobiliare, attivandosi sia nei
confronti del Comune di Bologna che nei confronti della Provincia, con l’avvio
delle specifiche procedure volte ad una migliore valorizzazione delle cosiddette
"aree annesse" di sua proprietà, destinate ad essere progressivamente
alienate. Giova ricordare che tali misure risultano indispensabili al
fine del perseguimento degli obiettivi di risanamento che la Società si è
prefissata col business plan predisposto nel novembre 2000, in quanto le entrate
derivanti dalla concessione/locazione dei sopracitati spazi destinati all’attività
mercatale, depurate dagli oneri delle spese di funzionamento e condominiali
oltre che dal costo dei servizi erogati dalla controllata Caab Mercati,
risultano insufficienti ai fini del perseguimento dell’obiettivo dell’estinzione
del debito conseguito per la realizzazione di una struttura così complessa. E’
prevalentemente dovuta a tale discrasia la perdita di 2.134.000 euro registrata
nell’esercizio chiuso al 31.12.2001. Per quanto riguarda i nuovi assetti societari, e più in
particolare la definizione di quello dell’ente gestore dell’area mercatale,
alla luce delle disposizioni della normativa regionale in materia, ed anche in
ragione delle migliori opportunità di sviluppo della struttura mercatale, sono
tuttora in corso gli approfondimenti giuridici ed economici preliminari. In
particolare, al fine di fornire ai soci valide indicazioni per orientare le
decisioni sul tema, dopo il Piano Industriale commissionato a Nomisma nel 2001,
la Società ha attivato, in ossequio a quanto deliberato dai soci nel corso dell’Assemblea
tenutasi il 10 settembre 2002, un ulteriore studio di fattibilità teso ad
individuare le modalità tecnico giuridiche dell’operazione, la sua
compatibilità con le vigenti normative e la sua fattibilità sotto il profilo
economico-finanziario.
12. AFM
s.p.a.
Con la fine del 2002 saranno 3,5 gli anni di partnership in
AFM S.p.A. tra i Comuni soci e GEHE Italia, società responsabile per lo
sviluppo in Italia della capogruppo GEHE AG. Nel corso di questo periodo GEHE Italia, perseguendo gli
obiettivi indicati nel piano di sviluppo aziendale presentato in sede di gara
per l’acquisizione della partecipazione in AFM S.p.A., ha acquistato
partecipazioni di controllo nelle società di gestione delle farmacie comunali
di Cremona, Milano, Lissone, Prato, Parma e San Giovanni Valdarno, portando a
162 le farmacie comunali complessivamente gestite dal Gruppo, che in Italia
conta 7 società operative oltre alla holding, per un totale di quasi 800
dipendenti (equivalenti a tempo pieno). Il progetto imprenditoriale, promosso inizialmente dai Comuni
di Bologna e della provincia di Bologna, si sta diffondendo (anche Rimini,
Lucca, Cesena, Pontedera, Firenze e Riccione hanno coinvolto partner privati
nella gestione delle loro farmacie; inoltre altri Comuni, tra i quali quello di
Brescia, hanno in corso le procedure di aggiudicazione). Questa situazione, che favorisce il clima di concorrenza e di
competizione, rappresenta motivo di stimolo per un continuo miglioramento delle
performance ed in particolare della qualità del servizio offerto ai cittadini. Sono stati introdotti nuovi servizi in farmacia (Autotest
diagnostici, TeNS per la gravidanza, come riduzione del dolore nel travaglio,
check up nutrizionale, verifiche audiometriche e respirometria). Sono inoltre continuati gli investimenti in ristrutturazioni
con la Farmacia Comunale di Via Cavazzoni e la rilocazione della Farmacia
Montefiorino all’interno del Centro Commerciale Andrea Costa, oltre al
completamento della gestione degli assortimenti (prodotti più utili in ciascuna
farmacia in ragione della sua posizione geografica), ed all’educazione
sanitaria sul territorio ed in farmacia con 86 incontri nell’anno. L’utile è in linea con l’anno precedente anche se nel
2002 si sono ripetuti gli interventi di Stato e Regione per ridurre la spesa
sanitaria
13. BOLOGNA CONGRESSI
s.p.a.
La Società, che gestisce il Palazzo della Cultura e dei
Congressi di Bologna e dal 10 marzo 2001 il Palazzo di Re Enzo e del Podestà,
entrambi di proprietà comunale, con la chiusura dell'esercizio 2002 conferma
l'obiettivo di pareggio economico che si è data dopo il lusinghiero risultato
ottenuto nel 2000, anno che ha visto Bologna protagonista quale città della
cultura. Il programma per il 2003 è quello di consolidare i livelli
raggiunti e di migliorare ancora i risultati economici e finanziari conseguiti,
puntando sul rafforzamento della rete degli operatori del settore e sulla
convinzione delle istituzioni pubbliche e private ad investire sul progetto di
promozione ed affermazione di Bologna quale città d'arte italiana tra le più
significative per il turismo d'affari congressuale, fieristico e dell'incentive. In tale direzione, particolare impegno sarà dedicato al
perseguimento dell'obiettivo di costituzione del Convention and Visitors Bureau,
che rappresenta l'espressione organizzativa più ampia ed efficace per
l'affermazione di una destinazione turistica di cultura e d'affari. Prosegue inoltre l'impegno della società nella definizione
di un piano industriale che, basandosi sulle indicazioni strategiche dei soci,
mira a realizzare ulteriori risultati di crescita.
14. SOCIETA’ BOLOGNA 2000
s.r.l. in
liquidazione
Sono terminate le operazioni di liquidazione della Società,
essendo state realizzate tutte le attività esistenti e pagate tutte le
passività. Nel settembre 2002 il Comune di Bologna ha incamerato l’attivo
netto di liquidazione pari ad euro 2754,50. E’ stata altresì avviata la procedura relativa al rimborso
del credito IVA prevista dalla circolare del Ministero delle Finanze n. 254/1997