Relazione previsionale e programmatica 2003-2005

Allegato 3

Le attività delle società controllate e collegate

novembre 2002

indice

1. HERA s.p.a. (gia’ seabo s.p.a.)

1.1 Il Progetto Hera

1.2 I principali risultati attesi per il 2002

1.3 La strategia industriale

2. ATC s.p.a.

2.1 Una rete rinnovata per il servizio urbano e suburbano

2.2 I servizi innovativi

2.2.1 Hellobus

2.2.2 Pronto bus at’c la "Pianura in linea"

2.2.3 Caratc

2.3 ATC nel territorio

2.3.1 Le linee

2.3.2 Le fermate

2.4 ATC e l’ambiente

2.4.1 Ulteriore inserimento degli autobus a metano

2.4.2 Aumento dei veicoli ibridi elettrici/gasolio

2.4.3 Filoviarizzazione di linee

2.4.4 Impiego di carburanti alternativi

2.4.5 Studi di impatto ambientale per il sistema di trasporto pubblico a guida vincolata

(tram su gomma)

2.5 ATC per il cliente

2.5.1 La rete di vendita ed i servizi al cittadino

2.5.2 L’informazione e la comunicazione

2.6 Ulteriori progetti in corso

3. BOLOGNA TURISMO s.r.l.

3.1 Le attività svolte nel 2002

3.2 Il progetto per il 2003

4. CONCESSIONARIA CONSORTILE AUTOSTAZIONE s.p.a.

5. SOCIETA’ CENTRI COMMERCIALI s.p.a. in liquidazione

6. AEROPORTO G. MARCONI s.p.a.

7. FIERE INTERNAZIONALI DI BOLOGNA s.p.a. – BOLOGNA FIERE

8. FINANZIARIA BOLOGNA METROPOLITANA s.p.a.

8.1 Ex-Manifattura Tabacchi

8.2 Pilastro

8.3 Insediamenti universitari

8.4 Bertalia – Lazzaretto

8.5 Quartiere fieristico

8.6 Fiera District

8.7 Centrale elettrotermofrigorifera del Fiera District

9. SOCIETA’ INTERPORTO BOLOGNA s.p.a.

10. CUP 2000 s.p.a..

10.1 Progetti realizzati nel corso del 2002

10.2 Obiettivi per il prossimo triennio

11. CAAB s.c.p.a.

12. AFM s.p.a.

13. BOLOGNA CONGRESSI s.p.a.

14. SOCIETA’ BOLOGNA 2000 s.r.l. in liquidazione

 

 

1. HERA s.p.a. (gia’ seabo s.p.a.)

1.1 Il Progetto Hera

Nell’autunno 2001 gli enti locali azionisti di Seabo e di AMI, AMIA, AMIR, AMF, AREA, ASC, SIS, TAULARIA, TEAM, UNICA - società di gestione di servizi pubblici operanti nei Comuni di Cesena, Forlì, Imola, Faenza, Ravenna, Rimini ed in altri Comuni limitrofi delle relative Province - hanno avviato trattative che hanno portato alla creazione di uno dei principali operatori del settore in Italia attraverso l’integrazione delle rispettive attività e la realizzazione della più significativa operazione di consolidamento nel settore delle local utilities in Italia, storicamente caratterizzato da un elevato livello di frammentazione.

Nel mese di settembre 2002 le Assemblee degli azionisti di AMI, AMIA, AMF, AREA, ASC, TAULARIA, TEAM e UNICA hanno approvato un unitario progetto di fusione per incorporazione di AMI e TAULARIA in Seabo e di scissione dei rami di azienda relativi alla gestione dei servizi pubblici di AMIA, AMF, AREA, ASC, TEAM e UNICA a favore di Seabo.

Sempre in settembre, l’Assemblea degli azionisti di Seabo ha approvato tale progetto unitario ed ha deliberato un aumento di capitale sociale al servizio della fusione e scissione; nel mese di ottobre é stato stipulato l’atto di fusione e scissione e Seabo ha assunto a far data dal 1 novembre 2002 la denominazione sociale di HERA S.p.A. (Holding Energia Risorse Ambiente).

HERA nel mese di novembre ha stipulato con AMIA, AMF, AREA, TEAM e UNICA contratti di affitto dei rami di azienda per la gestione delle reti, degli impianti e delle dotazioni patrimoniali rimaste in proprietà di tali società (le "Società Asset") e funzionali alla gestione del servizio di distribuzione del gas, dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione nonché contratti di comodato e di locazione delle isole ecologiche.

Nel corso del 2002, in conformità agli accordi intervenuti tra i soci, anche le Assemblee degli azionisti di AMIR e di SIS hanno approvato la scissione dei rami di azienda relativi alla gestione del servizio idrico integrato con beneficiaria HERA e la stipula dell’atto di scissione è prevista entro la fine dell’anno 2002.

A seguito dell’Integrazione, il Gruppo HERA (Hera S.p.A., unitamente alle propie controllate e collegate) rappresenta una delle maggiori multiutility operanti in Italia, con una presenza capillare nelle Province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, un territorio con un prodotto interno lordo pro-capite tra i più elevati in Italia ed un bacino di circa due milioni di abitanti serviti.

La seguente tabella illustra le aree di attività delle società partecipanti all’Integrazione

Tabella 1

Società

Gas

Energia Elettrica

Acqua

Ambiente

Altri servizi

HERA (già SEABO S.p.A.)

Ö

 

Ö

Ö

Ö

AMI

Ö

Ö

Ö

Ö

Ö

TAULARIA

 

Ö

 

 

 

AMF

 

 

Ö

Ö

Ö

AREA

Ö

 

Ö

Ö

Ö

TEAM

Ö

 

Ö

Ö

Ö

UNICA

Ö

 

Ö

Ö

Ö

ASC

 

 

Ö

Ö

 

AMIA

 

 

 

Ö

Ö

AMIR

 

 

Ö

 

Ö

SIS

 

 

Ö

 

 

La seguente tabella illustra alcuni dati di confronto tra il gruppo facente capo al Gruppo Seabo ed il Gruppo HERA

Tabella 2

 

Gruppo Seabo
31.12.2001

Gruppo Hera
31.12.2001 (pro forma)

Valore della produzione (euro mii)

455

1.098

Volumi gas venduti (milioni di mc)

773

1.439

Volumi acqua distribuita (milioni di mc)

69

180

Volumi rifiuti trattati (migliaia di tonnellate)

764

2.252

Energia elettrica venduta (Gwh)

41

621

Numero utenti gas

354.677

638.734

Numero utenti acqua

133.433

599.033

L’Integrazione riveste una elevata valenza industriale, consentendo al Gruppo HERA di cogliere le opportunità di crescita e di competere con un ruolo di primo piano in un mercato in progressiva liberalizzazione. Inoltre, l’integrazione consente di realizzare, attraverso una gestione unitaria ed integrata, significative sinergie in termini di razionalizzazione e di economie di scala, nonché di acquisire rilevanti risorse sotto il profilo gestionale, progettuale e commerciale maturate dalle società partecipanti all’integrazione.

Al fine di mantenere il presidio del territorio, il Consiglio di Amministrazione di HERA ha deliberato di costituire cinque società ("Società Operative Territoriali’). Le Società Operative Territoriali, ciascuna nelle aree geografiche di propria competenza, avranno il compito di eseguire le attività operative connesse alla (i) distribuzione del gas, (ii) distribuzione di energia elettrica, (iii) distribuzione di acqua, (iv) collettamento e depurazione delle acque, (v) raccolta di rifiuti e (vi) altri servizi (ad esempio, gestione di illuminazione pubblica e impianti semaforici, teleriscaldamento, gestione calore) secondo modalità operative in corso di definizione. Le Società Operative Territoriali avranno, inoltre, l’obiettivo di sviluppare l’efficienza e la qualità dei servizi prestati ai clienti nonché l’obiettivo della efficiente gestione delle reti di distribuzione attraverso l’attività di manutenzione delle stesse. Le Società Operative Territoriali svolgeranno le loro attività a livello locale con la supervisione ed il coordinamento di HERA.

Il modello organizzativo adottato coniuga da un lato una gestione unitaria ed integrata attraverso la quale perseguire le sinergie derivanti dalla razionalizzazione e dall’ottenimento di economie di scala e di scopo, e dall’altro il mantenimento del presidio e del forte radicamento locale attraverso la costituzione delle Società Operative Territoriali. Il modello, così strutturato, si presta ad accogliere anche altre società del settore operanti in Italia.

1.2 I principali risultati attesi per il 2002

I dati di preconsuntivo 2002 del gruppo Hera sono i seguenti:

Tabella 3

 

2001

Prec. 2002

Var % 02-01

Valore della produzione

1.098

1.123

+2,3%

Margine operativo lordo

178,6

194,3

+8,8%

Margine operativo netto

75,7

87,7

+15,9%

Utile ante imposte

71,5

78,3

+9,5%

(Valori in Mln di euro)

1.3 La strategia industriale

La strategia di HERA è riconducibile alle due seguenti principali linee d’azione:

1. una strategia operativa da realizzarsi attraverso il proseguimento ed il completamento del percorso di razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi operativi, al fine di trarre pienamente vantaggio dal processo di integrazione realizzato tra le diverse realtà industriali.

In particolare, si ipotizza una crescita della Società legata all’allargamento del portafoglio di servizi attualmente esistenti ed all’estensione degli stessi ai comuni limitrofi, ed il conseguimento di importanti economie di scala principalmente attraverso:

 

2. una strategia di sviluppo perseguibile con l’ulteriore sviluppo di specifiche attività nei principali settori di riferimento (gas, energia elettrica, ciclo idrico ed ambiente) e realizzabile facendo leva sul nuovo posizionamento competitivo ottenibile attraverso il gruppo aggregato.

In particolare, HERA intende trarre vantaggio dalle opportunità derivanti dal processo di liberalizzazione e di graduale consolidamento in atto nel settore dei servizi pubblici locali principalmente attraverso:

Area Energia:

Servizio Idrico:

Area materia:

Altri servizi:

 

2. ATC s.p.a.

Queste le iniziative ed i progetti sui quali la Società, al fine di consolidare ed allargare il proprio posizionamento sul mercato, si è impegnata nel corso del 2002:

2.1 Una rete rinnovata per il servizio urbano e suburbano

A partire dal mese di settembre 2001 la rete ATC è stata rinnovata al fine di ridurre l’impatto ambientale del servizio attraverso un contenimento dei passaggi nel centro storico dei mezzi più pesanti: un sistema di navette serve ora l’area del centro storico, mentre alcune linee di nuova istituzione si attestano nei punti di interscambio centrali. La rete di navette rende possibili spostamenti diretti e veloci all’interno del centro storico e, al tempo stesso, fa’ sì che venga valorizzata la funzione di interscambio fra mezzo privato e mezzo pubblico dei parcheggi Staveco (verso il centro della città e verso il Poliambulatorio Rizzoli) e Tanari (verso la Stazione e verso il centro della città).

2.2 I servizi innovativi

Negli ultimi anni ATC ha attivato alcuni servizi innovativi, progettati e realizzati anche con l’utilizzo di tecnologie evolute applicate al sistema di mobilità.

2.2.1 Hellobus

Grazie alle informazioni messe a disposizione dal sistema satellitare di controllo dei mezzi, ATC ha sviluppato un servizio per i propri clienti che permette di conoscere in tempo reale l’orario di transito dell’autobus ad una determinata fermata. Per utilizzare questo servizio è possibile utilizzare il telefonino portatile GSM ottenendo informazioni tramite SMS, oppure chiamare il call center ATC anche da un telefono di rete fissa per avere informazioni per via vocale. Il servizio ha fatto registrare, nel periodo maggio 2001/maggio 2002, una media di circa 1800 chiamate al mese, con un picco significativo nel mese di dicembre. Il punto di maggiore richiesta è la fermata C della stazione FS, in Piazza Medaglie d’oro.

2.2.2 Pronto bus at’c la "Pianura in linea"

Il servizio, costituito da sette linee a chiamata (le "400") nel territorio dei comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castelmaggiore, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Pieve di Cento, S. Giorgio di Piano e S. Pietro in Casale, è stato progettato con l’obiettivo di flessibilizzare e personalizzare l’offerta di trasporto rispetto alle reali esigenze di mobilità dei cittadini dell’area di pianura. Dall’inaugurazione del servizio, avvenuta nel maggio 2001, al maggio 2002 sono state trasportate 53.200 persone, con una media di circa 5.000 prenotazioni dal periodo invernale in avanti ed un elevato livello di soddisfazione dei clienti per questa proposta innovativa di mobilità. Il servizio viene effettuato con minibus da 15 posti su prenotazione, che può essere comunicata telefonicamente oppure tramite il sito web ATC.

2.2.3 Caratc

Il "Car sharing" è una soluzione di mobilità già ampiamente adottata nei paesi del Nord Europa, che permette di disporre (tramite prenotazione) di un veicolo da utilizzare all’occorrenza, "dividendolo" con altre persone. Viene effettuato con City Car, scelte per le loro caratteristiche "ecologiche", i bassi consumi e le dimensioni; la prima fase di sperimentazione è partita nella primavera del 2001 con il coinvolgimento di oltre cento cittadini che hanno aderito alla proposta. Le vetture, dislocate in quattro parcheggi della città, sono a disposizione, su prenotazione, a condizioni vantaggiose con tariffe basate sul chilometraggio realmente percorso e sul tempo di utilizzo della City Car. Con le Caratc è possibile accedere al centro storico e sostare gratuitamente nelle aree riservate normalmente alla sosta a pagamento. Si sta realizzando il potenziamento dell’offerta con la diversificazione della tipologia dei veicoli impiegati e l’incremento del numero di cittadini che possono usufruire del servizio.

2.3 ATC nel territorio

ATC vuole offrire un servizio moderno che fornisca risposte integrate alle esigenze di mobilità dei clienti: le coincidenze fra linee diverse, lo sviluppo dell’interscambio fra diversi mezzi di trasporto (treno, auto, bus, filobus), la gestione dei parcheggi ed il controllo della sosta e delle corsie riservate sono, oggi, appunto ambiti di intervento strettamente connessi per favorire in modo adeguato lo spostamento dei cittadini nel territorio.

2.3.1 Le linee

La rete del servizio ATC si estende in maniera capillare nel territorio (211 linee urbane, suburbane ed extraurbane per circa 3.700 km) ed in questo ambito l’azienda è impegnata a garantire la migliore regolarità e puntualità del servizio, pur tenendo conto che questi elementi possono essere condizionati da fattori esterni legati all’ambiente in cui viene svolto il servizio stesso.

2.3.2 Le fermate

ATC, nell’intento di favorire l’accessibilità al proprio servizio, garantisce oggi una distanza media fra le fermate che va dai 330 metri per quelle urbane, agli 830 metri per quelle extraurbane. Il numero di fermate coperte da pensiline è pari, in area urbana, a 445, con una percentuale del 35% rispetto al totale delle fermate stesse. In area extraurbana sono state trasferite ai Comuni 243 pensiline.

2.4 ATC e l’ambiente

ATC, consapevole della propria responsabilità nel campo della tutela dell’ambiente, affronta gli aspetti e le problematiche legate alla salvaguardia del territorio in un’ottica globale e dinamica attraverso un apposito sistema di gestione certificato secondo le normative UNI EN ISO 14001.

 

Gli impegni ambientali di ATC possono essere sintetizzati come segue:

Nel 2002 è stato ulteriormente sviluppato il piano di acquisto di mezzi ecocompatibili iniziato negli anni precedenti, con il consistente ingresso nel parco di mezzi che utilizzano combustibili meno inquinanti (veicoli a metano) e tecnologie adeguate agli standard previsti dalle direttive europee (scarico Euro 3, veicoli ibridi), da cui deriverà una progressiva riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dai mezzi ATC (monossido di carbonio, ossido di azoto, idrocarburi incombusti, particolato).

L'impegno ambientale di ATC sul fronte del parco mezzi, dunque, non si limita al ricambio degli autobus con motore a gasolio, ma si traduce nell'individuazione e nell'adozione di soluzioni con utilizzo di energia alternativa, con emissioni in atmosfera ridotte o nulle.

Questi i progetti di maggior rilievo nel 2002:

2.4.1 Ulteriore inserimento degli autobus a metano

In aggiunta ai dieci mezzi già utilizzati dal 2001, nel mese di marzo scorso sono stati immessi in servizio altri 21 veicoli a metano; è inoltre previsto l’acquisto di 14 bus snodati a metano, che entreranno a far parte del parco mezzi fra il 2002 ed il 2003.

Per una migliore organizzazione riguardante l’utilizzo dei veicoli a metano, ATC nel corso del 2002 ha avviato la realizzazione di una propria stazione di rifornimento all’interno di un deposito aziendale, con l’impiego di tecnologie all’avanguardia.

2.4.2 Aumento dei veicoli ibridi elettrici/gasolio

Conclusa la fase di esercizio sperimentale di 4 mezzi ibridi effettuata nel 2001, nel corso di quest’anno sono entrati in servizio altri veicoli ibridi diesel elettrici, modello CITO di 9 e 10 metri, con previsione di un totale di 18 ibridi in servizio entro la fine dell’anno.

I veicoli ibridi sono autobus la cui trazione avviene tramite un motore elettrico che riceve l’energia necessaria da un generatore endotermico montato a bordo: il sistema consente di ridurre notevolmente le emissioni acustiche nell’atmosfera rispetto agli autobus con alimentazione tradizionale a gasolio, garantendo pari autonomia e flessibilità di servizio.

2.4.3 Filoviarizzazione di linee

E’ stata realizzata la filoviarizzazione delle linee 32 e 33. Proseguiranno inoltre i lavori per l’elettrificazione della linea 14, il cui completamento è previsto nel corso del 2003.

2.4.4 Impiego di carburanti alternativi

Nel corso del 2001 ATC ha realizzato, in collaborazione con diversi enti locali, test sperimentali per l’utilizzo di carburanti alternativi sui propri mezzi (metano, emulsioni acqua-gasolio e biodiesel). Dallo scorso anno 8 veicoli della rete urbana vengono alimentati anche con biodiesel.

Nel 2002 sono proseguite le sperimentazioni per l’individuazione delle soluzioni più efficaci in relazione agli effetti sull’ambiente.

2.4.5 Studi di impatto ambientale per il sistema di trasporto pubblico a guida vincolata (tram su gomma)

Nel corso del 2001 hanno avuto inizio le prime attività relative al progetto per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico a guida vincolata. In particolare, nel corso del è prevista la presentazione dello studio di impatto ambientale (S.I.A.) realizzato da ATC, al fine di dare informazione e coinvolgere le amministrazioni, le associazioni ed i cittadini su questo intervento di portata rilevante per la mobilità bolognese.

2.5 ATC per il cliente

2.5.1 La rete di vendita ed i servizi al cittadino

ATC è impegnata ad incrementare sia la rete dei punti vendita dei titoli di viaggio, sia gli sportelli di ascolto ed informazione, per i clienti. Attualmente il numero complessivo dei punti vendita - edicole, bar, tabacchi - è di 1277 (circa 1,4 ogni 1000 residenti). A questi si aggiungono i Centri Servizi di via IV Novembre, Autostazione, Stazione FS, via Lame angolo Marconi, via Rizzoli, Fiera, Imola e Silla; sono inoltre attive 30 emettitrici automatiche. In totale, rispetto all'area servita, le rivendite sono 0,34 per Kmq. Infine, nelle aree Persicetana, Porrettana e della val di Setta è stato attivato il servizio di emissione dei biglietti a bordo dei mezzi.

Anche con riguardo al servizio di gestione della sosta, la migliore accessibilità al servizio è ottenuta grazie ad una capillare diffusione della rete di vendita ed in particolare dei parcometri (1 parcometro ogni 45 stalli).

L’integrazione sosta e servizio di trasporto pubblico è favorita dalla gestione di alcuni parcheggi di interscambio con navetta o mezzo pubblico a disposizione, da una mirata integrazione tariffaria e dall’installazione di 340 parcometri che emettono anche titoli per il trasporto pubblico. Dal gennaio 2002 tutti i parcometri consentono l’acquisto del titolo di sosta.

2.5.2 L’informazione e la comunicazione

ATC ha attivato vari canali di comunicazione con la clientela ai quali il cittadino può accedere in relazione alle proprie esigenze specifiche:

Attraverso questi canali il cittadino può ricevere informazioni su orari, linee, tariffe, regolamenti, abbonamenti, sanzioni, modalità e costi della sosta in area urbana, informarsi sulle varie attività dell’azienda, presentare reclami, segnalazioni e suggerimenti, sia telefonicamente che in forma scritta tramite lettera da indirizzare ad ATC o sui moduli reperibili presso i Centri ATCittà. E' inoltre disponibile un indirizzo e-m@il: atcitta@atc.bo.it.

Le informazioni sui servizi ATC si trovano inoltre:

Nel 2002 è stato aumentato significativamente il numero delle fermate dotate di pannelli informativi che indicano i tempi di attesa dei mezzi sulla base dei dati forniti in tempo reale dal sistema satellitare di controllo della flotta: i display installati alle pensiline ed alle paline sono attualmente 110, rispetto ai 38 attivati nell’anno precedente.

2. 6 Ulteriori progetti in corso

ATC intende realizzare alcuni progetti per incrementare la gamma dei servizi offerti ai propri clienti a "corredo" del servizio di trasporto, al fine di favorirne l’utilizzo e l’accessibilità; in particolare sono previsti interventi di:

Da ultimo si evidenzia che la Società si appresta ad ottemperare alle prescrizioni dell’art. 35 della legge 28 dicembre 2001, n. 448.

 

Tabella 4

SINTESI DEI RISULTATI ATC NEL PERIODO 1999/2002 (Valori in euro)

 

CONS

CONS

CONS

PRECONS

 

1999

2000

2001

2002

Valore della produzione al netto ex FNT

57.745.045,89

63.368.745,06

68.723.886,65

70.908.324,00

Contributi ex FNT

69.499.604,91

69.248.090,40

69.633.367,25

68.924.082,00

Rislutato preimposte

Utile/perdita d’esercizio

2.705.201,24

 

N.B.(1) 0

2.917.981,48

 

N.B.(2) 0

3.619.329,95

 

776.234,72

N.B.(3)

4.792.921,00

 

1.948.142,00

N.B.(4)

Personale al 31/12

1.941,00

1.878,00

1.811,00

1.865,00

Investimenti contabilizzati

37.758.163,89

16.822.034,12

15.143.549,20

26.855.758,75

 

N.B.(1) Il pareggio d’esercizio è stato ottenuto con l’utilizzo per euro 4,8 milioni attinti dal fondo creatosi per effetto della legge 204/95.

N.B.(2) Il pareggio d’esercizio è stato ottenuto con l’utilizzo per euro 2,8 milioni attinti dal fondo creatosi per effetto della legge 204/95.

N.B.(3) Il risultato d’esercizio tiene conto nella gestione straordinaria del computo di euro 5,6 milioni quale quota derivante dai benefici della legge 204/95 e nei costi di un accantonamento di euro 5,681 milioni per Fondo di Riconversione Industriale.

N.B.(4) Il risultato di esercizio tiene conto nella gestione straordinaria del computo di euro 5,6 milioni quale quota derivante dai benefici della legge 204/95 e nei costi di un accantonamento di euro 2,324 milioni per Fondo di Riconversione Industriale.

3. Bologna turismo s.r.l.

3.1 Le attività svolte nel 2002

Nel 2002 Bologna Turismo si è adoperata al fine di supportare sia l’azione internazionale sia l’accoglienza mirata di tour operator, agenti di viaggio e giornalisti della carta stampata, della radiofonia e del settore televisivo, il tutto in sintonia con il lavoro di comunicazione e di marketing della Città e del territorio.

La Società ha sviluppato singole azioni suddivise per ambiti di attività. Eccone di seguito un elenco sintetico: Informazione, Promozione, Accoglienza, Comunicazione, Telematica, Progetto Bologna Welcome, Analisi e ricerca territoriale, Collaborazioni con l’Ufficio Rapporti Internazionali – Comune di Bologna, Collaborazioni con l’Unione di Prodotto Città d’Arte Cultura ed Affari e partecipazione al Circuito Città d’Arte della Pianura Padana.

3.2 Il progetto per il 2003

Il veicolo promozionale offerto da "Bologna 2000" alla Città ed al territorio provinciale ha dato la possibilità di dialogare con mercati turistici più ampi e variegati. Nuove forme di turismo urbano, culturale e giovanile, si stanno progressivamente affiancando alle attività di accoglienza già consolidate. Fra le diverse forme di turismo "leisure" che la Società intende continuare a promuovere va sottolineata l’importanza:

In questo quadro, la Società ritiene fondamentale valorizzare le sinergie offerte dai collegamenti con la rete dei soggetti interessati a promuovere il turismo d’affari e del tempo libero, ed in particolare con:

A livello regionale la Società Bologna Turismo opererà nel quadro della Legge Regionale n. 7 del 1998, che affida un compito promozionale e cruciale alle "Unioni di Prodotto" e destina le funzioni commerciali agli operatori privati ed ai "Club di Prodotto". In questo contesto Bologna Turismo ha ricevuto richiesta di collaborazione dall’Associazione degli Industriali della Provincia di Bologna – Settore Turismo e dalla "Vecchia Scuola di Cucina Bolognese", con cui ha costituito, con una partecipazione di minoranza, l’A.T.I. Bologna Business & Leisure. Nuove realtà associative prefigurano ulteriori collaborazioni con A.T.I., che iniziano ora la propria attività operativa.

4. Concessionaria consortile autostazione s.p.a.

Dal giugno del 2002 si è insediato il nuovo organo amministrativo della società, che si trova ad affrontare, insieme all’Amministrazione Comunale, il tema relativo all’utilizzo dell’immobile a fronte della scadenza del diritto di superficie prevista per il 2003.

Tra i motivi che spingono la Società Concessionaria Consortile Autostazione a richiedere il rinnovo di tale diritto c’è soprattutto la posizione strategica dell’area, che offre grandi vantaggi sia al pubblico che utilizza il Terminale sia ai pullman turistici che possono usufruire dei servizi di parcheggio (dei 2332 pullman ospitati nel 2001, 1739 hanno utilizzato tale servizio effettuando una sosta media di h. 5,40). Il Terminale, infatti, unisce direttamente la tangenziale, passando per via Stalingrado, sia al centro storico della città sia alla Stazione Ferroviaria, senza congestionare il traffico cittadino.

Il trend previsto nei prossimi anni indica poi un incremento esponenziale delle linee a percorrenza nazionale ed internazionale, incremento dovuto in parte a fattori socio/economici ed in parte alla favorevole posizione logistica.

Il parcheggio situato sui viali di circonvallazione, dotato di 360 posti auto, permette poi di evitare che le autovetture superino la cerchia dei viali, riducendo in tal modo il traffico cittadino nel centro storico.

L’attuale posizionamento del Terminale è inoltre propedeutico per le "navette" che transitano in centro, in quanto situato all’inizio di via Indipendenza, zona da cui passano moltissime linee di autobus urbani.

Un altro motivo che induce la Società Concessionaria Consortile Autostazione a richiedere il rinnovo del diritto di superficie è che i contratti di locazione in essere dei locali siti nell’immobile hanno una scadenza posteriore al 2003.

La società intende proseguire nell’opera di riqualificazione della struttura, conformandosi alla politica di riqualificazione delle aree urbane già intrapresa dall’Amministrazione Comunale. Tali lavori, iniziati nel 2001, risultano in corso di ultimazione.

Continua l’informazione, che la Società cerca di rendere sempre più adeguata apportando miglioramenti al suo attuale sito-web sulla base delle esigenze operative proprie e di coloro che usufruiscono del Terminale.

L’attività di accoglienza dei bus turistici sta continuando a dare risultati positivi, oltre che da un punto di vista economico anche dal punto di vista del traffico cittadino, per il fatto che sottrae buona parte del movimento degli automezzi pesanti al centro storico della Città. Nel periodo gennaio/settembre 2002 sono complessivamente transitati dal Terminale dell’Autostazione 2848 pullman, di cui 1706 hanno usufruito della sosta a pagamento. I pullman turistici in arrivo a Bologna sono stati 2437 e quelli in partenza 411.

Dal punto di vista dell’equilibrio economico della gestione ha forte incidenza l’ammortamento relativo ai lavori di riqualificazione della struttura che, per effetto della predetta scadenza del diritto di superficie prevista per il 2003, comporterà bilanci 2002 e 2003 in forte perdita, nonostante la Provincia abbia approvato nel giugno 2001 l’aumento dei pedaggi per l’utilizzo dei servizi del Terminale.

     

5. SOCIETA’ CENTRI COMMERCIALI s.p.a. in liquidazione

E’ proseguita la procedura di liquidazione della Società, posta in liquidazione in data 19 febbraio 2001.

Sono in fase di ultimazione l’alienazione dei cespiti residui e la conclusione di accordi in previsione della chiusura della procedura nei primi mesi del 2003.

6. Aeroporto G. MARCONI s.p.a.

L’anno 2002 vede l’Aeroporto di Bologna proseguire nelle sue iniziative di sviluppo, in un quadro competitivo profondamente mutato nel corso dell’ultimo anno e tuttora in via di trasformazione.

A seguito dei fatti dell’11 settembre 2001 e del successivo incidente di Linate, il settore aeroportuale nazionale è stato attraversato da una profonda crisi, con una perdita a livello di sistema nei primi 8 mesi dell’anno di oltre 3,2 milioni di passeggeri (-4,6%), equivalenti alla scomparsa di un aeroporto regionale delle dimensioni di quello di Bologna. Tale impatto è stato naturalmente differenziato per i diversi scali, con particolare incidenza per gli hub di Roma Fiumicino e Milano Malpensa ed inferiore per gli scali minori.

L’Aeroporto di Bologna, dopo un avvio nella prima parte dell’anno particolarmente critico (-13,9% nei primi quattro mesi), ha sperimentato una ripresa significativa trainata in particolare dal segmento charter.

Il traffico di linea internazionale, invece, risente tutt’oggi della crisi dei vettori, mentre quello nazionale si mantiene stabile, con una ridefinizione dei flussi da e per Bologna dagli hub di Malpensa e Fiumicino alle destinazioni del Sud Italia.

Nei primi 10 mesi del 2002 il traffico ha complessivamente subito una variazione negativa di poco superiore al 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e si prevede per l’intero 2002 una flessione intorno al punto percentuale, con un risultato decisamente migliore rispetto alle previsioni di inizio anno.

Sul fronte dell’iter procedurale propedeutico al processo di privatizzazione della società, il 2002 ha visto l’aggiornamento da parte degli advisor della Camera di Commercio di Bologna dell’analisi completata nell’estate del 2001, resosi necessario in relazione al mutato scenario di settore. Il nuovo rapporto dovrebbe essere consegnato agli Azionisti entro la fine dell’anno in corso, per consentire loro di trarre le necessarie indicazioni sulle successive modalità per procedere.

Sul fronte dello sviluppo infrastrutturale, nel gennaio 2002 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un piano di investimenti la cui consistenza supera quelli effettuati in passato, a conferma, da un lato, del suo fermo impegno a promuovere lo sviluppo del Marconi, e dall’altro delle ingenti risorse finanziarie necessarie per il suo sviluppo. Il Piano 2002-2006 prevede, infatti, un impegno per circa 212 milioni di euro (di cui 134 milioni residuali dal precedente Piano), dei quali oltre un terzo saranno destinati al progetto di allungamento della pista di volo che dovrà, una volta ultimato, consentire di collegare Bologna attraverso voli diretti con le principali destinazioni intercontinentali.

La Società ha inoltre proseguito nella sua strategia di crescita per linee esterne, valorizzando le sue partecipazioni nella società di handling Bologna Airport Services (BAS) in partnership con l’operatore privato ATA, e nella società Aviogrill, insieme con Autogrill, leader mondiale nelle attività di ristorazione.

L’obiettivo di creare attività sinergiche al tradizionale business aeronautico è stato perseguito sviluppando servizi innovativi per i passeggeri del segmento aviazione commerciale, e servizi nel segmento aviazione generale.

Per quanto concerne i primi, si è costituito appositamente un nuovo veicolo societario, Sab Innovazione s.r.l., attraverso il quale si è realizzata una partnership con Welcome Travel Group (Gruppo IFIL) per la costituzione di Airports & Travel s.r.l. (51% Sab Innovazione – 49% Welcome Travel Group), allo scopo di fornire – prima esperienza in un aeroporto nazionale – ai propri clienti proposte di viaggio last minute nell’ambito di una più completa attività di tour operating ed agenzia viaggi.

Tale servizio, avviato nell’ultima parte del 2001, ha rappresentato una chiara risposta del Marconi alla crisi del settore aereo ed ha dimostrato la volontà di ricercare nuovi servizi di qualità che favoriscano l’accesso al viaggio ed il maggiore utilizzo dello scalo bolognese per il proprio bacino di traffico, soprattutto per il segmento giovani.

Per quanto riguarda l’aviazione generale, è stata costituita alla fine del 2001 la società Terminal Aviazione Generale (T.A.G.) s.r.l., in partnership con gli operatori privati B-Group S.p.A. (partner finanziario) e Sirio S.p.A. (partner tecnico), con l’obiettivo di realizzare e gestire le infrastrutture necessarie e fornire servizi ai vettori. L’Aeroporto G. Marconi di Bologna detiene il 51% della società, mentre il restante 49% è diviso in parti uguali fra i due partner.

Anche questa iniziativa si incardina nella più ampia strategia del Marconi di allargare la gamma dei servizi offerti, al fine di rafforzare il posizionamento competitivo della società nel panorama nazionale.

Si sono poi individuate aree di miglioramento nei servizi diretti agli utenti del Marconi. Sono stati oggetto di particolare attenzione segmenti di utenza quali famiglia e passeggeri a ridotta mobilità, con la realizzazione di aree ad essi dedicate e di ausili che favoriscono la piena autonomia dei disabili grazie alla rimozione delle barriere architettoniche.

Fra le iniziative più significative si segnala la creazione di Spazi nursery, di un Bimbo Club, un’area giochi riservata ai bambini, la realizzazione della Sala Amica, un’area riservata ai Passeggeri a ridotta mobilità per un’attesa maggiormente confortevole dell’imbarco e l’installazione di Segnalatori acustici di piano per favorire gli ipovedenti negli ascensori riservati ai passeggeri.

7. Fiere internazionali di Bologna s.p.a. – Bologna fiere

BolognaFiere affronta la conclusione dell’esercizio 2002 e la programmazione delle attività per il 2003 e per gli anni successivi sulla base di un risultato acquisito con successo da tutti i soci e rappresentato dal completamento dell’iter di trasformazione di Fiere Internazionali di Bologna – Ente Autonomo in Società per Azioni.

Il progetto di trasformazione, deliberato dal Consiglio Generale dell’Ente il 7 marzo 2002, è stato approvato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna con delibera n° 2002/983 del 10 giugno 2002. A seguito di tale approvazione, il Consiglio Generale ha infine deliberato il 19 settembre 2002 la trasformazione in Società per Azioni per atto pubblico, con la contestuale accettazione del conferimento degli immobili strumentali fieristici da parte di Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A. La società risultante, con un capitale sociale di complessivi 65 milioni e 650 mila euro, si appresta a deliberare entro i prossimi dodici mesi un ulteriore ampliamento della compagine sociale, con sovrapprezzo, al fine di:

I risultati attesi per il 2002 e le prospettive delineate per il 2003 consentono di apprezzare gli importanti risultati gestionali raggiunti negli ultimi anni da BolognaFiere. Il valore della produzione atteso per il 2002 supera infatti i 56 milioni di euro, confermando sostanzialmente le previsioni iniziali e superando l’effetto delle mutate condizioni di mercato e dell’andamento congiunturale che riflette i flussi commerciali internazionali. Il valore della produzione atteso per il 2003 sfiora i 58 milioni di euro, mentre prosegue l’importante programma di investimenti strutturali il cui valore complessivo, dopo i 18,5 milioni di euro stimati per il 2002, si attesta ad oltre 10,4 milioni di euro per il 2003.

Il calendario del prossimo anno prevede la realizzazione di 25 manifestazioni a Bologna a cui si aggiungono le 7 rassegne organizzate all’estero dalla controllata Fairsystem.

Tra gli obiettivi individuati come prioritari per il Centro Fieristico di Bologna risultano particolarmente rilevanti le risposte che occorre assicurare alle principali urgenze, strategiche in chiave competitiva per le prospettive di BolognaFiere, in ordine a:

Strettamente collegato è dunque il tema dell’azione di confronto e di raccordo con gli Enti Territoriali, Società Autostrade ed Anas ai fini del miglioramento della qualità dei servizi esterni e complementari al quartiere fieristico: dalla viabilità al sistema dei parcheggi e dei collegamenti, dalla ricettività alberghiera all’arricchimento dell’offerta di servizi e contenuti turistici della città.

Va ricordato che, unitamente alla Società Autostrade, nel 2002 BolognaFiere ha effettuato una proposta di "Project Financing" per la realizzazione del potenziamento del parcheggio Michelino, ed il 2003 vedrà la definizione degli aspetti tecnici del progetto, anche in rapporto alle variazioni che si renderanno necessarie in vista delle modifiche alla grande viabilità infrastrutturale del nodo bolognese.

Una delle opere infatti di cui si attende l’avvio entro la fine del prossimo anno è la realizzazione di una nuova uscita autostradale in fiera, direttamente collegata al parcheggio Michelino opportunamente potenziato. La zona di Michelino sarà altresì oggetto di ulteriori interventi da parte dell’Amministrazione Comunale la quale, nell’ambito del progetto per la realizzazione della metropolitana, sta ipotizzando la definizione di una fermata appunto in tale zona. In tal modo l’accessibilità alla zona fieristica verrebbe garantita anche da questo importante mezzo di trasporto cittadino.

BolognaFiere, inoltre, è fortemente impegnata ad aumentare la ricettività di parcheggi della zona adiacente al quartiere fieristico ed a tal fine ha destinato un’area, di cui è direttamente proprietaria, alla realizzazione di un parcheggio multipiano.

Si sta infine studiando, di concerto con l’Amministrazione Comunale, il ridisegno dell’accesso di Piazza Costituzione a seguito dell’introduzione della fermata della metropolitana ed il proseguimento di utilizzo, nelle giornate di grande afflusso festive e prefestive, dell’area denominata "Parco Nord" in corrispondenza delle uscite 7 e 7 bis della tangenziale.

Sul piano dell’azione strategica e commerciale in ambito più strettamente fieristico, appaiono premiati – tra l’altro – l’innovazione ed il lancio di nuove manifestazioni fieristiche e le dimostrate capacità di BolognaFiere di sviluppare rapporti di partenrship con gli organizzatori delle manifestazioni ospitate, sostenendone ed affiancandone le politiche ed i programmi di sviluppo per affermare e consolidarne la leadership delle manifestazioni, detenuta a livello nazionale o internazionale, e mettendo a disposizione servizi, competenze e risorse da impiegare per la crescita del valore delle rassegne.

Ancora sulla proiezione dei rapporti con la città, nell’ambito del completo restyling grafico realizzato sui siti istituzionali della Fiera, in coerenza con le nuove linee guida di comunicazione adottate da BolognaFiere è stata attivata una sezione, dedicata alla città di Bologna e a tutte le opportunità di carattere commerciale e culturale che offre ai visitatori della fiera, con forti potenzialità per sviluppare servizi di assoluto interesse per i visitatori (percorsi interattivi, servizi di prenotazione on line ecc.) in collaborazione con le istituzioni cittadine per rafforzare il rapporto tra la fiera e la città.

Per quanto riguardo il tema della struttura e dell’assetto del quartiere fieristico, nel 2002 è iniziata la costruzione di un nuovo padiglione espositivo nella zona nord del quartiere il cui completamento è previsto per le grandi manifestazioni del 2004. Tale struttura darà una prima risposta alle esigenze di ampliamento della capacità espositiva del quartiere fieristico, ampliamento necessario a numerosi organizzatori per sostituire le attuali strutture provvisorie integrative.

Sul patrimonio esistente proseguiranno gli importanti programmi avviati di mantenimento ed adeguamento delle strutture ed il restyling generale dell’area espositiva, per migliorarne sia l’immagine che la funzionalità complessiva.

Successivamente alla variante urbanistica del quartiere fieristico, si pone l’esigenza di garantire anche nel medio lungo termine la sua possibilità di sviluppo.

La valorizzazione delle risorse esistenti e le esigenze commerciali impongono che la possibile crescita debba avvenire in contiguità al quartiere esistente. Sarà quindi opportuno ed auspicabile che il ridisegno, da parte dell’Amministrazione Comunale, delle destinazioni urbanistiche delle aree comprese nella fascia fra le cintura ferroviaria e la sede autostradale, nell’ambito di una nuova variante di PRG elaborata per rendere possibile l’esecuzione della metropolitana, nonché del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, tenga conto delle esigenze di crescita a medio-lungo termine del quartiere fieristico, anche oltre i 200.000 mq. di superficie totale già previsti. Per favorire questa operazione, oltre ad incontri con l’Amministrazione Comunale, si sono già attivati e proseguiranno nel 2003 i necessari confronti con la Provincia di Bologna che, nell’ambito della nuova normativa regionale, ha specifiche competenze di programmazione territoriale per i poli funzionali, quale il centro fieristico.

8. FINANZIARIA BOLOGNA METROPOLITANA s.p.a.

Nel settembre 2002, con la deliberazione da parte del Consiglio Generale dell’Ente, si è conclusa la trasformazione in società per azioni dell’Ente Autonomo Fiere Internazionali di Bologna, con il contestuale conferimento nella società da parte di Finanziaria Bologna Metropolitana degli immobili costituenti il complesso fieristico.

Si è così concluso un lungo e complesso iter che, in esecuzione degli indirizzi unanimemente espressi dai soci, ha visto protagonista anche la società Finanziaria, e che ha consentito a Fiere Internazionali di Bologna di conseguire una struttura giuridica ed una patrimonializzazione adeguate agli importanti obiettivi di sviluppo che la Fiera si pone per i prossimi anni.

Con il trasferimento del complesso fieristico si chiude una fase della vita della società Finanziaria, iniziata negli anni ’60 con la realizzazione dei primi padiglioni, e viene ulteriormente messa in risalto la funzione che la società è andata sempre più svolgendo negli ultimi anni, cioè quella di strumento a disposizione dei soci per la realizzazione di opere ed infrastrutture di interesse generale nel territorio metropolitano.

Lungo questa direttrice sono proseguite anche nel corso del 2002 le attività della Finanziaria inerenti la realizzazione di diversi importanti insediamenti nel tessuto urbano di Bologna.

Queste le principali iniziative che la società ha in corso:

8.1 Ex-Manifattura Tabacchi

La società sta realizzando il Programma di Riqualificazione Urbana dell'ex-Manifattura Tabacchi curando, su incarico del Comune di Bologna e dell'Università, la gestione unitaria e coordinata delle attività di progettazione e di realizzazione degli interventi.

Nell’area troveranno collocazione:

E’ già stata ultimata la realizzazione dell’asilo nido-scuola materna, degli insediamenti universitari, della biblioteca, della cineteca e delle sale del cinema Lumière, del recupero del Castellaccio e delle case di via Azzo Gardino. Sono invece in corso di realizzazione il primo intervento di ristrutturazione dell’ex-Forno del Pane, destinato ad ospitare la Galleria d’Arte Moderna, le opere stradali e di urbanizzazione di via Azzo Gardino, nonché l’intervento di completamento del Castellaccio (ex-Pasi). E’ stata ultimata la progettazione del secondo intervento nel Forno del Pane, così come sono in fase di completamento gli studi sulle ulteriori opere di urbanizzazione, del recupero dell’antico porto, della sistemazione del parco Cavaticcio e del giardino dell’ex-Manifattura.

Importo complessivo degli interventi: 37 milioni di euro.

8.2 Pilastro

Analogo Programma di Riqualificazione Urbana è in corso al Pilastro ed interessa:

Importo complessivo degli interventi: 3,4 milioni di euro.

8.3 Insediamenti universitari

Con l’Università di Bologna sono in corso due ulteriori rapporti di collaborazione che riguardano iniziative di particolare rilevanza per la città:

Importo complessivo degli interventi: 122,5 milioni di euro.

Importo complessivo dell’intervento: 89 milioni di euro.

8.4 Bertalia – Lazzaretto

Sempre nella zona del Lazzaretto, prosegue la collaborazione tra Finanziaria Bologna Metropolitana e Comune di Bologna per la definizione del suo assetto urbanistico.

La previsione di insediamento nella zona della seconda sede della Facoltà di Ingegneria, che rientra nel Protocollo di Intesa sottoscritto tra l’Amministrazione comunale e l’Ateneo, ha indotto il Comune e l’Università a promuovere un’ampia partecipazione, a livello internazionale, di architetti ed urbanisti per la definizione dell’assetto dell’area. Finanziaria Bologna Metropolitana ha quindi curato un Concorso Internazionale di Progettazione che si è concluso con l’individuazione del progettista cui è stato affidato l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva degli insediamenti universitari ed una consulenza urbanistica generale sull’assetto dell’intera zona, la cui trasformazione sarà oggetto di uno specifico Piano di Riqualificazione Urbana (PRU).

8.5 Quartiere fieristico

All’interno del quartiere fieristico è stata avviata la realizzazione di un nuovo padiglione a due piani, di un secondo tratto di percorsi pedonali sopraelevati e meccanizzati, e di altre strutture espositive per Bologna Fiere.

Importo complessivo degli interventi: 45 milioni di euro.

8.6 Fiera District

Nel Fiera District sono in corso i lavori di costruzione del terzo edificio ad uso uffici della Regione Emilia-Romagna, la cui conclusione è prevista nel 2004.

Importo complessivo dell’intervento: 39 milioni di euro.

E’ altresì in corso di progettazione la ristrutturazione del primo edificio regionale.

8.7 Centrale elettrotermofrigorifera del Fiera District

Nel 2000 è stato completato l'impianto di cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e calore) nella centrale termofrigorifera a servizio dell'intero comprensorio.

La centrale, alimentata a gas metano, fornisce ora energia termica, frigorifera ed elettrica al quartiere fieristico ed a tutti gli altri edifici della zona direzionale, e rappresenta una delle iniziative più rilevanti nel campo del risparmio energetico, dal momento che riunisce nella stessa realtà una rete di teleriscaldamento e telerefrigerazione ed un impianto di cogenerazione.

La gestione della centrale è affidata da oltre 20 anni alla Finanziaria Bologna Metropolitana, che ha curato anche i successivi ampliamenti via via resisi necessari e la realizzazione dell’impianto di cogenerazione.

Importo dell’intervento: 6,5 milioni di euro.

9. SOCIETA’ INTERPORTO BOLOGNA s.pa.

A fronte della crescente domanda di magazzini e ribalte verificatasi nel corso del 2002, come già nell’esercizio precedente, la Società Interporto Bologna S.p.A. ha provveduto alla progettazione esecutiva del magazzino 8.1 e della ribalta 8.0, per complessivi mq. 19.113, nonché alla progressiva acquisizione di terreni per il completamento del 2° piano particolareggiato di esecuzione.

Per quanto riguarda l’attività realizzativa, l’esercizio 2002 ha visto il completamento delle opere previste dall’Atto Aggiuntivo alla legge n. 240/ 1990, che prevedeva la realizzazione del magazzino 5.1 di mq. 11.000 circa a completamento del 1° Piano Particolareggiato, e del magazzino 8.2 di mq. 7.650 circa rientrante nel 2° Piano particolareggiato.

Il Piano complessivo degli investimenti del secondo PPE prevede la realizzazione di mq. 286.098 circa di magazzini per un investimento stimato in circa euro 148.742.012, di cui quelli facenti parte del 1° stralcio sono di mq. 98.023 circa, per un ammontare di euro 48.344.335.

La tempistica di esecuzione è sostanzialmente in linea con le realizzazioni precedenti (circa 1,5 - 2 anni), mentre l’avvio della realizzazione nasce da una valutazione commerciale sul potenziale del mercato di saturare le offerte di spazi proposti.

Parallelamente alla prosecuzione delle opere, è stata prevista anche l’acquisizione delle aree, per circa 52 ettari, necessarie al completamento del 2° PPE che è di circa 103 ettari.

In questo caso, essendo la tempistica subordinata anche all’accettazione delle proposte di vendita da parte dei proprietari dei terreni, tale previsione potrà subire modifiche anche significative sia in termini di quantità che di periodo di perfezionamento.

Il piano complessivo degli investimenti relativo al primo stralcio, pertanto, prevede per gli anni 2003-2005 la realizzazione di un magazzino per mq. 12.678 circa e di una ribalta per mq. 6.435 circa da destinare alla locazione, nonché l’avvio dei lavori di realizzazione di un magazzino di mq. 21.000 circa da destinare alla vendita. Il Piano prevede, inoltre, l’acquisizione di terreni per 15 ettari circa.

Al 2005, quindi, l’ammontare complessivo degli immobili, compresi anche gli investimenti al 2001, destinati alla locazione ammonterà ad oltre mq. 117.112, di cui mq. 98.000 realizzati con le provvidenze della legge n. 240/1990, oltre a mq. 2.097 di uffici del centro direzionale.

I risultati economici che scaturiscono dalla valutazione del presente piano evidenziano bilanci in perdita per gli esercizi 2003 e 2004 per complessivi euro 1.391 ed a partire dal 2005, periodo di entrata in esercizio degli immobili realizzati, un risultato in sostanziale pareggio.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, il perdurare della stabilità dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla provvista a medio-lungo termine, consentirà alla Società di reperire le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione degli investimenti programmati ad un costo sostanzialmente in linea con la redditività attesa dalla locazione di detti immobili.

Infine, per quanto riguarda gli aspetti ambientali, la Società fin dalla sua costituzione, nel 1971, ha posto lo sviluppo dell’Intermodalità fra i suoi obiettivi principali, tanto da essere considerato oggi un importante punto di riferimento.

Tale approccio è diventato uno degli aspetti decisivi e caratterizzanti dell’operare dell’Interporto di Bologna nell’attività di costruzione delle infrastrutture interportuali e nell’affrontare le connesse problematiche ambientali.

L’utilizzo di materiale di riciclo per la costruzione di opere stradali, il ricorso a tecnologie eco-compatibili per la costruzione di edifici, la regolamentazione delle acque piovane, la ricostituzione dei boschi tipici della pianura bolognese del ‘500 (con la messa a dimora di oltre 20 ha di essenze arboree autoctone), la realizzazione di barriere antirumore per prevenire l’inquinamento acustico, l’elevato standard quantitativo e qualitativo delle zone a verde: sono questi alcuni degli obiettivi che l’Interporto di Bologna ha realizzato per la salvaguardia dell’ambiente e per il rispetto della collettività.

Questa attenzione, che da sempre accompagna l’attività Interportuale, è stata ufficialmente riconosciuta nell’anno 2002 con l’ottenimento della certificazione ISO 14001.

 

Tabella 5

sintesi risultati societa’ interporto bologna s.p.a. (vaLori in euro/000)

Programmatica 2002-2005

 

Bilancio

Bilancio

Precons.

BDG

Previsioni

 

2000

2001

2002

2002

2003

2004

2005

 

 

 

 

 

 

 

 

Fatturato aggregato

4.803,0

5.051,0

6.300,0

5.164,0

5.088,0

5.958,0

6.158,0

 

 

 

 

 

 

 

 

Risultato ante imposte

(516,0)

120,0

100,0

0,0

(465,0)

(926,0)

0,0

 

 

 

 

 

 

 

 

Investimenti (valori progressivi)

61.665,0

70.753,0

72.484,0

73.232,0

77.081,0

85.298,0

88.350,0

 

 

 

 

 

 

 

 

Personale in forza al 31/12

10

10

11

10

11

11

11

 

10. CUP 2000 s.p.a.

Nel corso del 2002 l’Assemblea dei soci ha provveduto alla trasformazione della natura giuridica della Società in società per azioni. Il processo di trasformazione era stato avviato dal Consiglio di Amministrazione già nel corso del 2001, attraverso un confronto con i soci al fine di facilitare l’allargamento della compagine societaria e consentire un’ulteriore espansione dell’azienda, che già sviluppa attività diversificate e complesse in tutto il territorio nazionale per un fatturato di dimensioni ragguardevoli che nell’anno 2002 si stima superi i 15 milioni di euro.

La Società ha confermato, nell’anno 2002, i notevoli tassi di espansione già registrati negli anni passati. Di tale sviluppo sono indicatori significativi non solo i risultati economici – il fatturato passa da euro 13 milioni del 2001 ad euro 15 milioni stimati per l’anno 2002 – ma anche il conseguimento di ulteriori risultati nell'ambito dei servizi forniti nell'area metropolitana bolognese, il consolidamento di nuove linee di prodotto quali i Call Center, l’acquisizione di nuove aree di mercato e lo sviluppo di nuovi prodotti, con particolare riferimento all’Information Communication Technology ed ai servizi di informazione e monitoraggio socio-sanitario per gli Enti Locali.

10.1 Progetti realizzati nel corso del 2002

Questi i principali progetti realizzati dalla Società nel corso dell’anno 2002:

10.2 Obiettivi per il prossimo triennio

Gli obiettivi che Cup 2000 si pone per il prossimo triennio consistono:

11. CAAB s.c.p.a.

Con l'inizio dell'attività del Centro Agroalimentare, avvenuta il 20 marzo 2000, si è positivamente perseguito uno degli obiettivi primari per cui la Società è stata costituita e, al tempo stesso, si sono liberate le aree strategiche, site in prossimità della Stazione Centrale, occupate dall’ormai obsoleto mercato ortofrutticolo, rendendole così utilizzabili per nuovi interventi congeniali allo sviluppo della Città.

La città di Bologna si colloca ora, grazie alla nuova struttura mercatale, all’avanguardia in Europa nel settore del commercio all’ingrosso delle derrate agroalimentari.

Attualmente nella nuova sede mercatale, relativamente al settore ortofrutticolo, operano circa 40 grossisti, alcune delle più importanti realtà cooperative regionali, un centinaio di piccoli produttori, nonché operatori specializzati nel picking.

All’interno del Centro Agroalimentare, oltre al mercato ortofrutticolo, si trova anche un Centro Servizi - con circa trenta diverse realtà insediate (banche, ufficio postale, AUSL, bar/self - service, uffici di autotrasportatori, buyer, ecc.) - un magazzino surgelati, nonché altri spazi destinati alla logistica ed alla commercializzazione di prodotti del settore alimentare.

Nel 2001 vi sono stati commercializzati circa 3,5 milioni di quintali di prodotti ortofrutticoli per un volume di affari di circa 400 milioni di euro. Per il futuro si prevede un incremento di tali valori, anche per effetto di una prossima completa occupazione degli spazi rispetto alla situazione corrente (80% degli spazi realizzati sui 60.000 mq. circa destinati alla locazione/concessione).

Il mercato ortofrutticolo ha ottenuto, primo in Italia, la certificazione di qualità ISO 9002, che rappresenta un’irrinunciabile base di partenza per procedere, a garanzia dei consumatori finali, non solo agli indispensabili controlli sanitari, alla luce delle nuove tecnologie e dell’uso delle sostanze di conservazione dei prodotti, ma anche alle fasi successive rappresentate dalla "tracciabilità del prodotto", ed all’auspicato "controllo di filiera".

Come per ogni grande opera, anche per il Centro Agroalimentare è tutt’ora in corso un periodo di "rodaggio" finalizzato all’individuazione degli indispensabili interventi volti al miglioramento ed all’adeguamento funzionale del Centro, interventi dettati dall’esperienza pratica acquisita nel corso del funzionamento. Su tale fronte CAAB continua ad intervenire avvalendosi, in parte, anche dei finanziamenti erogati dalla Regione in virtù della L. R. 47/95 (lire 300.000.000 nell’esercizio 2001).

Per quanto riguarda la gestione dell’attività immobiliare della Società, va sottolineato che il comparto, attualmente in corso e di prossima realizzazione, grazie alle infrastrutture già realizzate ed alla maggiore visibilità complessiva acquisita attraverso gli interventi già realizzati, non mancherà di incentivare l’interesse per nuovi insediamenti.

La Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bologna si è già insediata con laboratori, didattica ed uffici, unitamente ad un incubatore economico (Almacube) e ad un'organizzazione parallela di collegamento tra Università e mondo del lavoro (Almaweb).

E’ in fase di avanzata realizzazione il Retail Park/Parco Commerciale Città Scambi, insieme di grandi strutture distributive specializzate nel commercio per una superficie di oltre 44.000 mq., mentre è di prossima cantierizzazione il Business Park, complesso integrato di 30.000 mq. di sedi direzionali che rispondono ad una logica insediativa di alto profilo ambientale e di dotazione di servizi.

Tali interventi costituiscono passi significativi per la costruzione di una identità "forte" del polo CAAB, a cui la Società ha dato il proprio apporto attraverso un ruolo attivo di analisi delle opportunità e della loro fattibilità.

Per questo la Società ha da tempo auspicato una ulteriore caratterizzazione della propria vocazione immobiliare, attivandosi sia nei confronti del Comune di Bologna che nei confronti della Provincia, con l’avvio delle specifiche procedure volte ad una migliore valorizzazione delle cosiddette "aree annesse" di sua proprietà, destinate ad essere progressivamente alienate.

Giova ricordare che tali misure risultano indispensabili al fine del perseguimento degli obiettivi di risanamento che la Società si è prefissata col business plan predisposto nel novembre 2000, in quanto le entrate derivanti dalla concessione/locazione dei sopracitati spazi destinati all’attività mercatale, depurate dagli oneri delle spese di funzionamento e condominiali oltre che dal costo dei servizi erogati dalla controllata Caab Mercati, risultano insufficienti ai fini del perseguimento dell’obiettivo dell’estinzione del debito conseguito per la realizzazione di una struttura così complessa. E’ prevalentemente dovuta a tale discrasia la perdita di 2.134.000 euro registrata nell’esercizio chiuso al 31.12.2001.

Per quanto riguarda i nuovi assetti societari, e più in particolare la definizione di quello dell’ente gestore dell’area mercatale, alla luce delle disposizioni della normativa regionale in materia, ed anche in ragione delle migliori opportunità di sviluppo della struttura mercatale, sono tuttora in corso gli approfondimenti giuridici ed economici preliminari. In particolare, al fine di fornire ai soci valide indicazioni per orientare le decisioni sul tema, dopo il Piano Industriale commissionato a Nomisma nel 2001, la Società ha attivato, in ossequio a quanto deliberato dai soci nel corso dell’Assemblea tenutasi il 10 settembre 2002, un ulteriore studio di fattibilità teso ad individuare le modalità tecnico giuridiche dell’operazione, la sua compatibilità con le vigenti normative e la sua fattibilità sotto il profilo economico-finanziario.

12. AFM s.p.a.

Con la fine del 2002 saranno 3,5 gli anni di partnership in AFM S.p.A. tra i Comuni soci e GEHE Italia, società responsabile per lo sviluppo in Italia della capogruppo GEHE AG.

Nel corso di questo periodo GEHE Italia, perseguendo gli obiettivi indicati nel piano di sviluppo aziendale presentato in sede di gara per l’acquisizione della partecipazione in AFM S.p.A., ha acquistato partecipazioni di controllo nelle società di gestione delle farmacie comunali di Cremona, Milano, Lissone, Prato, Parma e San Giovanni Valdarno, portando a 162 le farmacie comunali complessivamente gestite dal Gruppo, che in Italia conta 7 società operative oltre alla holding, per un totale di quasi 800 dipendenti (equivalenti a tempo pieno).

Il progetto imprenditoriale, promosso inizialmente dai Comuni di Bologna e della provincia di Bologna, si sta diffondendo (anche Rimini, Lucca, Cesena, Pontedera, Firenze e Riccione hanno coinvolto partner privati nella gestione delle loro farmacie; inoltre altri Comuni, tra i quali quello di Brescia, hanno in corso le procedure di aggiudicazione).

Questa situazione, che favorisce il clima di concorrenza e di competizione, rappresenta motivo di stimolo per un continuo miglioramento delle performance ed in particolare della qualità del servizio offerto ai cittadini.

Sono stati introdotti nuovi servizi in farmacia (Autotest diagnostici, TeNS per la gravidanza, come riduzione del dolore nel travaglio, check up nutrizionale, verifiche audiometriche e respirometria).

Sono inoltre continuati gli investimenti in ristrutturazioni con la Farmacia Comunale di Via Cavazzoni e la rilocazione della Farmacia Montefiorino all’interno del Centro Commerciale Andrea Costa, oltre al completamento della gestione degli assortimenti (prodotti più utili in ciascuna farmacia in ragione della sua posizione geografica), ed all’educazione sanitaria sul territorio ed in farmacia con 86 incontri nell’anno.

L’utile è in linea con l’anno precedente anche se nel 2002 si sono ripetuti gli interventi di Stato e Regione per ridurre la spesa sanitaria.

     

13. BOLOGNA CONGRESSI s.p.a.

La Società, che gestisce il Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna e dal 10 marzo 2001 il Palazzo di Re Enzo e del Podestà, entrambi di proprietà comunale, con la chiusura dell'esercizio 2002 conferma l'obiettivo di pareggio economico che si è data dopo il lusinghiero risultato ottenuto nel 2000, anno che ha visto Bologna protagonista quale città della cultura.

Il programma per il 2003 è quello di consolidare i livelli raggiunti e di migliorare ancora i risultati economici e finanziari conseguiti, puntando sul rafforzamento della rete degli operatori del settore e sulla convinzione delle istituzioni pubbliche e private ad investire sul progetto di promozione ed affermazione di Bologna quale città d'arte italiana tra le più significative per il turismo d'affari congressuale, fieristico e dell'incentive.

In tale direzione, particolare impegno sarà dedicato al perseguimento dell'obiettivo di costituzione del Convention and Visitors Bureau, che rappresenta l'espressione organizzativa più ampia ed efficace per l'affermazione di una destinazione turistica di cultura e d'affari.

Prosegue inoltre l'impegno della società nella definizione di un piano industriale che, basandosi sulle indicazioni strategiche dei soci, mira a realizzare ulteriori risultati di crescita.

     

14. SOCIETA’ BOLOGNA 2000 s.r.l. in liquidazione

Sono terminate le operazioni di liquidazione della Società, essendo state realizzate tutte le attività esistenti e pagate tutte le passività.

Nel settembre 2002 il Comune di Bologna ha incamerato l’attivo netto di liquidazione pari ad euro 2754,50.

E’ stata altresì avviata la procedura relativa al rimborso del credito IVA prevista dalla circolare del Ministero delle Finanze n. 254/1997