L’Emilia-Romagna non si ferma, le istituzioni, sindacati e imprese chiedono le infrastrutture

L’Emilia-Romagna non si ferma. E insieme - istituzioni, territori, sindacati e imprese - chiedono lo sblocco di infrastrutture fondamentali sia per il tessuto socioeconomico regionale sia per la viabilità di un'area che è snodo cruciale per l’Italia intera. Opere finanziate e il cui iter autorizzativo è chiuso, compresa la valutazione di impatto ambientale, quindi già cantierabili, in un contesto di programmazione che guarda alla mobilità sostenibile. Infatti, il Piano infrastrutture strategiche della Regione prevede il ribaltamento di proporzioni negli investimenti previsti: quelli per le ferrovie passano da poco più del 29 a quasi il 50% e quelli per le strade dal 64 al 44%, con il costo delle opere precedentemente programmate che passa da 21 a 12 miliardi di euro e 500 ettari in meno di autostrade.

La richiesta di sblocco delle infrastrutture, a partire dal Passante autostradale di Bologna, dalla bretella Campogalliano-Sassuolo e dall’autostrada regionale Cispadana, è stata ribadita nel corso della manifestazione pubblica indetta sabato 9 marzo 2019 dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone che hanno riempito la Sala Maggiore del Palazzo della Costituzione, nel capoluogo regionale.

Incontro aperto dal sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Bologna, Virginio Merola, e chiuso dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. In mezzo gli interventi degli assessori regionale e comunale alle Infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini e Irene Priolo. A prendere la parola sono poi stati i rappresentanti del mondo imprenditoriale e dei lavoratori: Enrico Postacchini (imprese del commercio e del turismo), Giovanni Savorani (imprese industriali); Giovanni Monti (imprese cooperative); Stefano Betti (costruttori edili); Eugenia Bergamaschi (imprese agricole); Giuliano Zignani (sindacati Cgil, Cisl e Uil); Giovanni Lusa (imprese manifatturiere); Dario Costantini (imprese artigiane).

Da tutti la richiesta a Governo e ministero delle Infrastrutture di permettere l’apertura dei cantieri.  E un primo risultato, la manifestazione l’ha già ottenuta. È infatti di venerdi 8 marzo la lettera invito del ministro Danilo Toninelli al presidente Bonaccini, al sindaco Merola e alle associazioni imprenditoriali per un incontro a Roma il prossimo 20 marzo per un confronto sia sul Passante autostradale di Bologna, con le modifiche al progetto di cui più volte si è parlato sui mezzi di informazione nei mesi scorsi senza alcun coinvolgimento degli enti locali e della Conferenza territoriale dei servizi, nel frattempo sospesa dal ministero, sia su altre infrastrutture in Emilia-Romagna.

L’intervento integrale del Sindaco Virginio Merola

Il resoconto e le schede sul sito della Regione Emilia-Romagna