La Cinémathèque Française omaggia la Cineteca di Bologna

La Cinémathèque Française, una delle cineteche più prestigiose al mondo, guarda alla Cineteca di Bologna e dedica una sezione del suo festival ai restauri compiuti dal laboratorio L'immagine Ritrovata. Il festival che si svolgerà a Parigi dal 5 all' 8 dicembre, si chiama "Toute la memoire du monde" e di fatto si ispira, nella sua formula, al nostro popolarissimo “Il Cinema Ritrovato

 

Così il pubblico del festival francese potrà assistere ad una selezione dei restauri più belli realizzati negli ultimi mesi : Ma l’amor mio non muore (esordio cinematografico di Lyda Borelli nel 1913, presentato al festival Il Cinema Ritrovato), Manyla (il titolo più rappresentativo del regista filippino Lino Brocka, presentato al Festival di Cannes e poi al Cinema Ritrovato, nell’ambito delle iniziative di restauro promosse dalla World Cinema Foundation di Martin Scorsese), Paisà (realizzato nell’ambito del Progetto Rossellini, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, CSC – Cineteca Nazionale e Coproduction Office, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia), La proprietà non è più un furto (realizzato nell’ambito del progetto di restauro dei film di Elio Petri in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e vincitore all’ultima Mostra del Cinema di Venezia del Leone per il Miglior film restaurato), le comiche realizzate da Charles Chaplin per la Mutual Film tra il 1916 e il 1917 (realizzate nell’ambito del Progetto Chaplin della Cineteca di Bologna e presentate in anteprima al festival Il Cinema Ritrovato).

 

Il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli e la responsabile del Progetto Chaplin Cecilia Cenciarelli interverranno inoltre, nella mattina di giovedì 5 dicembre, in un dialogo con il direttore della Cinémathèque Française, Serge Toubiana.

 

Una nuova tappa di cammino internazionale che ha visto solo una settimana fa la Cineteca e il laboratorio "L'immagine Ritrovata" ospiti del National Museum of Singapore per “esportare” le proprie competenze tecniche e filologiche nel campo del restauro cinematografico.