Primo giorno di scuola, la vicesindaco Marilena Pillati interviene in Consiglio comunale

alunni al primo giorno di scuola

Di seguito l'intervento della Vicesindaco Marilena Pillati in apertura del Consiglio comunale del 17 settembre.

"Oggi è un giorno speciale per la nostra città perché tutta la sua scuola è di nuovo in cammino. Anche dall'aula del Consiglio voglio rivolgere un augurio a tutti i bambini e ai ragazzi della nostra città, alle loro famiglie, al personale scolastico, quella grande comunità che ogni giorno rende le nostre scuole luoghi vivi e inclusivi, luoghi dell'educazione e della formazione, ma anche dell'incontro e del dialogo.
A tutti coloro che lavorano nella scuola voglio rivolgere un ringraziamento per l'impegno personale e professionale che dedicano all'educazione e alla formazione dei giovani. Un impegno profuso in un contesto molto complesso, come ci ha ricordato ieri dalle pagine di un quotidiano locale la dirigente Filomena Massaro.

Quest'anno una novità ha caratterizzato l'avvio delle scuole d'infanzia comunali: per la prima volta hanno aperto le loro porte nei primissimi giorni di settembre, per dare risposta a un bisogno vero dei bambini e delle loro famiglie. Siamo convinti che questa novità abbia rappresentato un valore aggiunto e desidero ringraziare tutto il personale della scuola comunale per il prezioso lavoro che quotidianamente svolge al servizio della nostra comunità.

La nostra attenzione e le nostre risorse si rivolgono non solo alle scuole comunali, ma a tutte le scuole, che sosteniamo in primo luogo sulla base dei ruoli e delle responsabilità che la legge ci assegna, ma anche portando avanti con convinzione azioni e progetti che come Ente locale possiamo promuovere e sostenere in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
Siamo convinti, infatti, che la scuola di cui hanno bisogno i nostri ragazzi e il nostro Paese, quella che forma cittadini consapevoli dei propri diritti ma anche dei propri doveri, quella che li educa al rispetto di sé e del mondo e a sentirsi parte di una comunità, chiede l'impegno certamente prioritario della scuola, ma anche il contributo dell'intera comunità e delle sue istituzioni e noi come sempre facciamo la nostra parte.

Nei giorni scorsi si è molto parlato delle classi multietniche e dell'integrazione degli alunni stranieri, una questione che affrontiamo da tempo investendo risorse sull'accoglienza, l'inserimento e il successo scolastico degli studenti stranieri. Sappiamo, non da oggi, che l'incidenza di bambini con cittadinanza straniera nelle nostre scuole è destinato a crescere, non tanto per l'intensificarsi dei flussi migratori, ma grazie all'incremento delle nascite da genitori stranieri che si registra da diversi anni.
Certamente fare scuola in una società multiculturale è complesso e richiede sinergie tra le diverse istituzioni e interlocutori del territorio. Che devono condividere obiettivi, strategie, ma prima di tutto una conoscenza del fenomeno, dei vincoli e dei margini di manovra esistenti.
La scuola non è più chiamata solo ad affrontare le complessità legate all'accoglienza dei ragazzi neoarrivati e, quindi, un problema linguistico. Deve dare pari opportunità a tutti e contribuire a creare uno spazio di cittadinanza per tutti e di tutti, che parta dalla scuola e coinvolga la città tutta.
Per sostenere il lavoro degli insegnanti nell'accoglienza e inserimento degli allievi stranieri il Comune di Bologna molti anni fa ha dato vita al CD LEI, che nel corso degli anni ha saputo dare risposta a una domanda di servizi sempre più differenziata.
Anche in questa sede voglio richiamare qualche numero per dare la dimensione dell'impegno del Comune su questi temi. Con circa 5.000 ore annuali di insegnamento della lingua italiana, 2.000 ore di mediazione linguistico-culturale e circa 1500 ore di attività realizzata da esperti in documentazione educativa in ambito interculturale, mettiamo a disposizione delle scuole un servizio specializzato che le supporta in modo strutturato, continuativo e organizzat0.
Nell'ultimo anno più di 700 alunni hanno partecipato ai laboratori di italiano come lingua seconda; 40 mediatori linguistico-culturali specializzati hanno affiancato insegnanti ed educatori nell'accoglienza di quasi 400 alunni.

Ci dispiace molto sapere che ci sono alcuni bambini e ragazzi che ancora non sanno quale scuola frequenteranno. Comprendiamo bene il loro disagio e quello delle loro famiglie, ma la vita e l’organizzazione della scuola sono molto più complesse di quanto si pensi.
Il diritto all'istruzione di tutti è sancito dalla nostra Costituzione e sarà garantito, ma gli studenti di cui si parla hanno età diverse, devono frequentare classi e ordini di scuola differenti e la loro accoglienza è un tema complesso che non si risolve con la disponibilità di spazi, come se si potessero istituire nuove classi successive alla prima.
Il numero delle classi prime che ogni anno si forma dipende inevitabilmente dal numero di studenti che fa domanda di iscrizione in quell'anno. Anche se si cerca, per quanto possibile, di non esaurire la capienza delle classi non si può pensare che negli anni successivi ogni scuola possa accogliere qualunque richiesta di inserimento in quelle classi. Sappiamo bene poi che la pressione della domanda delle famiglie verso alcune scuole ha talvolta costretto i dirigenti a saturare già in partenza la capienza delle nuove classi, di fatto escludendo la possibilità di accogliere studenti negli anni successivi.
Certamente l’Amministrazione statale, come sempre, sarà in grado di rendere esigibile il diritto di tutti all'istruzione e daremo come sempre il nostro supporto se necessario, ma è evidente che la complessità del problema potrebbe non consentire di soddisfare la preferenza espressa in prima istanza dalle famiglie.

Voglio, infine, richiamare l'impegno dell'Amministrazione comunale sugli edifici scolastici non solo per tenere conto della domanda di scuola che in alcune parti della città è in aumento, ma anche per rendere più sicuri, vivibili e accoglienti gli edifici scolastici.
Durante l'estate in 44 edifici scolastici si sono portati a conclusione importanti lavori di riqualificazione energetica, che producono una maggiore vivibilità degli spazi e un risparmio energetico medio stimato del 30%, ma anche lavori di manutenzione e di adeguamento alle norme di prevenzione incendi. L’investimento complessivo di tutti i lavori ammonta a oltre 11 milioni di euro.

In questo giorno di festa, anche da quest'aula, voglio esprimere la mia vicinanza alla comunità del liceo Fermi, che poche settimane prima dell'avvio di questo anno scolastico ha dovuto affrontare il grande dolore per la prematura scomparsa del suo dirigente, Maurizio Lazzarini, per otto anni guida e maestro dell'Istituto. Una perdita che ha scosso profondamente tutto il mondo della scuola bolognese.
Ai suoi amatissimi studenti, ai suoi insegnanti e collaboratori e ai colleghi che lo hanno voluto presidente dell'Associazione dei dirigenti scolastici voglio rivolgere in questo giorno il mio abbraccio affettuoso e commosso.
Alla professoressa Maria Cristina Casali rivolgo il mio più sincero ringraziamento per aver messo la sua professionalità e la sua profonda sensibilità a disposizione di questa grande comunità scolastica, che con la sua guida saprà riprendere il suo cammino. Alla comunità del liceo Fermi, che questa mattina ho incontrato insieme al Sindaco, e a tutta la scuola bolognese va il mio più affettuoso augurio di un buon anno scolastico".