Museo Civico Archeologico
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L'anfora, attribuita ad un pittore che deriva il suo nome da un vaso conservato a Berlino, riporta due episodi del mito di Eracle.
Eracle è il personaggio più frequentemente rappresentato nella ceramica attica nel corso del VI secolo a.C. Egli, figlio di Zeus e di una donna mortale, Alcmena, è l'eroe protetto da Atena e rappresenta l'emblema della forza e dell'intelligenza umana vittoriosa sulla natura.
Sul lato principale dell'anfora, è raffigurato il combattimento tra Eracle e le Amazzoni, le leggendarie donne guerriere che abitavano presso le coste del Mar Nero.
Si tratta di una delle più celebri fatiche a cui dovette sottoporsi l'eroe a servizio di Euristeo, re di Argo. Eracle impugna la clava, la sua arma tradizionale ed indossa la leontè, la pelle del leone di Nemea, fiera invincibile, uccisa dall'eroe a mani nude. Da notare l'abbondante uso del colore bianco nei corpi delle Amazzoni e la presenza di iscrizioni ad indicare l'identità dei personaggi raffigurati.
Sull'altro lato del vaso Eracle si batte con Kyknos, brigante della Tessaglia, figlio di Ares. Il centro della scena è occupato da un personaggio ammantato, con tutta probabilità Zeus: alle spalle dei due contendenti trovano invece posto le rispettive divinità protettrici: Atena per Ercole ed Ares per Kyknos.
Provenienza: Collezione Palagi
Datazione: 550 - 525 a.C. Pittore di Berlino 1686
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 42
Numero di inventario: G 4 (PU 192)