Museo Civico Archeologico
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Fu probabilmente in area lucana che sorsero le prime botteghe per la produzione di vasi a figure rosse in Magna Grecia; infatti a Metaponto gli scavi archeologici hanno portato alla luce i forni di un'officina in attività a partire dalla metà del V secolo a.C.
Tuttavia già intorno al 380 a.C. i maggiori rinvenimenti di vasi lucani sono concentrati nell'entroterra, segno di uno spostamento dei centri di produzione. Nel corso del IV secolo a.C. il repertorio delle forme si restringe notevolmente e la decorazione risulta caratterizzata dai soggetti mitologici e funerari, denotando un particolare gusto per i motivi ornamentali e floreali.
ll grosso della produzione è riconducibile al ventennio compreso tra il 360 e il 320 a.C., periodo in cui è attivo anche il Pittore di Napoli 1959, ceramografo a cui viene attribuita questa anfora. Elementi caratteristici della sua bottega sono le figure maschili un po' tozze, con torace ampio e volto con mento pronunciato, e figure femminili vestite da chitoni senza maniche chiusi in vita da una cintura.
Provenienza: Collezione Palagi
Datazione: seconda metà del IV secolo a.C. Pittore di Napoli 1959
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 28
Numero di inventario: G 318 (PU 492)