Museo Civico Archeologico
Via dell'Archiginnasio 2 - 40124 Bologna
Tel. 051.27.57.211
Direzione e Uffici
Via de' Musei 8 – 40124 Bologna
Tel. 051.27.57.211
mca@comune.bologna.it
La lèkythos è un vaso dal collo stretto, corpo allungato e con una singola ansa sul retro; veniva utilizzata come recipiente per oli ed unguenti, probabilmente anche per uso domestico; le maggiori testimonianze riguardano però il mondo della palestra, dove serviva a contenere l'olio per cospargere il corpo degli atleti, e l'ambito funerario, dove era usata per le cerimonie in onore dei defunti.
In Magna Grecia ha grande fortuna un tipo di lèkythos caratterizzato da un profilo del corpo più largo e tozzo, dotato di un ampio piede, come nel caso di questo esemplare, attribuito ad un artigiano vicino allo stile del "pittore di Caivano", un ceramografo attivo tra il 330 e il 310 a.C. Come per gran parte della produzione campana di vasi di piccole dimensioni, la decorazione ritrae scene di carattere dionisiaco o di genere. Qui sono raffigurati tre personaggi: una figura femminile, avvolta nell'himation, siede su una roccia e regge uno specchio nella mano destra. Davanti a lei è in piedi un giovane armato di lancia e spada. Dalla parte opposta avanza una fanciulla in chitone, che reca una phiale nella mano sinistra, probabilmente in atto di libare in favore del giovane.
Provenienza: Collezione Universitaria
Datazione: 330 - 310 a.C. Attribuita al pittore B.M. F 63
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 23
Numero di inventario: G 223 (PU 444)