Museo Civico Archeologico
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A partire dall'età ellenistica viene inaugurato un filone di pittura grottesca in cui vengono rappresentati, in piccoli quadri, personaggi e figure del mito in aspetto parodistico, spesso con teste di animali.
Nella glittica la raffigurazione di questi esseri caricaturali (i grylloi), diventa molto comune nel corso del I secolo d.C. ed è caratterizzata da esseri mostruosi o compositi, con parti umane unite a corpi animaleschi.
Particolarmente fantasiosa è l'invenzione dell'incisore di questa agata, in cui il gryllos è composto da uno struzzo il cui corpo ha forma di testa umana di profilo a sinistra, sormontato da un topo che, a guisa di cavaliere, tiene per le redini la creatura.
Provenienza: sconosciuta
Datazione: I secolo d.C.
Materiale: agata rosa arancione, bruciata
Dimensione: mm 10,6 x 9 x 2,3
Numero di inventario: Gl 86