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Bologna, 9 Aprile 2003 Comune di Bologna Settore Cultura Il Festival Iceberg 03 si avvia ormai alla sua conclusione, dopo quasi tre settimane di eventi molto seguiti. Mercoledì 9 aprile 2003, come di consuetudine ormai per Iceberg, la Contessa Marisa Barbieri Zucchini Solimei, ultima discendente di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, consegna tra le sezioni di ARTI VISIVE, cinque PREMI GUERCINO di 1000 euro ciascuno. Per ARTI PLASTICHE, vincitrici del Premio e segnalate di questa sezione Anna de Manincor e Silvia Chiarini. La De Manincor ha presentato l’installazione video Stop Kidding, in cui quarantatré persone ripetono: “io non farò figli per questo paese”. L'accurato montaggio delle immagini e del suono crea continui nuovi rapporti tra i tre schermi adiacenti, complicandone le geometrie e stimolando una visione contemporaneamente mobile e periferica. Tuttavia l’opera non è stata esposta alla mostra di Terzopiano, perché selezionata per il Padiglione Italia della prossima Biennale di Venezia. Silvia Chiarini ha esposto opere in cui un immaginario glamour si mescola con la grafica, la pittura e il ricamo. Il campo pittorico si espande in profondità con l'uso di un segno optical, dentro il quale personaggi e situazioni si muovono, entrano ed escono. La parte ricamata fa sporgere gli elementi dalla tela come per avvicinarsi allo spettatore. Premio Guercino ex-aequo per la sezione FOTOGRAFIA: per fotografia d'arte Elisa Laraia, che ha presentato opere di grande impatto visivo come La donna di picche è il Joker, in cui la donna di picche e il Joker sono due icone dell’immaginario fantastico, che si uniscono in un gioco di piani virtuali con uno scambio identitario tra sessi differenti; e per reportage Mattia Insolera, che ha presentato alcuni servizi fotografici di viaggi, tra cui quello a Cuba intitolato Havana decadence, in cui l’obiettivo cerca di cogliere la realtà dell'uomo della strada. Per ILLUSTRAZIONE il Guercino è stato assegnato a Stefania Garuti, che ha esposto una storia che evoca in modo visionario e fantastico alcuni dei momenti dell’esperienza marconiana, attraverso uno sparuto omino dall'enorme testone, che si sente triste perché lontano dalla sua bella; incapace di comunicarle i propri pensieri amorosi, cerca di trasmettere e recepire segnali vaghi e frammentari nel cosmo, ma dal suo silenzioso urlo nascerà l'idea che lo porterà per mare. Per FUMETTO si aggiudica il premio Maria Pia Cinque, i cui personaggi hanno tratti da opera pittorica e la storia si sviluppa in dinamismo sequenziale che ricorda vere e proprie inquadrature cinematografiche. Dopo le selezioni dal vivo svolte all’interno del festival, le singole giurie hanno proclamato anche i VINCITORI DELLE ARTI PERFORMATIVE. Per la sezione CANZONI, vincitore di Iceberg è il gruppo Mersenne composto da Leonardo Borrelli, Emiliano Colomasi, Stefano Marino. La commissione segnala che “...il progetto presentato dai Mersenne è stato considerato come il più consapevole e definito, che rievoca elementi sonori del primo punk o di un rock a tratti puro, suggestionato da una chiara matrice anglosassone, ma non solo. L’esecuzione dal vivo del gruppo e la sicurezza espressiva del cantante delineano comunicatività ed efficacia”. Il gruppo dei Mersenne nasce a Bologna alla fine del 2000; fin dall’inizio si concentrano prevalentemente sull'aspetto compositivo del fare musica, dando vita a numerosi nuovi brani, fissati su CD autoprodotti. I loro testi sono in lingua inglese oscillanti tra il voluto nonsense, la filosofia della mente, e musiche debitrici di svariate influenze (Pavement, Pixies, Fugazi, Radiohead, Afterhours, P.J. Harvey, Karate, Sonic Youth). Per MUSICHE CONTEMPORANEE Davide Tidoni, è stato indicato all’unanimità dalla giuria come miglior musicista di questa sezione “...per la spiccata personalità, capacità espressiva ed originalità stilistica. Senza ricorrere a modelli stereotipi, scegliendo di misurarsi con un set-up di percussioni molto ridotto, espanso timbricamente attraverso l’uso di un set di live electronics semplice ma efficace. Davide Tidoni ha mostrato una sorprendente forza espressiva, avvalendosi di un’interessante struttura formale, e di una buona tecnica percussionistica.” Tidoni ha studiato batteria dall'età di 15 anni prima con Athos Bovi (professionista che lavora tra gli altri con F.Battiato e l'Orchestra Sinfonica della R.A.I. di Torino) ed in seguito con Pierpaolo Digregorio (musicista e docente presso la scuola di musica Ivan Illich a Bologna), sviluppando quindi un particolare uso dello strumento che lo avvicina alla musica di ricerca e performativa. Sul palcoscenico di Iceberg ha portato Drum solo, in cui ha cercato di sintetizzare in poco più di 30 minuti, il rapporto che ha instaurato con lo strumento, basato su feedback, lanciati da circostanze esterne, che regolano l’improvvisazione e gli danno la possibilità di interagire con la batteria, con gli oggetti posizionati sopra e con l'elettronica. Il suono è così generato da un’idea di musica senza limiti, che si nutre di “tutto” e si può produrre con "tutto". Per la sezione SPETTACOLO-TEATRO, nessun vincitore ma solo tre segnalati, Teatro Zemrude, Lavori in corso e Zentrum Teatro. La Commissione, dopo un lungo confronto, si è soffermata sulla valenza e la responsabilità istituzionale di un premio come Iceberg, che, giunto alla sua sesta edizione, rappresenta ormai un’iniziativa che esprime qualità e credibilità. Ha rilevato, pertanto, che i tre spettacoli hanno dimostrato, nel complesso, un’assenza di necessità creativa ed artistica, correndo il rischio di una presenza fine a se stessa, volta a mostrare piuttosto che a comunicare. Nella convinzione, comunque, che Iceberg abbia anche la missione istituzionale di riconoscere l’autonomia di linguaggio e la presenza di segni di ricerca e di profondità delle proposte artistiche, la giuria ha espresso un giudizio più meritorio per il lavoro di Zentrum Teatro, che però non permette l’assegnazione del premio. Pur riconoscendo tuttavia una distanza tra Zentrum e le altre due compagnie, non si intravedono comunque motivazioni forti e sufficienti per individuare un vincitore della sezione teatro. Giovedì 10 aprile 2003 (ore 21.30) presso La Scuderia (P.zza Verdi, 2) festa di chiusura di Iceberg 03 con la formazione Cristina Zavalloni Open Quartet (Cristina Zavalloni - voce, composizione, Fabrizio Puglisi – pianoforte, Antonio Borghini – contrabbasso, Francesco Cusa – batteria). Cristina Zavalloni, bolognese, è una delle figure più interessanti del panorama musicale italiano. L’Open Quartet, inoltre, ha un profondo legame con Iceberg, alcuni dei suoi componenti, infatti, sono stati vincitori o segnalati nelle passate edizioni del concorso. Per cause di forza maggiore il trombettista Roy Paci, previsto come ospite dell’Open Quartet, non potrà essere presente. Fino al 13 aprile, inoltre, è possibile visitare
presso Terzopiano (Palazzo Re Enzo –P.zza Nettuno) la mostra delle
opere dei vincitori delle aree ARTI VISIVE, ARTI APPLICATE e IMMAGINI
IN MOVIMENTO. L’allestimento della mostra è stato curato
dal gruppo Bet, che ha vinto la sezione Architettura nella scorsa edizione. Per informazioni: tel. 051 204664 LA STAMPA È PREGATA CORTESEMENTE DI RIVOLGERSI
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Iceberg 2003 - Comune di
Bologna - Settore Cultura Ufficio Spettacoli e Giovani Artisti. Progetto grafico: Danilo
“Negro” Danisi |
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