UN BILANCIO FINALE:
QUALI VANTAGGI E QUALI PROBLEMATICHE

Come ogni grande innovazione scientifica, l’uso delle tecniche del DNA porta con sé un’enorme quantità di quesiti tanto di carattere etico quanto di carattere più strettamente scientifico. Quello che più interessa e deve interessare è se ci sono e di che tipo sono le problematiche legate alle biotecnologie e soprattutto se vale la pena di affrontarle.

Innanzitutto sono innegabili e sotto gli occhi di tutti i progressi che l’impiego di queste tecniche hanno portato in campo medico. Si pensi, a titolo di esempio, la produzione dell’insulina o degli ormoni della crescita umani tramite la manipolazione di E.Coli o la produzione di alcuni vaccini. In questi casi i rischi, a dir la verità ormai ridottissimi, sono del tutto inferiori rispetto alle vite umane che ne hanno tratto e ne trarranno beneficio. Diverso è il discorso, ad esempio, per quanto riguarda la terapia genica. Infatti, la ricerca è ora volta a trovare la terapia per determinate malattie genetiche particolarmente gravi quali la fibrosi cistica, la distrofia muscolare di Duchenne e altre, ma non è escluso che possa venire la tentazione di destinare risorse e mezzi biotecnologici per curare piccole malformazioni o semplici inestetismi, fino, portando questo all’estremo, ad eliminare quell’indispensabile variabilità genica che è garanzia di adattabilità e sopravvivenza per ogni specie vivente. Vi è inoltre un altro problema, che è quello dei costi di queste tecniche per i quali si rischia di escludere una considerevole porzione di popolazione dai vantaggi connessi a queste terapie. Un po’ diverso è il discorso in campo agricolo e zootecnico, in quanto gli effetti delle biotecnologie interessano una fascia più ampia della popolazione mondiale. mais2.jpg (378617 byte)
riso.jpg (100793 byte) Se da un lato oggi si possono creare in laboratorio ortaggi che resistono maggiormente ai parassiti o crescono più rapidamente o animali più produttivi o ancora piante che contengono geni di altre specie(i cosiddetti OGM), dall’altra abbiamo i killer seeds "sementi killer": semi modificati in laboratorio in modo da risultare sterili. Questi vengono venduti a basso prezzo, ma una volta terminato il ciclo vitale della pianta vanno ricomprati, in quanto appunto non possono dare vita a un’altra pianta . I recenti fatti di cronaca stanno (o almeno dovrebbero stare) come monito a usare molta attenzione nel manipolare la natura che ci circonda. Per quanto riguarda in particolare i prodotti alimentari che contengono OGM è opportuno sperimentare con attenzione, pur senza creare inutili ed eccessivi allarmismi o farsi prendere dall’euforia della scoperta: ciò che ora si presenta privo di rischi potrebbe rivelarsi tra qualche anno pericoloso per la salute ( si pensi al caso dell’amianto) o al contrario prodotti che oggi vengono guardati con diffidenza potrebbero rappresentare la soluzione a problemi di tutti noi.
In ogni caso sembra manchi una adeguata informazione su queste problematiche, tale da consentire a tutti di comprendere e poter eventualmente decidere riguardo, in fin dei conti, il futuro di tutto il genere umano e del mondo in cui viviamo.
Gli scienziati che operano nelle biotecnologie è come se avessero rubato per la seconda volta il fuoco agli dei: basta ricordarsi che come può purificarci questo fuoco può distruggerci….