Antonio Martino
BIOGRAFIA
Antonio Martino, giovane regista Calabrese vive e lavora a Bologna.
Dopo la laurea al Dams nel 2004 gira Fatma Aba-ad. Come ho imparato ad amare i Saharawi realizzato nel deserto del Sahara presso i campi profughi Saharawi. Collabora con Polivisioni, gruppo di filmakers indipendenti con cui, nel 2003, affronta il problema dell'antiproibizionismo in Italia girando il documentario Siamo fatti così, che vede come attore principale Freak Antoni, cantante degli Skiantos. Già dal 2004 la sua costante diventa la ricerca della realtà che lo porta ad avvicinarsi a luoghi e temi scomodi e complessi. I suoi reportage si trasformano in occhio consapevole le sue immagini diventano inchiesta. Nel 2005 senza nessun supporto di protezione o accompagnamento arriva fin sotto il reattore nucleare di Cernobyl e gira "Noi siamo l'aria, non la terra", documentando le attuali condizioni di vita della popolazione che vive nei pressi di Cernobyl a diciotto anni di distanza dalla catastrofe.
Il documentario viene selezionato da diversi festival nazionali e internazionali.
Subito dopo, curioso di capire le motivazioni di alcuni gravi fatti di cronaca italiani commessi nel 2005 da giovanissimi ragazzi rumeni, decide di analizzare le condizioni dei bambini che vivono in una società che a stento cerca di riprendersi dopo gli orrori del regime di Ceausescu. Per comprendere meglio cosa spesso spingesse questi giovani ragazzi ad essere così violenti e spietati e quale fosse il loro background familiare e sociale, decide di recarsi in Romania. Là, con il solo apporto di una piccola telecamera palmare più o meno nascosta ed un budget pari a zero, gira “Gara de Nord-copii pe strada”. Vive con i bambini delle fogne di Bucarest per un mese, aprendo così una finestra sulla realtà di questi bambini che vivono nei canali sotterranei della città di inverno e per strada d’estate, vittime della pedofilia di strada (perpetrata spesso da turisti stranieri), della droga, e di abusi da parte di genitori.
Il film vince nel 2006 il Premio Visioni Doc al Visioni Italiane filmfestival, Premio Iceberg sezione video a Bologna e Premio Shortvillage al Corto Imola Filmfestival.
Con la piccola casa di produzione Videoinflussi nel 2007 gira “Pancevo – la città morta” , reportage su Pancevo la città serba più inquinata d'Europa, chiudendo così la Trilogia dell’est.
Credits
Premi
- 2006/2007 Premio Iceberg sezione video, concorso Iceberg indetto dal Comune di Bologna,
- 2006 Premio Visioni Doc, Visioni Italiane filmfestival, Bologna
- 2006 Premio Shortvillage, Corto Imola Filmfestival, Imola
Festival
- 2007 Human right night, Bologna
- 2007 Sguardi altrove film festival, Milano
- 2007 Akkuaria rassegna itinerante, Sicilia
- 2007 Biennale dei giovani artisti del mediterraneo, Alessandria d’ Egitto
- 2007 Teckfestival, Roma
- 2007 Premio Ilaria Alpi, Riccione
- 2007 Bianco film festival, Perugia
- 2007 Ecovision film festival, Palermo
- 2007 Festival internazionali dei circoli F.I.C.C., Matera
- 2007 Festival internazionale “Antonio Ricci”, Ravenna
- 2007 Arcipelago film festival, Roma
- 2006 Ecovision filmfestival, Palermo
- 2006 Volcano filmfestival, Catania
- 2006 Pieve Emanuele filmfestiva, Milano
- 2006 Visioni Italiane, Bologna
- 2006 Corto Imola filmfestival
Filmografia
- Pancevo_martva grad ( Serbia, 2007)
- Gara de Nord-copii pe strada (Romania, 2006)
- Blu Panorama (Italia, 2005)
- Noi siamo l'aria, non la terra (Ucraina, 2005)
- Fatma aba Ad. Come ho imparato ad amare i Saharaw ( Algeria, 2004)
- Siamo Fatti Così (Italia, 2003)
- Colorado (Palestina, 2001)
OPERA
Gara de Nord-copii pe strada