RIVISTE
A RIVISTA ANARCHICA
Il N. 284 di ottobre 2002 contiene l'articolo "Ciao Peder! Ricordando Pietro Valpreda", di Paolo Finzi,
CASSANDRA
Il N. 1/2002 contiene l'articolo di Diego Giachetti "Anni '70: ascesa e crisi dell'estrema sinistra"
Il N. 2/2002 contiene l'articolo di Lillo Testasecca "Anni '70: come nacquero e morirono i gruppi"
CRITICA E CONFLITTO
Il N. 7/8 di luglio/agosto 2002 contiene l'articolo "L'antifascismo rimosso. L'omicidio di Mario Lupo e il movimento antifascista degli anni settanta", di William Gambetta
DALLA PARTE DEL TORTO
Il N. 15 contiene l'articolo "Gli anni '60: "Una gioventù che non combina niente di buono..." Il primo segnale: i giovani con le magliette a strisce", di Attilio Mangano
IL MANIFESTO
"Preti operai, resiste la trincea", di Filippo Gentiloni, "il Manifesto", 3 novembre 2002
ZERO IN CONDOTTA
Il N. 144 contiene numerosi articoli sul marzo '77 a Bologna
LIBRI
"Dog days. James P. Cannon vs. Max Shachtman in the Communist League of America (1931 - 1933)"Prometheus Research Library - Spactacist Publishing Company
"L'occupazione delle terre in Alta Irpinia 1945-1950", a cura della Cgil di Avellino
"'68 e dintorni", dispensa realizzata da alcune classi del Liceo Scientifico "Antonelli" di Novara, pp. 40
Gianni Alasia, "Nostra Spagna", Novara, Emmelibri, 2002, pg. 125, euro 8
Baker, "The Pds in Germany. Modern post-communism or nostalgic populism?", Rodopi, New York/Amsterdam, pp. 122, $ 63,50
Nanni Balestrini, "Parma 1922. Una resistenza antifascista", Edizione DeriveApprodi, Roma 2002
M. Bandini, "L'estetico e il politico. Da Cobra all'Internazionale Situazionista (1948-1957)", Costa & Nolan, Euro 21,69
Carlo Batà, "José Martì. Il maestro delle due Americhe", Edizioni Achab, 2002, pp. 160, 12 Euro
Tom Behan, "The resistible rise of Benito Mussolini", Bookmarks, 2002
Daniel Bensaid, "Les trotskysmes", Puf
Franco Berardi-Veronica Bridi, "L'anno in cui il futuro incominciò", Edizioni Fandango
a cura di Franco Berardi "Bifo" e "Gomma", "Alice è il diavolo. Radio Alice: storia di una radio sovversiva, Shake Edizioni, Euro 15 (con cd allegato)
Livio Berardo, "Contro minacce o promesse". La Camera del Lavoro di Cuneo 1902-2001", Cgil Cuneo, 2002, p. 447
Frédéric Charpier, "Histoire de l'extreme gauche trotskyste (de 1929 à nos jours", Editions n°1
Lucia Compagnino - Alessandro Benna, "30 giugno 1960. La rivolta di Genova nelle parole di chi c'era", Fratelli Frilli Editori, 2002, pp. 160, 6 Euro
Liliana Ellena, Michele Nani, Marco Scavino, "Il Quarto stato di Pellizza da Volpedo tra cultura e politica. Un'immagine e la sua fortuna", Torino, Angolo Manzoni, 2002
Nicoletta Fasano - Mario Renosio (a cura di), "I giovani e la politica: il lungo '68", Ega editore, 2002, pp. 256, 13,50 Euro
Silvano Girotto, "Mi chiamavano frate mitra", Edizioni Paoline, pp. 450, 17 Euro
Diego Giachetti, "Anni sessanta, comincia la danza. Giovani, capelloni, studenti ed estremisti negli anni della contestazione", Bfs Edizioni, pp. 240, Euro 18
Ted Grant, "History of British Trotskysm", 2002
Vincenzo Guagliardo, "Di sconfitta in sconfitta. Considerazioni sull'esperienza brigatista alla luce di una critica del rito del capro espiatorio", Edizioni Colibrì, 2002, pp. 127, 7 euro
Matteo Guarnaccia, "Hippies", Edizioni Malatempora, Euro 13,50
Arthur Lehning, "Bakunin e gli altri. Ritratti contemporanei di un rivoluzionario", Edizioni Zero in Condotta, 2001, pp. 380, Euro 16,50
Cristophe Nick, "Les trotskystes", Fayard
Lele Odiardo, "...di estremi sentimenti antifascisti. appunti per una biografia di Silvio Cori (1875-1952), Edizioni il Picconiere
Mario Palazzino, "Da Prefetto Parma a gabinetto Ministro Interno: le barricate antifasciste del 1922 viste attraverso i dispacci dell'ordine pubblico", prefazione di Eros Francescangeli e introduzione di Marzio Dall'Acqua, Parma, 2002
Mauro Pascolini, "Sport e rivoluzione", Odradek, 2002
Arturo Peregalli, "Contro venti e maree. La seconda guerra mondiale e gli Internazionalisti del "Terzo Fronte". Grecia: Aghis Stinas e l'Unione Comunista Internazionalista", Colibì, Paderno Dugnano, 2002
Lorenzo Pezzica (a cura di), "Voci di compagni, schede di polizia. Considerazioni sull'uso delle fonti orali e delle fonti di polizia per la storia dell'anarchismo", Quaderno del Centro studi libertari-Archivio Pinelli, 10 Euro
Marco Philopat, "La Banda Bellini", ShaKe Edizioni Underground, Milano 2002, pp. 191, euro 12
Lidia Ravera, "La festa è finita", Milano, Mondadori, 2002, pp. 277, euro 15,80
Alfredo Reichlin, "Ieri e domani. Memoria e futuro della sinistra", Passigli Editori, Euro 14,90
Giorgio Sacchetti (a cura di), "Congressi e convegni della Federazione Anarchica Italiana (1944-1995)", Edizioni Samizdat, pp. 576, Euro 20,50
Giorgio Sacchetti, "Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del ministero dell'Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell'Italia del Novecento", Edizioni La Fiaccola, pp. 152, Euro 7,75
Giacomo Scotti - Goli Otok, italiani nel gulag di Tito, Trieste, edizioni Lint, pp. 406, euro 22
Sergio Sinigaglia, "Di lunga durata", Edizioni Affinità Elettive, 2002, pp. 138, Euro 10, prefazione di Adriano Sofri
FILM
"Alice è in Paradiso", di Guido Chiesa, film documentario di 58 minuti su Radio Alice
"The Weather Underground. La guerra nel cuore degli Stati Uniti", 2002, 92', colore. Regia: Sam Green, Bill Siegel. Produzione: Free History Project in associazione con KQED Public Television/San Francisco e ITVS
CONVEGNI
Il Pci in Emilia-Romagna: propaganda, sociabilità, identità negli anni del miracolo economico
Convegno di studi
Bologna, 11 aprile 2002. Dipartimento di Discipline storiche dell'Università di Bologna, Aula Giorgio Prodi, P.zza S. Giovanni in Monte 2
Ore 9
Alberto De Bernardi, Introduzione e presentazione dell'archivio multimediale delle fonti per la ricerca, curato da Davide Guarnieri, Ornella Domenicali,
Giuliana Bertagnoni, Lorenzo Bertucelli e Matteo Pasetti
Lorenzo Bertucelli, La politica e la costruzione dell'identità regionale
Giuliana Bertagnoni, La presenza e il ruolo delle donne
Siriana Suprani, Gli archivi del Pci
I testimoni: Luigi Arbizzani, Ione Bartoli, Graziano Zappi
Ore 14,30
Luca Baldissara, Il buon governo municipale
Marco Fincardi, Il mito dell'Unione Sovietica
Marco Mietto, I comunisti emiliani e il turismo politico in Urss
Sandro Bellassai, La stampa periodica, l'editoria, la politica culturale
Mirco Dondi, Le feste dell'Unità
Andrea Baravelli, La propaganda attraverso le immagini: la retorica del fascismo e dell'antifascismo
Discussione
Marcello Flores, Conclusioni
Coordinamento scientifico: Alberto De Bernardi, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi.
La Biblioteca Franco Serantini organizza un convegno di studi dal titolo:
L¹ETÀ DELLA RIVOLTA
Società di massa, movimenti di protesta e idee di rivoluzione negli anni 60
e 70
Pisa 10-11 maggio
Programma
10 MAGGIO
ore 9.30
Saluti e introduzione ai lavori
Franco Bertolucci
(Biblioteca F. Serantini)
ore 10:00 Relazioni introduttive:
Marco Scavino (Centro studi Gobetti di Torino)
La stagione dei movimenti.
Categorie interpretative e periodizzazioni storiche.
Donatella Della Porta (Univ. di Firenze)
Movimenti sociali e cicli di protesta
Mimmo Porcaro (Pubblicista)
L¹idea di rivoluzione e le sue trasformazioni storiche
Claudia Salaris (Sovrintendenza di Roma)
Controcultura e "arte contro" in Italia
ore 14:30 inizio delle Tavole di discussione
Le fonti per la storia dei movimenti
coordinano e introducono
Marco Grispigni e Leonardo Musci
Classe, nazione, genere, generazione
coordinano e introducono
Diego Giachetti e Pina Sardella
Società di massa, società dei consumi, società
dello spettacolo
coordinano e introducono
Gianfranco Marelli e Carla Pagliero
Partecipano:
Carmelo Adagio, Luca Baldissara, Marco Bascetta, Fabrizio Billi, Enrica Capussotti, Gianni Carrozza, Gian Mario Cazzaniga, Sebastien Croquet, Sergio
Dalmasso, Cristian De Vito, Pablo Echaurren, Eros Francescangeli, William Gambetta, Francesco Germinario, Paola Ghione, Paul Ginsborg, Oscar Mazzoleni,
Roberto Niccolai, Pier Paolo Poggio, Damiano Palano, Cosimo
Scarinzi, Simona Urso.
11 Maggio
ore 9:30
proseguiranno i lavori nelle singole Tavole di discussione
ore 15:00
Tavola rotonda conclusiva
Il convegno si tiene nella Sala convegni dellHotel Victoria
Lungarno Pacinotti 12
Pisa
per informazioni 050 570995
Nella prima quindicina di maggio sono anche previste una rappresentazione teatrale curata dalla regista Cristina Zoniu e un video curato dal videomaker
Giacomo Verde, entrambi incentrati sulla figura di Franco Serantini.
L'eredità culturale e politica di Gianni Bosio
1971-2001: Ieri Bosio oggi
Mantova e Acquanegra, 7 e 8 giugno 2002
Mantova, venerdì 7 giugno 2002
Casa del Mantegna
ore 14.30
Saluti delle Autorità
Presiede: Cesare Mozzarelli
Roberto Pedrazzoli, Assessore alla Cultura della Provincia di Mantova
La Provincia e la tutela del patrimonio storico-etnografico
Alessandro Portelli
Italia: le stagioni degli anni 2000
Eugenio Camerlenghi
"Il trattore ad Acquanegra": proposte per una rilettura
Antonio Parisella
Gli intellettuali rovesciati
ore 17.00
Pausa caffè
ore 17.15
Interventi di:
Bruno Cartosio
Dopo il "Trattore": storia sociale e storia orale in prospettiva
Massimo Giuffredi
Lavori di scavo: Gianni Bosio e la riscoperta di Luigi Musini
Pietro Clemente
Una spina che punge ancora: dissonanze, dissensi, ricchezze di un'eredità
Alfredo Martini
Ricerca storica, fonti orali e azione politica: istruzioni per l'uso
Acquanegra, venerdì 7 giugno 2002
Teatro Sociale
ore 21.15
Inaugurazione della Mostra
Acquanegra e non solo nella soffitta di Gianni Bosio
a cura di Gianfranco Ferlisi, Erminio Minuti, Nanni Rossi
Spettacolo
Sent on po', Gioan, te se ricordet
con Ivan Della Mea, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio
Acquanegra, sabato 8 giugno 2002
Teatro Sociale
ore 9.00
Saluto del Sindaco di Acquanegra, Erminio Minuti
Presiede: Roberto Navarrini
Giancorrado Barozzi
Lettere a Gianni Bosio
Cesare Bermani
"Pagine di guerriglia"
Maria Luisa Betri
Percorsi storiografici nell'archivio di Gianni Bosio
presso l'Istituto Ernesto de Martino
Giuseppe Morandi, Franco Azzali
Uomini e macchine nella bassa padana
ore 11.00
Pausa caffè
ore 11.15
Interventi di:
Mimmo Boninelli
Tra Bosio e Bergamo: quarant'anni di ricerche sul mondo popolare e
proletario, in archivio e "sul campo"
Mattia Pelli
Gianni Bosio e "Movimento Operaio". Storia di classe in tempo di guerra
fredda
Segreteria organizzativa:
Luca Belduvini, Comune di Acquanegra sul Chiese
tel. 0376.79101
fax 0376.727206
e-mail: comacq@tin.it
Cosa rimane. Nicola Chiaromonte
giornata di studi
25 maggio - Forlì
sala Gandolfi - corso Diaz 45 - ore 9.30
Trent'anni fa moriva improvvisamente Nicola Chiaromonte, allora redattore
e animatore (dopo esserne stato fondatore con Ignazio Silone) della rivista
"Tempo Presente". Con la sua scomparsa di fatto si oscura una tradizione
di pensiero libertario e antidogmatico che ha sempre combattutto radicalmente
ogni totalitarismo ponendosi però, altrettanto radicalmente, in
una
prospettiva di sinistra e socialista. Emigrato in Francia, dove diviene
amico di Andrea Caffi, combatte poi in Spagna durante la
guerra civile (fu uno dei pochi aviatori della squadriglia comandata
da Malraux). Aderisce a "Giustizia e Libertà". Fugge dalla Francia
nel 1940, e in Algeria conosce Albert Camus, di cui diventerà amico;
si trasferisce negli Stati Uniti, dove entra in contatto col gruppo di
Dwight Mcdonald e di "politics", e conosce Hannah Arendt e Mary McCarthy.
Tornato in Italia nel dopoguerra e trovandosi isolato, come ogni "senza
partito", in una situazione dominata dai due dogmatismi,
quello clericale e quello marxista, cerca di reagire tentando di mantenere
vivo un pensiero critico, ma anche profondamente coinvolto nelle cose del
mondo, ed in questa ottica darà appunto vita a "Tempo Presente",
che conterà fra i suoi prestigiosi collaboratori, oltre ai già
citati Arendt, Mcdonald, McCarthy, anche Karl Jaspers e Gustaw Herling.
Crediamo che, oltre al dovere del ricordo per una grande figura di
intellettuale militante da troppo tempo dimenticato, questo
trentennale possa essere un'occasione per interrogarsi sulle ragioni
ancora vitali di una sinistra libertaria, antidogmatica,
antitotalitaria, solidarista e cosmopolita.
Sabato 25 maggio
mattina - ore 9,30
Wojciech Karpinski (ricercatore CNRS - Parigi)
Leggere Nicola Chiaromonte
Gregory D. Sumner (Università di Detroit)
Chiaromonte, l'America e l'etica del 'limite' nell'età dell'estremismo
Pietro Adamo (Università di Milano)
Chiaromonte e il pensiero libertario
Irena Grudzinska (Fondazione Ford, New York)
Le amicizie trasversali
pomeriggio - ore 14,30
Ugo Berti (casa editrice Il Mulino)
Pubblicando Chiaromonte
Gino Bianco (saggista, già redattore di "Tempo Presente")
Attualità di Nicola Chiaromonte
Alfonso Berardinelli (critico letterario, saggista)
Chiaromonte. Letteratura e pensiero
coordina
Marino Sinibaldi (saggista, giornalista radio3)
ore 16,30 tavola rotonda
introduzione di Marino Sinibaldi
per informazioni: 0543-21422 unacitta@unacitta.it
Scienza e politica in Amadeo Bordiga
(1910-1970)
Università degli Studi di Milano
Facoltà di Lettere e Filosofia, Via Festa del Perdono
7
Aula Crociera Alta
24-25 ottobre 2002
Programma
Giovedì 24 ottobre
10.30 Introduzione al convegno, Giorgio Galli
11.00 Informazione sul patrimonio documentario della Fondazione Amadeo
Bordiga, Liliana Grilli
11.30 Bordiga e Gramsci nella politica del PCI e nel dibattito
storiografico, Luigi Cortesi
12.15 Etica dell'intransigenza e funzione del partito in Amadeo
Bordiga, Carsten Juhl
15.00 Analisi teorica e "idealismo socialista" nel giovane
Bordiga, Michele Balzarini (comunicazione)
15.30 Bordiga: gli anni oscuri (1926-1945), Sandro Saggioro
16.15 Amadeo Bordiga di fronte alla prima e alla seconda guerra mondiale
del secolo XX, Michele Fatica
Pausa
17.15 The US at Zenith: No Escape, un contributo di John E. Chiaradia
18.15 Dibattito
Venerdì 25 ottobre
9.30 Dalla critica dell'economia politica al programma rivoluzionario:
il comunismo come "piano di vita per la specie", Liliana Grilli
10.15 L'ingegnere "fuori uso". Amadeo Bordiga, il "Collegio degli
Ingegneri e degli Architetti" e l'urbanistica napoletana, 1946-1966, Luigi
Gerosa
11.00 Marxismo ed "ecologia" in Amadeo Bordiga: il caso delle
catastrofi idrogeologiche, Flavia Bonetti (comunicazione)
11.30 Oreste e Amadeo Bordiga: la teoria della rendita fondiaria,
Rita Caramis (comunicazione)
12.00 Dibattito
15.00 Note e riflessioni sulla relazione tra opportunismo, settarismo
e determinismo nel pensiero politico d'Amadeo Bordiga, Franco Livorsi
15.45 Paradigmi scientifici e marxismo, Emilio Del Giudice
16.30 Bordiga e l'"ermetico Bruno", Giorgio Galli
Pausa
17.30 Dibattito
19.00 Conclusioni
Per informazioni: segreteriaconvegno02@libero.it
- Tel/fax 025454785
Memorie d'agosto
Le barricate antifasciste nell'Italia repubblicana
Seminario di studi
Sabato 7 dicembre 2002
Sala riunioni di via Saffi, 8 - Parma
ore 10 - Inizio lavori
Coordina Mario Palazzino
La politica della memoria
- La memoria nell'ombra: gli anni del regime fascista
Marco Minardi
- La Resistenza del 1922. Costruzione della memoria nella Repubblica
dei partiti
William Gambetta
- L'antifascismo militante degli anni Settanta: la memoria delle barricate
nella storia di "Lotta Continua"
Brunella Manotti
- La sacralizzazione dell'eroe: la ricerca della salma di Guido Picelli
Marco Baldassari
I percorsi storiografici
- Un antifascismo difficile: gli Arditi del popolo negli studi storici
Eros Francescangeli
ore 12.30 - Pausa pranzo
ore 14.30 - Ripresa lavori
Coordina Nicola Brugnoli
- La ricostruzione storiografica dal 1945 ad oggi
Massimo Giuffredi
- Il ritratto ricostruito: la leggenda di Guido Picelli nella narrazione
orale dei contemporanei
Guido Pisi
Le rappresentazioni nelle arti
- Il racconto delle istituzioni. Gli affreschi di Armando Pizzinato
nel Palazzo della Provincia 1953-1956
Sabrina Michelotti
- Barricate in scena: i copioni teatrali negli anni Settanta
Margherita Becchetti
- Il fumo delle barricate. La memoria delle barricate nei fumetti dell'Italia
repubblicana
Juri Meda
- I graffiti della memoria: storia di un monumento
Ilaria La Fata
Le Barricate antifasciste di Parma dell'agosto 1922 hanno segnato profondamente gli eventi della storia locale e nazionale del Novecento, venendo a costituire, sia durante il regime fascista sia nell'Italia repubblicana, un saldo punto di riferimento per lo spirito democratico e un elemento fondante dell'identità collettiva della città. Tuttavia, la memoria della comunità ha operato su di esse -come su ogni fenomeno storico di rilievo- un processo di selezione e ricomposizione del passato, condizionato dalle esigenze politiche del presente e dalle necessità di legittimazione della nuova classe dirigente.
organizzano:
Centro studi per la stagione dei movimenti - Parma
Comune di Parma - Provincia di Parma - Comitato per le celebrazioni
dell'80° anniversario delle Barricate
Informazioni:
Centro studi per la stagione dei movimenti
via Testi, 4 - 43100 Parma
Tel. 328.9769438 - e-mail: csm.parma@libero.it
Convegno
"1912 - 2002: Alle radici del sindacalismo libertario: 90 anni dell'Unione
Sindacale Italiana"
Milano, 23 novembre 2002
Convegno "La storia locale dei partiti di massa"
Torino, 17- 18 ottobre 2002
Il 17 e 18 ottobre si è svolto a Torino, organizzato dall'Istituto
piemontese Antonio Gramsci, in collaborazione con gli analoghi istituti
toscano, dell'Emilia Romagna e della associazione nazionale Gramsci, il
convegno Le fonti archivistiche per la storia locale dei partiti di massa
nella prima repubblica.
Il convegno, articolato in quattro parti su due giorni, ha fatto il
punto su un lavoro che occupa istituti e singoli studiosi e che tende ad
offrire maggiori strumenti di ricerca sui partiti di una "prima repubblica"
che per quanto lontana di soli dieci anni pone problematiche e criteri
di analisi molto diversi dalla realtà odierna.
Hanno introdotto l'incontro due corpose relazioni di Mario Caciagli
e Luca Baldissara sui modelli organizzativi dei partiti, il loro insediamento
territoriale e la storiografia prodotta ad oggi.
Le singole formazioni politiche sono quindi state analizzate. Carlo
Baccetti ( per il PCI), Agostino Giovagnoli (per la DC), Franco Cazzola
(per il PSI), Piero Ignazi (per il MSI) hanno illustrato forme organizzative,
insediamento locale, le opere storiografiche prodotte sui singoli partiti
ed i problemi che hanno dovuto affrontare.
Se è impossibile, in una semplice scheda, riassumere le singole
relazioni, è importante sottolineare: - nel PCI l'autoreferenzialità
, nonostante l'esistenza di un grande partito di massa e la sua crescita
negli anni '70, con conseguente "gap" fra la presenza politico-. istituzionale
e strutture organizzative in parte mutuate dal partito dell'illegalità
- nel PSI la relativa (confrontata con il PCI) debolezza organizzativa,
nonostante lo sforzo morandiano negli anni '50 e le difficoltà di
trovare uno spazio fra i due partiti maggiori
- per la DC, la scarsità, ad oggi, di studi sia complessivi,
sia locali, il rapporto con la Chiesa, la progressiva modernizzazione che,
a detta degli stesi storici cattolici, ne fa una sorta di "comitato di
affari" decentrata a livello locale.
- per il MSI, la periodizzazione dello storico che maggiormente e con
migliori risultati lo ha analizzato, Piero Ignazi, e le specifiche caratteristiche
di verticalizzazione organizzativa che lo portano a parlare di "cesarismo".
La seconda sessione di lavoro ha analizzato specificamente gli archivi
locali degli stessi partiti, conservati in istituti, fondazioni per tutte
la "Sturzo" di Roma, la "Turati"di Firenze, la "Ugo Spirito" di Roma, gli
stessi istituti Gramsci. Ne emerge un quadro non omogeneo, colmo di problemi
e di vuoti da colmare.
E' seguita una tavola rotonda, presieduta dall'assessore regionale
Leo e centrata su che fare per meglio conservare e tutelare gli archivi
locali. Molti i problemi, da quelli materiali quali mancanza di fondi e
di spazi alla scarsa conservazione di tanto materiale, dalla nulla considerazione
che gli stessi partiti hanno spesso dimostrato per la propria storia all'intreccio
tra archivi pubblici e personali.
Sugli archivi di personalità, autobiografici e iconografici
si è articolata la quarta e ultima sessione di lavoro.
Ersilia Alessandrone Perona e Gaetano Grassi hanno tracciato il quadro
della realtà degli Istituti storici della Resistenza, Siriana Suprani
ha fatto il punto sugli archivi iconografici. Di particolare interesse
la relazione, meno tecnica e più storica, di Rosario Mangiameli
Sulle tracce della classe politica siciliana in età repubblicana,
a dimostrazione di un Meridione molto composito e differenziato.
Il convegno, al di là dell'ottimo livello delle relazioni e
degli interventi, ha fatto il punto su una ricerca di grande interesse
ed importanza che deve, ovviamente, continuare, ampliarsi ed articolarsi.
La figura di Riccardo Lombardi è stata ricordata in un convegno
organizzato dall'associazione nazionale che ne porta il nome.
Riccardo Lombardi (1901- 1984), ingegnere, dopo una breve permanenza
giovanile nel Partito popolare, si avvicina all'antifascismo laico e democratico.
L'adesione al Partito di azione nasce dalla necessità di rinnovare
le categorie del prefascismo che ai giovani degli anni Quaranta paiono
superate. Tra i maggiori dirigenti della Resistenza, è prefetto
a Milano dopo l'insurrezione. Al termine della parabola azionista, nel
1947, confluisce nel PSI, sempre rifiutando posizioni frontiste o di appiattimento
sulla politica sovietica. Nella seconda metà degli anni '50 è
tra coloro che maggiormente vedono nella prospettiva del centro- sinistra,
la possibilità di introdurre modificazioni profonde nella struttura
economica e politica del paese. Direttore dell' "Avanti!", dopo la stagione
del primo centro- sinistra, vede progressivamente svanire la possibilità
di attuare una politica di riforme. Resta nel suo partito sino alla morte,
accentuando, negli ultimi anni, la distanza dalla politica craxiana.
Svoltosi per una coincidenza all'indomani dello sciopero generale del
18 ottobre, il convegno, presieduto da Nerio Nesi, ha tratteggiato la figura
del grande leader socialista con numerosi interventi che, senza mai entrare
nella attualità politica, hanno spesso dimostrato la enorme diversità
tra fasi della nostra storia in cui una ipotesi riformista ha sperato di
modificare il paese, suscitando dibattito, speranze, anche reazioni e la
attuale fase di grande difficoltà di ripensare categorie di cambiamento
e trasformazione.
Sono intervenuti il segretario della CGIL Guglielmo Epifani, Cesare
Salvi, Roberto Villetti, Francesco Colucci (ex socialista, ora di Forza
Italia), Valentino Parlato del "Manifesto".
Le due relazioni più "storiche" sono state svolte da Giovanni
De Luna sul periodo dell'azionismo e da Giorgio Ruffolo sulla lunga stagione
di Lombardi socialista. Vittorio Rieser ha trattato di un periodo focale,
quello del dibattito seguito al 1956, partendo da un articolo del dirigente
socialista su un tema allora molto dibattuto, quella della possibilità
della programmazione economica e delle sue caratteristiche.
Il tema della programmazione, uno dei nodi del pensiero e dell'opera
di Lombardi, è stato al centro dei due interventi di Luciano Gallino,
sociologo, e di Ruggero Cominotti, negli anni Cinquanta e Sessanta, nel
PCI, tra i più accesi critici del neocapitalismo. Non sono mancate,
nei due relatori l'ovvia comparazione con l'oggi e amare considerazioni
sulla scelta per le privatizzazioni (in particolare dell'ENEL) e sulla
assenza di politica industriale (come dimostra la crisi della Olivetti
e della FIAT).
Il dibattito finale, tra Luciano Canfora e Massimo L. Salvadori ha
messo in luce due interpretazioni opposte e un dissenso netto tra due letture,
ambedue un po' rigide, provenienti una dalla cultura comunista, l'altra
da quella riformista.
Se il convegno è stato molto positivo e ha avuto un indubbio
successo, e per la qualità della discussione e per la presenza di
un pubblico folto e partecipe, è indubbio, come ha ricordato Valentino
Parlato sul "Manifesto" del 22 ottobre, che il termine "riformismo" richieda
oggi una discussione e che, in una fase in cui il termine è abusato,
si tratti di precisarne l'interpretazione che ne ha dato Lombardi, quella
di un processo che continuamente rompe gli equilibri del sistema e crea
una serie di contropoteri.
Occorre anche, ripensando a questa grande figura, riflettere sulle
sconfitte, quella dell'azionismo nell'immediato dopoguerra (continuità
dello Stato, estromissione delle sinistre dal governo, scioglimento del
partito) e quella del primo centro sinistra (mancato avvio della programmazione
e delle riforme) fallimenti che, ambedue, hanno pesantemente determinato
le vicende successive (e anche la situazione attuale) dell'Italia.